Gli Artsonic sono un’interessante newcomer proveniente dalla Francia, Paese che da anni non partorisce una Metal band capace di aprire i confini al music business…Se Sylvain & soci riusciranno a riportare l’attenzione verso le bands della loro Madrepatria, sono sicuro che potremmo scoprire una florida scena attualmente chiusa nello spazio angusto dell’underground. A voi il Nu Metal made in France, dunque!
Visto che siete una band nuova sul panorama internazionale, vi volete presentare magari cominciando dal monicker? Che significato ha Artsonic?
Certo!!! È una specie di gioco di parole. Artsonic deriva da una sorta di contrazione tra Sonic Art (riferito alla musica) ed Arsenic, cioè l’arsenico, noto veleno…da qualche parte dovevamo pur scegliere un nome, no?!?
Intrigante, e del titolo dell’album, ovvero l’altra strana parola ‘Hacktivist’, che mi dici?
Anche questa parola è un mix di altre due parole…Hacker ed Activist. Noi pensiamo che non bisogna per forza scendere in strada per manifestare un’idea, ma nell’era moderna si può agire direttamente dal computer, con Internet: si può parlare con tanta gente, scambiare idee e materiale. Anche se sei da solo, puoi agire senza per forza congregarti in qualche associazione. Da solo sei forte comunque.
Il vostro sound si muove tra il Nu Metal Style (Limp Bizkit, Korn e Linkin’ Park) ed il Metal. Dove pensi sia il vostro punto debole? E quello forte?
Abbiamo tante influenze e non cerchiamo di suonare come le Nu Metal bands del mainstream…certo, ascoltiamo Metal e Nu Metal, come Deftones e Linkin’ Park, ma non siamo una band clone, anzi, nel nostro sound utilizziamo anche influenze come Depeche Mode o Pink Floyd. Penso che il nostro forte sia on stage; siamo tutti amici e ci conosciamo da tantissimo tempo…siamo molto affiatati e possiamo sentire parecchia energia che scorre tra noi. Il punto debole penso che sia il denaro! Questo è un problema!
Cosa mi puoi dire sulle lyrics?
Prima faccio mente locale sulle melodie, poi prendo la penna e scrivo le parole. Scrivo di quello che sento, ma non voglio dire alla gente come e cosa pensare. Cerco solo di descrivere situazioni o porre domande…scrivo della manipolazione dei Media, dell’educazione e di come questo Mondo ci plasmi….a volte mi chiedo se è possibile pensare la vita in maniera differente o se è possibile agire in maniera differente. ‘Life is a big topic!’ heheheheee
Qual è il vostro processo compositivo?
Quando qualcuno ha un’idea l’espone agli altri…a me succede spesso quando guido: soprattutto quando sto parecchio tempo al volante non faccio altro che pensare alla musica. Comunque, una volta che l’idea c’è, si comincia a lavorarci sopra in studio, senza elettronica. Quando la song è finita, e passa anche l’ultimo ascolto, la rifiniamo con l’elettronica, magari per enfatizzare gli ambienti o per aggiungere più spessore al songwriting.
So che avete suonato al “Tattoo The Planet” festival. È vera la bruttissima legge del “pay for play” (pagare per suonare)?
Purtroppo è vero, devi pagare per suonare. Certo, la passerella è di quelle eccellenti, nomi grossi, no limitazioni di tempo e di luci, tanta gente e tanti contatti nuovi…però devi pagare, e neanche poco.
Ok, non ti chiedo altro sulla questione…voi siete una band francese…come è la scena Metal nel vostro Paese?
Mi sento depresso ogni volta che ci penso. È veramente difficile farsi notare in Francia, anche perché non è un Paese che ha cultura musicale Rock, figurati se poi parliamo di Metal! È tutto legato ad un livello underground…tutti i ragazzi che ascoltano Metal e Rock , e si muovono per concerti, suonano in una band…è triste ma anche divertente, nel senso che alla fine si suona davanti sempre alle stesse facce…comunque, ora ci sono delle buone bands, pronte per la scena europea; speriamo che nel futuro l’occhio del music business si sposti anche verso il nostro Paese
Qualche anno fa i Suicidal Tendencies cantavano ‘Possessed To Skate’…
Io sono un surfista…’Possessed To Surf!’ heheheheeee…è molto simile l’adrenalina che ti scorre nelle vene quando sei su un placo o quando fai sport…ecco perché secondo me molti surfista o molti skaters suonano in una band.
Cosa c’è dietro l’angolo per gli Artsonic?
Penso che staremo tanto in tour per promuovere quest’album, in Francia e fuori…tra dieci anni sarò più vecchio, mi muoverò di meno sul palco, ma avrò dieci album alle spalle!!!
Ora puoi dire quello che vuoi ai lettori di EUTK.net!
Supportate gli Artsonic comprando l’album…se non lo comprate, non è un grosso problema… ma allora vi dico scaricatevelo! L’importante è che non ascoltiate della musica di merda…non comprate o ascoltate “stupid music!”
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