I Desdemona con il loro secondo album hanno preferito non ricalcare pedissequamente lo stile del loro debutto, "Lady Of The Lore", che si inseriva in un contesto di power metal più semplice ed accattivante, un lavoro che aveva attirato su di se un consenso praticamente unanime. "Look At Yourself" invece, meno immediato e quindi di più difficile assimilazione, ha dei riscontri maggiormente diversificati. La mia opinione l'ho già espressa in fase di recensione, quindi, essendoci diversi spunti da approfondire, credo sia meglio passare allo scambio di idee che ho avuto con il cantante della band, Andrea Marchisio.
Nel vostro ultimo lavoro, uscito da pochissimo tempo, avete dato una sterzata al vostro sound, è stata un'evoluzione naturale?
Direi proprio di sì. Come tengo a sottolineare, già in LOTL si poteva percepire che, al di là della forte componente power, vi erano altre influenze abbastanza evidenti. Ora, quella progressiva è venuta fuori in maniera abbastanza spontanea. In fondo, dovevamo rappresentare una storia piuttosto complessa, è naturale che i pezzi non potessero essere del tutto lineari... Si tratta di una vicenda con elementi abbastanza cupi, di conseguenza il sound generale risulta più massiccio ed oscuro.
E' stata una scelta di gruppo, oppure c'è stato un leader tra voi che vi ha spinto in questa direzione?
È stata magia... scherzi a parte, siamo partiti senza nessun elemento in mano, solo con l'idea di voler scrivere una storia cupa... il resto è venuto da sé, io mi sono occupato della storia, Foca e Christian mi sono venuti dietro con la musica, che abbiamo poi arrangiato insieme. Insomma, ognuno ho svolto il suo compito, ma abbiamo lavorato come un gruppo molto più per questo cd che per il suo predecessore.
Come avete lavorato alla creazione dei brani?
Come ti dicevo, la base di partenza è stata la storia scritta da me. Ho scritto una specie di scaletta, con un breve riassunto della vicenda diviso in otto parti, che dovevano poi essere le canzoni nella loro suddivisione. Foca e Christian hanno composto le strutture principali dei brani, portandole in sala prove, per provarle ed arrangiarle. Una volta finito ogni brano, mi occupavo di scrivere i testi: in alcuni brani, quelle che senti sono le linee vocali originarie, quelle che ho cantato di getto la prima volta e che ho voluto mantenere, un po' per conservare un feeling di spontaneità, un po' perché, ovviamente, ero convinto del loro valore. Infine ho scritto le tracce di spiegazione e le poesie, quelle che compaiono sul booklet, per legare gli avvenimenti e fornire degli elementi aggiuntivi.
Vi siate lasciati influenzare dai vostri ascolti preferiti oppure prima di entrare in studio vi siete "concessi" solo la compilation dell'ultimo Sanremo?
Non lo so, io ascolto solo folk apocalittico! No, seriamente, i nostri gusti sono sempre quelli, e vanno da tutto il metal all'hard rock, abbracciando il periodo dagli anni '70 ai giorni nostri, e passando per il rock progressivo. Ovvio, poi, che negli otto mesi circa che abbiamo impiegato a comporre i pezzi, le influenze più disparate possano essere venute fuori, ma se intendi se possiamo esserci ispirati ad un gruppo piuttosto che ad un altro direi di no, abbiamo cercato di tirar fuori il più possibile delle idee originali. Ovvio, poi, che le influenze maggiori rimangano in sottofondo...
Scherzi a parte, come vedi la scena musicale italiana ed internazionale? Uno su migliaia ce la fa... quanto conta la vera bravura in questo?
