Gli Highland Glory hanno da poco pubblicato il secondo disco della loro storia, “Forever Endeavour”, un album che purtroppo non è riuscito ad eguagliare il discreto livello del disco di debutto “From the Cradle to the Brave”. Smessi i panni di William Wallace, la band di Jack-Roger Olsen ha lasciato l’epicità delle Highlands per approdare a tematiche ed atmosfere più vicine alla realtà di tutti i giorni. E’ lo stesso Olsen a rispondere alle nostre domande sul nuovo disco...
Ciao Jack! Ti va di parlare del nuovo disco ai nostri lettori? C’è stato qualche cambiamento rispetto al vostro primo album?
Il nostro nuovo album è stato composto durante i concerti di promozione del primo disco, “From the Cradle to the Brave”, ed è stato registrato tra l’autunno e l’inverno del 2004. Siamo stati noi stessi a registrare e produrre il disco, con l’aiuto della persona che ha mixato l’album, Hugo Alvarstein. L’unico cambiamento riguarda lo studio che abbiamo utilizzato, che è molto più vicino al luogo in cui viviamo, il Panser Studio di Kalbakken, Oslo. Dopodiché il disco è stato mixato allo studio casalingo di Hugo, a qualche miglia da Oslo.
Credi che ci sia stata un’evoluzione nel sound della band, se confrontiamo le nuove canzoni con i vecchi brani?
La differenza tra il debutto e “Forever Endeavour” sta nel fatto che l'album mostra un'evoluzione naturale ed è sostanzialmente un'estensione di quanto rappresentato dal primo disco. Inoltre abbiamo dato più spazio a tutte le varie componenti del nostro sound.
Perchè avete scelto il titolo “Forever Endeavour”, e qual è il significato dell’immagine presente in copertina?
E’ stato il nostro cantante, Jan Thore, a scrivere tutti i testi del disco e a dar vita alla storia che viene narrata, ma l’idea del titolo è stata mia. Questo titolo per me significa che la vita è una continua «lotta» per realizzare un nuovo obiettivo, ogni volta che riesci ad ottenere qualcosa c’è sempre una nuova montagna da scalare, se mi concedi questa particolare metafora. Quindi il gioco di parole del titolo è la mia filosofia di vita, una strada che è sempre in salita, indipendentemente dai risultati che riesci a conseguire. L’immagine della cover è stata realizzata da Mark Wilkinson, famoso per i suoi lavori per i Marillion, Fish, i Maiden, i Priest, etc. E ancora una volta è andato oltre alle nostre aspettative! Sono davvero orgoglioso di avere un suo disegno sulla copertina di un nostro album, anche perché Wilkinson ha disegnato in passato le copertine di alcuni dei miei dischi preferiti. L’immagine si riferisce alla canzone iniziale, “Spirit of Salvation”, e riesce davvero a cogliere nel miglior modo possibile, in un unico scatto, la vicenda narrata. Ritrae una persona che sta entrando in un passaggio per un’altra dimensione, con lo “spirito della salvezza” che cerca di avvisarlo del pericolo e tenta di bloccarlo. Ma allo stesso tempo il protagonista ha di fronte a sè il “demone della dannazione”, che riesce infine a segnare il suo destino. L’intera storia ha una connotazione surreale, perché il protagonista non sa cosa è vero e cosa invece non lo è.
Ci sono numerose band sulla scena che suonano Heavy/Power Metal, è veramente difficile riuscire ad avere successo in questo genere musicale. A tuo giudizio, qual è il punto di forza degli Highland Glory?
E’ vero, ci sono molte band che suonano questo genere di Metal, ma credo che gli Highland Glory riescano a distinguersi un po’, perché abbiamo sviluppato un sound sufficientemente personale, ed il nostro punto di forza è la capacità di scrivere canzoni estremamente orecchiabili con numerosi riferimenti ai grandi gruppi del passato... almeno secondo me. Penso che la band sia in grado di soddisfare sia i fan del Power Metal sia quelli che amano le sonorità più tradizionali, perché tocchiamo entrambi i generi.
Il nuovo disco contiene tre cover di Kiss, Iron Maiden e WASP. Perché avete scelto queste precise canzoni? C’è qualche altra canzone che avete in mente di rivisitare?
Abbiamo deciso di registrare quelle canzoni quando ci è stato chiesto di registrare delle bonus track. Non avevamo intenzione di sprecare delle canzoni originali «soltanto» come bonus track, ed in ogni caso non avevamo nessuna canzone pronta oltre alle dieci che fanno parte del disco. Così abbiamo scelto tre canzoni che suoniamo regolarmente dal vivo e che crediamo di saper interpretare bene, in cui si senta il nostro marchio di fabbrica. In origine queste canzoni erano state scelte perché sono canzoni con cui quasi tutti noi siamo cresciuti. Quando dobbiamo fare delle cover è più naturale per noi scegliere canzoni vecchie, che appartengono alla nostra infanzia, come tributo ad alcuni dei nostri eroi personali. Abbiamo altre cover pronte, potremmo registrarne altre in futuro, ma sarà comunque una sorpresa!
Ho letto sul vostro sito ufficiale che avete già fatto molti concerti in Norvegia. Avete in programma un tour europeo in promozione al nuovo album?
E’ vero, abbiamo suonato molto in Norvegia dopo l’ultimo disco, e abbiamo anche iniziato a promuovere “Forever Endeavour” nella nostra nazione, ma purtroppo non c’è ancora in programma nessun concerto in altre nazioni, anche se ci piacerebbe davvero molto suonare all’estero. E’ sicuramente uno dei nostri principali obiettivi, vogliamo suonare in quanti più festival e paesi sia possibile!
Conosci qualche gruppo della scena Metal italiana? Hai mai visitato il nostro paese?
Non so molto della vostra scena Metal, la mia conoscenza si limita a band come i Rhapsody e i Labyrinth. Mi piacerebbe tantissimo visitare un paese come l’Italia un giorno, perché amo il vostro cibo, per non parlare delle ragazze!
Grazie per l’intervista Jack! Hai qualche messaggio per i nostri lettori?
Certo! Vogliamo augurare ogni bene possibile a tutti gli appassionati di Metal che ci stanno leggendo in questo momento, e spero che vogliate darci un’opportunità ed ascoltare i nostri album, specialmente se vi piace il buon Melodic Metal! A presto, spero di vedervi tutti un giorno o l’altro!
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