A seguito della realizzazione della stupenda antologia concept “Not of this earth”, completamente dedicata alla cinematografia fantascientifica, abbiamo rivolto alcune domande agli artefici dell’ambizioso progetto, i titolari della Black Widow, una delle più anticonvenzionali case discografiche del nostro paese....
- Per prima cosa complimenti per la stupenda realizzazione di "Not of this earth", un lavoro di grandissimo spessore musicale e culturale.
Come è nata l'idea di un tributo agli sci-fi movies e se già all'origine avevate previsto un concept così monumentale?
- Grazie per i complimenti innanzitutto: l'idea iniziale era quella di un progetto unico che comprendesse horror e fantascienza, ma ben presto ci siamo resi conto che il prodotto finale sarebbe stato gigantesco e quindi abbiamo dovuto scinderli in due progetti simili ma diversi. L'idea in fondo è nata essenzialmente dalla nostra passione per questi due generi cinematografici e letterari, possiamo dire che siamo sicuramente consci del fatto che le nostre opere sono ben lungi dall'essere complete, ma chiedo a te per essere completo un tributo agli sci-fi movies quante ore di musica dovrebbe contenere? Per vastità di tematiche è impossibile offrire un tributo veramente completo!
- Quale è stato il criterio nella scelta dei gruppi che avrebbero partecipato all'opera, esiste un filo comune che li lega?
- Ci sono ovviamente dei legami, ovvero il comune interesse per tutto ciò che la fantascienza rappresenta e il diretto contatto, amichevole e di lunga durata, tra noi e i gruppi coinvolti nel progetto.
- Vi sono state difficoltà nell'attivare addirittura una quarantina di gruppi eterogenei, sparpagliati in ogni parte del mondo? Avete offerto qualche indicazione ai musicisti sul tipo di esecuzione da proporre su "NOTE" per ottenere una compilation non troppo dispersiva o è stata lasciata totale libertà a tutti?
- I gruppi hanno potuto agire in piena libertà espressiva, ma non possiamo negare di aver dovuto fornire qualche vincolo informativo ad alcuni dei partecipanti.
Siccome puntavamo a costruire un progetto musicalmente molto eterogeneo, cercando di dare spazio a gruppi di estrazione molto diversa fra loro, il tributo ha occupato ben quattro anni di intenso lavoro, ma alla fine crediamo di aver raggiunto un giusto equilibrio tra i vari generi musicali.
- Da buon appassionato di fantascienza, sono rimasto affascinato dalla corposità del libretto dedicato al cinema sci-fi. Vorrei sapere qualcosa di più sugli esperti che lo hanno realizzato, ho notato la presenza tra gli altri di un grande della fantascienza italiana come Valerio Evangelisti...
- Anche per il libro che accompagna l'opera, se ci fossimo lasciati trasportare dalla passione, alla fine avremmo avuto un'enciclopedia!
Valerio Evangelisti lo abbiamo cercato e voluto perchè riteniamo fondamentale la sua presenza, che tra l'altro impreziosisce il nostro lavoro. E' un artista con il quale collaboreremo ancora in futuro, ma come tutte le sorprese devono rimanere ancora nell'ombra, diciamo soltanto una cosa: aspettatevi delle novità molto sorprendenti!
- Tra i tanti brani che compongono "NOTE" ce n'è qualcuno che vi ha dato un emozione particolare, pur nel livello medio altissimo dell'opera, qualche traccia che rappresenta alla perfezione ciò che volevate ottenere da questo progetto?
- Noi pur ringraziando nello stesso modo tutti i gruppi che hanno partecipato, ovviamente abbiamo le nostre personali preferenze. Ad esempio Massimo ritiene che i vertici dell'opera siano rappresentati dai pezzi di Malleus, Sun Dial, Braindance, Mr.Quimby's Beard e Dr. Hasbeen.
Da parte sua, Pino trova assolutamente magiche le interpretazioni di Sun Dial, Architectural Metaphor, Adrian Shaw e Universal Totem Orchestra.
