L'underground nazionale è sempre più prodigo di nuovi gruppi che si mettono in evidenza. Uno tra questi è sicuramente questo gruppo di Reggio Calabria (Francoooo oohhh Francooo, si sente che sono calabresi??), in attività da una decina d'anni che ha saputo rielaborare in maniera personale ed efficace il death/black di stampo svedese, come dimostra il recente album d'esordio "7 Steps To Nothingness".
Avete intitolato l'album "7 Steps To Nothingness"... poi avete aggiunto una bonus track! Non potevate intitolarlo "8... 9.... 10... Steps To Nothingness" e mettere qualche pezzo in più ? Se non sbaglio avete un buon repertorio di pezzi....
Buzz: Sette passi per me è una tipica formula da caccia al tesoro, non so' perchè sette, forse l'avrò letto in un libro di Allan Poe, o di Agatha Christie ora non ricordo bene, tutto sommato il numero mi piaceva e i pezzi dovevano essere sette, perchè per sette passi avevo sviluppato un discorso che riguarda sette stati di coscienza di un individuo (se vi piace, quel tizio della copertina), che lo portano alla fine a capire al termine del viaggio che non esiste nulla... e al momento di scoprirlo da quel nulla viene divorato.
Dapprima vi è la presa di coscienza, con "The art of never", che la vita è un inutile Pirandelliana ricerca di interpretare un personaggio che non sei "realmente tu"; è fatta di menzogne come tutto ciò che ti circonda, quindi vivere rappresenta "l'arte" di non riuscire ad essere, mai.
In "Sleeping bad consciousness" si scoprono le malvagie entità che dimorano la terra, secondo una visione lovecraftiana in cui il male è dentro tutto ciò che ci circonda, sopratutto dietro ciò che i nostri occhi non vedono... in "Nekroantimateria" il nostro protagonista si rende conto dell'energia che vi è dietro la morte e il male, forza che annulla tutta la banalità che lo circonda, una forza di cui decide di nutrirsi, trasformando le menzogne del mondo di cui si parla in the art...in materia. In "Seeds of chaos", ormai il nostro "eroe" è invaso dalla follia e si erge a distruttore del mondo, con intento di ripopolarlo in seguito con una sua "progenie". La sua follia si conclude con lo scoprire la verità sulla creazione; ormai privo di senno (ma quindi consapevole! il senso del disco è proprio questo, più ti avvicini alla follia più scopri la verità, più ti avvicini al male più ne vieni invaso, lo comprendi ma perdi il senno e la ragione). Guarda dietro la maschera del creatore, egli non è altro che un essere vergognoso che si nutre del dolore del mondo e dei suoi uomini, creò la terra solo per farci provare ciò che lui non può sentire, essendo purtroppo immortale lui danna questa sua condizione; la canzone si conclude in un monologo in cui c'è la sintesi di questo suo dolore: la mia maledizione è l'eternità... e la tua maledizione sarà la mia eternità poichè soffrirai per sempre. In "Religion of the end" in fine, si parla dell'unica religione possibile ai nostri giorni vista la presa di coscienza sulla immonda creazione umana: quella di sopraffare gli altri uomini. Dietro ogni atto dell'uomo vi sono solo i suoi interessi personali e il suo odio, non esistono amici, non esistono affetti, nulla... che possa mai eguagliare il vile denaro. Questa visione ricordo che è una sintesi di romanzi horror e mitologia greca, per quanto riguarda "The curse of eternity"; fanno parte di un mondo horror fantasy che io stesso ho creato, prendendo spunti dalle sovracitate cose, il gruppo non tratta temi religiosi, noi creiamo semplicemente storie da brivido... forse con un fondo di verità e crudo realismo ogni tanto. In studio poi ne è venuto fuori uno in più di pezzo, che era fuori dai sette passi, c'era del tempo in studio e non valeva la pena buttarlo... quindi "Tales from Kadath" non è interno a questa "visione" ma comunque sia tratta sempre di tematiche horror. Kadath è la città dei sogni/incubi, secondo H.P. Lovecraft... Altri pezzi sinceramente erano in lavorazione ma non definitivi, non ci sentivamo di mettere cose incomplete o che comunque col tempo avremmo rimaneggiato troppo... comunque sia abbiamo una impostazione "progressive" nel suonare, quindi tendiamo sempre ad aggiungere o cambiare molte cose, finchè non siamo completamente soddisfatti da un pezzo.
Dopo questo inizio intervista un po' da "carogna", passo ai complimenti... mi chiedo però come mai siate dovuti ricorrere all'autoproduzione, mi sembra strano che nessuna label vi abbia preso in considerazione!
Buzz: Mah sembra strano si... ma non troppo alla fine per una band italiana...
pensi che non ci siano tantissime band meritevoli di maggiore interesse?
