BONRUD: Paul Bonrud

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Gruppo:Bonrud

Un buon esordio quello dei Bonrud, nome nuovo della scena AOR / hard rock melodico internazionale, che evidenza notevoli doti di base e preparazione specifica.
I riferimenti con i quali confrontarsi (e ai quali ispirarsi) sono ancora i due colossi Journey e Foreigner, ma i Bonrud sembrano aver imboccato la via giusta, che potrebbe condurli, molto presto, a “combattere ad armi pari” con i loro modelli.
Vista la qualità del debutto autointitolato, recentemente licenziato dalla Frontiers, un approfondimento era d’obbligo … spazio, quindi, ad un simpaticissimo e loquace Paul Bonrud, leader della band di Seattle …

Se sei d’accordo, penso che una breve storia della tua band potrebbe essere un buon modo per iniziare quest’intervista …
Bene, tutto è cominciato alcuni anni fa. Ero nel bel mezzo del processo di scrittura delle canzoni e della registrazione di alcuni demos, ma avevo bisogno di trovare un buon cantante. Inizialmente avevo lavorato con un mio buon amico, Dieter Rehrl che vive in Germania. Con lui scrissi alcuni brani compreso “Date with destiny” che raggiunse l’undicesimo posto nelle classifiche in Giappone e rimase nelle loro Top 20 per cinque intere settimane. Io e Dieter registrammo alcune tracce su demo, ma, in seguito, lui dovette rientrare in Germania, così misi un annuncio per trovare un grande vocalist che fosse in grado di cantare come Steve Perry. Nella cassetta postale ricevetti, per la precisione, un solo demo tape ed era quello di Dave Hendrick. In realtà, era un demo che Dave aveva registrato negli anni ’80, ma rimasi impressionato dalla sua estensione vocale.
Così, insieme, cominciammo a scrivere e registrare delle canzoni.
Infine, scelsi Paul Higgins per suonare le parti di batteria in studio. Paul ed io abbiamo suonato insieme in molte formazioni, così è stata una scelta naturale.
Mi sono occupato della produzione, della registrazione ed ho scritto l’80% del materiale, oltre ad aver suonato tutti gli altri strumenti. E’ stato un lavoro duro ma sono molto soddisfatto del risultato finale.

In effetti, quando ho ascoltato per la prima volta l’album, sono rimasto molto sorpreso dalla voce di Dave (veramente sorprendente!) … Sei sicuro che il suo cognome sia Hendricks e non … Gramm o Perry? Ovviamente sto scherzando ma, talvolta le voci sono molto simili …
La somiglianza con il timbro di Steve Perry è dovuta all’elevata estensione della voce di Dave ed, ancora di più, alle espressioni melodiche che abbiamo utilizzato per le parti vocali. Sono un grande estimatore dei Journey e così le mie melodie vocali sono influenzate da questa band; d’altra parte, anche il paragone con Lou Gramm è legittimo e deriva dal suono naturale che la sua voce ha acquisito nella maturità. Quando ho ascoltato Dave nel demo che aveva registrato negli anni ’80 la sua intonazione era più “pura” e cristallina. Con il passare degli anni ha perso un po’ in estensione ma ora la sua voce, più roca, ha acquisito “calore” e “sentimento”. Il risultato finale è che suona come una sorta di Lou Gramm “giovane”. Basta ascoltare la sua prestazione in “Desperate heart”, in particolare … penso sia stupenda!

Ho trovato il tuo disco molto interessante e oltre alle chiare influenze di Journey e Foreigner, quali sono gli altri artisti che consideri come una fonte d’ispirazione?
E’ evidente che Foreigner e Journey sono effettivamente le mie fonti ispirative principali ma ve ne sono molte altre: Def Leppard, Van Halen, Boston, Night Ranger, Sammy Hagar, Rick Springfield, Whitesnake, Bryan Adams, The Eagles … una lista potenzialmente infinita! Ultimamente mi piace ascoltare Nickelback, Puddle Of Mudd, The Darkness, Avril Lavigne, Michelle Branch, Matchbox 20 e una indie band di nome Waltham. Sono influenzato da tutto ciò che ascolto e i miei gusti musicali sono anche più vasti di quello che si può intuire dai gruppi appena citati. Mi piace il blues, il pop, il country, il rock, il metal, la musica classica … insomma, mi piace tutta la bella musica!

