Il ritorno degli House Of Lords è stato veramente sorprendente: sia perché nessuno (credo) si aspettava una loro reunion, sia per la qualità intrinseca di questo "The power and the myth", il quale, nonostante alcuni problemi verificatisi durante la fase di realizzazione (come vedremo in seguito), non è la semplice riproposizione nostalgica del suono che aveva contraddistinto ai tempi d'oro la band americana, ma una versione aggiornata di quello stesso suono, potente ma melodico, dove tecnica e feeling si fondono a creare un'entità quasi perfetta.
Il nostro interlocutore è nell'occasione il bass-player Chuck Wright ...
Prima di tutto, lasciami dire che trovo il vostro nuovo cd un disco veramente incredibile e che credo che il vostro approccio musicale mostri una progressione molto naturale senza perdere il proprio marchio di fabbrica ... e ovviamente sono molto contento della vostra "resurrezione" ... Bentornati.
Grazie Marco! E' sempre positivo sentire che il proprio duro lavoro viene apprezzato.
E ora una domanda ovvia ma inevitabile... Cos'è successo a Gregg? E' vero che ha lasciato il gruppo per il suo progetto da solista?
Gregg era coinvolto in questa cosa sin dall'inizio, presumendo di poter lavorare, in ogni caso, sia sul proprio progetto sia sul nostro. Era d'accordo di partecipare al nuovo House Of Lords, ma sfortunatamente circa 6 settimane prima del completamento del disco, mentre aspettavamo da lui qualche idea, un qualche contributo compositivo dalle sue tastiere, ha rescisso il suo deal da solista con la nostra label (Frontiers) e ci ha detto "ora che ho un mio contratto personale non ho più intenzione di realizzare questo disco degli House Of Lords".In ogni caso non è mai sembrato molto coinvolto, non ha mai realmente preso parte alla fase di composizione. Eppure aveva avuto tutte le opportunità per farlo - penso che 2 anni siano un periodo di tempo sufficiente per trovare qualche idea. Dopo di questo, la label ci disse che il nostro contratto sarebbe stato diminuito rispetto al pattuito a causa della partenza di Gregg e così dovemmo completare il disco il più velocemente possibile e questa decurtazione di budget non ci ha consentito di farlo nel modo in cui c'eravamo proposti all'inizio.
A dire la verità sono rimasto un po' deluso dalla notizia che Gregg aveva deciso di non prendere parte al nuovo disco, anche se credo che i sostituti abbiano svolto un buon lavoro, nonostante sia difficile sopperire alla mancanza di un artista talentuoso e carismatico come il Sig. Giuffria.Cosa ci dici delle scelte che avete effettuato per gli special guests alle tastiere? Siete soddisfatti della loro prestazione?
L'etichetta ci ha "procurato" un ragazzo che non conoscevo prima di nome Alan Okuye. Ha fatto un buon lavoro considerando il poco tempo che aveva a disposizione. Ricky Philips e Derek Sherinian sono amici e quindi li ho convinti a partecipare al disco. L'assolo di Derek nella title track è spettacolare! Sven Martin (dei Tatoo) ha scritto le 2 canzoni nelle quali ha poi suonato; così era giusto che partecipasse anche alle registrazioni, e poi è un grande arrangiatore.
Dopo un periodo di silenzio così lungo, cos'è cambiato negli House Of Lords e quali sono le ragioni del vostro ritorno proprio ora?
Gli HOL sono sempre stati una priorità per me. Questa era una cosa che avevamo voglia di fare fin dal 1992. Nel corso degli anni abbiamo provato parecchie volte a rimettere insieme la band e riprendere a suonare. Lanny, James and io suonammo a Londra per il Gods festival nella metà degli anni novanta ed era nostra intenzione realizzare un nuovo disco insieme sin da allora. In realtà abbiamo inserito 3 canzoni che risalgono a quel periodo nella nuova release. Ero davvero impaziente di tornare a collaborare con James dopo tutti questi anni. Con Ken e Lanny negli ultimi 10 anni, a partire dai nostri primi tempi con gli HOL, abbiamo lavorato in molti progetti comuni, così abbiamo mantenuto l'affiatamento, quella "chimica" che contraddistingueva la band. James fu contattato dalla Frontiers la quale voleva scritturare la band con la sua line up originale e così fu lui a coinvolgerci nel progetto. Eravamo tutti ansiosi di poter attraversare nuovi confini con questo nuovo disco e penso alla fine siamo riusciti nel nostro intento. Sebbene abbiamo dovuto trattenerci in ogni aspetto della realizzazione di questo disco, credo che, in generale, esso sia in grado di reggere il confronto con le altre produzioni discografiche dello stesso genere e che contenga alcune performances veramente di rilievo.
