Mistheria è un nome piuttosto noto nell'ambiente musicale per le sue collaborazioni con Rob Rock, Rick Renstrom e altri grossi nomi, finalmente esce con il suo primo disco come solista per la Lion Music e distribuito Frontiers, un disco complesso, molto neoclassico, molto sinfonico, che ha richiesto anni di lavoro ma che è stato ricompensato da un buon risultato.
Il tuo cd è costellato di stars internazionali, da Barry Sparks (Malmsteen/Dokken) a John Macaluso (Malmsteen/Ark), da Rob Rock (Impellitteri) a Anders Johannson (Malmsteen/Hammerfall), come sei riuscito a conciliare la presenza di tutti questi artisti in un cd che è fondamentalmente un tuo cd solista nonostante uno possa pensare che Mistheria sia il nome di una band?
Quando in una squadra di calcio si fanno giocare tutti “fuoriclasse” non è poi molto difficile il lavoro per l’allenatore… ci saranno solo grandi giocate e ottimi risultati! Spero che l’accostamento calcistico sia stato esplicativo… non ho avuto nessun problema e/o difficoltà dato che i musicisti che hai citato hanno svolto il loro lavoro serenamente e con entusiasmo. Il mio lavoro “preventivo” è stato quello di pensare che un brano sarebbe stato fantastico ascoltarlo con la batteria registrata da xxxxxx oppure sentire il solo di chitarra di yyyyyy sul brano zzzzzz. Insomma, diciamo che è stato eccitante da parte mia scegliere il brano che meglio si sposava con il musicista di turno, la soddisfazione maggiore è stata quella di avere a disposizione un cast di artisti eccezionale!
Con quale artista è stato più facile lavorare e con quale più difficile e perchè?
Questa è una domanda che potrebbe crearmi dei nemici…! J Ti posso dire che in generale, come ti dicevo, il lavoro è stato svolto con la massima tranquillità da parte di tutti. Non ho mai richiesto lavori da fare urgentemente ed ho dato poche direttive per fare in modo che ognuno si esprimesse al meglio delle proprie capacità; ho dato precedenza alle esigenze degli artisti dato che, ovviamente, ognuno ha le proprie attività giornaliere ed impegni personali. Può sembrare scontato dirti che è stato facile lavorare con tutti! Ripeto che avere a disposizione un cast del genere non può altro che portare dei vantaggi di ogni tipo: professionalità, puntualità, precisione, risultati. Devo solo ammettere che, purtroppo, ho dovuto rinunciare alla presenza di Joe Stump il quale mi aveva inviato una registrazione dalla scarsa qualità audio e non ha avuto successivamente (durante la fase di missaggio) il tempo materiale per farla nuovamente e non ho potuto attendere più di un anno (!) che Mike Terrana trovasse quel tempo che non avrebbe mai avuto visti i suoi sterminati impegni.
Ascoltando il tuo cd nonostante la prevalenza della tastiera si nota una forte "reminescenza" Malmsteeniana. Quanto è importante e influente Yngwie Malmsteen nelle tue composizioni? Da chi sei ispirato musicalmente?
Vorrei sfatare subito la tua e le tante affermazioni di questo tipo che pure mi lusingano molto. Io sono un musicista di formazione Classica, diplomato in Conservatorio. Ho iniziato a studiare Musica Classica all’età di 7 anni e ho tenuto moltissimi concerti in Italia ed Europa sia di Pianoforte che di Organo, ho suonato anche in Orchestra e lavorato molto in Teatro scrivendo musiche di scena. La mia influenza non è Yngwie, che tanto ammiro e stimo, bensì la mia stessa cultura e preparazione che in tanti anni di studio mi hanno formato musicalmente e caratterialmente. Io scrivevo delle piccole improvvisazioni e dei brevi componimenti già all’età di 9-10 anni in stile classico/neoclassico per poi arrangiare in stile metal-neoclassico qualche anno più avanti (registrazioni che ho riversato dai nastri magnetici sul mio computer per poterle conservare), tutto questo quando di Yngwie non sapevo assolutamente nulla e lui stava forse iniziando la sua carriera. Conservo tuttora degli arrangiamenti neoclassici di Preludi di Bach con tanto di batteria, basso e chitarra elettrica che all’epoca simulavo con un campionatore Akai S600! L’ispirazione dunque nasce essenzialmente da un mondo che io vivo da sempre, sono cresciuto con i Preludi e Fughe del grande maestro J. S. Bach e mi emoziono ogni volta eseguo un Notturno dell’adorato F. Chopin… come pensare che queste atmosfere e queste sonorità non possano emergere dalle mie composizioni…?
