Ciao Byron! Dopo 5 anni esce finalmente il nuovo disco dei Bal-Sagoth “The Chtonic Chronicles”. Come mai tutti questi anni?
Beh per “The Chtonic Chronicles” abbiamo voluto cambiare completamente il modo di registrare – da analogico a digitale – quindi con computer, software come pro-tools, ecc. proprio perché in passato abbiamo avuto spesso il problema di non avere tracce sufficienti , e di non avere a disposizione la flessibilità adatta a legare tutte le nostre parti. Quindi abbiamo voluto spogliarci di tutte queste limitazioni e muoverci completamente verso il digitale. Ci abbiamo messo un bel po’ per raccogliere tutta l’attrezzatura iniziando a registrare da subito nel 2003 fino alla fine del 2005.
Analizziamo quindi l’aspetto musicale di “The Chtonic Chronicles”. Come lo vedi rispetto agli album passati?
Era importante per me che quest’album fosse più oscuro e pesante degli ultimi lavori in modo da ritornare in qualche modo a legare la nostra proposta ai primi due album. Non bisogna mai dimenticarsi delle proprie radici e proprio per questo volevo che l’album suonassecosì. Una sorta di retrospettiva che legasse tutti i nostri lavori, a partire da una produzione più aggressiva e curata che non nel passato.
Parliamo ora del concept lirico di questo nuovo album.
Beh innanzitutto ogni disco dei Bal-Sagoth è praticamente un capitolo della stessa saga e “The Chtonic Chronicles” è quello culminante. Diciamo che è una continuazione diretta di “Atlantis Ascendant” ma allo stesso tempo è un continuo riferimento ai capitoli passati. Abbiamo delle canzoni che sono il “capitolo 2” di altre presenti nei nostri vecchi dischi andando indietro fino al 1999 con la continuazione di una song di “Starfire Burning…”. Ci sono altri sequel e addirittura un prequel di “The Dreamers in the Catacombs of Ur” (da “Atlantis Ascendant”) che è “Unfettering the Hoary Sentinels of Karnak”. Ci sono molti riferimenti a personaggi del passato con risvolti delle loro personalità, ecc. In sintesi diciamo che concettualmente questo è un viaggio attraverso le pagine di un manoscritto antico chiamato appunto “The Chtonic Chornicles” e che viaggia attraverso tutta la Bal-Sagoth saga.
Toglici una curiosità Byron…da dove trovi tutte le idee per questo immenso concept fatto di capitoli, sequels, prequels, ecc. E’ tutta farina del tuo sacco o gran parte di tutto questo è dovuto alle tue influenze?
Beh bisogna dire che io sono stato sempre influenzato dalla mitologia antica, dalle leggende del passato, dalla storia e dall’archeologia. Lo studio di tutte queste cose è stata la fonte primaria dei miei interessi. Per questo si spiega che molti dei nostri testi hanno luogo in catacombe antiche, piramidi, ecc. Dal punto di vista letterario invece, sono stato influenzato in gran parte da scrittori come Robert E. Howard, H.P. Lovecraft, Clark Ashton Smith, Edgar Rice Burroughs (lo scrittore che ha inventato Tarzan), Tolkien e altri. Negli anni, questi scrittori hanno avuto una grandissima influenza su di me e sul mio lavoro. Così come fumetti, film e giochi…cerco di trarre ispirazione dalle cose più disparate.
Parlando della musica., cosa vi ispira nella composizione dei pezzi? Le cose sono cambiate dagli inizi della vostra carriera ad oggi?
No, devo dire che le cose non sono cambiate molto. Per quanto mi riguarda i miei gruppi preferiti sono sempre Bathory, Celtic Frost, i vecchi Metallica, i vecchi Slayer, Morbid Angel, Emperor….quel genere di cose. Gli altri ragazzi nella band invece, variano molto. Il gruppo preferito di Johnny per esempio, sono i The Police e ascolta cose come Tangerine Dream, Vangelis, musica classica e poi bands come Autopsy, Napalm Death, ecc. Non dimentichiamo poi una delle influenze maggiori per i Bal-Sagoth ovvero le colonne sonore soprattutto di film epici.