“The Phoenix” e “Desperate heart” sono due canzoni fantastiche che, a mio parere, mostrano perfettamente le due “anime” dei Bonrud: una traccia di derivazione hard rock dove, comunque, la melodia svolge un ruolo da protagonista ed un’ispirata ballata … ti va di dirci qualcosa di più su queste ottime canzoni?
Sono due delle mie canzoni preferite del CD. “The Phoenix” è un brano rock molto “fresco” che ho scritto basandomi sul fumetto “Dark Phoenix” della saga degli X-Men. Quando ero bambino collezionavo fumetti e quello era uno dei miei preferiti. Sono stato ispirato, in particolare, dal modo che l’artista John Byrne ha utilizzato per tracciare il carattere di “Fenice” conosciuta anche come Jean Grey. E’ proprio difficile cercare di battere il fisico della "bella" di un fumetto con una canzone! “Desperate heart” è, in assoluto, la mia canzone preferita del disco. E’ stato anche l’ultimo brano che ho registrato. Avevo già pronta la musica per questa traccia da parecchio tempo ma avevo paura di suonarla in pubblico poiché sentivo che si trattava di un capolavoro. Non volevo che qualcuno mi rubasse l’idea e, allo stesso tempo, temevo che se l’avessi registrata, non sarebbe risultata all’altezza di come l’avevo immaginata. Sono lieto di affermare che ha superato le mie aspettative e sono convinto che è la migliore canzone che sono stato in grado d’offrire in questo CD. E’ bella, potente, drammatica ed evidenzia un’ottima produzione ed eccellenti abilità da ogni musicista coinvolto, oltre che raccontare una bella storia. Questa canzone sembra essere la più apprezzata dal pubblico, sulla base del feedback che ho ricevuto finora. Sono veramente felice che così tanta gente ami “Desperate heart”.

Parlando in generale, ci sono particolari significati attribuibili alle tue canzoni? Quali sono quelle alle quali ti senti maggiormente legato?
Le tracce alle quali sono più legato sono “Leap of faith”, “The Phoenix”, “Desperate heart”, “I’ve changed” e “Date with destiny” mentre, come già detto in precedenza, “Desperate Heart” è la mia canzone preferita in assoluto. Queste sono anche quelle che considero più significative. “Leap of faith” riguarda il credere in se stessi e l’avere fede nel fatto che le cose si aggiusteranno, senza tener conto di quanto brutte possano sembrare in quel momento.“Date with destiny” è solo una canzone divertente che ho composto a proposito di un ragazzo portato sulla cattiva strada da una ragazza “malvagia” di nome “Destiny”. Si tratta di pura fantasia ma divertente da scrivere. La canzone più buffa dell’intero CD è “I’ve changed”. L’ho scritta in tono scherzoso ma credo che molti di noi possano riconoscersi. Tutti, a volte, facciamo cose stupide che possono mettere a rischio i nostri rapporti interpersonali e questa è una canzone riguardante un ragazzo che si è, appunto, comportato da stupido e sta implorando la sua ragazza di non lasciarlo “Perché baby, sono cambiato!” Quando ho scritto questa canzone non è che fossi proprio in una “situazione disperata”, nella relazione con la mia ragazza, ma, proprio come racconta la seconda parte del coro, “stavo superando i dolori di crescita”, le tipiche difficoltà iniziali di un rapporto ... In ogni caso, scrissi questa canzone abbastanza velocemente e quando la suonai e la cantai per la mia ragazza per la prima volta, lei reagì con un gran sorriso! E’ solo un brano divertente e sono molto contento dei suoi testi. Penso che l’assolo di chitarra catturi quest’aspetto spiritoso e che l’atmosfera vivace abbia, anch’essa, colto nel segno. In origine avevo scritto “I’ve changed” in chiave di Re ma era una tonalità un po’ troppo alta per Dave; così ho dovuto ri-registrare il tutto in Do# in modo tale che fosse in grado di “raggiungere” le note più alte. Alla fine, ha fatto un ottimo lavoro ma ri-registrare una canzone non è mai piacevole. Comunque, la cosa buona di quest’operazione è che sono stato in grado di portarla a termine MOLTO velocemente e dopo che il tutto è stato risuonato in modo più pulito, ho notato una maggiore immediatezza in questa traccia, dato che non c’era stato molto tempo per “ripulire” completamente il suono conferendogli una maggiore energia. In realtà, ho dovuto cambiare tonalità anche a “Give me a chance” per adattarla meglio alle caratteristiche di Dave: in origine era in La e l’ho cambiata in Si.

