I Subliminal Fear sono una band melodic death metal pugliese che sta ormai collezionando consensi dalla critica grazie ad un ottimo biglietto da visita come il loro primo studio album,"Uncoloured World Dying". Una band il cui nome è in crescita e con ben 7 anni insieme alle spalle. Oggi li conosciamo meglio insieme scambiando due chiacchere con il cantante Carmine Cristallo. Innanzitutto benvenuto su Eutk.net, dopo aver personalmente ascoltato e recensito su queste pagine "Uncoloured World Dying" ed essere diventata oltretutto una vostra fan è davvero un piacere fare due chiacchere con te. In Primis una vostra presentazione ai nostri lettori, chi sono i Subliminal Fear e come siete arrivati ad essere quello che siete oggi? Ciao, ti ringrazio ed è un piacere per me rispondere alle tue domande. I Subliminal Fear sono una band formata nel 2001, ma il nostro lavoro inizia a diventare più serio solo nel 2005 quando decidiamo di incidere il nostro primo demo. Negli anni trascorsi assieme abbiamo maturato esperienze e, affinando la nostra tecnica individuale e amalgamando le nostre idee, abbiamo iniziato a comporre musica. Dopo il demo, raggiunto un compromesso per l’uscita del nostro debut album e dopo vari cambi di line up, ci siamo concentrati sulla composizione di “Uncoloured World Dying”.
"Uncoloured World Dying" è il vostro primo album e i responsi degli addetti ai lavori sono stati quelli riservati di solito a band famose nel panorama internazionale. Registrando il vostro disco avevate la consapevolezza di quanto stava venendo fuori o meglio vi sareste mai aspettati un riscontro così positivo? Si, è davvero fantastico! Sono molto orgoglioso dei responsi fin’ora ottenuti dall’album, mi aspettavo giudizi positivi perché siamo consapevoli del valore del lavoro svolto, ma sicuramente tutto quello che stiamo leggendo in giro è davvero lusinghiero. In studio abbiamo cercato di tirar fuori il nostro meglio e anche durante la fase di pre produzione siamo stati molto concentrati.
Quanto è durata la gestazione di "Uncoloured World Dying" e quanto è stato difficile o magari facile e naturale assemblare tutte le vostre idee? Abbiamo iniziato a comporre i brani di UWD agli inizi del 2006, quindi direi, che ci abbiamo impiegato un anno. E’ stato un periodo molto impegnativo dove ci incontravamo 4 volte a settimana per lavorare sulle nostre idee e per provare gli arrangiamenti, abbiamo dalla nostra un ottimo lavoro di squadra e questo è stato possibile solo dopo aver raggiunto i giusti equilibri all’interno della formazione. Forti di questa esperienza insieme, il songwriting è stato assolutamente spontaneo e maturo, più che in passato, e contiamo di poter migliorarci in questo per i prossimi lavori.
Tra le vostre fonti d'ispirazione in primis c'è death metal scandinavo, In Flames, Soilwork ma anche The Haunted e At the Gates. Quanto c'è di ognuno di queste band in ognuno di voi e quali sono i loro dischi a cui siete più legati? Sono delle band straordinarie e ogni loro uscita per me è di grande interesse, sono un loro fan e ho ogni loro disco. A volte quando ascolto “Colony” oppure “The Chainheart Machine” credo che certi livelli sono davvero irraggiungibili! Rimango un loro estimatore anche ascoltando i loro recenti lavori e spero un giorno di condividere il palco con loro, questo si, sarebbe un grande sogno realizzato. Non vedo l’ora di vedere dal vivo gli At The Gates questa estate, non sapete da quanto sto attendendo un loro concerto!!!
Posso immaginarlo anche perché so da quanto li stavo aspettando io… A parte queste band citate quali sono per te i pilastri della musica e gli artisti che ti hanno segnato o magari una band che ti ha spiazzato dopo averla vista dal vivo? Fin dall’adolescenza ho sempre amato i Metallica … e per me sono dei veri pilastri della musica! Due band che mi hanno regalato emozioni dal vivo sono gli Opeth e i Testament, non dimenticherò mai i loro concerti!
La vostra musica risulta davvero compatta, i pezzi strutturati in maniera impeccabile e di fronte ad un risultato simile è naturale chiedersi, doti naturali a parte, se qualcuno della band abbia esperienza nel campo audio e della registrazione Gran merito in questo aspetto ha avuto la scelta dello studio, infatti i 16th Cellar Studio a Roma si sono rivelati la scelta migliore per valorizzare il nostro sound. Stefano Morabito è un produttore altamente qualificato e con alcuni suoi suggerimenti è stato l’elemento aggiunto alla band. Abbiamo lavorato sodo negli arrangiamenti nella nostra sala prove e lui ha saputo tirar fuori un risultato da urlo che voi stessi potete ascoltare. Dopo questa esperienza in studio, oggi siamo maggiormente attenti e interessati a metodologie tecnologiche più che in passato, utilizzando software mentre lavoriamo sui nuovi brani.
