Intervista raccolta da Andrea "ELASTIKO" Pizzini
Trascrizione a cura di Elisa Golzio
Intervista a Fragments of Unbecoming – EUTK.net
1) Ciao ragazzi ! Dal momento che non siete ancora famosissimi, cosa ne dite di cominciare raccontandoci una breve storia della band?
Ok, here we go! I FOU nascono come progetto parallelo per volontà di alcuni membri di due band, quali “Veneral Disease” (Ingo Maier/ batteria, Stefan Weimar/ chitarra,voce) e “Mortified”; poco dopo questo evento, Sascha ed il primo bassista Thomas Amann decidono di abbandonare i “Mortified”, il primo a causa di divergenze artistiche, il secondo, per concentrarsi sui propri studi. Così, successivamente, prendo io il posto di Thomas e un anno dopo viene registrato il nostro primo mini cd, “Bloodred Tales”, a cui è seguito, due anni dopo, il nostro full – lenght album “Skywards”, sotto l’etichetta Matal Blade. Durante poi la lavorazione al nuovo cd abbiamo acquisito un nuovo membro, Sam Anetzberger, che si occupa della voce. Per quanto riguardaquest’anno, il 2006 ha segnato la pubblicazione del nostro secondo album, “Sterling Black Icon”.
2) “Sterling Black Icon” è in musica il terzo capitolo di un concetto. Potresti spiegarcelo?
Bè, non si tratta di un concept album bensì di un’idea nata per dare un senso di progressione fra l’ultimo disco ed i precedenti, cosicché si possa supporre che siano stati realizzati un sacco di album prima di “Sterling Black Icon”… Tuttavia, non vi è alcuna connessione fra i dischi, né per ciò che riguarda le canzoni, né per la musica.
3) “Sterling Black Icon” è dunque il secondo album realizzato sotto l’etichetta Metal Blade. Come descriveresti la relazione che intercorre fra voi e i componenti di MB?
I nostri rapporti con i membri di Metal Blade sono piuttosto buoni: siamo amici e ci sentiamo spesso via mail. Ci riteniamo davvero fortunati ad aver firmato un contratto con questa etichetta poiché ci ha aperto molte porte e, soprattutto, ci ha dato la possibilità di sviluppare la nostra popolarità in ambito musicale.
4) Avete in programma qualche concerto, date interne a festival estivi, oppure altri progetti per promuovere l’album?
Per il momento abbiamo in programma qualche show per l’estate che si terrà prevalentemente qui in Germania: suoneremo al “Summer Breeze” a Dinkelsbühl, all’ “Ancient Spirit Festival” di Lahr e faremo un paio di concerti nei dintorni; c’è inoltre la possibilità di suonare in qualche stato limitrofo, ma non ci sono alcuni programmi per quanto riguarda un tour, almeno per ora.
5) Nella mia recensione dell’album ho scritto che“Sterling Black Icon”è un disco piuttosto ben fatto, anche se abbastanza privo di personalità, cosa dovuta, a mio parere, alla forte influenza dei Dark Tranquillity. Non è un po’ insolito, per una band tedesca che ha come esempi gruppi del calibro di Kreator, Sodom o Destruction?
Di questi tempi trovo che sia molto difficile intraprendere uno stile musicale con una propria personalità. Per quanto mi riguarda, non mi interessa neanche particolarmente poiché accadrà sempre essere paragonati ad altre band che suonano lo stesso tipo di metal. Piuttosto, non direi di aver subito l’influenza dei Dark Tranquillity, quanto più quella di band quali “At the Gates” o “Unanimated”. Per il resto, le bands che hai nominato sono noti capostipiti del metal tedesco, quindi non vedo perché dovrebbe risultare strano per noi essere una melodic - deathmetal band. Il nostro intento è solo quello di portare una ventata di freschezza all’interno della scena tedesca.
6) I progressi avvenuti rispetto al primo album sono evidenti. Come vi sentite ad aver migliorato le vostre capacità?