Utilizzi un modo standard di comporre le canzoni?
Inizio sempre da un riff di chitarra. E’ sempre la musica ad arrivare per prima e, qualche volta, contemporaneamente ad essa, nel momento iniziale della scrittura del brano, mi vengono in mente anche il titolo o una parte dei testi del coro. E’ quello che è successo con “Leap of faith”. Ho scritto la musica per questa canzone molto velocemente ed immediatamente si sono aggiunti il titolo e i testi relativi al coro. Ho dato il demo con la musica ormai completata a Dave, il quale ha scritto i testi per entrambi i versi. In seguito, ho ultimato il brano con le liriche del bridge e dell’outro. Ecco come quella canzone è stata frutto della nostra collaborazione comune. Con il passare del tempo ho cominciato a comporre le canzoni interamente (o quasi) da solo. All’inizio, comunque, Dave Hendricks ha contribuito parecchio alle liriche, come in “Hollywood movie star”. Anche in questo caso ho scritto la musica in modo molto veloce ed è stato Dave a trovare il titolo e a scrivere i testi. Tuttavia, ci sono alcune canzoni che non sono state composte in modo rapido! Talvolta riesci ad avere due terzi del brano ma devi combattere nel tentativo di trovare i riffs o le parole giuste per terminarlo, ma devo dire che, la maggior parte delle volte, le canzoni migliori sono scritte rapidamente.

Keith Olsen ha mixato il vostro CD … Come siete riusciti ad ottenere il suo apporto? Perché avete fatto questa scelta?
Un amico comune ci ha presentati alcuni anni fa, mentre eravamo in studio d’incisione. Diedi a Keith un CD contenente alcune tracce e lui mi consigliò su come migliorarle. Così, tornai a lavorare sul disco e quando era quasi finito, chiamai Keith per vedere se fosse disposto a darmi una mano in studio. Fu così gentile da ascoltare “Hollywood movie star” e da darmi alcuni suggerimenti per le modifiche dell’ultimo minuto. Misi in pratica i suoi consigli e c’incontrammo la settimana successiva per il mixaggio del brano. Si divertì così tanto da voler mixare anche tutto il resto del CD! Durante questa fase siamo diventati buoni amici e ho imparato moltissimo da lui.

La scena rock internazionale appare, oggi, veramente molto “volubile” e sempre più attenta ad aspetti legati all’immagine e ai suoni alla moda piuttosto che al vero valore artistico … Qual è il tuo giudizio sull’attuale scena musicale?
L’industria dell'"intrattenimento" è sempre stata molto orientata agli aspetti legati all’immagine, per cui non c’è nulla di nuovo. Ritengo che sia una vergogna che ci siano così tanti musicisti geniali che non riusciranno mai ad emergere perché non hanno un sorriso vincente. Tuttavia, è semplicemente il modo in cui le cose sono sempre andate. Le grandi etichette discografiche sono impegnate solo nel marketing e nel guadagnare denaro. Sentono profumo di dollari quando hanno qualcuno come Hillary Duff da promuovere. E’ una giovane e graziosa attrice che piace a tutti i ragazzini ed è un investimento sicuro per i vertici delle case discografiche. Tutto quello che devono fare è registrarla mentre canta una un po’ di canzoni e saranno sicuri che i kids compreranno il CD sulla cui copertina appare la sua faccia. Non avrebbe mai ottenuto un contratto discografico se non fosse stata un’attrice carina e molto conosciuta. Con questo non voglio dire che tutti gli attori non meritano un contratto. Basta guardare Rick Springfield. Lui era, infatti, prima di tutto un musicista, ma divenne famoso per la sua attività d’attore e solo successivamente raggiunse il successo con il brano “Jessie’s girl”. E’ il primo esempio di una star del cinema, veramente di talento, che ha meritato un record deal. Ad ogni modo … la scena musicale è in confusione a causa del fatto che la maggior parte delle stazioni radio sono possedute da un paio di grosse società. Non c’è una gran varietà musicale nelle radio americane. Inoltre, le grandi etichette sono in difficoltà a causa della pirateria e anche perché inseguono i soldi facili promuovendo artisti che sono veri “fuochi di paglia” e che non hanno alcun’intenzione di seguire a lungo.

Siete di Seattle, una città famosa per Jimi Hendrix, gli Heart, le bands di heavy metal (Queensryche, Metal Church, TKO …) e per l’”invasione” grunge … Qual è la situazione della scena locale?
Negli anni ’90 la scena di Seattle era completamente assorbita dal grunge, ma questo fenomeno, alla fine è notevolmente diminuito. In quel periodo i clubs erano pieni di bands che suonavano live la loro musica (molti di loro erano terribili!), ma dopo che il grunge perse il suo splendore, i gruppi pop di cover diventarono la norma. Ora credo che la città sia nuovamente orientata verso la musica "originale". E’ sempre stato un tipo di città indirizzata all’hard rock ma anche il pop e il punk sono generi molto popolari.