Quali sono state le principali fonti d'ispirazione per la realizzazione di questo nuovo cd?
Non abbiamo usato lo schema preciso che utilizzavamo in passato, è stato più un flusso di idee uscito di getto, piuttosto liberamente. Abbiamo scritto moltissimo nuovo materiale, più di 30 canzoni. Abbiamo cercato di realizzare un disco che suonasse come se fossimo sempre stati insieme negli ultimi 10 anni. Abbiamo anche realizzato una cover del pezzo di Bjork "Army of me", ma naturalmente la nostra etichetta non ha voluto includerla nel disco. Se incidessimo un disco veramente moderno, non sarebbe sempre un disco degli HOL? Eravamo conosciuti per uno stile, un livello piuttosto alto di abilità tecnica come musicisti e un suono ben definito, così abbiamo dovuto cercare di rimanere all'interno di queste linee guida o il nostro materiale sarebbe stato rifiutato dalla casa discografica. Lanny suona un sacco di strumenti esotici come il Bazouki, la Balalaika e il Banjo Turco e così li abbiamo sfruttati. Abbiamo anche utilizzato il violino, il violoncello e delle percussioni. Nella canzone "The Rapture", questa strumentazione è stata fondamentale, per trasmettere il "paesaggio" musicale e l'umore dei testi.
Quali sono le vostre aspettative in merito al nuovo album?
Ci piacerebbe che chiunque ha apprezzato la nostra musica in passato, la ascolti oggi, come se non ci fossimo mai separati. Speriamo anche che tutti i fans siano "cresciuti" insieme con noi.
Il vostro album di debutto fu fantastico, otteneste un ottimo contratto con la Simmons Records e ci furono grandi apprezzamenti da parte della stampa e dai fans. Cosa ricordi di quel periodo?
Quell'album fu scritto e registrato da Lanny e si sarebbe dimostrato come un esempio del suo stile e del suo approccio musicale veramente unico. Tuttavia mi piacerebbe che fosse ri-mixato con meno riverbero.Dal punto di vista del suono non è eccezionale. A mio parere il songwriting è invece veramente notevole. Canzoni come "Under Blue Skys" e "Hearts Of The World" sono ancora oggi ben presenti nella mia mente. Questa versione del gruppo aveva davvero qualcosa di magico. Facemmo moltissimi concerti negli Stati Uniti e in Europa.Fare il tour con gli Scorpions in Europa fu il clou e passare così tanto tempo con quei matti dei Cheap Trick lungo gli States fu un vero divertimento.
Ritengo eccellente anche il lavoro svolto da Doug Aldrich su "Sahara".
"Can't Find My Way Home", per me, è un'altra traccia veramente ottima.
Quali furono le ragioni che condussero al vostro split?
Perdemmo il nostro contratto con la casa discografica Simmons Records quando questa perse a sua volta il suo contratto con la RCA/BMG (di cui era un'affiliata) e successivamente fu costretta a chiudere. Ci furono anche problemi finanziari con il nostro management che causarono delle spaccature tra noi.
C'è un significato speciale dietro ad un titolo "forte" come "The power and the myth"?
Questo titolo è stato ispirato da un libro di antichi miti e leggende che stavo leggendo. E' sembrato appropriato visto che, come gruppo, siamo stati per così tanto tempo assenti dalle scene ... il nostro ritorno era pressoché un "mito" esso stesso e la musica che proponiamo è piuttosto potente.
Se dovessi scegliere una canzone (o più di una ...), tratta dal vostro nuovo cd, che possa essere rappresentativa dello stile degli HOL nel 2004, quale sarebbe la tua scelta?
Direi una via di mezzo tra "The Rapture" e "Bitter Sweet Euphoria"
Tecnica strumentale e feeling hanno sempre caratterizzato il vostro approccio musicale. Qual è il segreto nel bilanciare così bene questi 2 aspetti? Quali sono i passi fondamentali del vostro tipico processo compositivo?