Io qui al sud ne conosco un sacco, ma qui da noi è molto difficile uscire fuori, dobbiamo faticare il doppio rispetto a qualcuno che vive già a Roma o più su, ti ricordo che qui non ci sono studi di incisione validi, non ci sono sale prove (la nostra ce la siamo costruita in un vecchio maneggio abbandonato, è quello che si vede nel video)... Di label interessate ai memories ce ne sono state in passato, ma sinceramente non le abbiamo neanche prese in considerazione, per via di accordi a mio avviso ridicoli...
Quando si tratta di "regalare" la nostra musica a qualcuno che non da' royalties nè tantomeno ti promette un adeguata promozione al tuo lavoro, nè ti organizza concerti, cosa cambia col fare tutto di tasca tua? Anzi... non è meglio?
Di 700 copie di "7 steps..." finora un 300 le abbiamo vendute, altre 100 date ad amici, a riviste, o a scopo promozionale... Ma a nostro gusto quantomeno! Oltre tutto pensa che chi compra il nostro disco da noi o tramite i nostri canali di distribuzione, sa' che i soldi sono andati alla band, sa' che grazie a lui
ci stiamo raccogliendo i soldi per fare il prossimo, sono piccole cose, piccole soddisfazioni personali, non nego che una label seria ci servirebbe... anche perchè non credo siamo da meno di certe persone che stanno sotto Nuclear Blast, e dal vivo puoi vedere la serietà e l'impegno, sia nel cd e nei nostri lavori, il nostro batterista è diventato un video maker, art director, ed era già un grafico, io un webmaster, tutti noi facciamo qualcosa per supplire alla mancanza di una label seria, ma... SERIA capisci?
Non so' se sai cosa intendo per seria... forse in Italia di serie ce ne stanno solo un paio.
Ricordiamo ai nostri lettori che non siete proprio dei novellini e che il vostro primo demo risale al 1995?
Buzz: Io formai la band nel 1995 aiutato dal mio amico Max, il primo drummer...
facevamo death melodico quando in Italia non c'era nulla di simile, quando in Italia c'erano Detestor, Sadist, Skizo, Glacial Fear e Necromass, (le band che ricordo con più piacere) ma di certo null'altro di valido sul death melodico, nulla proprio sul death svedese, che forse nemmeno tale si chiamava quando
stavo cercando di fondere elementi malmsteeniani con un genere brutale.
Ricordo infatti il primo demo come quasi un miracolo per alcuni, una band sweedish death in Calabria? ...impensabile.
"The clockwork" fu' in seguito la nostra idea di unire del progressive allo sweedish, in "Distorted perceprionz" venimmo però allo scioglimento
con gli altri membri... i quali gusti erano troppo cambiati e diversi dai miei... Dal 2002 sto' lavorando con questa formazione (Baroz, Bruno e Peppedrumz) che mi sta' dando soddisfazioni enormi, a loro devo il primo disco
prodotto come si deve, il primo videoclip... al loro impegno insomma, non che prima non lavorassimo bene, ma da parte loro c'è molta serietà... io sono e resto sempre una testa di cazzo (hehehe).
Non hai mai pensato che i problemi che stavate affrontando e che vi hanno rallentato avrebbero potuto addirittura darvi "il colpo di grazia"?
Buzz: Non so, i problemi erano relativi al poco interesse della vecchia formazione, come ti ho spiegato sopra i loro gusti sono cambiati parecchio, non ascoltano nemmeno più metal da quanto so' io, era chiara per me la necessità di dare una ventata di aria nuova e comunque avevo il precedente disco "Distorted Perceptionz" che stava andando forte, top votation su metal shock e psycho!, e altre riviste... non è stato troppo difficile risollevare la band, voglio dire, se le cose vanno bene basta solo tagliare i rami morti, anche se in questo caso erano 3/4 della band... credo di essere riuscito a mantenere quello spirito e quelle atmosfere, anche perchè le composizioni sono sempre state le mie...
poi aggiungici dei musicisti di livello elevato come questi ragazzi, non avevo paura di nessun colpo di grazia.
In fase di recensione ho scritto che i pezzi sono tutti nuovi... e proprio così o alcuni sono dei rimaneggiamenti e riedizioni di brani già inclusi, sotto altri titoli, nei precedenti lavori?
Buzz: No, sono tutti pezzi nuovi, "Sleeping bad consciousness" e un altro pezzo che poi non abbiamo inciso li stavo provando con la precedente formazione, ma nel cd comunque vi sono pezzi mai incisi... anzi, per problemi di tempo in studio non ne abbiamo fatti un paio in più...
Ho trovato piuttosto vario il tuo cantato, in grado di passare con disinvoltura dal growl allo screaming malvagio, diversi stili che hanno diversi significati all'interno dei singoli brani?
