Noble Savage (Giuseppe Seminara: guitars)

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Mi ricordo ancora della prima intervista che avevo fatto ai Noble Savage, ottima Epic Metal band siciliana, ora all'esordio discografico. Eravamo ai tempi di "Shadows of the Night", da allora sono cambiate diverse cose per loro, e le ricapitoliamo assieme a Giuseppe Seminara, una delle due chitarre del gruppo.

Ciao Sergio. Prima di tutto volevo salutare te e tutti i metallers di Eutk.
Dunque, ci siamo formati nel 1999 con l'intento di suonare la musica che più ci piaceva: l'Heavy metal. Dopo circa 2 mesi dalla formazione, che comprendeva me, Luca Campione (chitarra), Alfonso Giordano (voce), Riccardo Liberti (basso) ed Alfio Quaceci (batteria), decidemmo di registrare il nostro primo demo: "Noble Of The Sea", attirando l'attenzione dell'Underground Symphony. Dopo circa un anno e dopo un'attività live nei locali e piazze di Catania, decidemmo di registrare il secondo demo "Shadows of the Night". Questo demo, ci portò alla firma con l'etichetta sopra citata. Nel 2003 salimmo a Lucca, dallo "zio" Frank Andiver per incidere il nostro primo full lenght: "Killing for Glory".
Già, siete arrivati a realizzare "Killing for Glory" solo dopo molti anni rispetto alle prime incisioni del gruppo, a cosa è dovuta questa lunga pausa?
Sinceramente non è passato molto tempo tra le registrazioni di "Shadows of the Night" e "Killing for Glory". Il primo è stato registrato nel 2002 ed il disco nel 2003. Il tempo di organizzarci sia noi che lo studio.
Sempre a riguardo di "Killing for Glory", come lo giudicate? Le canzoni che lo compongono sono frutto di periodi diversi, molte arrivano dai precedenti demo CD, ritenete che riflettano ciò che sono attualmente i Noble Savage, oppure ci sono cose che a posteriori cambiereste?
Non cambieremmo nulla di "Killing...", per il solo fatto che rispecchia il periodo in cui lo abbiamo registrato. I pezzi che abbiamo adesso sono un po' più maturi rispetto a quelli del disco, ma credo che questa sia una cosa normale in ogni band. Maturare ed imparare cose con il passare del tempo.
Le soddisfazioni maggiori che avete provato nell'affrontare la creazione e le registrazioni del vostro album di debutto? Ci sono stati anche problemi... momenti di sconforto?
Ti dico subito che non finirò mai di ringraziare Frank. Noi non avevamo nessuna esperienza di come si lavorasse in uno studio professionale e lui ci ha aiutato parecchio. Non eravamo abituati a lavorare con midi e cose del genere, perciò ci siamo trovati un po' in difficoltà i primi giorni. Poi tutto liscio come l'olio. Certo quando si lavora, Frank, è una bestia inferocita ma al di fuori è un grande professionista ed un grande amico. Le soddisfazioni le abbiamo avute alla fine del miraggio: eravamo contenti di quello che usciva dalle casse!!!
Sul disco le tastiere sono suonate da diversi guest, non avete mai pensato di inserire un tastierista in pianta stabile nella band?
Sinceramente non avevamo pensato a questa soluzione, anche perché dal vivo ci piace mantenere un sound più true. Però credo che in futuro prenderemo un tastierista che faccia da guest anche in sede live.
La vostra musica sembra muoversi in un buon equilibrio tra il Classic e l'Epic Metal, dove è comunque privilegiata la componente epica rispetto alla velocità di esecuzione, è una scelta cosciente?
Veramente no, non stiamo a vedere se un pezzo è veloce o meno, epico o meno, in sala portiamo delle idee e le sviluppiamo. Se il pezzo ci piace, bene, se non ci convince lo scartiamo. Uno dei nuovi brani, in fase di allestimento,ad esempio, è un pezzo molto hard rock. Ricorda un po' "Caught In The Middle" di Malmsteen!!
Quali artisti considerate che siano stati fondamentali nella vostra formazione stilistica?
Ovviamente i Judas Priest, Iron Maiden, Virgin Steel, Saxon, Manowar, Malmsteen, Van Halen, R.J.Dio, Scorpions, Black Sabbath post Ozzy, Running Wild. Insomma un po' tutta la scena ottantiana.
Complimenti per la cover di "Dreaming", perché avete scelto proprio questa canzone?
Per contratto dovevamo fare una cover degli Heavy Load, gruppo di culto dell'epic anni ottanta, e "Dreaming" è un pezzo malinconico che ci era piaciuto parecchio e quindi decidemmo di coverizzarlo.
Uhm... quante volte al giorno sbottate con esclamazioni tipo "... non potevamo nascere 20 anni fa!! Eheh!!
Hihihihihi... parecchie volte, e l'altra è "Ma proprio in Sicilia dovevamo fare heavy metal?".
E per quanto riguarda il metal odierno, cosa ne pensate? Quali sono i gruppi che più vi piacciono?
Mmmmm... non saprei. Di solito ascolto i gruppi un po' più vecchiotti. Questa è una cosa che mi rimprovero molto. Un gruppo che mi piace parecchio, sono i Primal Fear... che non sono per niente nuovi... hehehe. Al momento non mi viene niente in mente e purtroppo sono anche solo a fare l'intervista!!!!!
Non avete mai pensato di cantare in italiano?
Assolutamente noooooo!!!!!
Non abbiamo ancora toccato un tasto dolente: la separazione da Alfonso Giordano, ma anche la collaborazione con Valentino Valenti non sembra aver avuto fortuna...
Si, è veramente un tasto dolente. Quando Alfonso ha abbandonato la band, è stato un colpo molto duro, ma purtroppo si arriva al punto in cui si fanno delle scelte e se non si è d'accordo e meglio proseguire ognuno per la propria strada. Ovviamente questa è stata solo una separazione musicale, l'amicizia non è variata per nulla. Per quanto riguarda Valentino, ha abbandonato per problemi personali... questo è stato un colpo ancora più duro, perché eravamo riusciti a trovare una nuova dimensione e personalità nei Savage. Comunque stiamo provando un ragazzo molto in gamba, ma per il momento non dico nulla!!!
Inevitabile uno sguardo al futuro: quali sono i vostri prossimi progetti ed obiettivi? Avete già composto qualche brano per il prossimo disco? Cambiamenti in vista?
Dai pezzi che già abbiamo, potremmo subito registrare il secondo disco. Ma per il momento ci preme preparaci con il nuovo cantante per partire, anche se in ritardo, con la promozione in sede live di "Killing For Glory".
Siamo alla fine, vi ringrazio per la collaborazione e potete concludere a modo vostro!!
Un immenso grazie a te ed a EUTK, che sin dal primo demo ci avete accolto a braccia aperte.
Un saluto a tutti i nostri amici e nostri fan, ed a tutti i lettori di EUTK. We''ll never die!!!!
Intervista a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

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