Death Angel - Mark Osegueda, vocals

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Tornati sulle scene con una serie di performance dal vivo, i Death Angel si stanno preparando all’attesissimo come back discografico, il quale vedrà la luce nella prossima primavera. Pochi istanti prima della data milanese della band, il frontman Mark Osegueda ci accoglie calorosamente sul tour bus della band per questa breve testimonianza riguardo il passato e il futuro dei Death Angel.

Dunque Mark, partiamo dal motivo che vi ha spinto a tornare sulle scene qualche tempo fa e spiegaci un po’ come sono andate le cose…
Il motivo principale che ci ha spinto a tornare di nuovo a suonare in principio è stata una serie di concerti benefici a favore di Chuck Billy dei Testament, colpito da un tumore al cervello. Il motivo ci è sembrato più che nobile e quindi abbiamo deciso di contribuire per questa causa nel modo che ci fosse più congeniale, ovvero suonando. L’idea era quella di fare un paio di concerti dopo di che al massimo registrare le nostre performance per accompagnare il nostro ritorno con un live album, ma niente di più. Quando abbiamo iniziato a suonare e abbiamo visto l’entusiasmo del pubblico ai nostri concerti le cose sono decisamente cambiate e abbiamo quindi pensato di fare qualcosa di più per i nostri fan.

La vostra più importante prova è stato sicuramente il No Mercy festival di questa primavera, come è andata dal vostro punto di vista, in particolare qui in Italia?
È andato tutto alla grande! È stato per noi un onore suonare a quel festival in giro per l’Europa e la data qui a Milano è stata eccezionale! Il pubblico ha mostrato di apprezzare molto il nostro spettacolo e la cosa ci ha reso ancora più fiduciosi sul nostro ritorno. Sinceramente non ci saremmo mai aspettati una accoglienza tanto calorosa, in particolare trovandoci sullo stesso palco con band decisamente più popolari di noi ma alla fine il tutto è risultato molto positivo anche nei nostri confronti. Suonare qui da voi poi è fantastico, non vedo l’ora di entrare nel locale per il concerto di questa sera! Sai, al No Mercy abbiamo avuto poco tempo a disposizione, ma questa sera lo show durerà un’ora e mezza e avremo di certo modo di accontentare tutti quanti!

Parlami un po’ del prossimo album, quale indirizzo seguirà e a che punto siete con il lavoro?
Per prima cosa il disco uscirà il 26 aprile per Nuclear Blast; stilisticamente si tratta di un disco tipicamente Death Angel, caratterizzato da quel sound che da sempre ci contraddistingue all’interno della scena thrash. Un sacco di riff veloci e taglienti, brani aggressivi ma al tempo stesso melodici e accattivanti! Posso dire che stiamo facendo davvero un buon lavoro e non vedo l’ora che il disco (del quale al momento non è stato ancora deciso un titolo) sia fuori per far sentire a tutti quanti quello che abbiamo ancora da dire!

Parlando del concerto di questa sera che tra pochi minuti vi vedrà protagonisti, cosa mi puoi dire delle band che vi accompagnano? Un tuo commento personale…
Mah, si tratta di buone band, ognuna con uno stile personale e quindi ben differenti l’una dall’altra. Dal power a tratti prog dei Mystic Prophecy fino al sound innovativo ed eclettico dei Mnemic, questi ultimi li trovo davvero divertenti! (con un sorriso quasi ironico sulle labbra, ndr.)
Non ci credi? Veramente, mi fanno impazzire quei ragazzi sono davvero eccezionali, ahah!

Come mai, a 6 mesi dall’uscita del nuovo album avete deciso di tornare in tour? Non sarebbe stato meglio (come di solito avviene) posticipare il tour dopo l’uscita del disco?
Non preoccuparti che di sicuro torneremo anche dopo la sua uscita! Questo tour diciamo è stato deciso più che altro per poter offrire a tutti quelli che ci hanno supportati durante le date del No Mercy la possibilità di vedere quanto prima nuovamente la band in azione. Di certo ripartiremo con un altro tour l’anno prossimo, dopo l’uscita dell’album e allora puoi star tranquillo che ci rivedremo in quanto passeremo di nuovo anche in Italia. Alla fine quando hai la possibilità di suonare il più possibile, grazie al supporto della tua etichetta, mi sembra il minimo approfittarne spostandoti da un Paese all’altro, non trovi?

Parlando proprio di etichette, come è nato il rapporto con la Nuclear Blast?
Possiamo vantare di essere stati voluti dall’etichetta stessa, la quale è stata tra le prime a farsi avanti nel momento in cui abbiamo deciso di tornare a suonare seriamente e a registrare del nuovo materiale. Non ti nascondo che per noi sia stata una grossa soddisfazione, quando un’etichetta così importante si fa avanti per te non puoi che essere molto contento! Crediamo molto nel valore di questa grossa label la quale nel genere ha sicuramente dei mezzi non indifferenti, siamo quindi molto fiduciosi per il nostro futuro e per il rapporto con l’etichetta.

Veniamo un attimo al vostro passato, quando The Ultra-Violence uscì sul mercato voi eravate appena adolescenti, come vi sentiste di fronte alla realizzazione del vostro primo sogno nel mondo della musica?
Oh, è stato fantastico! Quando quel disco venne pubblicato noi eravamo ancora al Liceo, non puoi immaginare cosa voglia dire entrare in classe con una copia del tuo primo album tra le mani e farla vedere a tutti i tuoi compagni! Ovviamente ai tempi andava molto il vinile e, date le dimensioni, la soddisfazione fu ancora più grossa! È stato chiaramente un momento di grande soddisfazione, sia per il fatto di avere così presto la possibilità di poter stringere un tuo album tra le mani, sia per il valore che un disco del genere ha dimostrato di possedere nel corso degli anni. Credo che il nostro modo di suonare thrash, molto originale e personale all’epoca, ci abbia da subito contraddistinto dalla restante scena contribuendo al nostro successo.

Ok, Mark, è tutto, il vostro concerto sta per cominciare e ti devo lasciare, un ultimo messaggio per i nostri lettori?
Certamente! Mi raccomando, segnatevi il 26 aprile prossimo come la data per l’uscita del nostro prossimo album; dopo di che aspettatevi di vederci di nuovo on stage da queste parti, speriamo di poterci incontrare e di potervi offrire lo spettacolo che tutti voi desiderate, come quello di stasera!

Intervista a cura di Marco 'Mark' Negonda

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