La vostra etichetta, la Burning Star Records, vi sta adeguatamente supportando? Abbiamo valutato la proposta della Burning Star Records come la migliore pervenutaci. Il lavoro è stato accolto molto positivamente da loro e ci avevano promesso una buona promozione, però purtroppo le possibilità di un etichetta indipendente sono molto poche e ne siamo rimasti un po’ penalizzati fin’ora. Diciamo che molto umilmente penso che il disco avrebbe meritato più considerazione.
Le tematiche del vostro album sono le paure quotidiane e i suoi effetti sul subconscio, il tutto quindi viene direttamente attinto dalla realtà attuale ma c'è in particolare un elemento scatenante che ti ha ispirato i testi e da cui è scaturito tutto? I testi di UWD sono incentrati sul concetto di paura e dei suoi effetti subconsci, come il nostro moniker suggerisce. Ho sempre creduto che il nostro mondo fosse dominato da questi effetti, e che qualcosa contribuisse a creare la malvagità dell’uomo. Ogni giorno sentiamo avvenimenti alla tv che ci sconvolgono… come potremmo restare lì senza una reazione? Dobbiamo pur cambiare questo stato di apatica e passiva sofferenza e non rimanere soltanto inermi spettatori! I primi a creare una rivoluzione ed uno sconvolgimento in noi stessi dovremmo essere solo ed unicamente noi, tentando di capire cosa siamo e da dove veniamo.
E tu come ti rapporti alla realtà che vivi? In maniera tranquilla, ma profondamente preoccupato. Allontano le mie paure come meglio posso.
L'artwork del vostro album è stato affidato a Davide Nadalin della Nerve Design (Nile, Extrema, Threshold, The Duskfall, Blinded Colony) e la copertina è davvero bella, suscita un senso di desolazione che disorienta, è molto d'impatto. Avete dato carta bianca al vostro art worker oppure è stato un lavoro di squadra? Ed inoltre mi incuriosiva sapere se c'è qualche riferimento cinematografico Il lavoro di Davide è stato straordinario, è riuscito a riportare con i colori e con le immagini le tematiche e le atmosfere dell’album. Sono stato un suo fan dal primo momento che ho visionato i suoi lavori e sono molto orgoglioso che abbia accettato di lavorare per noi! Non c’è nessun riferimento cinematografico anche se molti potrebbero accostarlo a Daredevil (film del fumetto della Marvel). Per svelarvi un particolare non molto in vista, lo sfondo della cover è il risultato del fotomontaggio tra uno scorcio di New York e uno di Kaboul. La cosa mi ha subito esaltato, oltre che per il risultato visivo, soprattutto per quello concettuale … unire queste 2 realtà di corruzione e desolazione. Abbiamo lavorato in costante comunicazione come una squadra, ma solo grazie al suo estro ne siamo venuti a capo!! Eheheh, Davide è un amico e spero di lavorare ancora con lui.
Benissimo. Puoi fare un bilancio della vostra band oggi e di come sta andando il disco? Direi che il disco sta andando benissimo, abbiamo recensioni molto positive e questo ci incoraggia maggiormente a migliorarci ancora.
So che avete avuto dei problemi personali che vi hanno costretto a rimandare i vostri live e spero che adesso sia ormai tutto pronto per organizzarne di nuovi. Cosa avete in cantiere? La gente chiede di voi eh! Si, purtroppo siamo stati costretti ad annullare alcune date che avevamo fissato con molto rammarico però contiamo di recuperarle quanto prima. L’aspetto live è fondamentale per noi e crediamo di raggiungere molta più gente con la nostra musica grazie ad un contatto in prima persona e più diretto.
Ed ora ti lascio ai saluti e agli inviti.Grazie davvero per lo spazio, ringrazio te e le redazione di EUTK, tutti i lettori e spero questa intervista possa far conoscere i SF e il nostro album UWD alla gente che ancora non ha avuto modo di apprezzarci. Inoltre segnalo le nostre pagine web dove potete trovare tutte le news utili e gli aggiornamenti.
Fate un salto sul nostro sito www.subliminalfear.it e sul nostro myspace page www.myspace.com/subliminalsite e a presto.
Un saluto
Carmine
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