Fabio Calluori non è certo qui con noi in qualità di "screamer", lui fa cantare la sua chitarra, e non solo negli Heimdall. Infatti sul finire dell'anno scorso, è uscito "Scream", album d'esordio per quei Die for my Sins che saranno il principale oggetto di discussione nel corso di questa intervista...
Ciao, alla faccia dell'originalità partirei con una presentazione della band... o preferisci già passare ai saluti?
Ahaha ok dai vada per la prima :) Innanzitutto grazie per l'intervista e per la bellissima recensione che hai fatto al nostro album 'Scream'.
I
Die for my Sins nascono ufficialmente nel 2022 anche se ho realizzato i brani l'anno precedente, dopo che ho finito di mixare, nei miei Sonic Temple Studio, l'album solista di Ian Parry (Elegy), 'Brute Force', un bellissimo lavoro ricco di collaborazioni con tantissimi musicisti diversi. Quando stavo finendo il lavoro ho pensato che sarebbe stato bello per me provare a confrontarmi anche con altre persone e ad iniziare qualche nuova collaborazione. Dopo aver scritto del materiale, ho chiesto a Ian di cantare su un brano e lui è stato molto contento di partecipare. La cosa stava prendendo forma e così con mio fratello abbiamo deciso di dedicarci a questa cosa, anche perché in quel periodo con gli Heimdall eravamo in parte fermi, visto che c'era ancora il covid e Gandolfo, il cantante, si era preso una pausa dalle registrazioni delle parti di voce dell'album “Hephaestus” (pubblicato nel 2023). Così ho scritto tutti i brani e sono entrato in studio a registrali con mio fratello, preparando un promo.

Ora, archiviato il 2024 con l'album "Scream" si possono già "tirare le somme": quali sono stati i feedback per il vostro primo lavoro ufficiale? Qualche rammarico oppure siete andati oltre le vostre aspettative?
Sì, devo dire che abbiamo raccolto degli ottimi riscontri da parte della stampa, siamo stati album del mese su alcune riviste grosse, tra cui l'inglese 'Powerplay' e la scandinava 'Inferno' che ci hanno dedicato uno spazio importante e queste sono state veramente delle belle soddisfazioni visto che non è una cosa così facile. Per i dati di vendita è ancora presto ma ho ricevuto tantissimi attestati di apprezzamento dalle persone che hanno ascoltato l'album, quindi siamo soddisfatti sicuramente da questo punto di vista. Poi ovviamente un musicista vorrebbe sempre la massima esposizione possibile e arrivare a più persone; quindi, il lavoro da fare da questo punto di vista non è ancora concluso. Ora sto preparando un altro video, quello di 'Shades of Grey' che spero di lanciare il prima possibile, visto che in questo periodo allo studio sono abbastanza impegnato.
Quali sono state le soddisfazioni maggiori che avete provato nell'affrontare la creazione e le registrazioni di "Scream? Ci sono stati anche problemi... momenti di sconforto?
Le soddisfazioni maggiori sono state sicuramente legate alla composizione dei brani, che man mano che prendevano forma, ci piacevano sempre di più e al momento in cui i vari ospiti ci inviavano le loro tracce… tutti hanno fatto un lavoro eccellente! Comunque si c'è stato anche qualche momento di sconforto. Non tanto nella creazione dei brani, che anzi è andata liscia, o nella registrazione, ma nella fase del mix che ho curato io stesso. Sai volevo far suonare questo lavoro esattamente come lo avevo in testa e, facendo un po' tutto da solo, sono capitati momenti in cui non ero molto convinto del risultato e a volte è stato un po' frustrante, però devo dire che il risultato finale è venuto decisamente bene secondo me, quindi questi momenti sono stati utili per migliorare.
Quanto è difficile affrontare diversi contesti musicali, sia come compositore sia dietro al banco del mixer? Azioni semplicemente uno switch e via?