Sia in Italia che all'estero, direi che la cosa più importante è un'etichetta che voglia investire su di te. Mi spiego meglio: i gruppi validi sono tanti, quelli che inventano qualcosa pochissimi, in base a cosa scegliere se investire i propri soldi in un cd piuttosto che in un altro? Un buon battage pubblicitario da parte di una label o di un agente che credono in te possono fare la differenza, oltre, triste ma vero, ad una buona immagine. Parliamoci chiaro: essere carini e avere un look vincente possono aiutare. E poi bisogna ancora intenderci su che cosa voglia dire "farcela": recentemente ho letto alcune interviste da cui ho appreso che gruppi come Iced Earth, Primal Fear e Nevermore non vivono di musica, hanno lavori normali per mantenersi, e devono organizzare le proprie ferie per poter andare in tour a promuovere i nuovi cd. La recessione si sta facendo sentire ovunque, triste ma vero...
Guardando indietro a "Lady Of The Lore", come era stato accolto il vostro debutto? Diversi i riscontri in Italia ed all'estero?
In Italia, forse per un certo campanilismo, LOTL ha ricevuto ottime critiche praticamente a livello unanime, mentre all'estero alcuni giornali sono stati più generosi, altri meno... qualcuno ha fatto critiche ragionevoli, altri meno, ma è normale, non me la prendo, non si può piacere a tutti.
Ripensando alle recensioni che lessi su "Lady Of The Lore", se non sbaglio erano state tutte piuttosto positive. La situazione mi sembra leggermente diversa per il nuovo album. E' stato "punito" un songrwiting più intricato oppure trattandosi del secondo album c'è stato un approccio più critico?
Non ho ancora letto moltissime recensioni, ma, come previsto, pare che questo disco piaccia di meno, essendo effettivamente meno immediato. È un vero peccato, credo che il nuovo cd sia nettamente superiore al primo, ma quando decidi di allontanarti dalla strada più battuta, e proponi qualcosa di nuovo rispetto a ciò per cui sei conosciuto, beh, è un rischio calcolato... mi piace credere che chi bolla LFY come un disco inferiore al debut lo abbia ascoltato un numero sufficiente di volte per averlo capito, ma ho qualche dubbio.
Anche il vostro debutto aveva messo in mostra un notevole sforzo a livello lirico, ricordo con piacere la vostra reinterpretazione di "If I were Fire", ma ora su "Look For Yourself" vi siete superati andando a ideare un concept che unisce tutti i brani dell'album.
Sì, come ti dicevo ho fatto un lavoro che onestamente è stato piuttosto stressante. Infatti, non solo ho dovuto scrivere una storia il più interessante ed originale possibile, ma ho pure dovuto arricchirla di particolari e situazioni che la rendessero interessante, fluida, coesa e credibile, almeno nelle mie intenzioni... e poi ho dovuto cantare tutto al meglio! Nonostante tutto, però, man mano che componevamo i pezzi, sentivo che stavo facendo la cosa giusta, che la storia stava prendendo la giusta omogeneità, e che il tutto si amalgamava con la musica... sì, credo che sia ovvio, ma sono molto soddisfatto del risultato!
Se ti va dedicherei uno spazio apposito (a ruota dell'intervista) per riassumere l'intera storia, ma mi interesse sapere come è nata l'idea... c'entrano per caso le tue esperienze teatrali?
No, le mie esperienze di teatro non hanno contribuito ad ideare la storia, ma forse mi hanno aiutato ad "interpretare" varie parti nella registrazione del cd: se fai attenzione, puoi notare diverse sfumature nell'uso della voce, mentre in LOTL usavo praticamente un solo stile. Non saprei da dove sia nata la storia, probabilmente era qualcosa che mi portavo dentro da tempo. L'uomo per me è questo, un misterioso, meraviglioso e terrificante insieme di dicotomie, un risultato di forze contrastanti che lo dividono senza speranza tra il diabolico e il divino, tra lo spirito e la carne, la ragione e l'istinto. Se fai attenzione, poi, questa idea si trovava in nuce anche alla fine di LOTL: il testo di "Changing Skin", infatti, accenna proprio a questo, ed è come se il secondo cd volesse ripartire proprio da dove avevo interrotto il primo...
La copertina è un deciso passo in avanti rispetto a quella molto più ingenua del debutto. Immagino che sia legata alla storia...
