La serata intitolata “A Night With Bastards” è stata l’occasione per fare una piacevole chiacchierata con i Sudden Death, band capitolina autrice di un valido e brutale death metal. Il cantante/chitarrista Flavio Tempesta, detto “er loquace”, il batterista Andrea Pro, detto “er porchetta”, e l’altro chitarrista Gigi Maiolini, detto “er cane vecchio”, si sono prestati alle mie domande poco prima di salire sul palco e spaccare i padiglioni auricolari ai metallari presenti. Quello che mi resta di questa chiacchierata è l’impressione di ragazzi simpatici, onesti, intelligenti e soprattutto di gente che ci sta addentro fino al collo. È interessante e divertente allo stesso tempo sentire le parole di Flavio, condivise dalla band tutta, che butta merda sul power metal.
Questa sera i Sudden Death si sono dimostrati oltre che ottimi musicisti anche delle persone in gamba. A loro va il mio grazie più sentito e i complimenti più vivi.
Domanda d’obbligo, cosa vi aspettate da questa serata?
Andrea: “ Intanto spero che ci diverta tanto, sia noi sia la gente che verrà a vederci, e spero ne venga molta. Noi siamo venuti spesso qua, nel napoletano e nel casertano, a suonare e la riposta della gente è stata sempre iper-positiva. Ci siamo sempre divertiti tanto, questa è la prima volta che veniamo a suonare in questo locale, che è grandissimo e che spero si riempia, tanto per dare uno schiaffo morale alla gente del centro e del nord Italia. È giusto così.”
Volevo chiedervi anche come sta andando il fresco di pubblicazione “Injection Of Hate”
Flavio: “A livello di critica è andato ovunque bene, le recensioni sono state tutte positive e ha bissato il successo di “Devoured Inside”. Siamo molto soddisfatti anche a livello di vendite, abbiamo quasi finito la prima tiratura e adesso dovremmo ristamparlo, con l’aggiunta del videoclip di “Captured”.”
Sbaglio o stasera c’è la presentazione di questo videoclip?
Andrea: “ In realtà l’abbiamo già presentato a Roma, perché volevamo prendere una serata apposita per presentarlo. L’ha girato Dino, l’organizzatore di questa serata.”
Mi spiegate perché ci son stati tutti questi cambi di line-up tra i vostri due dischi?
Andrea: “Io praticamente sono l’unico superstite della formazione originaria, poi è arrivato Gigi alla chitarra e poi abbiamo aggiunto Flavio e Dario, quest’ultimo in sostituzione del nostro vecchio bassista che è andato a vivere in Spagna. Sono dei cambi normali per una band.”
Dici che c’avete guadagnato in questi cambi?
Andrea: “ A livello di persone sicuramente si, come direbbe qualcuno questa è la formazione giusta!”
La formazione dello scudetto! Quali sono le ultime uscite in ambito estremo che vi sono piaciute?
Flavio: “ Io personalmente ascolto tutto, il mio gruppo preferito sono i Megadeth, ma anche Slayer e Metallica, questi ultimi poco però…”
Quindi ultimamente stai avendo poche soddisfazioni…mi sa che devi buttarti sulle cose vecchie…
Flavio: “ …ma io mi accontento anche delle ultime cose dei Death Angel, che bene o male danno una bella scossa al sound di una volta. Mi è piaciuto molto l’ultimo dei Cephalic Carnage, quello dei Nile…”
Infatti proprio l’altro ieri ho intervistato il chitarrista Dallas Toler-Wade…un tipo molto tranquillo…Una volta vi ho paragonato agli Origin, li conoscete?
Flavio: “Avoja, il loro ultimo disco mi è piaciuto moltissimo perché è brutal death nel vero senso della parola, suonato a livelli esagerati, pure abbastanza tecnico, i chitarristi fanno cose che nel death metal si sentono poco, tipo un sacco di assoli.”
Voi dal vivo date maggior risalto alla prestazione tecnica o all’impatto?
Flavio: “ Noi facciamo tante prove, in sala lavoriamo tantissimo e abbiamo cercato di sviluppare entrambe le cose. Tecnicamente cerchiamo sempre di suonare bene, perché è la cosa più importante. Però chiaramente quando suoni questa musica c’è pure il discorso dell’adrenalina, dell’impatto frontale, dell’impatto scenico. Quindi cerchiamo di curare anche questo aspetto.”
