I finlandesi My Fate sono una nu metal band al primo disco. Pur non suonando, secondo me, nulla di eccezionale, sono molto orgogliosi dei loro sforzi e del loro “Happiness Is Fiction”. Il batterista Vihlo è molto deciso in questa intervista e vi preannuncia un’invasione di finnish nu metal bands in un prossimo futuro. Conoscendo la bravura degli scandinavi in tutti gli ambiti musicali, non è che la rinascita nu metal parte proprio dalla terra di Babbo Natale?
Da queste parti siete dei perfetti sconosciuti, quindi credo sia d’obbligo una breve presentazione.
“ I My Fate sono una giovane band finlandese che suona un oscuro e aggressivo, nonché melodico ed emozionale, metal. I membri sono Antti Ojanen (vocals), Jaakko Järvensivu (guitar), Mikko Lehtinen (guitar), Roope Lehtinen (bass) and Vilho Rajala (drums). Alle spalle abbiamo già un ep, “Sinking”, del 2001 e “Happiness Is Fiction” è il nostro primo disco”.
Ho trovato strana l’idea di una nu metal band finlandese, anche in considerazione di un moniker che richiama più una band doom/gothic. Come mai avete deciso di suonare questo tipo di musica e di non seguire i ben più apprezzati trend power/doom/gothic ect. che tirano molto nella vostra patria?
“ Innanzitutto non ci frega nulla di cosa sia trendy in Finlandia o da qualsiasi altra parte. Noi abbiamo sempre voluto suonare un metal aggressivo e ricco di altri elementi presi a prestito da altri sottogeneri. La maggior parte delle bands finlandesi suonano power metal, un genere che noi odiamo, oppure quelle cose rock/goth in stile HIM che non fanno proprio per noi. Però posso dirti che nell’underground finlandese ci sono moltissime giovani band talentuose e molto affamate che suonano veloci, aggressive ed impetuose. Aspetta e vedrai.” (Ebbè se lo dici tu…speriamo bene! N.D.S.L.)
“Happiness Is Fiction” è il vostro primo disco, vuoi raccontarmi come sono andate le cose?
“ Il processo compositivo non è stato molto difficile perché consiste nelle migliori songs che la band ha scritto nei primi due anni di vita. I My Fate sono in giro dal 2000 e molte delle song di “Happiness Is Fiction” sono di quel periodo, come “Silent Circus” ad esempio. Penso sia la terza canzone che abbiamo mai scritto. L’album è stato registrato nel 2002, ma è stato pubblicato solo oggi e sono ancora molto orgoglioso di esso. Noi non scriviamo canzoni a getto continuo, amiamo prenderci il nostro tempo. In genere le canzoni vengono fuori molto più facilmente in questo modo. Abbiamo già scritto un bel po’ di canzoni per il nostro prossimo disco.”
Perché secondo voi “la felicità è una finzione”? Ha qualcosa a che fare con il triste primato finlandese come “terra dei suicidi”?
“ La Finlandia è un paese buio, certo, ma non credo che in questo caso centri molto. Se ti riferisci al titolo in realtà esso non dice che la felicità non esiste. È solo una finzione non è la realtà. Dovresti sapere che la gente durante il corso della loro vita spera sempre di raggiungere la felicità, ma in realtà non la raggiunge mai. Forse è questa l’idea che volevamo comunicare. Comunque ci sono anche delle canzoni, come “Detoxify”, che hanno delle vibrazioni positive. Dopotutto, non essere mai soddisfatti, è una cosa così cattiva? Non è molto più ragionevole avere sempre qualcosa di meglio da raggungere?”
Mi piace quando il vocalist Antti usa la voce in modo più profondo, al punto che spesso sembra sbucato fuori direttamente dalla new wave. In che modo avete scelto le linee vocali?
