Finalmente tornano sul mercato i capitolini Theatres Des Vampires, fautori di un personale Gothic Rock/Metal che all'estero si sta facendo valere con una certa veemenza, a testimonianza di come anche in Italia sappiamo il fatto nostro in fatto di sonorità oscure e tenebrose. Allora ragazzi da dove iniziare? Come è stato accolto il precedente Pleasure And Pain? Soprattutto per quanto riguarda il pubblico, insomma non credo sia passata inosservata Sonya dietro al microfono.Fabio :: E’ vero quello che dici.
Pleasure And Pain rappresenta un cambiamento epocale per la band. Non solo un passaggio di testimone al microfono, ma anche un cambio di direzione musicale verso lidi più legati al Gothic Rock. Cosa ti posso dire, la reazione del pubblico è davanti agli occhi di tutti.
Sonya è diventata in questi anni un vero e proprio personaggio di culto, con decine di fan club in giro per il globo.
E così la popolarità stessa della band e cresciuta enormemente, non credo si possa neanche paragonare la visibilità che abbiamo ora rispetto a 4 anni fa, stiamo parlando di situazione non lontanamente paragonabili... sul serio. E penso che questo sia dovuto in parte al cambio di cantante ed in parte ad un cambio di genere, sicuramente più personale e meglio descrittivo per l’immagine romantica e dark del vampiro.
E ora veniamo a questo nuovo Anima Noir, che io personalmente trovo più efficace e maturo, quanto ci avete lavorato sopra?Fabio :: Ti ringrazio.
Anima Noir penso rispecchi la maturità che abbiamo acquisito dopo tanti anni di musica. La nostra band è estremamente affiatata, basti pensare che io, il bassista ed il batterista suoniamo insieme dal 1997. Undici anni insieme a fare musica penso faccia la differenza. Comunque devo dire che abbiamo lavorato molto su Anima Noir, da tutti i punti di vista, compositivo, di arrangiamento e di produzione. Sono onestamente fiero di aver fatto un album del genere, che come avrai visto sta avendo feedback impressionanti, sia dal punto di vista di vendite che di visibilità.
Mi ha incuriosito molto la cover dei Cult, è un tributo ad una band che vi ha colpito artisticamente? Oppure è un vero e proprio omaggio ad un gruppo che immagino abbia segnato la vostra generazione.Fabio :: I
Cult sono una grandissima band che ha segnato la mia infanzia, penso che moltissime band abbiano preso spunto da questo gruppo. Ci è sembrato giusto omaggarli con questa cover, riproponendola in una versiona molto personale e moderna, che tra l’altro sta andando benissimo sia come programmazione sulle radio sia a livello di discoteche Rock! Penso sia anche un bel modo di riscoprire questa grande band, che molte nuove leve non conoscono perfettamente.
Finalmente gli inserti elettronici nella vostra musica iniziano a farsi sentire con più spinta, a questo punto credo sia il caso di fare il passo decisivo, non trovi? Non dico che dovete diventare come gli Hocico però lasciarsi andare… che ne dici?Fabio :: Dico che è impossibile che questo avvenga. Malgrado gli inserti Electro, la nostra rimane una musica con una forte natura Rock e Metal, basta ascoltare il drumming del nostro batterista o la sezione chitarristica e il cantato estremamente Rock di Sonya. Infine basta fare un salto ad un nostro concerto per capire di che pasta siamo fatti. Gli Theatres Des Vampires fanno un genere di musica che è difficilmente inquadrabile, ma sicuramente non facciamo musica elettronica, tantomeno EBM come potrebbero essere gli Hocico. La nostra musica ha tanto Rock e Metal nel suo sangue e penso questo si senta da subito. Certo i tempi cambiano e la sperimentazione con l’ Elettronica è sempre molto interessante, però non mi sembra che per altre band che fanno lo stesso tipo di sperimentazione (dico alcuni nomi, The Kovenant, Rammstein, White Zombie) nessuno abbia mai messo in dubbio la loro natura Rock o Metal. Mi ha lasciato perplesso leggere su qualche webzine Italiana che il nostro disco è un disco EBM, la trovo una grande cazzata. Questo vuol dire o non aver ascoltato il disco o non sapere cosa significhi EBM. (Parole sante!
Ndr)
A proposito a questo punto mi sembra giusto chiedervi di Two Seconds, come è nata?Fabio :: Mah ti dirò,
Two Seconds, è un brano molto Metal/Industrial, ed è nata per gioco, collaborando con un nostro caro amico, che da sempre ci supporta in tutti i modi, Icy dei Latex Teen. Ci siamo messi insieme a lavorare su qualcosa di nuovo ed è uscito questo brano. Lo considero più un divertente esperimento che qualcosa da prendere in considerazione per un nostro trend futuro.
A livello di concept invece questa volta come vi siete mossi? Il vampirismo è ancora parte del vostro trademark oppure crediate sia giunto il momento di analizzare anche altre tematiche?Fabio :: Il Vampirismo, rappresenta ancora una parte fondamentale della nostra esistenza. E così tutte le tematiche crepuscolari e oscure.
Sicuramente da qualche anno, con Sonya alla voce (e quindi con lei a scrivere i testi), vista la sua grande inclinazione verso certe tematiche ed una sua innata bravura nel letterario, i nostri testi sono diventati più simbolici, poetici, romantici. Rimane indubbio che il vampirismo è la parte fondamentale del nostro amore verso l’oscurità.
