VALAS (Francesco Ferreri (chitarra) e Marco Sivo (voce))

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Gruppo:Valas

La Sacred Metal ed i Valas sono nei rispettivi campi delle nuove realtà nel panorama nazionale che stanno cercando, ed a parer mio con risultati più che apprezzabili, di inserirsi in una scena altamente competitiva sennonché inflazionata come quella Metal. La loro collaborazione ha portato alla realizzazione di "A Glance from Unreality", debut album al quale i Valas sono giunti dopo parecchi anni di attività, e nel quale confluiscono le molteplici influenze accumulate nel tempo dal gruppo, album che si snoda su un interessante concept, argomento che non ho esaminato nella mia recensione ma che i Valas ci presentano in occasione di questa intervista.

Direi che per un gruppo al debutto discografico, il primo approccio sia quello di presentare la band, raccontandoci anche un po' i vostri trascorsi...
F: Beh.. noi siamo in 6, tutti della zona periferica di Milano e abbiamo un'età compresa tra i 21 e i 23 anni. All'inizio suonavamo in 4, io (voce e chitarra), Alessandro Mancinelli (chitarra), Enzo Vona (basso) e Marco Di Salvia (batteria). Correva l'anno 1995! Dopo un paio di anni e qualche piccolo concerto come cover band, decidemmo di trovare un cantante che sostituisse la mia voce "inadeguata"! Lo trovammo nell' marzo del '97, e a lui si aggiunse poco dopo un tastierista: Stefano Spiandorello. A Settembre del '98 registrammo "The Human Overstanding", il nostro primo demo, ma dopo poco fummo costretti ad allontanare il cantante con cui erano sorti già da tempo problemi sul piano caratteriale. Nella tarda primavera del '99 entrò in pianta stabile l'attuale cantante Marco Sivo, e di li in poi le cose cominciarono ad andare decisamente meglio: facemmo più concerti, con buoni riscontri, e registrammo il nostro secondo demo "Escape Into a Dream" nell'Agosto del '00. Ancora concerti, e all'inizio dell'anno successivo la svolta: la Sacred Metal ci contatta per proporci un contratto discografico!!! Purtroppo andammo incontro a dei problemi che ci fecero ritardare di molto
l'entrata in studio. Le registrazioni ebbero inizio solo ad Ottobre '01, e due mesi dopo i nostri rapporti con Stefano (tastiere) si interruppero definitivamente dopo una serie di precedenti discussioni. Così ci trovammo senza un elemento nel bel mezzo delle registrazioni dell'album, ma fortunatamente, dopo un paio di settimane, fece il suo ingresso nella band,
Andrea Valenti: ottimo musicista, grande persona, e.... ritardatario da competizione!
Credo di averti elencato tutti i punti salienti della nostra storia. Abbiamo passato 7 anni fantastici, sia pur tra alti e bassi, ma ce l'abbiamo fatta a raggiungere la meta, ed è solo l'inizio!

Il passo successivo non può che essere il vostro primo album "A Glance From Unreality", che se non ha sbaglio ha ottenuto più riscontri che critiche...
M: Si, il nostro cd è stato accolto in maniera decisamente positiva. Siamo davvero fieri del lavoro svolto e del prodotto ottenuto, e siamo grati a chi come te, ha recensito questo album, lodandolo e criticandolo in maniera coerente e professionale. Solo un paio di recensori hanno voluto "stroncarci"! Non hanno fatto altro che sparare a zero sulla band, senza un minimo di scrupolo nei confronti di chi, in ogni caso ha lavorato tanto per riuscire a dare alla luce il proprio disco. Nessuna critica quantomeno costruttiva, soltanto denigrazioni. Comunque, a parte questi due episodi, siamo
entusiasti del riscontro che stiamo avendo dai recensori esteri, in particolare dai tedeschi!!!