Nonostante il fatto che il tuo nome gira in Italia da parecchi anni e sei conosciuto per diverse collaborazioni, come hai convinto gente del calibro di George Bellas e altri a collaborare con un musicista bravo e conosciuto ma non di fama mondiale? Allora è vero che gli stranieri sono più aperti di noi italiani alle collaborazioni.
Forse devo ammettere che la tua supposizione è esatta. Preciso subito però che io ho non ho avuto esperienze negative in tal senso dato che nel mio disco compaiono nomi italiani che hanno aderito con piacere ed entusiasmo alla proposta di registrare sul mio album. Voglio dire che ho potuto constatare come musicisti di fama internazionale e dalla carriera invidiabile (ad esempio Anders Johansson, tanto per citarne uno) non hanno dimostrato alcuna remora nel prendere parte ad un progetto di un musicista magari dalle buone capacità e che stava loro proponendo un brano allettante ma che aveva appena firmato il suo primo contratto discografico… Non so quanto sia vero il fatto che i musicisti italiani siano poco aperti alle collaborazioni con misconosciuti artisti ma so quanto invece i musicisti stranieri amino comunque suonare con chicchessia…! Comunque preciso che non ho dovuto convincere nessuno. Tutti hanno accettato di suonare liberamente (ci mancherebbe altro!) dopo una email o una telefonata di contatto e dopo aver ascoltato il brano su cui registrare. Ovviamente, il peso della casa discografica è stato importante. Ringrazio in tal senso Lasse Mattsson per avermi messo nelle condizioni migliori per poter collaborare con tutti questi musicisti e per essere stato sempre un punto di riferimento da tre anni a questa parte. La Lion Music è diventata una gran bella realtà discografica!
Una cosa che ho notato nel tuo cd è che le voci sono sempre molto alte, Rob Rock è uno comunque molto acuto, Hubi Meisel si limita un po' perchè canta su una ballata, ma il tuo vocalist italiano Max Romano è sempre su note un po' alla Mark Boals...come mai? In un album così "vario" a livello di presenze e composizioni, non sarebbe stato meglio bilanciare con voci anche più aggressive ma meno acute? Un paio di esempi: Jorn Lande, Joe Lynn Turner...
Magari averli tutti! Scherzo… Personalmente amo determinate timbriche vocali, devo ammettere che una delle mie voci preferite è Mark Boals e dunque si può capire la scelta di determinate linee vocali che ascolti sull’album. Rob Rock è una voce che unisce l’aggressività, la potenza e l’estensione di tre cantanti diversi e questa è una caratteristica che pochissimi hanno. Rob Rock è un cantante assolutamente grande! Forse lui, meglio di tutti, possiede quelle doti vocali che preferisco. Hubi Meisel ha registrato un brano come pochi altri potevano. La ballata “Eternity” è nata per la sua voce e si può ben capire come poi la sua interpretazione possa essere stata così straordinaria ed abbia esaltato la sua timbrica calda e pastosa. Max Romano è un cantante dalle grandi capacità che unisce tratti medio-bassi espressivi e pieni dai richiami LaBrie-ani a parti alte a-la Mark Boals. Max ha fatto un lavoro strepitoso anche in fase di armonizzazioni vocali, cercando di venire incontro a tutte le mie esigenze compositive e non lo auguro a nessuno! ;-) Inoltre, ho volutamente evitato troppi cambi di cantanti su un disco che è già molto vario, questo per cercare di dare un elemento di continuità alla “voce” che costituisce il gancio principale fra il disco e l’ascoltatore.
