Tobias Sammet è certamente una delle figure più importanti e carismatiche del Power Metal degli ultimi dieci anni. Dopo aver ascoltato l'ottimo comeback degli Avantasia, il progetto che ha fatto la fortuna del simpatico cantante tedesco, abbiamo deciso di porre qualche domanda in merito a Tobias. Mancano infatti pochi giorni al ROCKIN' FIELD, il contesto nel quale gli Avantasia si esibiranno per la prima volta in Italia. Ecco cosa è venuto fuori dalla chiacchierata col buon Tobi, che si dimostra una volta di più molto più saggio e meno pazzerello di quanto voglia farci credere...
Ciao Tobi! Come stai?
Sto bene, grazie! Sono indaffarato e preso da mille cose, ma sto bene. E tu?
Bene, ti ringrazio. Un po' accaldato, ma avrai modo di accorgertene anche tu questo sabato...
Qui in Germania fa davvero freddo. E' incredibile, se pensi che siamo a metà Luglio e fuori ci sono dodici o tredici gradi. E' tremendo, non è come essere in estate, sembra di essera a Novembre. Oggi è anche peggio di ieri, non puoi uscire in maglietta e giacca senza morire di freddo. Stare su un palco con questa temperatura non è un problema, ma sabato suoneremo in Italia, dove invece fa caldo. E' un po' strano!
Parliamo del nuovo capitolo degli Avantasia. Sei anni fa avevi detto che non ci sarebbe stato un terzo capitolo e che consideravi chiusa l'esperienza Avantasia. Cosa è cambiato?
Questo disco più che un terzo capitolo è una nuova storia. All'epoca ero davvero convinto che non ci sarebbe stato un terzo disco, anche perchè dietro ad ogni album di questo tipo c'è un lavoro incredibile. Non sono pigro e non ho paura di lavorare, ma c'erano tante cose da tenere a mente e ciò non è facile per un musicista giovane: l'organizzazione, il dover convincere le persone a prendere parte al progetto, e ogni responsabilità ricadeva sulle mie spalle. Invece negli Edguy la situazione è diversa, anche se mi prendo comunque la maggior parte delle responsabilità, ma è una cosa del tutto diversa. Il dovermi occupare di tutto negli Avantasia si è tradotto in una mole incredibile di lavoro, in così tante notti insonni che otto anni fa ho deciso di fermarmi.
Nel frattempo sono cresciuto e sono successe molte cose, ho conosciuto tantissime persone nella music industry e sono maggiormente consapevole di cosa sono in grado di fare. Adesso conosco bene Sascha Paeth, che oltre ad essere un grandissimo produttore è anche una persona sulla quale puoi fare affidamento al cento per cento e alla quale posso assegnare tranquillamente parte delle responsabilità di un progetto di questo tipo. Nel frattempo abbiamo anche registrato diversi nuovi dischi con gli Edguy.
Ho sviluppato un nuovo punto di vista in questi anni, e sono convinto che una persona debba perseguire tutte le sue inclinazioni e i suoi sogni, fare qualsiasi cosa che sia eccitante e che gli permetta di estendere i propri orizzonti, perchè la vita è troppo corta per perdere l'occasione di fare ciò che senti di voler fare.
Inoltre quando un musicista di vent'anni (ma anche di trenta!) dice "non lo farò mai", probabilmente è un errore - perchè nella vita non si può mai dire mai! Puoi dire "per come vedo le cose adesso, difficilmente potrà capitare", e io stesso non escluderò mai niente a priori. Ora ho trent'anni e vorrei arrivare ad averne novanta, e non voglio parlare di quello che potrebbe succedere nei prossimi sessent'anni!
Mi sono accorto di poter fare un terzo capitolo mentre parlavo con un po' di amici, tra cui Olivert Hartmann, mentre registravamo i cori dell'ultimo disco degli Edguy. Loro mi dicevano che ero stupido a non fare un nuovo disco con gli Avantasia, perchè adesso ho più opportunità, conosco più persone, sono più tranquillo, sono più esperto. Perchè non farlo, quando puoi fare tutto quello che vuoi ed avere a disposizione un budget consistente? Fare tutto quello che si vuole è la forma di libertà definitiva per un artista. Inoltre adesso non devo neanche preoccuparmi più di tanto delle spese, perchè dal punto di vista finanziario sono assolutamente indipendente e soddisfatto. Non devo preoccuparmi troppo delle vendite perchè non ci devono campare cinque musicisti, posso spendere tutto il budget! (risate)
E così tutto d'un tratto mi sono reso conto della grande opportunità che avevo, e ho deciso di farlo di nuovo.
Hai ricevuto anche molte richieste da parte dei fan?