Durante la mia recensione ho sottolineato come "A Glance From Unreality" non sia un album immediato... pensate in futuro di spingere su questo aspetto incrementando le influenze ottantiane o opterete per scelte più progressive o melodiche?
F: ...indubbiamente "A Glance.." non è di facile assimilazione, hai ragione. Ciò è avvenuto poiché è stato nostro fermo intento creare musica sempre e comunque attinente ai testi. Una moltitudine di atmosfere diverse tra loro era inevitabile trattandosi di un concept, e questo ha fatto sì che, appunto sotto il profilo della musica, il risultato finale non fosse del tutto
omogeneo.
M: L'immediatezza musicale è un aspetto che cureremo maggiormente nel prossimo album,pur cercando di rimanere fedeli alle sensazioni imposte di testi. Siamo innamorati del sound ottantiano,in ogni suo aspetto, e le influenze di quel magico periodo riecheggeranno sicuramente nei nostri lavori futuri. La melodia è un 'aspetto di prim'ordine nella musica dei Valas, a differenza del volto progressivo della band, creatosi in maniera del tutto casuale. Non siamo grandi fan del progressive, ascoltiamo i Rush e i Dream Theater dei primi due-tre album, ma le nostre vere influenze sono molto lontane da questo tipo di musica.

Giusto le influenze... quali sono stati i gruppi che vi hanno spinto a formare una band e da quali prendete ancora ispirazione?
M: Sono tante le bands che ci hanno "spronato" a buttarci nella mischia.. Iron, Ozzy ,Metallica, Malmsteen, Helloween, sono solo alcuni dei nomi che potremmo citare. E poi ci sono i maestri degli anni '70: Deep Purple, Rainbow e Black Sabbath, tre bands di "vitale" importanza per noi! La nostra fonte d'ispirazione deriva comunque dalla musica in generale, classica, jazz, pop...
F: A questo aggiungi il nostro amore spropositato per la letteratura e l'arte visiva e... l'ispirazione è servita!!

Quali saranno a questo punto le vostre prossime mosse, vi vedremo calcare qualche palco oppure preferite concentrarvi sui brani nuovi?
F: Da quando abbiamo ultimato le registrazioni dell'album, la nostra intenzione è quella di portare avanti di pari passo la stesura di nuovi brani e l'attività live. Il lato compositivo dei Valas non è mai stato tanto fiorente come ora. Cinque nuove canzoni sono complete ed altre quattro o cinque sono in cantiere. In ogni caso la nostra attenzione per i prossimi 2 o 3 mesi, sarà spostata sulla suddetta attività live, in primo luogo per un'adeguata promozione di "A Glance From Unreality", in secondo luogo perché è passato fin troppo tempo dal nostro ultimo concerto, e abbiamo bisogno di scaricare un bel po' di adrenalina!!

Un aspetto interessante del vostro album è sicuramente il concept su cui si snodano i testi. Nella recensione non ho approfondito questo argomento, volete farlo voi?
F: Certamente... Le tematiche del nostro primo album, ruotano attorno alla figura di Vala, L'uomo eterno. Egli è in effetti un essere mortale come tutti noi, ma è reso immortale dai suoi sogni, le sue speranze,i suoi desideri. Il suo scopo è quello di raggiungere la felicità e vivere in totale armonia al cospetto della reale padrona del mondo: madre natura. Ma Vala sa che sulla terra non esiste la felicità, così, parte per un lungo viaggio oltre i confini terreni e giunge in una landa incantata dove incontra una fata. Egli è ammaliato da tutto ciò che lo circonda, ma ben presto si accorge che anche in quella terra,
esistono ipocrisia, falsità e odio, cose da cui egli sperava di fuggire. Cosi il nostro personaggio intraprende la strada del ritorno e, a questo punto, gli si fanno incontro i "principi dei segreti" che gli svelano una delle verità per poter raggiungere la pace dei sensi. La felicità sta dentro ognuno di noi.. è impossibile poterla trovare in qualcosa di esterno, parte tutto dalla nostra mente e dal nostro cuore. Vala segue li ascolta e lentamente riacquista i suoi 4 sensi che lo rendono immortale: la sensazione, l'emozione, l'immaginazione, l'intelletto, smarriti durante la sua ceca e disperata ricerca. Il secondo album si aprirà con il nostro che sicuro di poter essere felice con se stesso, abbandona tutto e tutti. Ma qualcosa non andrà proprio per il verso giusto...