Hai già in programma un nuovo cd? Ci saranno nuovamente molte stars o ti concentrerai di più sulla line-up italiana?
Si, in cantiere ho già il disco strumentale che da qualche anno voglio far uscire, anche prima di “Messenger of the Gods”. Poi, per accordi contrattuali, ho dovuto posticiparlo ma ora sono in fase di allestimento, finalmente! Sai, per un musicista come me definito “virtuoso” un disco strumentale rappresenta l’essenza stessa dell’essere musicista. Poter dare voce alle proprie dita, avere la possibilità di esprimersi con il proprio strumento è un’esperienza assolutamente unica. Dal vivo eseguo sempre brani strumentali alcuni dei quali faranno parte del disco che registrerò, fra cui “My dear Chopin” (ti ricorda qualcosa o qualcuno…?) che sta diventato un mio cavallo di battaglia! Inizierò a scrivere il nuovo album cantato all’inizio del 2005, un album che seguirà la scia di MOTG tranne che per la line-up: il nuovo album non vedrà la “squadra” di ospiti dell’attuale album ma sarà essenzialmente registrato da una band fissa, magari con un paio di ospiti-amici a dare una ventata di internazionalità. Sai, registrare un album come MOTG con oltre 30 ospiti sparsi sul pianeta è un lavoro enorme, un’esperienza stupenda ma vivamente sconsigliato da ripetere nell’immediato… Forse farò altri progetti che necessitano di molte partecipazioni ma sicuramente deve passare qualche anno…!
So che presto farai promozione live del tuo cd. Chi ti accompagnerà?Ci sarà qualche "apparizione speciale" dei tuoi tanti ospiti?
Sto effettivamente preparando la versione “live” del disco, non è un’operazione semplice ma la voglia di tornare sul palco è tantissima! Ho impegnato gli ultimi tre anni nella scrittura-registrazione-missaggio del disco e questo mi ha tenuto lontano dall’evento “live” e per me è stato un grandissimo sacrificio. Io amo stare davanti al pubblico, sentire la presenza della gente, vivere le emozioni in diretta, entusiasmarmi per un “bravo” e dare tutto quello che è nelle mie possibilità a chi viene con la voglia di ascoltarti! Dal vivo avrò la mia band “made in italy” con Max Romano (voce), Leonardo Porcheddu e Andrea Rivera (chitarre), Emilio Di Marco (basso), Andrea Scala (batteria). Sto programmando anche qualche partecipazione speciale collegata alla città in cui sarò in concerto. Ho tanti amici-musicisti eccezionali in Italia ed è bello, secondo me, riproporre gli ospiti dal vivo ma stavolta, e lo dico con orgoglio, tutti uniti dal tricolore! Parlo di Chris Heaven (di cui ascolteremo la sua passionale versione di “Eternity”), Titta Tani, Max Arminchiardi, Diego Reali, Chris Catena, Alex Argento, Daniele Liverani, Fabrizio Chiruzzi, Alessandro Benvenuti, Salvatore Russo, Marko Pavic… non tutti assieme però! L’invito è ufficiale, vediamo chi risponderà… ;-)
Un saluto a tutti coloro seguono le mie vicende artistiche e a cui dedico con affetto il mio nuovo album. Invito chiunque ascolti l’album a scrivermi sul mio sito www.mistheria.com per darmi commenti a caldo e stabilire un “feedback” che è molto importante per un artista. Grazie a voi di eutk.net per avermi dato la possibilità di parlare del mio nuovo lavoro.
Un abbraccio, Mistheria.
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