Simpatica chiacchierata con Bruce Gowdy e Guy Allison, forti del recentissimo "UC III".
Le loro parole fanno trasparire non solo una vasta esperienza accumulata grazie a numerose collaborazioni al di fuori della propria band principale, ma anche un amore incondizionato per la musica che compongono e suonano, rimasto sostanzialmente integro rispetto all'anno dell'omonimo esordio degli Unruly Child.
Allora....vi va di presentare questo nuovo album degli Unruly Child ai fans italiani?
Bruce- Hello Italy!
Guy- Ciao Italy! Vi diamo il benvenuto alla nuova fatica degli Unruly Child!!
(ehm...non intendevo esattamente questo :-), nda)
Rispetto al passato ora si intravedono meglio certe componenti riconducibili ai 70's. Qual è il vostro parere in merito?
Guy- Beh, il richiamo ai 70's è probabilmente dovuto alle nostre influenze ed ispirazioni che sgorgano naturalmente dalle nostre composizioni, ma non è sicuramente una decisione preventivata.
Ciò che differenzia essenzialmente i tre albums da noi fin ora realizzati sono i tre diversi cantanti che abbiamo avuto, ognuno col suo personalissimo stile che ha caratterizzato di volta in volta le nostre composizioni. Il fattore comune resta, comunque, il songwriting, che essenzialmente s'è mantenuto fedele ai suoi standards.
Bruce-Certo, Guy ed io abbiamo un nostro definitivo, consolidato stile, approccio e sonorità e sono tutti elementi che immancabilmente ci identificano.
L'ex Magdalen Philip Bardowell è al debutto al microfono. Come vi siete conosciuti e com'è nata questa collaborazione?
Guy- Bruce si trovò coinvolto a produrre e comporre un album a cui prendeva parte Philip. Successivamente lo stesso Bruce mi invitò ad unirmi a loro per partecipare alle composizioni.
Bruce- Esatto...ci siamo trovati così bene a lavorare con lui, che è stato naturale coinvolgerlo anche in altre circostanze, come per la nuova produzione degli Unruly Child.
Così, non appena abbiamo cominciato a scrivere il materiale per il nuovo album (per la cronaca, stavamo per cambiare il nome della band in MacBeth a causa di precedenti obblighi contrattuali), è stato naturale chiedere a Philip di dargli un'occhiata e dirci cosa ne pensasse.
E' stato veramente capace di dare il sangue su quel materiale e gli ottimi risultati sono stati subito evidenti.
Guy- E' stato anche importantissimo in fase compositiva, in quanto alcune ottime idee su alcuni brani sono ad opera sua. E' senza dubbio un cantante di talento.
E' da considerarsi membro stabile della band a tutti gli effetti?
Guy- Ci riteniamo fortunatissimi e privilegiati ad aver lavorato con tre dei più grandi cantanti di questo genere. Saremmo letteralmente dei pazzi ad escludere di lavorare in futuro di nuovo con ognuno di questi tre.
Per quanto riguarda Phillip, è scontato l'invito a partecipare anche ai futuri lavori della band. Vedremo se più in là ciò sarà possibile, noi riconosciamo sempre il puro talento e le doti di un artista.
Per quale motivo Kelly Hansen non ha continuato a cantare negli Unruly Child a seguito di "Waiting For The Sun"?
Bruce- Kelly era totalmente impegnato con gli Hurricane. Di solito è una questione di tempo, di cogliere l'attimo, per noi.
Non siamo una band che si riunisce ogni giorno e decide passo per passo sul da farsi. Siamo io e Guy i soli artefici delle songs e dell'organizzazione del progetto. E' sempre stato così fin dal 1991, abbiamo sempre colto a volo e sfruttato i nostri periodi di creatività in tempo reale. Kelly semplicemente non era disponibile in quel momento e ci siamo orientati di conseguenza.....
.....e quale pensate siano stati i frutti più riusciti di questo periodo, diciamo, propizio alla vostra ispirazione?
Guy- Ahhh, suona come una domanda del tipo: "Quale di questi figli è il vostro favorito?". Con l'eccezione di "Criminal" dal primo album, li amiamo tutti.
Ognuno di essi ha delle proprie emozioni, melodie; ognuno è legato da un particolare ricordo ed a significati particolari per noi.
Se proprio fossi costretto a citarne una dal nuovo album, direi di avere un feeling particolare per “Kings Of Tragedy”. E' un brano che riflette in pieno il mio amore per la Pop/Progressive music.
Bruce- Per quanto mi riguarda, non mi sento di sceglierne una in particolare. Se sono finite tutte sul cd è perchè le consideriamo meritevoli di farne parte...altrimenti non le avremmo scelte.
Il vostro modo di comporre e di lavorare sui brani è stato soggetto a variazioni durante questi anni o s'è mantenuto essenzialmente lo stesso?
Bruce- Con le dovute eccezioni, ci sentiamo figli dell'abitudine e di solito intraprendiamo l'attività compositiva da sempre alla stessa maniera.
Guy- Bruce suona la chitarra acustica, mentre io ci canticchio su qualche parola e qualche melodica provvisoria con un piccolo registratore.
A volte la melodia è ispirata dalle liriche, altre volte avviene completamente il contrario. Nonostante le nostre abitudini, è pur vero che di volta in volta la situazione tenda un po' a differire. Per “Bring Me Home” ci siamo ritorvati insieme a rimodellare senza la chitarra un brano composto molto tempo prima.
Prendendo l'esempio di un altro brano più vecchio come “Let’s Talk About Love”, cominciai io a sciverla da solo a casa con una chitarra e subito dopo portai il materiale a Bruce, per ultimarla insieme. Bruce è fantastico nel tirar fuori certi riffs adattissimi al brano in questione, è davvero molto facile farsi ispirare da lui!
