Sneak: ILL MòNnA (bass)

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Gruppo:Sneak

C’è stato un tempo in cui pareva che una “nuova” forma di “metallo” dovesse davvero rivoluzionare l’intera scena del rock, un genere che distruggeva, anche da un punto di vista estetico, praticamente tutte le “certezze” dell’heavy metal.Oggi sappiamo che “l’ingordigia” del music business, il quale non appena fiuta il profumo della cartamoneta si concentra in modo totalitario e acritico (quante sono le “next big thing” poi svanite nel nulla?) sull’origine di tale olezzo, prosciugandone irrimediabilmente risorse e vitalità, è riuscita ad debilitare anche quella che appariva come una macchina indistruttibile.Niente di particolarmente sorprendente, era già successo e inevitabilmente accadrà nuovamente in futuro e mentre oggi siamo assaliti dai “ricorsi storici” (vedasi, ad esempio, l’hard rock “vintage”, una definizione davvero terribile per una musica che, sia ben chiaro, personalmente adoro), sono poche le bands che sopravvivono suonando questo famigerato nu-metal, a cui, in ogni caso, va ascritta la capacità di aver conferito impulsi ed energia ad un mondo un po’ ristagnante e “conservatore”, contribuendo, forse, pure a provocare una “una reazione veemente d’orgoglio” (come argutamente rilevato nella sezione “Blast from the Past” dedicato al suddetto stile musicale, su questo stesso portale) anche in altre espressioni metalliche, stimolate dalla sua forza devastante.L’universo underground non ha comunque dimenticato questi suoni e chissà che un rilancio possa prendere il via proprio da qui, con gruppi “ggiovani” capaci di “smontare” le codifiche del settore e, partendo dalle sue peculiarità di base, trasfondere linfa vitale ad un genere iper-sfruttato che sembra davvero aver già dato il meglio di sé.Tra le formazioni più interessanti che ho avuto l’opportunità d’ascoltare di recente, ci sono i protagonisti di questa chiacchierata, gli Sneak, non ancora caratterizzati da un’incredibile personalità, ma sicuramente molto convinti, coesi e preparati nel trattare con gusto e abilità una materia che dalle sue “ceneri” potrebbe “rinascere” con rinnovata vigoria.

Come accade a tutte le bands impegnate nella “prima volta” sulle nostre “pagine”, se siete d’accordo, direi d’iniziare con una breve scheda di presentazione del Vs. gruppo …
Allora allora … noi siamo gli Sneak, un gruppo di Trento formato da 4 elementi (B.B.M. – Faq – Ill Mònna – Konno), facciamo un genere che abbiamo definito nu metalcore e puntiamo a farci conoscere il più possibile, sperando di trovare una buona etichetta disposta a produrci!

Ascoltando il Vs. interessante demo, “Hypocrisy’s fair”, si palesano in maniera piuttosto chiara, a mio parere, i nomi di Korn, Deftones e Soulfly come principali fonti ispirative. Sono effettivamente questi i Vs. “cattivi maestri”? Quali sono gli altri modelli che ritenete importanti per la formazione artistica degli Sneak?
Mah… diciamo che nel periodo della registrazione eravamo abbastanza influenzati da questi gruppi, ma pur avendo queste influenze abbiamo messo molto del nostro... ora stiamo trovando un nostro genere, molto più originale, dove le influenze musicali di ognuno hanno un loro valore.

Seppur non ancora straordinariamente originali i Vs. pezzi sorprendono per la loro compattezza e per un’egregia capacità compositiva. Come Vi muovete per la loro realizzazione? Come nascono e che tipo d’approccio prediligete durante la fase creativa?
B.B.M., il chitarrista, scrive la musica per la maggior parte delle composizioni... poi, durante le prove ognuno mostra le proprie idee e insieme si decide qual è la migliore... sono circa 4-5 anni che suoniamo assieme, ci conosciamo molto bene ed ognuno sa ciò che deve fare... è per quello che siamo molto compatti!

Mi sembra che anche la componente lirica abbia per Voi una considerevole importanza. Quali sono i connotati fondamentali di questa “Fiera dell’ipocrisia”? Ritenete che il testo di una canzone possa ancora avere una significativa valenza “polemica” o “di denuncia”, per così dire?
Questo mondo è sempre più corrotto, comandato da quelle 20 persone che sanno solo ingannare la gente per trarne vantaggio sul piano personale! Sinceramente noi speriamo che la gente ascolti i testi! Anche se sappiamo che è difficile capirli per la musica che facciamo... Faq, il cantante, scrive le canzoni e tutto il gruppo condivide pienamente le sue idee. Fermo restando che i nostri testi sono improntati per essere “di protesta”, è grazie a questa rabbia che noi facciamo musica!