Di sicuro con il secondo album abbiamo fatto dei grandi passi avanti e per la prima volta ci riteniamo davvero soddisfatti. Ragionando in retrospettiva, non ho idea di cosa avremmo potuto migliorare durante i lavori a “Sterling Black Icon”, e penso che non sarà facile per noi ottenere un album superiore a questo. Riguardo al primo lavoro pubblicato con Metal Blade posso dire che abbiamo commesso degli errori dovuti a compromessi relativi alla musica e all’artwork, questa volta però l’esperienza precedente ci ha solo avvantaggiato a fare meglio!
7) Parlando di songwriting, si tratta di un lavoro d’equipe o c’è qualcuno in particolare fra di voi che si occupa di preparare le canzoni? Vi concentrate prima sulla musica o sui testi?
Generalmente ci occupiamo tutti della stesura dei testi: sicuramente i chitarristi contribuiscono molto dal punto di vista musicale poiché apportano tanti riff e melodie ai pezzi, ma ogni singolo membro mette qualcosa di proprio nei testi e non c’è nessuno che “finisce” le canzoni , non faremmo mai una cosa del genere.
La stesura dei pezzi è la prima cosa che avviene, poi seguono le melodie; magari capita che il cantante controlli un po’ la struttura della canzone ma solo per capire come interpretarla e d eseguirla.
8) Presumibilmente, non è grazie alla musica che riuscite a mantenervi…Quale attività lavorativa svolgete regolarmente?
Onestamente sì, non possiamo vivere di sola musica… Solo le band più conosciute sono in grado di farlo. La maggior parte di noi è costituita da meccanici e dipendenti aziendali. Sam è studente, Stefan ed io siamo elettricisti, Ingo è un metalmeccanico e Sascha lavora come graphic – designer.
9) Come giudichi la scena metal del vostro paese rispetto agli anni passati?
Credo che in Germania la scena sia aumentata consistentemente: innanzitutto è cresciuto l’interesse da parte del pubblico femminile rispetto agli anni scorsi, e ciò può essere dovuto alla presenza di band sperimentali che alternano il metal a voci femminili o a voci maschili molto basse e dark. Certi nuovi tipi di metal stanno inoltre contribuendo ad incrementare il pubblico maschile: gruppi come System of a Down o certe metal – core band spuntano all’orizzonte come funghi, e spesso sanno come impressionare la folla.
10) C’è qualche aneddoto divertente che puoi raccontarci? Problemi durante i live, ragazze assatanate…
Per il momento non abbiamo groupies (sta dicendo davvero la verità??? - ? Sascha), ma potremmo averne presto! Sul palco si creano sempre dei problemi, ma fortunatamente mai nulla di serio, inoltre abbiamo esperienza a livello di esibizioni live quindi siamo pronti davvero a tutto! A pensarci bene però c’è un aneddoto alquanto “bizzarro” a cui ci è capitato di assistere durante un nostro concerto qui in Germania: nel bel mezzo dello show un tizio, che era fra il pubblico, si aperto i jeans ed è partito a darsi fuoco ai peli pubici, tanto che il locale ha iniziato a puzzare maledettamente; poi più tardi, lo abbiamo rivisto fuori con un amico, al quale stava pisciando addosso…Pensa che addirittura quest’ ultimo ha riempito una bottiglia vuota col piscio del compare e se l’è bevuta! Questi due tipi sono la cosa più disgustosa che io abbia mai visto,e ti giuro che stavamo tutti per vomitare!
11) In questi ultimi tre anni si è delineata all’orizzonte la tendenza alle reunions: storiche band che dopo anni tornano alla ribalta per essersi riunite, ma non sempre per amore della musica…Cosa ne pensi?
Onestamente, la cosa non mi piace molto; forse queste persone sono troppo anziane per ottenere un altro impiego e quindi non gli resta altra scelta che continuare a fare musica. Tuttavia, è abbastanza senza senso riesumare i miti ormai sepolti: sì, puoi guadagnarti da vivere riproponendo le tue vecchie canzoni, ma non sarà mai come prima. Il tempo passa e così anche i gusti musicali del pubblico!
12) Grazie per l’intervista, le ultime battute sono per te!
Vorrei ringraziare tutti i fan che ci hanno supportato negli ultimi anni, augurandoci che lo facciano anche in futuro. Per quelli invece che fino ad ora non hanno letto nulla su di noi e desiderano saperne di più, andate su www.fragmentsofunbecoming.com
Fragments of Unbecoming
c/o Wolle Schellemberg