Piacevole chiacchierata con i Deatherrent, giovane realtà tricolore che cerca di spingere il death oltre i confini canonici del genere. Ne parliamo con Bomma, chitarrista bassista della band.
Salve ragazzi, se non erro questo è il vostro primo lavoro, direi quindi di introdurre la band ai nostri lettori!
Ciao Graz! Intanto grazie per l'opportunità di apparire su quello che considero uno dei migliori siti metal italiani. Dopo la doverosa premessa presento il progetto.
L'idea di formare i Deatherrent nasce nel 2005 per idea mia (Bomma - composizione, chitarre e basso). Nell'estate di quell'anno ho composto le canzoni che, ottimizzate nel periodo seguente, sono state registrate nell'estate del 2007 per finire nel nostro primo lavoro "Though death lives on". A completare la formazione ci sono Nick alla voce e testi e Pit alla batteria.
Il sound da voi proposto è molto particolare e ricercato. Qual è il vostro fine ultimo nel crossover di generi che miscelate?
Il fine ultimo è quello di trasmettere ciò che sentiamo. Sembra una banalità ma è così. Pur avendo influenze in background ho cercato di avere un approccio abbastanza istintivo e libero nel songwriting. Così sono nate canzoni come "Enjoy the agony" che altrimenti non sarei riuscito a comporre.
Quali gruppi sono stati maggiormente influenti sul vostro sviluppo e maturazione musicale?
Personalmente parecchi. Se ci limitiamo ad influenze riconducibili, in qualche modo, ai Deatherrent potrei dirti gli Opeth e successivamente Pantera, qualcosa degli Ulver e i Death. Poi io amo tanti altri gruppi. Si va dal thrash di Slayer, Testament, Megadeth, Sepultura al brutal death metal di stampo americano di Dying Fetus, Hour of penance e Misery Index. Anche Nick è un patito del brutal, del thrash e di certo crossover fatto con le palle. Alcune band che so che gli piacciono molto sono: Pantera (si, ancora e per sempre), Gorefest, Machine head, Obituary, Bloodbath, Gojira, Deicide...diciamo che come gusti andiamo comunque discretamente daccordo. Pit è l'elemento meno oltrazionista del gruppo. Restando nel metal ama molto Soilwork, Textures, Dream theater e Rammstein.
In un'era tecnologica come la nostra è più facile registrare un album o è più difficile emergere e farsi notare data la sovraesposizione di materiale dovuto ai bassi costi di produzione?
Credo la seconda ma pure la prima affermazione non è falsa. Ci sono talmente tanti gruppi che sgomitano che a volte ti verrebbe voglia di gettare la spugna. Ma noi cerchiamo più che altro di fare arrivare le nostre sensazioni alle persone. Di conseguenza ci sbattiamo parecchio ma se non diventeremo ricchi come i Metallica non ce la prenderemo più di tanto.
Quali ultimi album vi hanno entusiasmato maggiormente ed in generale come vedete la scena metal, da molti ritenuta oggi assai insoddisfacente?
Personalmente vedo una scena viva anche se stantia in certe soluzioni. Di ultimi album, a me e Nick, è piaciuto tantissimo "The blackening" dei Machine Head: non pensavo tornassero a questi livelli!
Personalmente nominerei anche "Halmstad" degli Shining - semplicemente meraviglioso e "Shades" degli Aneurysm - ottimo disco underground. Altri dischi che mi vengono in mente, non prettamente del 2007: "Kill" dei Cannibal Corpse, "Serial grinder" dei Cadaveric Crematorium, "The faith" della Strana Officina, "Enter the grave" degli Evile e il meraviglioso "Leaving eden" degli Antimatter.
Quale ritenete che sia il vostro ascoltatore medio ideale?
Bella domanda...i feedback che abbiamo avuto fino ad ora sono stati molteplici e provenivano da persone molto differenti tra loro. Siamo piaciuti tanto al metallaro tout court quanto al non abituè del metal, al ragazzo che ascolta hardcore melodico quanto a quello che ascolta musica acustica. Stilare un ritratto dell'ascoltatore ideale è molto difficile. Posso dire che i cd sono arrivati anche in Spagna, Germania e diverse zone degli USA ma dirti esattamente chi li abbia in mano...beh, è difficile!
Quali sono adesso i vostri prossimi passi?
Siamo in piena fase promozionale di "Though death lives on". Per chi vuole saperne di più lascio l'indirizzo myspace che è:
http://www.myspace.com/deatherrentQui potete acquistare il cd tramite postpay.
Lo abbiamo reso disponibile anche su ebay per chi volesse. Dopo l'intervista su diverse radio aspettiamo anche altre recensioni ed opinioni da chi vorrà entrare in possesso di questo lavoro che ci è costato tanto sudore.
Tutto quello che volete aggiungere!
Ancora grazie ad Eutk per lo spazio concesso ai Deatherrent. Che lo chiamate prog-death o doom-death fa lo stesso: noi speriamo che "Though death lives on" vi piaccia e che abbiate il tempo per ascoltarlo davvero senza fermarvi in superficie. Grazie a tutti coloro che ci supportano! Un saluto in particolare agli utenti del forum: Paolino Paperino, Sitting Bull, (Mark) Lendar, Dismember ed Elastiko!
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