Sì, guarda il discorso è molto semplice, ho inviato la traduzione dell'intero booklet al grafico della Northwind, che l'ha apprezzata molto, ed ha creato ciò che le mie parole lo avevano ispirato. È davvero stimolante vedere come diverse forme di espressione artistica possano incontrarsi e confrontarsi nell'esprimere la stessa idea.
E' previsto un tour di supporto a "Look For Yourself"? Perlomeno qualche data in previsione...
Beh, alla fine di aprile abbiamo suonato ad Asti, poi il 16 Maggio saremo headliner al Northwind Festival, una serata organizzata dalla nostra etichetta per promuovere i suoi gruppi. Suoneremo all'Indian's Saloon di Bresso insieme a Dark Horizon, Arcana, Skylark e Soul Takers. Per il futuro vedremo, tutti i festival sono già completi, e poi pare che per suonarci si debba essere pronti a sborsare un mucchio di soldi, anche solo per farsi rispondere con un rifiuto... vedremo...
Avevate un sito ufficiale, ma non lo vedo più online... non pensate che sia un buon mezzo di promozione musicale oppure è solo mancanza di tempo nel gestirlo a dovere?
Lo è, ma il fatto è che, per un motivo o per l'altro, nessuno di noi ha purtroppo il tempo e le competenze tecniche per gestirlo a dovere! Risolveremo il problema, ma aspettiamo di essere in grado di gestircelo per conto nostro: ci eravamo infatti affidati ad un esterno, ma i risultati sono stati davvero deludenti...
Ti ringrazio della disponibilità e ti lascio concludere l'intervista come vuoi...
Grazie a te e a Eutk per il supporto, e a tutti voi ragazzi, ricordo la data del 16 maggio. Tenete d'occhio questo portale per le prossime date e, se ne avete l'occasione, date un ascolto al nostro cd: rischia pure di piacervi!!!
Look For Yourself (A Tale of Love and Pride)
CONCEPT STORY:
Londra, 1879. Durante il regno della Regina Vittoria ed il ministero del conservatore Benjamin Disraeli, l'Inghilterra è diventata la nazione più potente del mondo; estende la sua supremazia con colonie dislocate sui cinque continenti, mentre in patria dà il via alla Rivoluzione Industriale e porta avanti molte riforme democratiche.
Michael Nidhugsen, un ufficiale reale di trent'anni, sta tornando a casa una sera buia, quando si accorge che un uomo lo sta seguendo. Arriva a casa, si chiude nella sua stanza e si precipita alla finestra: la strada è vuota. Va a dormire, ma i suoi sogni sono infestati da terribili incubi che al mattino non riesce a ricordare. Tutto ciò che rimane è un vago ricordo di ali di pipistrello e fuoco.
La notte dopo, l'uomo lo insegue nuovamente, ma lo abbandona appena raggiunge casa. Tutto ciò si ripete per nove notti, dopo di che Michael decide che deve affrontare questa misteriosa figura. L'uomo gli dice di cercare se stesso, perché ci sono delle ombre sul suo passato.
Dopo che l'uomo gli ha parlato, Michael ritorna col pensiero al suo passato. Tutto ciò che ricorda è di essere nato circa trent'anni prima da genitori norvegesi, morti quando lui era molto piccolo, immediatamente dopo essersi trasferiti a Londra. Proprio perché era così piccolo al momento della loro morte, non ne ha purtroppo nessun ricordo. Trascorse i primi anni della sua vita in un orfanotrofio, dove poté vivere grazie all'interessamento di un benefattore sconosciuto. Al compimento dei sedici anni, lo stesso benefattore, che Michael non conobbe mai, gli mise a disposizione una quantità di denaro sufficiente a lasciare l'orfanotrofio e studiare al college. Terminati gli studi, trovò lavoro come funzionario reale.
Le parole dell'uomo misterioso provocano uno strano impulso in Michael, che si sente ora attirato dalla sua terra d'origine, dove decide di tornare. Dopo un paio di giorni parte per Bergen, la città da cui sa di provenire.