Onestamente non trovo particolari difficoltà a cimentarmi in sonorità differenti, anzi ho sempre adorato variare. Nella mia vita del resto, nel corso degli anni, ho suonato cose piuttosto differenti, è qualcosa che mi viene naturale. Sono partito dalla musica estrema dei From Depths con un black sinfonico molto vario, con gli Heimdall ho dato vita alla mia passione per il metal più epico e potente, con i Nude facevamo gothic rock, altro genere che adoro e che ho ripreso nei Psycho Jungle. Anni fa, con Gandolfo (il cantante degli Heimdall) registrammo 4 canzoni hard rock con il moniker Beautiful Monster. In passato ho suonato anche thrash, death, doom…diciamo che dal rock in poi potrei fare un pò di tutto…il problema è ovviamente trovare il tempo, cosa sempre più difficile! Probabilmente il mio switch è automatico! Poco tempo fa nella stessa giornata ho scritto un brano gothic, uno metal e uno black, che poi sono le sonorità che preferisco e che ho suonato di più negli anni con le mie band. Ovviamente dipende anche dai periodi, ci sono momenti in cui sforno idee in continuazione e altri in cui non mi esce nulla, totale black out. Comunque la vera difficoltà oggi è nel ricordarmi tutto quello che mi viene in mente…purtroppo l’età avanza ahah. Così appena ho un’idea che mi piace la devo registrare subito se no la dimentico poco dopo! Se sto a casa mi metto con la chitarra e la registro al volo sul telefono o sul computer, se mi viene per strada non esito ad accendere il registratore del telefono, la canticchio e via!
Per quanto riguarda lo studio, ho registrato e mixato dal jazz al metal più estremo, dal blues a cose più elettroniche…negli anni ho accumulato una certa esperienza e quindi non trovo particolari difficoltà davanti a stili totalmente differenti. Poi ovviamente ci sono le cose per cui mi sento più portato e ci sono mondi musicali in cui ho meno esperienza…se capitano tali situazioni cerco di approfondire come raggiungere determinate sonorità studiando e ascoltando alcune canzoni di quel genere.
Come è nata la collaborazione con una etichetta svedese come la ViciSolum Productions? Sai avrei puntato i miei 2cent su una delle tante case discografiche tedesche…
Effettivamente una label tedesca si era avvicinata e devo dire che era una veramente grossa, poi alla fine non abbiamo concluso ma è stata una bellissima soddisfazione ricevere i complimenti da gente che lavora con alcune delle band più grosse del panorama metal. Per quanto riguarda la ViciSolum, ho semplicemente inviato il master in giro come faccio abitualmente quando ho materiale nuovo da proporre e abbiamo ricevuto l'interesse concreto di varie label. Alla fine abbiamo optato per la ViciSolum per varie ragioni… è la label della Sound Pollution che è probabilmente il principale distributore della Scandinavia, le condizioni contrattuali erano buone e soprattutto Thomas della ViciSolum ha ascoltato le nostre canzoni più di 150 volte (secondo le statistiche di Soundcloud)… quindi davanti a questi dati non si poteva scegliere altro ahahah
Torniamo a Die For My Sins, il nome che avete adottato suona un po' gothicheggiante... forse addirittura più adatto a una proposta estrema che al Classic Metal (comunque ricco di sfumature) che proponete, come ci siete arrivati?
Si, devo dire che anche altre persone hanno fatto questa tua stessa osservazione… inizialmente stavamo pensando a un nome più classico, ma volevamo nello stesso tempo qualcosa di più interessante e meno scontato. Io credo che Die for my Sins sia comunque un nome decisamente metal! Comunque, dopo aver valutato una serie di possibilità, mio fratello un giorno se ne esce con questa bellissima canzone dei Sanctuary che abbiamo sempre adorato. Era un nome appunto particolare, potente e abbiamo pensato che si adattasse alla perfezione alle nostre sonorità, tradizionali da una parte ma anche sinfoniche e attuali dall'altra e ai testi dell'album. Le altre opzioni erano più classiche, quindi ci piaceva l'idea di fare qualcosa di differente.
Il titolo è invece semplice e diretto... ma a chi è rivolto il vostro “urlo"?
Si una volta ultimato il brano 'Scream' ci è stato subito chiaro che sarebbe stato il primo singolo dell'album e la title-track… volevamo qualcosa di diretto e potente che potesse arrivare subito agli ascoltatori e dare l'idea di un urlo metal! La canzone 'Scream' e il suo titolo ci sembravano perfetti da questo punto di vista. L'urlo rappresenta un po' l'energia che la nostra musica vuole esprimere e il testo parla della voglia di cambiare, di reagire ai momenti bui con decisione, di affrontare le difficoltà con forza senza abbattersi. Considera che l'album è stato scritto in un momento piuttosto complesso per me dal punto di vista personale, quindi i testi riflettono gli stati d'animo di quel periodo.
Chi ha realizzato l'artwork del disco e quale legame ha con il titolo e/o testi delle canzoni?