Nella presumibile ottica di una migliore capacità espressiva, avete inserito nel demo un brano cantato in italiano, intitolato “Non senti”. Quali sono le effettive ragioni di tale scelta? Si è trattato di un esperimento “estemporaneo” o di una soluzione che intendete riproporre sistematicamente anche in futuro?
Abbiamo fatto quella canzone in italiano per far capire alla gente le nostre idee e per dimostrare che il metal può spaccare anche se il testo è in italiano! Ne abbiamo composta una anche in spagnolo intitolata ”Huego Loco” ed abbiamo in mente di continuare così... alternando le tre lingue...

Ritengo “Without feelings” il Vs. brano migliore tra quelli che ho avuto la possibilità di ascoltare. Vi va di dirci qualcosa di questo pezzo? E qual è quello che considerate più rappresentativo della Vs. maniera di fare musica?
“Without Feelings” è un brano nato per caso mentre facevamo prove :-). Questo ci dà soddisfazione perché ci fa capire che siamo molto in sintonia tra noi! Però riteniamo che “Non Senti” sia la canzone che più ci rappresenta, la canzone che rispecchia maggiormente il nostro stile.

Il genere che proponete può essere sostanzialmente definito nu-metal, uno stile molto usurato e troppo spesso acriticamente frequentato. Giudico positivamente il Vs. modo d’interpretarlo e, come detto in sede di recensione, penso che abbiate le carte in regola per superare ancora meglio certe “codifiche”, senza snaturare le caratteristiche fondamentali del settore. Si tratta di un Vs. obiettivo? Qual è il Vs. giudizio sullo stato di “salute” generale di questo forse un po’ stanco “nuovo metallo”?
Pensiamo che il nu metal sia un genere quasi passato, come tanti altri generi... citiamo ad esempio l’heavy o il classic metal… sono morti da tempo. Sinceramente a noi non importa che genere di musica ci attribuiscano, pensiamo che la musica sia come la vita... è fatta da molte esperienze e sfaccettature, bisogna cercare di accettarle ed amalgamarle tutte. Questo è il nostro genere d’espressività preferita.

Leggo sulla Vs. bio che gli Sneak sono “in giro” dal 2004. Seppur dopo un periodo di “vita” abbastanza breve, come valutate la Vs. “storia” finora? Che tipo di feed-back state ottenendo? Vi ritenete soddisfatti dell’attenzione acquisita?
Diciamo che essere soddisfatti è una parola “grossa”... in Trentino è molto difficile emergere con questo genere, per questo dopo alcune date nazionali che per noi sono state molto stimolanti, riteniamo di voler continuare su questa strada per acquisire esperienza ed aver sempre nuovi stimoli.

Ho notato, infatti, che siete abbastanza attivi anche sul fronte live. Quali sono le difficoltà che un gruppo come il Vs. deve fronteggiare per potersi esibire? Lo ritenete ancora un metodo efficace per farsi conoscere e crescere come musicisti?
L’attività live, oltre ad essere fondamentale per farci conoscere, è soprattutto un divertimento per noi... ci aiuta molto a crescere come compattezza e personalità. Noi siamo sempre disponibili ad esibizioni live, anche se spesso abbiamo trovato intorno a noi condizioni non ottimali per suonare.

Cosa dobbiamo attenderci ora dagli Sneak? Quali saranno le Vs. mosse artistiche a breve scadenza?
Vogliamo assolutamente produrre un album intero di 10-12 pezzi ed è per questo che nel corso dell’ultimo anno abbiamo composto molti pezzi nuovi. Ora siamo pronti a portarli in giro durante i concerti futuri, sperando di essere notati da qualche etichetta disposta a darci fiducia.

Quali sono i Vs. ascolti “ricorrenti”, in questo periodo?
Ognuno ha le sue preferenze... non abbiamo mai pensato di fissarci un periodo per ascoltare un certo stile o gruppo.

Ed ora una piccola “facezia” da fan … Sono da sempre, nonostante qualche recente “perplessità”, un sostenitore dei Korn, ma devo dire che la loro ultima uscita, “MTV unplugged”, mi ha veramente un po’ “spiazzato”. Sono curioso di sapere la Vs. opinione…
Sinceramente pensiamo che con questo “unplugged” abbiano un po’ perso come attrazione... però li rispettiamo perché hanno scelto di fare una cosa diversa e difficile.

Io ho finito … Non mi resta che salutarvi, ringraziarvi per il Vs. tempo e lasciare a Voi questo spazio per terminare l’intervista come più Vi aggrada…
Ciao a tutti, ma veramente a TUTTI! Speriamo di trovare un’etichetta... noi siamo pronti! Konno Rulez!

Intervista a cura di Marco Aimasso

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