A distanza di qualche mese da "Antithesis" quali sono i risultati raggiunti e soprattutto quanto siete soddisfatti del vostro primo cd?
HatewerK: Dopo un parto lungo come quello di Antithesis, la band ha fatto una certa "abitudine" ai tempi dilatati, e quindi tutto il processo seguente di promozione è stato preso con molta calma, senza affanni. Penso che l'obiettivo di questo disco, ovvero farci conoscere da un pubblico più vasto per invogliarli a venirci a vedere dal vivo (scopo principale della band, in fondo) sia stato centrato, almeno qui in Italia - è ovvio che tale processo va supportato quotidianamente da continue attenzioni da parte nostra, ma penso che sia Jerico che il sottoscritto stiano facendo un ottimo lavoro in questo senso. Risultati e lati razionali a parte, sì, certo che siamo soddisfatti del disco: 9 mesi tra composizione, recording, mixaggi eccetera... un parto in piena regola per il nostro scarrafone che è tanto bello ai papà suoi!
Jerico: Antithesis, per quanto mi riguarda, è stata la migliore produzione fatta sino ad ora sia in termini di arrangiamento dei pezzi che di suoni ottenuti post produzione. Anche i risultati in termini di responsi mediatici sono più che positivi. Il progetto Subliminal Crusher sta evolvendo nel modo migliore ed Antithesis ne sarà senz’altro una pietra miliare.
In sede di recensione ho parlato di leggera svolta verso le sonorità svedesi a discapito di un'atmosfera prettamente death. Vi ritrovate in questa annotazione e se sì è stato deciso a tavolino o è venuto spontaneamente?
HatewerK: Il processo è stato del tutto spontaneo, d'altronde le maggiori influenze musicali di chi la band l'ha messa in piedi risiedono nel thrash cosiddetto "svedese", e quindi s'è trattato solo di far maturare tali influenze in un disco più ragionato di "Life Drought". Da parte mia, che sono invece la fazione più "americana" della band, c'è stato un tentativo di controbilanciare questa svolta che tu riporti, senza però snaturare il suono che i miei compagni di band avevano in mente per i Subliminal in primis. Mi auguro comunque che nelle prossime uscite riusciremo a riportare a galla un pò dello spirito scanzonato e quasi hardcore che aleggiava nel nostro EP di debutto, ne verrebbe fuori un bel mix.
Elvys: Io credo che in futuro questo spirito “hardcore” emerga un po' di più, com'era in “Life Drought”; effettivamente i primi brani scritti dopo l'uscita di “Antithesis” stanno prendendo molto quella piega.
Jerico: Quello che penso io, invece, è che come sempre in fase di stesura dei pezzi, gli stessi usciranno in modo spontaneo come frutto delle ispirazioni del momento. Nè Life Drought nè Antithesis sono stati elaborati a tavolino, ma rappresentano la collezione dei brani elaborati insieme in un determinato periodo, dove alcune influenze emergono più di altre. A mio modo di vedere, anche i pezzi attualmente in preparazione suonano molto… Subliminal Crusher!
Come avete deciso di coverizzare "Into the Pit" dei Testament?
Elvys: Diciamo che è un gruppo che ha rappresentato e rappresenta molto per tutti noi, è una sorta di punto di giunzione nei SubCrush, e forse coverizzarli sul nostro primo disco ufficiale è stato il modo più consono per non dimenticare questo legame.
Jerico: Senz’altro i Testament hanno dettato molte delle soluzioni stilistiche adottate nei nostri brani. Questa cosa, unita alla volontà di inserire nel cd anche una delle cover che normalmente proponiamo al pubblico, si è risolta nella scelta di Into the Pit.
Quali sono stati i gruppi ed i dischi fondamentali per la vostra crescita musicale?
HatewerK: Come ho detto prima, sono nato e cresciuto con il metal americano degli anni '80, tra i 4 grandi della Bay Area e temporanee incursioni nello street e hard rock.. poi col passare degli anni ho avuto tanti amori più o meno lunghi come Fear Factory, Death, Meshuggah.. ma le basi son sempre lì: i Metallica di Master e Justice, gli Slayer, gli Atheist e i Guns di Appetite!
Elvys: Personalmente sono cresciuto con il rock e l'heavy più classico (Kiss, Iron Maiden, Judas Priest) ma è bastato poco tempo per accorgermi del mondo presente nella Bay Area. Anche io quindi confermo i grandi mostri sacri Metallica, Slayer e Sepultura.
Jerico: Per quanto mi riguarda, la durezza dei Testament di The Gathering, la melodicità dei Nevermore in Dead Heart in a Dead World, il genio dei Death di Symbolic e la dinamicità dei The Haunted in Made Me Do It.
Riuscite a gestire in maniera ottimale la militanza del vostro batterista Rodeath con gli Hyades?
HatewerK: La risposta politica è "sì, non c'è problema, con gli Hyades siamo amici fraterni e siamo felici di condividere con loro Rod, basta sapersi organizzare"; la risposta sincera è "sì, non c'è problema, con gli Hyades siamo amici fraterni e siamo felici di condividere con loro Rod, basta sapersi organizzare SPERANDO di non doversi mai trovare in situazioni imbarazzanti, pena poi ritrovarci Rodolfo a 'il Bivio' di Enrico Ruggeri"!
Jerico: Rod non è l’unico a militare in più gruppi. Oltre alla comune militanza negli S.R.L. (insieme a me ed Elvys), lo stesso Elvys ha altri progetti paralleli fuori dall’ambito metal. Ovviamente, nessuno ha il dono dell’ubiquità, ma con un minimo d’organizzazione tutto si può fare! Anzi… stranamente a quanto si possa pensare, i nostri vari impegni non fanno altro che aumentare il numero di contatti utili a tutti i vari progetti. E’ come crearsi un roster al proprio interno.