Cerchiamo sempre di consolidare il nostro talento lavorando su questo o quel progetto musicale, ma siamo anche in grado di lavorare direttamente tra noi alimentando e incanalando l'energia che emerge in studio; e penso che proprio questo aspetto abbia caratterizzato il lungo periodo che ha portato alla realizzazione di questo ultimo disco. Suoniamo con il "cuore" e non solo con il "cervello". Non come un musicista che legge uno spartito in modo asettico.
Il processo compositivo normalmente prevede che qualcuno di noi arrivi con un riff o un'idea compiuta, con gli altri del gruppo a lavorarci su, trasferire il risultato su demo, ri-elaborarlo e successivamente registrare la versione definitiva.
Qual'è la tua opinione sulla scena rock del "3° millennio"? Hai qualche gruppo che ti piace da suggerire?
Come sai, l'industria musicale è in crisi e sta andando velocemente nella direzione sbagliata per svariate ragioni. Quando ho cominciato a fare questo lavoro, la musica era la cosa più importante, i musicisti erano legati ai loro fans. Le etichette discografiche ingaggiavano artisti all'avanguardia, e le radio offrivano una gran varietà di musica. I DJ avevano un ruolo importante nel lanciare nuovi artisti. Oggi le programmazioni delle stazioni radio sono in mano alle multinazionali che le possiedono, e i passaggi radiofonici sono più "comprati" che "guadagnati". I negozi di dischi indipendenti stanno chiudendo ad un ritmo senza precedenti, la gente preferisce scaricare la musica gratis e le major non cercano di sviluppare il talento delle bands nel modo in cui erano solite fare in passato. Un gruppo come gli U2, per esempio, sarebbe stato licenziato dopo il suo secondo disco, nel modo in cui vanno oggi le cose. Suggerisco alle labels di cominciare a prendere in considerazione la possibilità di scritturare gruppi innovatori, veri artisti, non semplici imitatori delle bands maggiormente di moda in quel momento.
Bisognerebbe anche sviluppare una tecnologia che non consenta la copia dei Cd. Per quanto riguarda le nuove bands … Evanescence e The Darkness sembrano riportarci al suono che conoscevamo e amavamo in passato.
Mi pare di capire che non sei molto favorevole al file sharing e al downloading degli MP3 ... ma qual'è la tua opinione sulle "nuove" tecnologie come internet o ehm ... le webzines?
A proposito del file sharing e dello scaricare MP3, penso che la pirateria sia probabilmente il problema maggiore che gli artisti debbano affrontare in questo momento. Molti di loro si sentono traditi dai fans che dichiarano di amarli ma che poi pretendono che la loro musica sia gratis. Sono loro ad essere colpiti più duramente quando le vendite crollano e quando le case discografiche riducono la promozione, l'assunzione di nuovi artisti o il mantenere nel proprio roster musicisti con potenzialità, magari non ancora espresse del tutto.
Penso che le webzines siano un'eccellente maniera, per i fans di tutto il mondo, di avere informazioni sui loro artisti preferiti (meno male ... nda).
Ci sarà un tour di supporto al nuovo album? Se si, chi suonerà le tastiere on stage?
Proprio in questi giorni, stiamo discutendo sulla possibilità di realizzare un DVD e speriamo, di intraprendere un tour quest'estate; ovviamente tutto dipende dalla richiesta dei fans. Decideremo in merito al tastierista solo allora. Mi piacerebbe veramente molto tornare a suonare dal vivo con questo gruppo. Se un numero di persone sufficientemente elevato apprezzerà il nuovo cd, troveremo il modo per fare questo tour. Sono stato in Europa appena pochi mesi fa, per alcuni concerti e ho veramente gradito il vostro pubblico e la vostra cultura.
E ora cosa ci dobbiamo aspettare dagli HOL? Spero che siate tornati per restare!!
Bisognerà vedere come questo nuovo disco sarà accolto dai fans. Speriamo di avere la possibilità di realizzarne un altro.
Grazie veramente per il tempo che ci hai concesso ... e ora Chuck, hai la possibilità di realizzare uno spot commerciale per convincere i fans ad acquistare il nuovo cd o semplicemente lasciare un messaggio per i nostri lettori.
Noi tutti speriamo che i rock fans là fuori giudichino questo disco senza preconcetti; accantonando le loro aspettative e apprezzandolo per quello che è: un'avventura musicale caratterizzata da testi provocatori e suonata da musicisti che spaccano!! Ciao!