Come su “Hephaestus”, l'ultimo lavoro degli Heimdall, per l'artwork ci siamo affidati a Vittorio 'Kufa' Citro, che secondo me in entrambi i casi ha fatto un lavoro eccellente. Inizialmente volevamo una figura incazzata, appunto che urlasse, ma soprattutto volevamo una sorta di simbolo, di 'mascotte' da utilizzare anche in futuro. Ricordo che Vittorio mi fece vedere alcune bozze dicendomi, 'vedi ho anche queste ma il tizio non urla!' E io 'va bene fammele vedere lo stesso non si sa mai!' Così quando abbiamo visto questa immagine, non ci abbiamo pensato più e abbiamo deciso di puntare sull'uomo mascherato che vedi in copertina!
A proposito, che ne dici di descriverci un po' quelli che sono i contenuti dell'album, non solo per quanto riguarda i testi, ma anche a livello musicale?
Certo, a livello musicale mi piace vedere questo album come un mix di metal classico e sonorità più sinfoniche ed epiche, con un riffing potente, quasi thrash e un approccio decisamente moderno anche per quanto riguarda la produzione e gli arrangiamenti.
Per quanto riguarda i testi, 'Scream' è come un viaggio attraverso la mia mente dove, nelle canzoni, parlo e mi interrogo su vari argomenti. Come ti dicevo prima, l'album è stato scritto in un periodo non proprio semplice per me ed ecco che canzoni come 'Scream' e 'Still Alive' possono essere viste come un invito a me stesso e chi ascolta a reagire a determinate difficoltà e a cercare di non abbattersi. In questi momenti spesso sentiamo la necessità di avere qualcuno con noi come appunto dico in 'Dark Symphony'. Affronto anche altri argomenti. In 'Shades of Grey' parlo di due persone che si stanno rendendo conto che il loro rapporto è finito e vivono in una sorta di limbo dove quello che vuole una persona non rispecchia quello che desidera l'altro. In 'Time” parlo del passare del tempo, un tema che mi è piuttosto caro. Il protagonista dopo una vita senza sbalzi capisce che è ora di lasciarsi andare prima che sia troppo tardi. In 'Waiting for your hero' parlo di un dialogo tra due persone, uno aspetta la venuta di questo eroe fantomatico che possa aiutarlo ad affrontare le difficoltà, l'altro invece crede che forse quell'eroe va trovato in se stessi. In 'In the Sign of the Cross', parlo in un certo senso di religione e mi interrogo se è giusto nella propria vita rinunciare a molte cose in nome di Dio come fanno molte persone o è meglio vivere la vita al massimo visto che, come dice il protagonista, forse quello di cui abbiamo bisogno, è solo una manciata d'amore.
"Scream" musicalmente non ha molto in comune con la vostra band principale, gli Heimdall, ma a riguardo toglimi una curiosità ci sono dei brani inizialmente nati per una band e poi finiti sul disco dell'altra?
No, tutto il materiale è stato composto unicamente per quest'album… sono d'accordo con te, a parte qualche punto in comune visto che sono sempre io il principale compositore, credo che le canzoni si discostino abbastanza dalla produzione degli Heimdall. Sicuramente non avrebbe avuto senso per me fare gli Heimdall 2, la volontà era proprio sviluppare qualcosa di diverso, ma la cosa non è stata assolutamente forzata, avevo proprio voglia di scrivere altro e cimentarmi appunto con altre sonorità e un altro stile di metal.
Da quanto tempo avevate l'idea di dare vita ad un'altra band? È un seme che germogliava da tempo o è semplicemente scattata una molla tra un disco degli Heimdall e l'altro?
L'idea di fare qualcosa di diverso c'era già stata in passato, pensa che ai tempi di Claudio il primo cantante degli Heimdall avevamo registrato un promo con 4 brani in stile metal classico anzi in quel caso c'erano molti riferimenti anche alla scena power americana. Quindi si, era un po' che volevo fare qualcosa del genere ma per vari motivi non sono mai riuscito a realizzarla, almeno fino ad ora.
A questo punto non posso più girarci intorno... come mai avete pensato di coinvolgere proprio Ralf Scheepers sul disco? Soprattutto quanto è stato difficile averlo a bordo? Sono state necessarie più o meno di 10 telefonate?