In ambito estremo soprattutto, come valutate la salute del metal soprattutto oggi in rapporto a 5 e 10/15 anni fa?
HatewerK: Ormai anche il più distratto osservatore della scena metal mondiale saprà dirti che la storia del nostro genere è stata caratterizzata da cicli, più o meno lunghi e più o meno evidenti; solo il più audace dei nostalgici, 5 anni fa avrebbe potuto sognare un ritorno alle origini di bands come Exodus, Testament, Death Angel e compagnia bella, con tutto ciò che ne consegue: rinnovato interesse da parte di label, promoters e locali nei confronti dei gruppi thrash e death (con sommo gaudio da parte nostra, aggiungerei), operazioni-nostalgia, ristampe... ma come ho detto è tutto ciclico, e se 15 anni fa il Black Album ha segnato, per me, la fine del glorioso regno del thrash, il mio pensiero è quindi quello di sfruttare al massimo il momento per noi positivo e "cavalcare il fulmine" finchè... fulmina.
Quali sono i lavori che ultimamente vi hanno più entusiasmato?
HatewerK: Il 2005 è stato uno degli anni più deludenti degli ultimi tempi in ambito estremo, a mio giudizio: ben tre delle mie band preferite di sempre, ovvero Fear Factory, Meshuggah e SYL, hanno toppato.. mi trovo a dover eleggere le RISTAMPE di Lor Maestà Atheist "uscita metal dell'anno"! Estendendo invece il periodo anche al 2004, non posso non menzionare due dei dischi più impressionanti che io abbia sentito, ovvero "Epitaph" dei Necrophagist e "I" dei Meshuggah... per me, capolavori totali!
Elvys: Effettivamente neanche io ho trovato dischi di particolare rilievo nel 2005. Mi sento però di menzionare i 2 album dei System of a Down che, nonostante non siano proprio tra i miei gruppi preferiti, mi hanno colpito molto.
Jerico: Io sono rimasto folgorato dal genio di Christopher Maelstrom (già chitarrista dei Darkane) e dei suoi nuovi Non-Human Level. Un album, il loro omonimo debut, gradevolissimo quanto potente.
Siete una band che dal vivo si dà molto da fare, suonando un po' dappertutto; è quindi la dimensione live quella ideale per i SC?
HatewerK: È tanto banale dire che i Subliminal sono essenzialmente una band live che produce dischi solo per poter suonare dal vivo? E’ una cosa che dicono un po’ tutti ma, che devo farci, se è vera è vera e devo dirla! A parte Elvys, nella band siamo tutti sulla trentina, e col senno di poi posso affermare che è questa l’età giusta per viversi un’esperienza così intensa dal punto di vista dei concerti: nessuno di noi ha l’affanno di voler sfondare nella musica, il sogno di vivere di metal l’abbiamo passato da un pezzo, pensiamo solo a farci conoscere sempre più, suonare più possibile, toglierci sfizi più o meno grandi e divertirci facendo ciò che amiamo.
Elvys: Io invece sarei il “giovincello” assetato di fama e potere :P a parte gli scherzi, la dimensione live dei SubCrush è l'anima centrale della band; credo di parlare a nome di tutti se dico che il posto che ci mette più a nostro agio è il palco!
Jerico: Stendendo un PLAID pietoso sul discorso della trentina… effettivamente la dimensione live è quella che più si addice al progetto SubCrush. Anche in fase di stesura dei brani, la mentalità è quella di farli suonare da subito in un ipotetico live, producendo laddove possibile una sano mosh ammazza-collo e qualche livido da pogo qua a là.
3 aggettivi per descrivere la vostra band!
HatewerK: Intensa, intensa e… intensa! E subliminale….
Elvys: Distruttrice, subliminale e ... oliosa! :P e intensa...
Jerico: Potente, divertente e “frantumatrice”!
Quali sono i prossimi passi nell'attività dei SC?
HatewerK: Mah non saprei, dobbiamo regolarci secondo i piani degli Hyades… ahahah scherzo! Attualmente stiamo approfittando di un mesetto di pausa dai concerti per buttare giù un po’ di idee per il prossimo disco, poi a Marzo/Aprile riprendiamo i nostri ritmi usuali, il 25 Aprile suoniamo con i Sadus + guests a Roma, dopo aver già suonato con loro nel loro reunion tour 2004 a Porto D’Ascoli, e poi per l’estate… si vedrà!
Elvys: Attualmente, oltre alla data con Sadus e Darkane, ci sono molte proposte pianificate, ma ancora da confermare. Mantenetevi aggiornati sul nostro sito www.subcrush.it!!!
Jerico: Le attività in fase di contrattazione sono diverse e di diversa natura: in fase di promozione stiamo ricevendo ora i primi responsi dall’estero e ci stiamo adoperando nel rilasciare interviste alle rispettive zines. Inoltre, sempre in ambito promozionale, col numero di Marzo di Rock Hard dovrebbe uscire una nostra intervista ad accompagnare il nostro brano “I.R.A.Q.” sulla compilation della rivista “Loud Sounds”.
In ambito live, oltre alla data del 25 di Aprile a Roma con Sadus e Darkane, altre sono ancora in fase di negoziazione, ma da quanto vedo si suonerà molto “e bene” anche nel 2006! Potete seguire le nostre attività live anche dalle recentemente pubblicate pagine in www.myspace.com/subcrush
Il gruppo c’è! Ora bisogna vedere se voi… siete pronti per essere frantumati!