Nel 2008 cosa si aspettano i Theatres Des Vampire da questo nuovo Anima Noir? Riuscite a vivere di musica? Non credo di dire un’eresia se affermo che all’astero, in Sud America e in Inghilterra avete un buon seguito, qui in Italia come siete messi?Fabio :: Ci sono alcuni paesi come tutta l’America latina, l’Inghilterra, la Russia e l’Est Europa dove oggettivamente la nostra band risuote veramente molto successo, altri dove questo successo non è così evidente. In Italia devo dire che le cose non vanno così male, almeno dal punto di vista delle vendite (ovviamente sempre in relazione al genere che facciamo). Pleasure And Pain fu uno dei dischi di maggior vendita dell’Aural Music e pare che questo
Anima Noir non solo bisserà questa cosa, ma aumenterà ulteriormente questo dato.
Siamo stati in classifica di vendita per alcune settimane nelle chart di alcuni distributori del Nord Italia, e questo non accade molto spesso per altre band Italiane. Malgrado quello che possa essere spinto più o meno dai giornali o dalle webzine (che diciamolo, spesso danno spazio all’etichetta che paga di più, non tanto alla band che ha effettivamente un culto alle spalle o un seguito, ma mi rendo conto che di qualcosa bisogna anche vivere!), la nostra band ha effettivamente un grande seguito anche qui in Italia. Semmai qui il problema è la mancanza di luoghi adatti ad un certo tipo di musica, o di serate a tema.
Siamo in pochi in Italia ad amere questa musica, siamo onesti! E’ un peccato me ne rendo conto, ma è così. Riguardo a vivere di musica; purtroppo no. Ma penso che sempre dalle nostre parti, sia un cosa diffusa. Non penso che nessuna band che faccia un tipo di musica così particolare possa viverci in Italia. E non avere una fortissima base di vendite o numero di live, proprio nella terra natale, compromette molto la possibilità di vivere realmente di quello che facciamo.
Tutte le band del mondo, prima di fare tour mondiali, partono con tour nel proprio paese, che gli permettono di creare una base di vendite e comunque di introito dai live, sufficente a poter seguire il tour in altri posti con più rilassatezza. Per le band Italiane è l’esatto contrario, capirai che non è semplice in condizioni del genere. Qui in italia chi fa musica di un certo tipo lo fa per passione. Mettetevelo bene in mente.
Il palco è forse per voi la dimensione ideale, e lo si evince anche dal Dvd Desire And Damnation, avete quindi in mente di promovuore il nuovo disco con un bel tour?Fabio :: E' così, questo è verissimo, comunque lo stiamo già facendo, abbiamo già fatto alcune date di promozione del disco, cominceremo solo con poche date in questo periodo, per concentrarci con l’attività live da settembre in poi. Dovremmo tornare in Sud America, in Russia, in Est Europa ed in Inghilterra. Sono previste anche tappe in Spagna e Portogallo e penso anche in Germania. Ovviamente ogni volta che ci si presenterà un’occasione cercheremo di suonare anche dalle nostre parti.
Tornando a parlare di Anima Noir, dove è stato prodotto? I suoni sono potenti ma anche raffinati, forse la migliore della vostra carriera.Fabio :: Concordo in pieno. Anima Noir è la nostra migliore produzione di sempre. Devo infatti ringraziare Christian Ice e Luca Bellanova dei
Temple Of Noise Studio di Roma per questo risultato, ci hanno supportato fin dall’inizio, hanno curato parte degli arrangiamenti e addirittura anche parti stesse delle composizioni. Abbiamo messo su un vero e proprio team di lavoro lavorando a stretto contatto per 6 mesi, così da non lasciare nulla al caso e rendere tutto coerente e compatto.
Christian Ice non solo è il produttore del suono, ma anche il nostro fonico ufficiale nei live e ha prestato la sua potente voce per la parte maschile di
Blood Addiction che tra l’altro è uno dei pezzi più amati del disco. E chi ci ha sentito in questi primi live di promozione del disco è rimasto a bocca aperta. Riusciamo addirittura ad essere più potenti del disco! Ci stiamo trovando veramente bene con i nostri collaboratori e siamo sicuri che questo “matrimonio” artistico durerà per molto tempo!
Ormai è passato abbastanza tempo, e due dischi, da quanto il vostro ex-singer Lord Vampyr se ne è andato, non mi interessano le motivazioni, anche perché questa domanda ve l’avranno fatta centinaia di volte. Io voglio andare oltre… che rapporto esisteva fra i Theatres Des Vampire dell’epoca Lord Vampyr e i Militia Christi? Credo di essere uno dei pochissimi ad aver intuito questa cosa, come dire, segreta.Fabio :: Vedi, la tua domanda è estremamente interessante, anzi ti devo dare il merito di essere il primo a fare una domanda del genere (e ci credo!
Ndr), tuttavia sono fermo sostenitore, che non tutte le domande debbano avere una risposta. A volte le domande sono destinate a rimanere tali.
Penso che la condanna peggiore dei tempi moderni, sia proprio la volontà di avere bisogno di risposte a tutti i costi, e queste risposte devono sempre arrivare dagli altri. Ma le risposte, spesso, non vanno cercate in questo modo perchè già vivono dentro di noi. Fondamentalmente tutte le domande hanno già una risposta che alberga nel nostro Io più intimo, siamo noi che abbiamo dimenticato come debbano essere cercate queste risposte.
Ok siamo alla fine, grazie per la disponibilità e chiudi come vuoi…Fabio :: Grazie a voi per l’opportunità...
Blood Is Life...