Vaga per Bergen senza trovare tracce del suo passato, finché entra nella chiesa di Fantoft ed ha un'improvvisa visione. Quando ritorna alla realtà, Michael capisce di aver appena avuto una visione del Paradiso per come ha sempre immaginato che fosse, solo più vivida e reale, come se avesse davvero vissuto quella realtà.
Dopo la visione, torna a Londra, dove riprende la sua vita normale. Dopo alcuni giorni, però, la misteriosa figura in nero riappare; si congratula con lui per le sue scoperte, ma gli dice che ciò che ha appena scoperto non gli sarà sufficiente. Ci sono alcuni luoghi della Terra che possono fungere da varchi per altre dimensioni: Bergen è uno di quei posti, la città di Torino, in Italia, un altro.
Michael parte per Torino, ed assiste per caso all'evocazione di uno spirito infernale da parte di una setta satanica, che lo scopre. Per evitare che la setta lo insegua, Michael corre fuori e riesce a scappare al gruppo di persone. Dopo essersi ripreso dalla paura, riparte immediatamente per l'Inghilterra, ma qualcosa in lui è cambiato. Le visioni avute ritornano nei suoi sogni, originandone altre, più lunghe e complesse. La sensazione di veridicità ad esse collegata aumenta, e Michael comincia a sospettare che non si tratti di mere visioni, ma di ricordi la cui autenticità si rivela con grande impeto e ricchezza di dettagli.
Michael riesce alla fine a dare un significato a tutto ciò che gli è apparso, realizzando improvvisamente ciò che la misteriosa figura voleva fargli capire: quei sogni non erano sogni e neppure allucinazioni, ma realtà! Dopo aver avuto l'opportunità di entrare per un poco in quelle dimensioni eteree, Michael comprende che si tratta di ricordi della sua vita per come essa era. Ha ricordato la sua vita da angelo, e le ragioni per cui decise di voltare la schiena a Dio. Neppure la vita da demone lo ha soddisfatto, e la sua convinzione di essere stato usato sia da Dio sia da Satana per i propri scopi personali diventa sempre più forte. Il cuore gonfio di rabbia, e nessuna soluzione al suo dilemma: come poteva riuscire ad essere libero, come poteva fare a meno di essere usato dalle opposte forze a capo del mondo?
L'impossibilità di trovare la libertà sia nella vita in Paradiso sia in quella all'Inferno conduce Michael ad una decisione finale: abbandonerà la sua immortalità per incarnarsi come uomo. Dopo essere riuscito a mettere insieme anche gli ultimi ricordi, riappare l'uomo in nero, che si rivela essere Adonè, angelo di Dio e suo amico dal principio dei tempi. Dopo che Michael si è incarnato, Satana, oltraggiato per ciò che considerò alto tradimento, si vendicò su di lui, oscurando i suoi ricordi ed impedendogli di recuperare le memorie del suo passato. Adonè, rattristato per il destino occorso al suo vecchio amico, ottenne da Dio di divenire il suo angelo custode, aiutandolo così in molti momenti della sua vita, da quando era un bambino fino alla sua vita da adulto. Anche se Satana cercò di fermarlo in molti modi, Adonè dopo anni di lotte è ora riuscito ad apparire a Michael, anche se per brevi momenti, per non essere scoperto dalle forze infernali, per dargli suggerimenti che lo portassero alla riscoperta del vero se stesso.
Con il ricordo del suo passato, torna il ricordo delle sue scelte: è ancora convinto che la sua decisione finale sia stata la migliore. Per il dispiacere di Adonè, non si riunirà agli angeli, né tornerà da Satana per giurare fedeltà alla sua causa ribelle. L'essere umano può essere il risultato di un equilibrio perfetto tra le due forze opposte, così vivere una vita da umano sarà per Michael l'unico modo per risolvere il suo dilemma. Non sarà mai più diviso tra il servire il Paradiso o l'Inferno, la sua vita sarà la perfetta sintesi dei due. Anche se quella vita avrà un termine, Michael è disposto a pagare il prezzo...