Bruce- In pieno periodo di attività compositiva siamo capaci di ultimare i brani in un tempo ristrettissimo.
Il periodo più lungo che abbiamo mai impiegato per comporre un brano è stato di 4 ore, includendo nel mezzo una pausa pranzo al nostro ristorante messicano preferito.
Nel giro di un giorno, invece, è capitato di farne tre.....sto sempre alludendo alle canzoni, non ai pranzi messicani (risate..;nda).
Da dove è partita l'idea di pubblicare una raccolta come "Basement Demos"?
Guy- Beh, l'ho già detto un po' di volte, ma, per evitare spiacevoli equivoci ed a rischio di ripetermi, lo ribadisco: l'abbiamo realizzato unicamente con l'intenzione di avere una sorta di nostro "Photo-Album” che potesse fungere da personale ricordo di quel periodo e tenerlo per noi.
Avevamo tutte queste demo versions in svariati DAT, in più disponevamo di un po' di materiale video rispolverato di recente.
Abbiamo pensato di riunire tutto in un'unica confezione sostanzialmente per noi stessi.
Anche il DVD doveva essere un documento da tenere per noi come ricordo, ma pian piano in noi s'è fatta strada anche l'idea di poterlo pubblicare e metterlo a disposizione di tutti i fans degli Unruly Child.
Serafino, il capo della Frontiers, è stato subito entusiasta dell'idea ed ha pensato che fosse un buon documento da pubblicare....anche il nostro webmaster Dan Friml s'è mostrato subito felice della cosa, così come riscontrabile all'url http://www.unrulychild.com/
Successivamente abbiamo aggiunto al DVD anche una conversazione tra Bruce e me poco prima di pubblicare definitivamente il prodotto.
Una piccola curiosità: parliamo delle versioni live presenti sul DVD.
Non sembra esserci pubblico. In quale occasione sono state filmate?....forse durante un soundcheck?
Bruce- Era una prova eseguita da qualche parte a Los Angeles come riscaldamento poco prima di un nostro concerto. Se non ricordo male era al FM Station.
Guy- La line-up che vedete nelle immagini ha suonato insieme veramente pochissime volte dal vivo, quindi è a tutti gli effetti da considerare materiale abbastanza raro.
Basement Demos rappresenta un vero e proprio ritorno al periodo 1990/91 e le immagini del DVD mostrano una band divertirsi molto durante le registrazioni e dal vivo. Quali pensieri e sensazioni sorgono riflettendo su quel periodo?
Guy- E' un vero ritorno alla memoria per noi.
Ci siamo divertiti moltissimo e siamo stati bene durante quelle registrazioni, ma continuiamo a farlo anche adesso...non è che le cose siano cambiate più di tanto. Continuamo a sgobbare facendo proprio ciò che più amiamo.
Come pensate sia cambiata la scena musicale, rapportandola a quel periodo?
Guy- Ci trovavamo proprio al culmine del grosso cambiamento di popolarità di questo genere. Se solo ci fossimo trovati lì un anno prima, le cose sarebbero andate in modo nettamente differente per noi.
La situazione odierna ha anch'essa i suoi buoni lati: c'è sempre stata grande musica e schifezza in ogni area. Non si deve far altro che essere più attenti nel selezionare oggi.
Ad esempio, nei primi anni settanta la radio FM era così dannatamente bella! Al tempo pochissimi si accorsero di quanto lo fosse...ma ora tutti ce ne rendiamo conto!
Bruce- Fin quando ci siamo dentro e viviamo in pieno un periodo, non ci renderemo mai conto di quanta importanza possa avere, non si sa mai come si evolverà.
Ecco perchè non bisogna fare altro che ciò che si ama e sperare per il meglio.
Dando in particolare un'occhiata alla scena Melodic Rock, che pareri vi siete fatti in merito?
Guy- Sinceramente non seguo molto la scena Melodic odierna. Noi componiamo quel che componiamo e se viene classificato un quel modo, beh, non dipende da noi. Di sicuro ciò che facciamo non è inseribile nel contesto di tutto ciò che attualmente ruota nelle Tv e nelle radio qui negli USA. A noi piace la musica di qualità, è questo che per noi conta veramente, indipendentemente da come venga classificata.
Bruce- Siamo sempre attenti a ciò che viene trasmesso alle radio, comunque, proprio per renderci conto di ciò che accade e credo che questo lo faccia chiunque agisca in campo musicale. Ad ogni modo, oggi le cose sono cambiate di netto rispetto a qualche anno fa, in un certo senso ora l'underground siamo noi.
Programmi futuri? Farete qualche data live o vi riimmergerete nella realizzazione di un nuovo album il prima possibile?
Bruce- Guy ed io abbiamo già cominciato a comporre nuovo materiale. Stiamo programmando di ritornare in studio insieme nei prossimi mesi, è lì che ci divertiamo di più a fare musica. Per noi l'attività live non è di primaria importanza attualmente, in essa si celano così tanti imprevisti...Abbiamo sempre sostenuto che non suoneremo dal vivo di nuovo, almeno fino a quando non sarà una situazione veramente propizia a spronarci.
Guy- Vantiamo già una buona attività dal vivo alle spalle e sappiamo bene quale sia il nostro potenziale, ma le circostanze attualmente non ci invogliano a farlo.
Ciò non vuol dire che non ci piacerebbe farlo, desideriamo che ciò venga svolto nelle migliori condizioni possibili per dare il nostro massimo. Tutto qua.
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