Più volte ho letto articoli dove venivate derisi o dove comunque si diceva che i Bal-Sagoth suonino un tipo di musica alquanto “strana”. Cosa ne pensi?
Beh per noi è quasi un complimento. Se la gente pensa che suoniamo roba “strana” allora vuol dire che abbiamo centrato il nostro obiettivo, ovvero creare qualcosa di unico, originale e particolare, che suona diverso da tutto il resto. Quindi ben venga se ci trovano “strani” perché allora vuol dire che abbiamo sfidato le loro aspettative riguardo a come dovrebbe essere questo tipo di musica. Non vogliamo suonare come le altre bands, ed è positivo che creiamo nella gente una reazione molto estrema…o ci amano alla follia, o ci odiano a morte!
Non è esattamente il mio caso, ma cosa ne pensate dei fans che sono attaccati ai vostri primi lavori e che invece non hanno apprezzato dischi come “The Power Cosmic” o “Atlantis Ascendant”?
Innanzitutto ognuno ha la propria opinione e questo va rispettato. Ci sono molti fans che adorano i primi due album e che non apprezzano tutto quello che abbiamo fatto da allora. Ma ci sono tantissimi fans che ci seguono dagli inizi e che ancora amano la nostra musica, compresi gli ultimi due lavori…o c’è chi ama gli ultimi e non apprezza i primi! Ogni capitolo della nostra saga ha un’identità precisa….ci possono essere cambi di produzione, cambi di stile, cambi di mixaggio, ma per me è un unico grande disco che apprezzo in ogni sua minima parta.
Avete subito dei cambi di line-up in questi cinque anni. Ce ne vuoi parlare?
Beh il nostro batterista, Dave Machintosh (che ha suonato negli ultimi due dischi) se n’è andato per entrare in una power metal band – i Dragonforce.
Ti piacciono?
Beh diciamo che non è il mio stile! Nessuno nei Bal-Sagoth ama quel genere di musica. Però sono davvero dei bravissimi ragazzi e tecnicamente sono dei grandissimi musicisti.
Comunque Dave se n’è andato perché voleva fare tanti concerti (e i Bal-Sagoth in genere non sono una live band molto attiva) e soprattutto perché preferisce il power metal e il rock melodico al metal estremo. Al suo posto è entrato Dan, un ragazzo che conosciamo da molto. Lui è un drummer prettamente estremo e quindi forse più adatto di Dave a suonare nei Bal-Sagoth.
Come va invece con la Nuclear Blast? Siete soddisfatti del suo operato?
Si, diciamo che ci ha sempre lasciati lavorare in pace, senza interferire. Sono una grossa label e noi siamo una delle piccole realtà di questa casa...quindi sappiamo che la Nuclear Blast avrà sempre un limite di tempo e di denaro da investire su di noi, ma questo è normale. Non siamo certo a livello di certe altre formazioni della loro scuderia che vendono centinaia di migliaia di copie. In ogni caso non abbiamo mai avuto problemi quindi va bene!
Hai già detto che di solito non fate molti concerti, ma avete intenzione di fare un tour per promuovere “The Chtonic Chronicles”?
Di sicuro faremo delle date ma non credo che faremo più dei tour. Faremo alcuni show ma saranno solamente di grossa portata come festival estivi o concerti importanti.
Se dovessi scegliere una canzone dal vostro ultimo album per convincere un fan ad ascoltarlo per intero, quale sceglieresti?
Mi piacciono tutte però credo che sceglierei “Unfettering the Hoary Sentinels of Karnak” perché contiene tutte le caratteristiche del nostro sound. E’ aggressiva, veloce, ha parti di tastiera davvero particolari e ha l’aspetto “bombastic” che è parte integrante dei Bal-Sagoth.
Vuoi aggiungere qualcosa per i fans Italiani?
Voglio ringraziarvi tutti, per il supporto che ci avete dato durante questi anni. Grazie inoltre per aver avuto la pazienza di aspettare cinque anni per ascoltare il nuovo disco e spero che possiate apprezzare il viaggio attraverso “The Chtonic Chronicles”. Bye!!