Certamente. Sai, in realtà cerco sempre di non tenere troppo in considerazione quello che pensano i fan (risate). Davvero, qualsiasi cosa tu faccia come artista, non dovresti mai ascoltare troppo quello che gli altri dicono del tuo lavoro. I fan, la stampa, i tuoi genitori... (risate) no, loro non dicono niente. Dovresti cercare di essere sempre libero, perchè è in questo modo che un artista ottiene i migliori risultati. Conosco molte persone che dicono cosa dovremmo fare, molti fan che ci dicono che dovremmo tornare alle nostre origini, fare questo o quest'altro tipo di brano. Io rispetto e capisco questo tentativo delle persone di influenzarci, ma loro devono rispettare il fatto che non ci riusciranno! (risate) E' l'unico modo per essere onesti ed è anche la maniera più leale in cui si possono trattare i propri fan.
In ogni caso ci sarà anche una seconda parte di "The Scarecrow", è stato deciso sin dall'inizio che fosse una storia divisa in due capitoli, così come era stato per "The Metal Opera". Abbiamo anche iniziato a registrare la seconda parte in contemporanea con la prima, anche se in questo momento ci siamo dovuti fermare, sia per gli impegni del tour, sia per i lavori del nuovo disco degli Edguy. Ma le parti fondamentali di The Scarecrow Part II sono già state registrate. E' una specie di seconda parte del secondo capitolo. (risate)
La storia di "The Scarecrow" è profondamente diversa da quella dei primi due Avantasia. Cosa ci puoi dire in merito?
In quei due dischi si narrava una storia fantasy, che era l'argomento che mi interessava all'epoca, quando avevo poco più di vent'anni. Io credo che la più grande evoluzione che possa avvenire nella vita di un uomo sia quella di non smettere mai di muoversi, di esplorare sempre nuovi orizzonti. E ciò vale anche dal punto di vista artistico. Così ho deciso che se fossi tornato a lavorare su Avantasia, non avrei più scritto di elfi o di tutte quelle stronzate del Signore degli Anelli. Che sia chiaro, a me piace un sacco, ma ormai è un tema abusato e quasi ogni gruppo ha scritto di draghi e di tutte queste cose strane che non ho mai visto in tutta la mia vita! Sono tutte cose molto belle, ma non mi interessa più che facciano parte della mia musica. Ci sono molte altre cose che mi emozionano di più adesso, in questa fase della mia vita, in qualità di uomo di trent'anni.
Ho scritto la storia di un uomo che è vittima di una percezione sensoriale distorta. Lui percepisce le cose in maniera estremamente diversa dal modo in cui le sentono tutte le persone che lo circondano, è isolato dal punto di vista emotivo e noi oggi lo definiremmo un "freak". Più precisamente quest'uomo percepisce i segnali audio in maniera più intensa di qualsiasi altra cosa e di qualsiasi altra persona. Le sue orecchie sono il suo organo in assoluto più strano e sensibile, e proprio per questo si sente emozionalmente isolato e le altre persone ridono di lui. Ma lui è capace di trasformare il suo più grande handicap, questa percezione eccessivamente intensa, in un grande catalizzatore e lo fa diventare un suo punto di forza. Si rende conto che tutti i segnali audio, ed in particolare la musica, sono in grado di dare tranquillità alla sua mente, e che è in grado di percepire cose che gli altri non sono in grado di sentire, e ciò gli procura sollievo. E proprio sfruttando questo suo punto di vista unico, diventa un grande musicista e compositore, scrive brani incredibili e tutto d'un tratto il suo status sociale si eleva, e quasi d'improvviso le stesse persone che fino a poco tempo prima gli ridevano dietro trovano in un lui una sorta di nuovo messia, perchè grazie alla sua musica lui riesce ad avere su di loro un'influenza enorme. Più vola in alto e più fama e gloria ottiene, più si avvicina alle parti più delicate dell'animo umano e alle tentazioni, un po' come nel Faust.
Credo che sia una storia piuttosto interessante, anche perchè parla di molte cose che ho provato sulla mia pelle in questi anni. Dopotutto io stesso sono un freak! (risate)
Inoltre credo che molte persone che ascoltano con intensità e passione il Rock, specialmente quelle della mia età, sappiano bene che quando sei giovane, ascoltare Rock e Heavy Metal non è esattamente la moda del momento. Era la classica cosa che ti faceva prendere in giro da molte persone, i fan Metal erano sempre i più sfigati della classe. Erano sempre "quelli strani". E credo che chiunque, per qualche motivo, si sia sentito un "escluso", un freak, una persona fuori posto, un incompreso, in qualche periodo della propria vita. E' una cosa abbastanza normale nel corso dell'esistenza.