Da questo punto di vista gli Undertakers stasera saranno un bell’esempio.
Andrea: “ Io li ho visti pure tanti anni fa, al tempo del primo disco, sono davvero bravi dal vivo. Abbiamo suonato spesso con loro. C’abbiamo un legame d’amicizia e con la vecchia formazione andammo un po’ in giro con loro, fu forse la nostra prima vera esperienza seria come gruppo e avemmo modo di imparare tanto, perché poi loro sono un gruppo che calca i palchi da anni ed anni.”
A Roma c’è una buona scena o sbaglio?
Andrea: “ I gruppi che spiccano di più sono gli Hour Of Penance, perché c’hanno un contratto e comunque sono delle macchine, poi c’è anche qualche altro gruppo come i Perfidy Biblical.”
Flavio: “ Un altro gruppo bravo sono i Dottor Gore, anche se non hanno fatto ancora niente, però sono bestiali. C’abbiamo suonato tipo 20 giorni fa ed è stato eccezionale, un gruppo che è avanti, molto brutali e sanno come tenere in mano gli strumenti.”
Ultimamente una band italiana che mi ha impressionato sono gli Psychofagist.
Flavio: “ Anche con loro ci abbiamo suonato, sono grandiosi, hanno delle idee favolose, alla Dillinger Escape Plan.”
Andrea: “ Poi sono dei gran mangiatori di porchetta come noi! Noi siamo vicino ad Ariccia, che è il monumento alla fetta di porchetta.”
Una cosa che volevo chiederti è come vi siete avvicinati al death metal. In genere uno si avvicina al metal con roba tipo gli Iron Maiden, voi invece non mi sembra che avete fatto la classica trafila.
Flavio: “ Beh io ti devo contraddire, ho iniziato proprio con gli Iron Maiden e Metallica…”
Andrea: “ Io invece ho iniziato proprio col death metal, ho provato altre cose, anche il power…lo ammetto…”
Gigi: “ Io sono abbastanza vecchio e vengo proprio dagli Iron Maiden, per me suonare death metal è stato uno shock, io al massimo arrivavo agli Slayer ed era pure troppo…”
Flavio: “ Il mio genere preferito è il thrash, però è chiaro che si è evoluto e ha contribuito a dar vita al death. Gruppi come i primi Sepultura e gli Obituary hanno le radici thrash. Io suono anche in un altro gruppo in cui facciamo thrash/death progressivo, i Disease, e in questi giorni è uscito pure il disco.”
Un'altra cosa che volevo chiedervi riguarda i testi. Voi spaziate dallo splatter/gore al satanismo. Quello che mi chiedo, ma a casa come giustificate il tutto? Ultimamente in tv non si fa altro che demonizzare questa musica.
Gigi: “ A casa mia penso se l’immaginano…però mi comprendono…”
Andrea: “ Del primo disco i testi potevano dare un’idea satanista, però erano più velleità da giovani, era anche il 2001. Infatti sul disco nuovo, tranne “Jesus666” che è ripresa dal primo disco, per il resto ci siamo buttati più sullo splatter.”
Flavio: “ In realtà i testi del disco si rifanno soprattutto al classico “Non Aprite Quella Porta”, in ogni brano c’è un riferimento a quel film.”
Ultimamente m’è piaciuto molto “Saw – L’Enigmista”.
Andrea: “ Si è piaciuto anche a me, peccato che si vedevano sempre i microfoni fuori campo. La storia era abbastanza originale.”
Flavio: “ Ultimamente mi son piaciuti molto anche il remake di “Non Aprite Quella Porta” e “The Grudge”, ho visto entrambe le versioni, americana e giapponese, quest’ultima è molto bella. È più tetra e spettrale. “The Ring 2” americano è una cagata pazzesca. Stanno facendo troppi remake americani.”
Allora preparati che fra poco arrivare anche quello di “Dark Water”.
Flavio: “Anche quello un gran bel film!”
