Callenish Circle (Gavin Harte, drums)

Gavin Harte, batterista dei Callenish Circle, ci parla dell’ultima fatica della band olandese. Quest’intervista avrebbe dovuto essere pubblicata già da molto tempo, ma una serie inenarrabile di peripezie ha posticipato la pubblicazione. Poco male, si parlerà di un disco comunque validissimo e che merita un po’ di esposizione in più.

Inizierei con una breve introduzione su “Pitch.Black.Effects”.
“ Che dire…groovy come l’inferno, catchy come Justin Timberlake ed heavy as fuck!!! Per quest’album abbiamo deciso di abbandonare il tradizionale modo di lavorare per un nuovo approccio. Abbiamo cambiato il nostro modo di scrivere e arrangiare canzoni e ci siamo focalizzati di più sul groove invece che sulla velocità. Inoltre abbiamo introdotto alcuni elementi elettronici. Altra cosa importante è che abbiamo cambiato produttore, stavolta abbiamo lavorato con Gail Liebling, che è stato il nostro ingegnere del suono dal vivo per anni. Il disco è poi stato mixato da Tue Madsen nei suoi studios in Danimarca. Abbiamo fatto tanti cambiamenti, ma sono stati tutti delle sfide che hanno dato grandi risultati!”

In effetti è davvero un bell’album, con quel tocco di fredda elettronica che risulta davvero cool!
“ L’elettronica è frutto di Gail Liebling. Mentre componevamo il disco gli abbiamo dato i nastri delel prove e lui ha iniziato a sperimentare con i synths. Mettendo da parte i suoi consigli, poi abbiamo scelto quelli che più ci piacevano. Così è stato molto naturale includerli nella nostra musica.”

L’album è moderno ma non modernista. È ancora legato alla vecchia scuola ma ha un occhio anche per le bands più moderne.
“ Sono d’accordo con ciò che dici…siamo in giro da 13 anni e le nostre radici saranno sempre nell’old school. Tuttavia siamo cresciute come persone. Siamo diventati più vcchi, siamo diventati dei migliori songwriter/musicisti e abiamo ricevuto ispirazione da elementi moderni. Ho sempre tenuto d’occhio l’evoluzione. Quando scrivo canzoni non voglio fare sempre le stesse cose fino alal noia, ma voglio esplorare e sperimentare. Ciò è esattamente cosa abbiamo fatto sul nuovo album e cosa faremo sul prossimo disco. Tuttavia non diverremo una electro-rock band, vogliamo esseer ancora dei metallari duri e puri!”

In effetti i Callenish Circle non sono la solita noiosa band che suona swedish melodic death metal, ma uan band ricca di personalità che sa fare grande canzoni!
“ Sono pienamente d’accordo! Grazie per questo complimento! È il miglior complimento che potessi desiderare per quest’album! Credo che sia tutto frutto del concentrarsi sull’evoluzione e sul diventare musicisti migliori. Un’altra cosa per me è essere open-minded. Ascolto tonnellate di musica differente dalal quale traggo ispirazione e ciò mi aiuta a creare musica dallo stile personale!”

Ti va di approfondire i l discorso riguardante i testi?
Ronny: “ I testi parlano delle differenti emozioni umane, soprattutto quelle estreme, come rabbia, odio, sconforto e gelosia. Alcuni testi sono frutto di esperienze personali mentre altri invece sono delle fictions. Mi piace pormi in stati d’animo specifici, provare ad esprimere i sentimenti delel persone in determinate situazioni, e scriverle in modo da lasciar aperte differenti vie d’interpretazione.”

Credo che le songs migliori dell’album siano “Ignorant”, “Schwarzes Licht” e “Sweet Cyanide”. Ti va di descriverle ai nostri lettori?
“ Ok. Per quanto riguarda “Ignorant” forse i nostri vecchi fans inarcheranno le sopracciglia quando sentiranno la combinazione di basso e synths, la quale mostra che i Callenish Circle hanno senza dubbio trovato un nuovo sound. Questa canzone mostra che abbiamo aggiunto nuovi ingredienti freschi al nostra già personale sound. Il ritornello catchy poi completa e si bilanci acon le parti groovy e aggressive. “Schwarzes Licht” è la nostra song più sperimentale fino ad adesso. Dietro c’è la mano di Gail Liebling ed è basata per la maggior parte su synths e drum loops, mentre gli altri strumenti hanno più o meno un ruolo di supporto. In realtà noi abbiamo dato a Gail le parti di chitarra e batteria e affinché le usasse come basi per la song, poi lui li ha trasformati a suo piacimento. A metà c’è una parte molto oscura e atmosferica, e la moglie di Gail, Kaleen, è autrice delle spoken words femminili in inglese e tedesco. “Sweet Cyanide” è stata la prima canzone che abbiamo scritto per questo disco, ed è per questo che è più simile ai nostri primi due dischi, quindi melodica, aggressiva e pesante. Tuttavia vi sono alcuen sorprese, come ad esempio alcuni bei grooves combinati con alcuni suoni digitali nei cori.”

Che responsi sta avendo il disco in Europa?
“ Molte recensioni descrivono il disco come il migliore che abbbiamo mai fatto. Sono tutte davvero eccellenti. Tuttavia alcuni fans del death metal ritengono il nostro disco troppo moderno, ma molti recensori affermano che questo disco spinga in la entrambi i confini del death e del thrash metal, e questo è un complimento enorme per noi!”

Ricordo che Patrick era un label manager, con il quale ho collaborato sin dai tempi della Hammerheart. Si occupa ancora di queste cose?
“ No, egli ha lasciato l’incarico circa un anno fa. Non so nemmeno se la label sia viva, è parecchio che non ho notizie di loro.”

Quali sono i dischi che hai apprezzato del 2005?
“ Solo per nominare qualche nome, ti dico il debut di Audrey Horne e Volbeat, inoltr eho ascoltato parecchio i vecchi dischi dei Pink Floyd. Un altro disco che mi è piaciuto molto è l’ultimo dei Nevermore.”

Suonerete dal vivo in questo 2006?
“ Abbiamo da poco finito il tour messicano con i Paradise Lost. Per il 2006 abbiamo già pianificato alcuni festivals in Belgio, Olanda, Spagna e Austria. Stiamo lavorando ad un tour europeo e speriamo che quanto prima potremo andare anche in Giappone e Stati Uniti.”

Ok Gav, chiudi pure come vuoi.
“ Ti ringrazio per l’attenzione concessa ai Callenish Circle. Per tutti quelli che sono curiosi circa la nostra band, rimando a www.myspace.com/callenishcircle per ascoltare quale sample! Ciao a tutti, a presto!”

Intervista a cura di Luigi 'Gino' Schettino

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