Così c'è qualcosa di autobiografico nella storia?
Sicuro, anche io ho un udito assurdo e sento cose che nessuno sente! (risate) Tornando seri, in effetti è vero, ci sono certamente molti riferimenti autobiografici. E' sicuramente più personale rispetto ai primi due album. C'è sempre una linea molto sottile tra fiction e autobiografia, anche se in realtà non saprei indicarti con precisione la separazione, perchè spesso esageri e enfatizzi certi aspetti per essere compreso più chiaramente da chi ti ascolta. Comunque c'è sicuramente una forte componente autobiografica, come per esempio il sentirsi un reietto, sentirsi fuori posto per buona parte della propria vita.
Sai, non mi sono mai sentito davvero parte della classe quando ero a scuola, nè della città da cui provengo. Sia chiaro, quelle persone mi volevano bene (o almeno credo), ma non ho mai sentito di appartenere davvero a quei luoghi. Ed adesso è ancora così, quando sono con la band e giro nelle aree del backstage, piene di gente che si sente davvero importante, di gente coi capelli lunghi che si ubriaca. Hey, anche io mi ubriaco e i miei capelli stanno tornando ad essere abbastanza lunghi, ma non posso dire di sentirmi davvero parte della scena Metal. Ogni volta che sfoglio una rivista metal, mi sento davvero fuori posto. Io sono solo me stesso, e credo che tanti provino lo stesso.
Come hai scelto i cantanti e i musicisti del nuovo disco?
Per quel che riguarda i musicisti, sono stato in contatto con Eric Singer per moltissimo tempo. E così quando ho pensato ad un nuovo album, mi è subito venuto in mente che sarebbe stato interessante avere un batterista Rock, che avesse delle caratteristiche meno tipiche del Metal europeo ma più caratteristiche della scena Rock globale, perchè da' al disco un'attitudine e delle atmosfere diverse. E' stata una delle prime persone a cui ho chiesto di suonare su "The Scarecrow", e lui ha accettato immediatamente. Siamo amici da molto tempo, è stata una scelta naturale.
Anche scelta di Sascha come chitarrista è stata abbastanza ovvia. E' stato il produttore dell'ultimo Edguy, ha prodotto "The Scarecrow", ed è anche un musicista incredibilmente sottovalutato. Pure l'idea di avere Miro alle tastiere è nata da sola, visto che ha suonato le tastiere per gli Edguy ed è davvero un esperto eccezionale di arrangiamenti orchestrali, con un gusto incredibile. E' stato lo stesso Sascha a suggerire che fossi io a suonare il basso. Personalmente non mi sento un bassista ma più un cantante, ma posso suonare il basso senza problemi ed è quello che ho fatto. Spesso prendo il basso e lo suono, sia per piacere personale, sia quando compongo nuovi brani, sia quando faccio il soundcheck con gli Edguy. Tornare in forma per suonare il basso non è stato davvero un problema.
Per il resto, si è trattato semplicemente di invitare degli amici a cantare, come nel caso di Michael Kiske. Jorn Lande è un grande cantante ed è stato magnifico nel ruolo di Mephistophele. Visto che Eric suona spesso con Alice Cooper, gli avevo chiesto di sondare Alice per capire se poteva essere interessato a far parte di questo progetto. Inizialmente "The Toy Master" aveva un'atmosfera piuttosto diversa, ma quando Alice ci ha risposto che poteva prendere in considerazione l'idea di collaborare, nel caso in cui il brano fosse appropriato, abbiamo ri-arrangiato leggermente le melodie. Da un certo punto di vista è divertente, perchè spesso parti con mille idee e poi quando arrivi al risultato finale, ti rendi conto che non poteva davvero venire in maniera diversa. E' stato il caso di "The Toy Master" ed Alice Cooper. Era l'unico cantante che potesse interpretare il brano in quel modo, e il risultato è davvero eccezionale.
Cosa ci puoi dire invece della line-up che ti accompagnerà dal vivo, sia al Rockin' Field in Italia che al Wacken in Germania?
E' una line-up davvero fantastica, ci si diverte un sacco e sembra davvero un viaggio di piacere. E' come andare in gita con la scuola! (risate) Ci sono tutte queste persone che hanno un'età compresa tra i trenta e i sessant'anni e tutte si comportano come se avessero dodici anni. Contando anche la crew, siamo un gruppo di circa trenta persone. E' fantastico. Mettere insieme tutto quanto è stato un lavoro notevole, ma credo che nessuno abbia mai fatto niente del genere prima d'ora. Ci saranno Andrè Matos, Jorn Lande, Sascha Paeth, Oli Hartmann, Amanda Sommerville, Felix degli Edguy suonerà la batteria, Miro suonerà le tastiere... Sto dimenticando qualcuno? Ho già detto Andrè Matos? Sì? Allora è Bob Catley! All'inizio era già in tour con noi, ma è mancato ad un paio di show a causa di alcuni impegni coi Magnum. E anche in Italia sarebbe dovuto essere assente. Invece l'altra settimana mi ha telefonato e mi ha detto che il concerto a cui doveva prendere parte coi Magnum è stato cancellato, e che se gli avessi trovato un volo sarebbe venuto volentieri per cantare anche in Italia. Abbiamo trovato il volo, e così anche Bob sarà con noi sabato.