Ora voglio una risposta sincera, visto che spesso si fa un gran parlare della bontà della scena estrema italiana. Secondo voi, c’è una band in Italia che si può paragonare a dei mostri come Nile, Cryptopsy o Origin? Anche voi, che siete bravissimi, non potete certo paragonarvi a quei gruppi…
Andrea: “Secondo me la scena si è impoverita un sacco…”
Flavio: “ Secondo me qualche gruppo c’è, tipo i Natron. Il fatto è che però il death ormai impressiona poco i ragazzi, soprattutto quelli giovani, i quali preferiscono suonare power, in quanto è più facile da ascoltare, è più facile da approcciare. Se tu vedi l’età media di chi suona death, sono tutti avanti con gli anni. Se prendi i Nile, c’hanno un’età media di 35 anni, anche noi non siamo piccolissimi, siamo tutti attorno ai 30 anni. Non siamo un gruppo di ragazzini che appena prendono lo strumento in mano iniziano a suonare power. Il death è una cosa che devi sentire sulla tua pelle. Poi è chiaro che i risultati li vedi solo col tempo, pure i Nile all’inizio erano un gruppo valido, ma non facevano quello che fanno adesso. Sono migliorati col tempo, e a livello compositivo si deve osare di più, anche a livello tecnico.
Secondo me quello che distingue questi gruppi, oltre a saper suonare, tendono a fare un discorso personale. I Nile col discorso egizio, sanno dare un sapore personale alla propria musica. Subentra un discorso di contaminazione, cioè se uno suonasse come gli Obituary, nel 2005, sarebbe cose dette e stra-dette. I gruppi che escono fuori sono proprio quelli che c’hanno qualcosa da dire, che poi sia furia esecutiva, come gli Origin, che suonano in maniera devastante, oppure i Nile. Bene o male il movimento va avanti.”
Però non bisogna scordarsi le influenze.
Flavio: “ Beh si, tutti prima o poi hanno fatto i conti con i Morbid Angel, ma anche con bands come i Deicide, gli Obituary, i Sepultura, i Death. Questi sono i padri putativi di questo genere, stanno a capo di tutto.
Questi gruppi in fondo rispecchiano la vera anima del metal. Il metal è sempre stato rozzo, d’impatto, scenografico, con un’iconografia violenta. Perché il metal non è un genere buonista e semplice, a tua madre puoi far sentire la radio. Il metal, quello vero, rimarrà sempre un genere di nicchia, e secondo me il metal vero è questo. Cioè non ci sono né compromessi né concessioni, l’immagine è volutamente aggressiva. I vari Rhapsody, Labyrinth son gruppi per bambini all’asilo, da cartoni animati, è gay metal.
Noi siamo stati l’altro anno al Summer Day In Hell e c’era il bassista di un altro nostro gruppo col quale facciamo porno-grind, è stato tutto il tempo ad insultare il bassista dei Vision Divine, s’è calato le braghe davanti a lui e questo alla fine non riusciva più a suonare! Era impazzito, l’ha minacciato di beccarlo dopo il concerto, ma non è mica venuto. È riuscito a farsi vedere in mezzo a tutto quel casino di gente ed è riuscito a farlo impazzire, per disprezzo. Cazzo il metal è un’altra cosa!”
Sono perfettamente d’accordo con te e già so che queste tue parole faranno storcere il naso a molte persone, ma chissenefrega!
Flavio: “ Chissenegrega si!”
Avete già pronti nuovi pezzi?
Andrea: “ Si, stasera ne faremo due che presumibilmente registreremo, più una sorpresa che suoneremo e registreremo. È una cover di un gruppo classico ma rifatta a modo nostro, quando attaccheremo il riff capirai sicuramente. Abbiamo serrati i tempi e l’abbiamo incattivita. Speriamo di riuscire a farla bene.” (Per la cronaca si trattava di “War Ensemble” degli Slayer! N.D.L.S.)
Le ultime parole prima del massacro.
Flavio: “Beh noi abbiamo un nostro motto…però lascio che lo dica Gigi che ha parlato poco…”
Gigi: “ Porco ***!!!”
Flavio: “ Per noi la bestemmia è un intercalare, bestemmiamo da cani.”
Andrea: “ Spero che alla fine del nostro concerto ti sanguineranno le orecchie! Noi la volontà di farti male noi ce la metteremo tutta!”
Flavio: “ Noi cerchiamo di suonare il più onesti possibili, perché poi tante volte, soprattutto a Roma, ci stanno un sacco di gelosie. Tante volte la gente parla a vanvera, perché magari uno, non dico tanto, riesce a fare un passo nella direzione giusta.”
Andrea: “ Non riesco a capire perché la gente deve sempre buttare tutto in puzza, devono spargere merda. Noi non abbiamo mai fatto male a nessuno, noi pensiamo a suonare, a divertirci, siamo in pace con tutti, prestiamo anche la nostra strumentazione.”
Grandissimi!