Internet Croce e Delizia (in effetti senza non esiterebbe Eutk!! hehe) del Music Business a anche della società i cui viviamo, come vi ponete come gruppo musicale ma anche a livello personale nei confronti di questo Media?
F: A livello personale ne faccio volentieri a meno!! Come musicista invece non posso negare che il computer è l'arma vincente per diffondere il proprio nome,e attraverso l'uso degli mp3, anche un assaggio della propria musica..
M: Cazzo... mi piace visitare siti di centinaia di band che non conosco, leggere le loro storie e scaricare (dove è possibile!) Mp3 di loro song... giusto per sentire nuovi brani... insomma, mi tengo informato!

Beh.. è finito da poco il 2002, quindi quali sono stati i migliori album dell'anno e quali le più grosse delusioni?
M: Credo che i capolavori del 2002 li abbiano creati ancora una volta, le grandi leggende del passato: "Killing The Dragon" dell'immortale Ronnie James Dio, "Hughes/Turner Project" degli omonimi, incredibili artisti, e il mostruoso live album "Rock In Rio" dei grandissimi Iron Maiden con alla voce "la voce"!!! Mr Bruce Dickinson!!
F: La delusione dell'anno è stato sicuramente Y.J.Malmsteen, che col suo "Attack" ha definitivamente coperto di merda i suoi capolavori degli anni '80.. è passato da un grandioso classic metal nella sua accezione più nobile a uno scialbo power metal di bassa lega. Cosa gli passa in mente al buon vecchio svedesone? Dove sono finite canzoni come "Rising Force", "Queen in Love", "Trilogy"?

Ma vi considerate ancora dei metal fan?
F: ..Emmmh... no! Il genere Heavy Metal che amavamo non l'abbiamo ritrovato in nessuna delle band attuali. Ascoltiamo molti dei gruppi, sia italiani che stranieri, della nuova generazione, ma il termine "metal fan" oggi, non si addice proprio a noi. Preferiamo definirci semplicemente "amanti della musica", anche perché, come detto prima, ascoltiamo veramente tanta, tantissima musica oltre l'Heavy Metal.

Come pensate però che si possa evolvere... modificare l'Heavy Metal in futuro?
M: Noi siamo sempre stati convinti di una cosa: la musica, metal e non, va suonata con il cuore, con passione, con amore.
Sono tre caratteristiche fondamentali che i membri di qualsiasi band dovrebbero avere. Purtroppo, a nostro avviso, dagli anni '90 in poi molti gruppi hanno sostituito il feeling con la tecnica, mirando a impressionare l'ascoltatore con paurosi virtuosismi fini a se stessi, piuttosto che incantarlo con una musica tanto semplice quanto geniale. Per un po', anche noi, giovani e inesperti, abbiamo seguito questi gruppi, ma oggigiorno, sappiamo cosa realmente vogliamo dalla musica, e non desideriamo certo frullatori travestiti da chitarristi e batterie perfette, troppo perfette per essere vere!
F: Rivoluzionare l'heavy metal non è impresa facile, ma apportare qualche modifica si può eccome! Sostituiamo qualche bending agli sweep, qualche melodia semplice ma efficace a scale impossibili, e... una tirata di doppia cassa in meno ogni tanto non sarebbe male!!!

Allora, eccovi l'ultima domanda: che cosa avevate chiesto a Babbo Natale e cosa vi siete invece ritrovati sotto l'alberello?
F: Allora.. se non sbaglio avevamo chiesto buoni riscontri per il nostro album, qualche concerto qua e la , tanta tanta ispirazione per comporre nuove songs, e..... un jet privato con piscina e hostess nude a bordo... su quest'ultimo punto babbo natale ha fatto un po' lo stronzo... per il resto siamo stati abbastanza accontentati!!

Non posso che non lasciarvi l'ultima parola...
M: Ringraziamo tutti quelli che hanno creduto nelle nostre capacità, coloro i quali ascolteranno e apprezzeranno il cd, e anche chi lo ascolterà e basta! Ringraziamo te, per averci dato la possibilità di parlare di noi ai lettori di EUTK e tutti gli amanti della buona musica di tutto il mondo... LET THE ART INSPIRE!!!!!!!

Intervista a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

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