In realtà sono bastate 2/3 email e una video call ma giusto per parlare di alcuni dettagli! Come ti ho accennato prima, una volta ultimato il lavoro di registrazione, ho completato un promo con la mia voce e ho iniziato a contattare vari cantanti fino a quando non è arrivata la risposta di Ralf Scheepers, che ha mostrato subito un grande interesse verso i brani. Collaborare con lui è stato un vero piacere e devo dire che ha messo veramente molto entusiasmo nella registrazione delle sue parti vocali, arricchendo i brani con bellissime armonie vocali oltre ad un'interpretazione di un'intensità incredibile.
Come mai però su "Shades of Grey" dietro al microfono abbiamo trovato Ian Parry? Non credi che avere due cantanti sullo stesso disco possa creare un po' di disorientamento negli ascoltatori?
Onestamente non mi sono posto questo problema anche perché Ian canta solo in un brano e musicalmente nella mia vita ho voluto sempre fare di testa mia senza pensare troppo ad altri fattori. Comunque, devo dire che inizialmente eravamo indecisi se affidare le parti vocali a più singer oppure dare un'impronta precisa all'album con un'unica voce, anche se di base io e mio fratello abbiamo sempre preferito le band con un unico cantante come un punto di riferimento. Quanto alla presenza di Ian è qualcosa di speciale per me, del resto i Die for my Sins e questo album sono nati anche per questa collaborazione che ha dato il la a tutto. Vedi, con lui si è instaurato veramente un bel rapporto negli ultimi anni. Come ti ho detto ho mixato il suo album solista nel 2021 ed ora sto mixando un altro suo lavoro, Consortium Project. Devo dire che è una persona squisita e poi musicalmente parlando è totalmente da ammirare, non solo per le sue abilità vocali ma anche perché è veramente instancabile con i suoi vari progetti solisti più ovviamente gli Elegy, che hanno ripreso a suonare insieme.
Ma gli ospiti non sono finiti qui, infatti alla solista ritroviamo non solo Carmelo Claps, un musicista che "conoscete" bene, ma anche Luca Sellitto, come è nata questa collaborazione?
Eh sì, con Carmelo suoniamo insieme giusto da qualche annetto... per la precisione 30 ahahah, quindi sicuramente mi ha fatto molto piacere averlo su questo lavoro. Con Luca ci conosciamo da un po', ho mixato l'ultimo lavoro dei suoi Stamina, il suo album solista e il suo nuovo lavoro con i Timeless Fairytale con alla voce il primo singer dei Royal Hunt. Henrik Brockmann, quindi mi piaceva l'idea di collaborare con lui in qualche lavoro visto che è un chitarrista fortissimo oltre che un amico.
Ora che ho ricordato tutti i musicisti che hanno preso parte a "Scream", è possibile ipotizzare che questo possa essere il nucleo principale con il quale lavorare per il prossimo album... perché ce ne sarà un secondo, vero?
Guarda non ti nego che l'album era nato come una sorta di progetto solista con mio fratello e quindi come capitolo unico, però a poco a poco si è fatta sempre più forte l'idea di mettere su una vera band. Ho diverse idee, devo dire che è un periodo piuttosto ricco dal punto di vista compositivo e ho diverse song nuove sulle quali lavorare… ci piacerebbe molto fare un altro album, vediamo, l'idea c'è!
Credete ci possano essere anche delle possibilità di vedervi dal vivo?
Non lo so… per ora non abbiamo nulla in programma. Ci piacerebbe molto fare qualche live perché i brani sono sicuro funzionerebbero alla grande ma è un discorso un po' complesso per ora come puoi immaginare per via della voce. Stiamo pensando a qualcuno che vive nella nostra zona per rendere la cosa più semplice… vediamo dai… anche perché oggi il discorso dei live è molto complicato in generale, soprattutto dalle parti nostre.
Quali sono allora i vostri prossimi impegni e cosa ci dobbiamo aspettare?
In questo periodo ci stiamo dedicando alle interviste, poi come ti ho detto prima, sto finendo di lavorare sul video di 'Shades of Grey' e sto componendo un po' di materiale nuovo. Con gli Heimdall abbiamo da poco pubblicato una nuova versione della canzone 'Lord of the Sky' per celebrare i 30 anni dalla nascita della band e abbiamo un nuovo brano quasi completato. Poi con mio fratello abbiamo qualche altra idea da realizzare a breve… vediamo. Diciamo che ne ho cose da fare per ora!
Grazie ancora per l'intervista e per il supporto che ci date sempre! Vorrei lasciare ai lettori di metal.it i nostri link per seguirci sui social:
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Band photo provided by ViciSolum Productions for free promotional use.