Cosa ne pensi di Internet e del file sharing? Un buon mezzo per promuovere la propria musica o un grosso pericolo per l’industria discografica?
Internet è un modo fantastico per promuovere la musica e ha cambiato in modo radicale l’industria discografica. Personalmente, sono molto grato ad internet ma, allo stesso tempo, il file sharing sta danneggiando l’industria del disco. Nel grande schema delle cose, io sono un artista piuttosto “piccolo”, ma il mio CD è stato “rubato” e pubblicato in internet un mese prima che fosse messo in vendita! E’ stato frustrante vedere il disco scaricabile, da un paio di siti, nella sua interezza (le undici tracce della versione europea – qualcuno che ha avuto la copia promozionale l’ha messa a disposizione in internet per il downloading). Ho visto molto presto, sui message boards, un sacco di commenti di persone che mi dicevano di aver avuto gratuitamente il mio disco. Questo è devastante per un artista modesto come me perché ogni CD venduto è una piccola vittoria. I fans che scaricano la musica pensano di danneggiare solo grandi e ricche compagnie discografiche, ma non sempre è così; in questo modo colpiscono anche gli artisti che devono lottare per guadagnarsi da vivere. E’ vero che le case discografiche ottengono profitti elevati dalla vendita dei CD, molto più degli artisti stessi, ma, questi ultimi, contano sulle vendite per campare e coprire le spese di produzione. Realizzare dei dischi è molto costoso e gli artisti impiegano tempo ed energie per scrivere e registrare un CD pieno di canzoni. Se il pubblico non supporta i musicisti comprando i loro dischi, nessuno sarà più in grado di produrre CD di qualità e saremo tutti a perderci. In generale, tuttavia, internet è molto buono per gli artisti non molto noti: non avremmo potuto realizzare quest’intervista se non ci fosse stata la “rete”!

E ora una domandina a proposito di una mia indagine personale … Tre album che hanno cambiato la tua vita …
Journey – “Captured”. Questo CD mi ha fatto venire voglia di imparare a suonare la chitarra. Potrei aggiungere tutti gli altri albums dei Journey in questa “categoria” (“Escape” è il mio preferito), ma è stato questo disco dal vivo che mi ha convinto a prendere in mano una chitarra e a suonarla.
Night Ranger – “Midnight Madness”. Il mio primo concerto rock è stato quello dei Night Ranger al vecchio Met Center a Bloomington MN in uno dei loro grandi tour. Ero così giovane che furono la mia sorella maggiore e il suo ragazzo a portarmi allo show. Quella notte è da considerare come un altro importante momento di cambiamento nella mia vita. Vidi cos’era il rock on stage e quella sera le mie orecchie persero un po’ di “risposta in frequenza”!
Def Leppard – “Pyromania”. Adoro quest’album e le tecniche di registrazione di Mutt Lange mi hanno ispirato nell’utilizzare tonnellate di backing vocals. La maggior parte delle mie canzoni ha 24 tracce di backing vocals: normalmente, 8 tracce per ognuna delle tre parti armoniche.

Sei soddisfatto del tuo deal con l’italiana Frontiers? Perché hai scelto questa label? Conosci qualcosa della scena rock italiana?
Sono molto soddisfatto del contratto con la Frontiers. Serafino (presidente della label) è un grande appassionato dello stesso tipo di musica che piace a me e insieme abbiamo lavorato benissimo. Ho scelto questa label perché è la migliore etichetta del mondo specializzata nel genere di musica che proponiamo. Non conosco nulla della scena rock italiana, ma mi sono molto familiari tutte le releases della Frontiers in quanto sono anni, ormai, che le acquisto.

Ci sarà un’attività live a supporto del vostro debutto? Quali sono i vostri prossimi piani?
Ci piacerebbe fare un piccolo tour in Europa e Giappone ma suonare dal vivo costa molto denaro, così, per il momento, siamo nell’attesa di vedere se il CD venderà così bene da consentire tale sforzo. Attualmente ho cominciato a scrivere le canzoni per il prossimo disco. Sono molto impegnato nell’attività promozionale per il nostro debutto, ma spero di essere in grado di entrare in studio d’incisione nei primi mesi del prossimo anno e cominciare a buttare giù alcuni nuovi brani.

Per concludere quest’intervista cosa vorresti dire ai vostri fans e ai nostri lettori?
Grazie a tutti quelli che ci hanno sostenuto acquistando una copia del nostro CD: state facendo in modo che il nostro sogno divenga realtà e apprezzo profondamente il vostro supporto. Vorrei anche ringraziare tutti per le belle parole e l’incoraggiamento spesi nei nostri confronti e anche tutte le radio che stanno suonando le nostre canzoni e tutti i siti web e le riviste di musica rock che sono stati così cortesi nell’intervistarmi e nel promuovere il disco. Potete tenervi aggiornati sui Bonrud tenendo d’occhio il nostro sito www.bonrud.com. Grazie infinite Marco!

Grazie a te Paul e a presto!

Intervista a cura di Marco Aimasso

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