Partiamo col parlare di “Wyrd”. Volete presentare il vostro ultimo lavoro a chi ancora non l’ha ascoltato?
“Wyrd” è il nostro secondo album. E’ stato un album dalla gestazione lunghissima e complessa. Abbiamo scritto e riscritto l’album diverse volte, e alla fine il risultato è quello che puoi ascoltare. Il nostro modo di fare metal continua lì dove ci eravamo fermati con “Heathenreel”, ma viene sviluppato secondo una direzione indipendente.
Cosa lo differenzia dal vostro primo disco “Heathenreel”?
Beh innanzitutto la presenza di Kleid alla voce che ha sostituito Damnagoras. Poi anche il discorso musicale è diverso dal nostro primo album. Non è assolutamente nostra intenzione ripetere noi stessi. Quello che abbiamo fatto in Heathenreel lo abbiamo fatto in quell’album, ciò che abbiamo scritto per Wyrd è invece specchio di un diverso periodo. E spero questo succeda anche per i nostri prossimi lavori. Le critiche di tutto il mondo hanno sempre sottolineato la nostro personalità e “originalità” e sarebbe stupido copiare da noi stessi.
Come mai è passato così tanto tempo dall’uscita del primo album nel 2001?
Come ti ho accennato prima la gestazione di “Wyrd” è stata un vero incubo. Mi ricordo che alla fine del 2001 avevamo qualcosa come 6 o 7 canzoni pronte. Verso fine anno abbiamo fatto una riunione all’interno della band per discutere il materiale, e abbiamo deciso di buttare tutto e ricominciare da capo, poiché non eravamo soddisfatti della direzione intrapresa dalla band. Recentemente io e Damnagoras abbiamo trovato alcune vecchie registrazioni di quelle songs ed è stato veramente divertente risentirle! Le canzoni erano sicuramente valide ma totalmente estreme .Dopo lo split con Damna chiaramente abbiamo dovuto ricominciare nuovamente da capo e questo ci ha portato via almeno 6 mesi. Dopodiché “Wyrd” è stato registrato e mixato in cinque studi diversi e la coordinazione tra le parti ci ha fatto perdere altri mesi preziosi. Alla fine considero “Wyrd” come un album del 2003.
Come sono state in generale le reazioni nei confronti di “Wyrd”? Ne siete soddisfatti?
Assolutamente! A livello di critica l’album è stato accolto benissimo. Eravamo un po’ titubanti perché dopo un album di successo come Heathenreel uscivamo con un lavoro che presentava notevoli cambiamenti, ma le reazioni sono state fantastiche in tutto il mondo! Per quanto riguarda le vendite sono addirittura sorprendenti in un periodo di crisi massima come questo, tanto che, nonostante il nostro contratto con AFM fosse scaduto, abbiamo firmato per loro anche per il prossimo/i album, visto la loro totale soddisfazione nei risultati ottenuti.
E’ di questi giorni la notizia che il vostro primo singer Damnagoras è tornato nella band. Cos’è successo?
Si Damangoras è tornato nella band in Agosto, e non poteva succedere cosa migliore alla band. Non ti nascondo che negli ultimi due anni, la mancanza dello spirito della line up originale ha rischiato di logorare completamente la band e portarla allo scioglimento. E posso dire questo con molta serenità adesso che le cose sono migliori che mai. Kleid ha dato il meglio di se nel periodo in cui è stato con noi, ma semplicemente con Damna nella band lo spirito è quello delle origini e lui è il vero cantante degli Elvenking.
Parlando della vostra musica, come affrontate la composizione dei pezzi? Lavorate assieme o separatamente? Chi di voi si occupa della stesura delle canzoni?
Sin dall’inizio io, Damnagoras e Jarpen ci siamo occupati della stesure delle musiche e dei testi. In alcuni casi è il singolo che completa la canzone dell’inizio alla fine, in altri casi è un lavoro tra due di noi o tra tutti e tre. In qualsiasi caso poi la canzone viene presentata a tutti i membri della band ed insieme viene discussa e completamente arrangiata.
Un altro aspetto importante degli Elvenking sembrano essere i testi. In “Wyrd” che argomenti avete trattato?
Di sicuro quelli dei testi è un aspetto fondamentale per noi, e lo è sempre stato. Per molti gruppi metal i testi sono solo un aspetto secondario, o di contorno. Non lo è per noi, che siamo sempre attenti a scrivere delle liriche che potessero avere uno certo spessore ed una certa valenza. Nel caso di “Wyrd” i testi si sono fatti leggermente più introspettivi e personali rispetto a “Heathenreel”. E proprio per questo probabilmente di difficile spiegazione, e di conseguenza interpretazione. In ogni caso non mancano le liriche ispirate ai temi a noi cari, legati alle filosofie pagane. “The perpetual knot” per esempio è strettamente collegato alla tematica del Wyrd, e della concezione del destino nella filosofia pagana. Lo stesso Brian Bates, autore de “La via del Wyrd” e di numerosi altri saggi sull’argomento è stato ben felice di scrivere appositamente per l’album la frase che troverai all’interno del booklet. Altri testi come “Pathfinders” per esempio sono legati alla nostra concezione di fare musica
E’ chiaro che tra le vostre influenze principali ci sono gli Skyclad. Ma quali altre sonorità hanno influenzato gli Elvenking da sempre?
Si quello degli Skyclad è un nome fondamentale, ma non il solo. In ordine sparso potrei citarti Helloween, Annihilator, King Diamond, Children of Bodom, Dark Tranquillity, Nightwish, Cradle of filth e una marea di altre band. Diciamo che noi da sempre viviamo di metal, ma nel creare la nostra musica cerchiamo di essere il più personali possibile, senza usare la parola “originali” che difficilmente può avere senso.
Se doveste scegliere una canzone da “Wyrd” per rappresentare al meglio il vostro sound, quale scegliereste?
Se dovessi scegliere una canzone che rappresenti lo stile ad un ascolto immediato suggerirei “Jigsaw Puzzle”. Per un ascolto invece più impegnato sicuramente “ A Poem for the firmament” che nei suoi dodici minuti può sintetizzare ogni singolo aspetto della band.
E se invece doveste convincere una persona ad iniziare a seguire la vostra band, quale canzone del vostro intero repertorio scegliereste?
Probabilmente “Pagan purity” o “Seasonspeech”.
Avete organizzato delle date dal vivo per promuovere il vostro ultimo lavoro?
Cominceremo a suonare questo autunno, iniziando a rodare la “nuova” line up con qualche piccolo concerto, per poi cercare di organizzare qualcosa in più vasta scale successivamente. Per un tour vero e proprio in Europa dovremmo pensarci dopo l’uscita del prossimo album, almeno a sentire la nostra casa discografica.
Quali sono quindi i vostri progetti imminenti?
In questo momento stiamo lavorando al songwriting del nuovo album e stiamo registrando alcuni demo delle nuove canzoni. Il nostro terzo album dovrebbe uscire dopo la metà del 2005. Nel frattempo organizzeremo le cose per le registrazioni ufficiali e suoneremo dal vivo per ritrovare l’affiatamento della nuovo line up anche su palco.
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