Infine Alberto crede che i punti di maggior forza del progetto siano le proposte di ST 37, Versailles, Architectural Metaphor, Pete Pavli e Nekropolis
- Nella recensione sottolineavo l'ottima prestazione delle formazioni italiane, le quali non sfigurano certo di fronte a "mostri sacri" come Hawkwind, Candlemass, Pete Pavli,ecc. Mentre tanti esaltano bands metal talvolta pacchiane, esiste una scena underground viva e qualitativa nell'area psych-rock, doom, stoner, o più semplicemente rock a tutto tondo (e penso agli Standarte..) che viene bellamente snobbata dalla critica e conseguentemente dal pubblico che ne ignora l'esistenza. Voi che avete in cartello molti di questi gruppi cosa ne pensate di questa situazione e cosa può essere fatto per migliorarla in positivo?
- Anche noi pensiamo che le formazioni italiane che appaiono nel tributo non sfigurino nei confronti dei colleghi stranieri, ma qui non si tratta di fare dei confronti perchè ogni gruppo ha la sua propria personalità. Tu citavi gli Standarte, ecco per noi loro sono semplicemente la miglior band psicho- progressiva attualmente in attività. Meriterebbero grande successo, ma ce li vedi tu su MTV o al Festivalbar presentati da Amadeus o Fiorello? Purtropo in giro esiste già troppa gente che si accontenta di musica finta e plastificata, chi invece è animato da passione vera può capire a fondo il messaggio di gruppi qualitativamente eccelsi come gli Standarte. Il grossissimo problema di tutti le bands che vivono in ambiti lontano dalla celebrità, è quello di trovare degli spazi per suonare dal vivo, cosa che accade anche ai nostri gruppi italiani, ma si entrerebbe in un discorso troppo triste e lungo, meglio lasciar perdere.
- Allacciandomi alla precedente domanda, "NOTE" ha comunque ricevuto grandi elogi dalla critica professionale e non, ma com'è il responso a livello di pubblico? A quale tipo di ascoltatori pensate di rivolgervi con questa produzione?
- Il responso del pubblico sinora è stato particolarmente favorevole, anzi diremo oltre ogni più rosea aspettativa, visto che il connubio tra la cultura sci-fi, il suono proposto nel nostro tributo e la parte grafica è stato gratificato un pò da tutti. Comunque è ancora presto per tracciare un bilancio definitivo, anche perchè NOTE è stato pubblicato soltanto nell'autunno dello scorso anno. Vorremmo che NOTE fosse comprato da tutti, davvero, almeno da tutti coloro che dimostrano passione e attaccamento verso sonorità che hanno il potere di creare qualcosa di magico per durare in eterno.
- Black Widow è forse la più audace ed anticonvenzionale etichetta del nostro paese, ponendosi al di fuori delle mode e del banale. Puntate sulla qualità e sulla libertà espressiva con lavori talvolta di non facile fruizione. Quanto è problematico proseguire su questa strada senza cedere alle esigenze di cassetta ad ogni costo? Com'è strutturata la vostra impresa e chi prende le decisioni in materia musicale?
- Hai detto benissimo nella domanda, la nostra formula si pone in netta antitesi a qualsiasi forma convenzionale o trendistica, perchè pensiamo che di vuote banalità siamo ormai travolti da tutte le parti! Puntiamo giustamente sulla qualità, che riteniamo essenziale per la buona riuscita di ogni nostra produzione a livello commerciale, e non crediamo che sia particolarmente problematico proseguire su questi canoni, come dicevamo pocanzi pensiamo che se un prodotto risulta esteticamente accattivante e stimolante dal punto di vista musicale, possieda le caratteristiche essenziali per attirare il pubblico, almeno quella parte che non si accontenta delle solite stupidità modaiole.
Chi preferisce altre cose comunque da noi e' sempre il benvenuto anche perche' non e' mai troppo tardi per iniziare una ricerca migliore!
- Qual'è la vostra posizione riguardo all'ormai famigerata questione del download selvaggio dalla rete, della pirateria discografica, della scarsa attenzione delle istituzioni sulla crisi del mercato musicale, dell'ormai annosa richiesta di abbassare l'Iva sui prodotti discografici ignorata da ogni tipo di governo?
- Pensiamo che chiunque si riduce a scaricare musica da internet invece di approfondire la propria cultura musicale con l'acquisto di dischi e cd, sia soltanto uno stupido. Chi ritiene di essere veramente coinvolto nella musica, di accrescere la sua cultura, allora deve sforzarsi di ampliare continuamente gli orizzonti, e per fare questo deve venire a contatto con quanta più musica di qualita' possibile. Riguardo la pirateria musicale, fortunatamente non ci coinvolge più di tanto, in quanto siamo da più di dieci anni specializzati in generi che sono totalmente, o quasi, sconosciuti dalle grandi masse di pubblico. Proprio alcune mattine fa, abbiamo visto un messaggio che spiegava lungamente come si stava muovendo l'attuale governo sulla considerazione della musica, che noi riteniamo in certi casi manon in tutti, al pari di tutte le altre discipline artistiche, nobilissima. Sul fronte della riduzione dell'aliquota IVA sui prodotti discografici, esiste già un disegno di legge per riportarla al 4%, ma chissà quando questo accadrà!