Non vedo l'ora che arrivi sabato, perchè è una cosa che davvero non puoi paragonare a nient'altro, neanche ad un concerto degli Edguy. Gli Edguy stessi offrono uno spettacolo unico, a metà tra intrattenimento e musica Rock. Ma gli Avantasia sono ancora più particolari. Anche i fan stessi ci hanno detto che lo show è davvero diverso dal solito, ma in maniera assolutamente positiva. Tutti sono soddisfatti!
Ho visto un paio di video su YouTube e sembra davvero che vi divertiate un sacco sul palco...
Senza dubbio! Hai per caso visto il video girato in Cile? Credo che Andrè stesso non sia in grado di ricordarsi quanto si sia divertito quella sera in Cile! (risate fragorose).
Ci divertiamo davvero un sacco. Trenta persone e neanche un deficiente! (risate) Pensa che con gli Edguy siamo già tre deficienti e siamo solo in cinque! (risate)
Come pensi di sostituire i cantanti che non prenderanno parte al tour, come Kiske e Khan?
Non è un problema grave. Ovviamente non si può sostituire Michael Kiske, ma noi abbiamo Andrè Matos che all'occorrenza è tranquillamente in grado di cantare anche come Mariah Carey. Chiaramente non parlo della timbrica, ma dell'altezza delle note. Roy aveva una parte molto piccola, e la canterò io dal vivo.
Io volevo che Michael cantasse con noi e ho provato a chiederglielo, ma lui mi ha risposto che non voleva farlo e l'ha fatto in maniera molto gentile. Da parte sua non sarebbe stato molto credibile fare il grande ritorno dal vivo su un palco chiamato "True Metal Stage" come quello del Wacken, rispetto e capisco la sua scelta. Probabilmente se nel frattempo avesse già fatto un paio di concerti dal vivo e questo non fosse stato il suo comeback, sarebbe stato con noi. Ma non si sentiva di farlo, e lo rispetto.
In ogni caso sapremo sostituirli. Mi rendo conto che tutti si aspettavano di sentire Kiske o Khan o Eric Singer, ma la qualità dello show e l'incredibile line-up presente non vi deluderanno. Così come un grande show di luci. Vi garantisco che nessuno, a fine concerto, dirà che gli è mancato Michael Kiske. Anche se, personalmente, a me manca! (risate)
Cosa ci puoi dire invece del prossimo capitolo di Avantasia?
Avrà fondamentalmente la stessa line-up, perchè è la continuazione della storia di "The Scarecrow". Sto ancora lavorando ad un paio di sorprese, ma in generale avrà lo stesso cast, così come era successo per i film di "I Pirati dei Caraibi". Ci sarà magari qualche ospite speciale, come Keith Richards nel film, ma nessun cambiamento radicale. Non avrebbe senso, visto che i personaggi sono gli stessi.
E del prossimo disco degli Edguy?
E' fantastico. (risate) Siamo stati in studio fino a ieri, ci saranno undici brani e per ora abbiamo terminato le parti vocali di sei di essi. Tutto fila liscio, anche se in realtà abbiamo deciso di comune accordo di non parlare troppo del nuovo disco, perché recentemente siamo stati persin troppo sulla stampa per via di Avantasia, del tour degli Edguy e di quello degli Aerosmith. Non vogliamo che la gente si annoi di noi!
E' un disco incredibile, non può essere paragonato nè a un "Vain Glory Opera" nè a un "Rocket Ride", è qualcosa di davvero nuovo e credo che qualcuno ci odierà per questo nuovo album. Questo è positivo, perchè l'Heavy Metal è odio e l'odio è Heavy Metal. (risate)
Se venissimo criticati per il nuovo disco sarei comunque felice, perchè sono soddisfatto del materiale. E' un disco molto heavy, molto anthemico e molto melodico, ma sicuramente non parla di draghi e non è veloce. E' un disco "con le palle"!
Tobi, a te il microfono per il messaggio finale per i nostri lettori!
Voglio ringraziare tutti i lettori per il supporto e spero di vedervi tutti al festival di sabato!