Buzz: Certamente, le voci si alternano come i personaggi del brano, la terza persona narrante in media è growl - voce pulita, le altre sono... in scream o sofferenti, a seconda della storia che si sta' raccontando, il risultato è volutamente molto teatrale, lo scopo è di "interpretare" il brano a mo' di una storia dell'orrore... lasciando immaginare quel che succede all'ascoltatore,
anche attraverso la modulazione della voce. Sto inoltre studiando altri modi di cantare per i pezzi che incideremo in seguito, vorrei che il cantato fosse il più vario possibile, poichè tratterò storie un po' complicate, una è sull'inquisizione spagnola, non dimenticatevi inoltre che sono un fan sfegatato di King Diamond.
Cacciamo (il tastierista) mi sembra essersi ben inserito nel sound del gruppo, forse si avverte la mancanza di una seconda chitarra... che ne pensate?
Buzz: Non so'... gusti... Una seconda chitarra l'abbiamo sempre avuta e ci abbiamo combattuto, perchè faceva di testa sua, sbagliava continuamente...
vedi un po' la difficoltà tra le altre cose di trovare musicisti seri al sud... poi io non faccio ritmiche semplici, non è facile trovare qualcuno che mi stia dietro... spesso è addirittura assai se trovi qualcuno che vada a tempo.
Diciamo che ci troviamo meglio così... tanto in studio ne metto 4 di chitarre incise, live... ci aiutiamo con Bruno... che mette un po' più di tastiere del dovuto apposta per aumentare l'impatto.
Ma sinceramente live finora non si è mai lamentato nessuno.
Un altro aspetto che mi ha colpito di "7 Steps To Nothingness", è stata sicuramente la copertina, ottima scelta di immagine e colori... come è nata?
Peppedrumz: Ti ringrazio, sono io l'artefice... ahahah...! Scherzi a parte, mi sono occupato io della veste grafica, lo faccio ormai da un pezzo, infatti ho realizzato diversi lavori a vari gruppi del sud. "7 Steps to nothingness" è un titolo forte, per cui occorreva che la copertina e tutto il resto della grafica del cd ne fossero all'altezza, soprattutto però dovevano rimandare immediatamente al titolo del disco e far capire quali fossero le tematiche che volevamo affrontare nelle canzoni, ancor prima di ascoltarle. La cover è un po' la mia trasposizione del concetto di Nietzche per il quale "nel momento in cui cerchi di guardare nell'abisso è già l'abisso stesso che guarda dentro di te", infatti nella cover l'uomo che guarda attraverso quella finestra in realtà scruta nel nulla, ma non si accorge che il nulla lo sta già divorando.
E non vi siete nemmeno tirati indietro davanti alla possibilità di fare un video, quello di "Nekroantimateria"!
Peppedrumz: Il video è uno strumento che è stato decisamente sottovalutato in passato, nonchè snobbato da alcune band. Noi riteniamo invece che sia un ottimo strumento di promozione, molto più di un mp3, per l'ovvia ragione che a parte la musica, le immagini aiutano molto a far capire il messaggio, o più semplicemente il tema, della canzone stessa. Ha giocato a favore nostro il fatto che io mi occupo, a parte che di grafica, anche di video-editing, per cui il montaggio è stato a costo zero, altrimenti sarebbe stata una spesa decisamente fuori dalla nostra portata. Chi fosse interessato può scaricarlo, ovviamente gratuitamente, dal nostro sito www.memoriesofalostsoul.com e poi inviarci commenti o critiche. Ci teniamo a sottolineare che buona parte del video è stata girata in un forte di guerra risalente alla fine dell'ottocento che si trova nella periferia di Reggio Calabria e che allo stato attuale è totalmente incustodito e per il quale non ci sono misure che mirino a preservarne l'integrità e la straordinaria bellezza.
Recentemente avete poi avuto la possibilità di fare alcune date davvero importanti, come sono andate le cose? Ci sono altri impegni nell'immediato futuro?
Buzz: Beh, dopo aver suonato da supporto a Rotting Christ e Grave, dopo i Vision Divine e altre belle cosette, i Memories stanno seriamente pensando di raggiungere i loro fans un po' più al nord, non siamo mai saliti più in su
di Roma... sinceramente dalla Calabria è un casino!... Ma ci stiamo adoperando per fare qualcosa.
1... 2... 3... 4... 5... 6... 7... ok, io ho raggiunto il nulla! Ora siete voi che dovete "raggiungere" i nostri lettori...
Peppedrumz: Vogliamo prima ringraziare Eutk per lo spazio che ci ha concesso. Invitiamo chi non ci conosce ed ha letto questo ad avvicinarsi al mondo memories, a scaricare il video nuovo e gli mp3 e a farci partecipi delle loro opinioni a riguardo... Fate un salto ai nostri live se ci sono date vicine alla vostra città, non sarà tempo perso... Promesso!!!
Buzz: I Memories non molleranno mai, supportateci sempre e ordinate il disco nuovo che è bello!...ahahah...