“ Beh, Antti ha sempre fatto da sé per quanto riguarda le linee vocali. Tuttavia non è completamente soddisfatto di come le sue vocals suonino sul disco, dice che avrebbe bisogno di maggior impeto nell’esecuzione. Abbiamo deciso di risultare tutti autori delle vocals allo stesso modo in cui figuriamo tutti per le linee di batteria, basso e chitarre. “Happiness Is Fiction” non mostra Antti al meglio anche se credo che abbia fatto un ottimo lavoro, soprattutto nelle parti urlate. Antti è un grande cantante capace di cantare diversi stili e lo dimostreremo sul nostro prossimo disco. Dopo le registrazioni del disco la sua voce è diventata molto più profonda, oscura e potente, e suonerà da Dio sul nuovo disco!” (E come ha fatto? Nandrolone? N.D.S.L.)
Non mi hai ancora detto quali bands vi hanno dato ispirazione…
“Principalmente parecchie bands speed/thrash metal (Slayer, Metallica, Testament…) e poi la scena dei primi anni ’90 (Sepultura, Pantera, Machine Head). Comunque abbiamo cinque gusti molto differenti ed aperti all’interno della band. Mikko ed Antti ascoltano parecchio death/black metal, Antti è anche un appassionato di bands come Alice In Chains e Soundgarden, Roope ama Soilwork ed In Flames, ect. I My Fate sono una bella miscela di una gran quantità d’influenze.”
Nella mia recensione vi ho criticati perché siete poco personali ed il vostro sound risulta poco originale. Forse se aveste incluso alcune influenze, doom/gothic ad esempio, sareste stati molto più personali ed originali.
“Non sono d’accordo. Il nostro sound è abbastanza diverso dal radio/nu metal mainstream americano, al quale credo tu ti riferisca. Dovresti sapere che se tenti di fare qualcosa di originale a tutti costi, rischi di fare schifo da paura. Il miglior modo di fare musica è lasciare semplicemente che essa sgorghi naturalmente, e se poi ti piace sai già che è abbastanza originale, perché suona come te. (Uhm…concetto alquanto strambo. N.D.S.L.). Ma come ti ho già detto prima, abbiamo già scritto molte nuove canzoni, le quali sono molto diverse. Di sicuro non faremo una copia di “Happiness Is Fiction”. Il nostro maggior compositore Jaakko è sempre rivolto al futuro e non gli piace restare mai nello stesso posto. Il prossimo disco sarà più pesante, oscuro, veloce e duro di questo.”
Quest’anno i Fear Factory si sono confermati come una delle band più devastanti dell’intero panorama, viceversa sono rimasto molto deluso dagli Slipknot.
“Non sono mai stato un fan degli Slipknot, sebbene i primi due dischi mi piacessero. Mikko invece è un loro grandissimo fan e a lui è piaciuto il loro ultimo disco. Penso sia positiva la loro voglia di trasformarsi in qualcosa di sempre nuovo, ma ammetto che la loro musica non mi dice niente. Per quel che riguarda i Fear Factory, “Archetype” è un album fantastico, il migliore che abbiano mai fatto e di sicura nei primi cinque album di quest’anno. Li ho visti dal vivo al Tuska festival e sono stato letteralmente spazzato via. È stato davvero uno show emozionante, devastante e aggressivo.”
A proposito di album preferiti, quali sono i tuoi?
“Penso che questi tre valgano per tutti e cinque (in ordine rigorosamente alfabetico):
Metallica: “Master of Puppets”
Sepultura: “Chaos A.D.”
Slayer: “Reign In Blood”.”
State suonando o avete intenzione di suonare dal vivo?
“ Non ancora, ma se ci danno una chance sarà un vero piacere andarcene a suonare in giro per l’Europa e, perché no, anche negli States. Al momento stiamo solo cercando di suonare quanto più possibile in Finlandia.”
Siete una “top priority” per la Crash Music Inc. Cosa vi aspettate a riguardo?
“Il dominio del mondo è una barca di soldi! Beh, seriamente speriamo di destare l’attenzione di molti ragazzi e fare in modo che la nostra musica possa arrivare dappertutto. Spero che alle persone piaccia questo album e gli venga la curiosità per il prossimo disco”.
Siamo alla fine Vilho, chiudi pure come meglio ti aggrada.
“A tutti i metalheads italiani: Andate a comprarvi la vostra copia di “Happiness Is Fiction” e state in campana per quello che faremo in futuro!!”
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