L'industria musicale in Italia comunque ha distrutto se stessa con anni di pubblicazioni vergognose che farebbero arrossise dall'imbarazzo anche una gallina ...lasciamoli continuare cosi' e sara' sempre meglio per noi e per quelli come noi!
- Tornando a "Note", il binomio rock/fantascienza è da sempre molto stimolante, sono tantissimi i gruppi che hanno sviluppato temi sci-fi nelle loro canzoni. Secondo voi cosa lega due realtà all'apparenza distanti, la musica concreta e "fisica" e la speculazione dell'uomo sullo spazio, sul futuro, sull'alienità?
- Non stiamo qui ad elencare i gruppi che con le loro musiche hanno dato sfogo alle fantasie più interplanetarie. Poi nel momento in cui un film ha bisogno della colonna sonora, ecco che si crea il binomio musica-immagini: la musica è quanto di più stimolante esista al mondo per la mente umana, e sappiamo quanto la mente umana sia costantemente in bilico tra realtà e fantasia. Che l'immaginazione vada avanti e buon divertimento!
- Qualcosa di più leggero..;) Due curiosità: quale formazione avreste voluto avere su "Note"e non è stato possibile...e dopo il tributo all'horror e alla fantascienza cosa ci dobbiamo aspettare la prossima volta?
- Rimpiangiamo soltanto di non aver potuto inserire una formazione gigantesca come i Chrome, i precursori di un rock alieno e robotico, sicuramente ci avrebbero fornito un'interpretazione incredibile de Il Mondo dei Robot.
Cosa vi dovete aspettare la prossima volta?
Ti piacerebbe saperlo...?!!!!!
- Dall'alto della vostra esperienza cosa prevedete per il futuro della musica heavy e cosa per la vostra casa discografica? Tra mode "usa e getta", scarsa cultura musicale, crociate in difesa delle barriere tra i generi, e tutto il resto...non pare uno scenario roseo....
- Tutto quello che avviene nel marasma del mondo della musica, e che pare creare sconvolgimenti in parecchi cervelli, che cercando di seguire le mode si sentono sempre in ritardo, a noi ci tocca solo minimamente. Come diceva Battiato parecchi anni fa le pedane sono piene di scemi che si muovono, ecco noi stiamo da tutt'altra parte e i nostri gruppi speriamo continuino a toccare i cuori di chi ascolta la musica con passione.
- Per concludere...sarei curioso di conoscere i vostri gusti musicali personali...e, domanda praticamente indispensabile, qualche anticipazione sulle prossime uscite della vostra label...
Grazie per la vostra disponibilità e lunga vita alla Black Widow!!!!!
- Prima di tutto una precisazione che va aldilà dei nostri gusti personali: NOI AMIAMO TUTTA LA MUSICA NELL'ESPRESSIONE MIGLIORE DI SE STESSA!
Alberto crede sia inutile farti una lista di preferenze, sarebbero talmente tanti i gruppi da citare che ci vorrebbero una sfilza infinita di righe! Comunque sia la sua band preferita di sempre sono i JOY DIVISION, con la loro carica di ossessività, esistenzialismo, disperazione.
Pino è un fanatico di Hawkwind, Black Sabbath, High Tide, Black Widow, Ange, Can, Magma, Pentagram e Arthur Brown, il dio del fuoco infernale.
Massimo invece è un grandissimo ammiratore di Marc Bolan, del quale colleziona praticamente qualsiasi cosa, poi gli piacciono moltissimo i Can, gli Jacula, i Chrome, i St. Vitus, i Blue Oyster Cult, gli Stooges, gli MC5, i Black Sabbath e almeno qualche altro centinaio di bands!
Grazie a te per il tuo interesse nei nostri confronti, e un saluto anche a tutti coloro che ci sostengono e continueranno a farlo nel tempo, e a tutti i lettori del vostro sito.
DIVERTITEVI e APRITE GLI OCCHI.
Massimo, Pino e Alberto