Black Succubi… occhio ai demoni pruriginosi ma pericolosi!

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I Black Succubi arrivano dalla Danimarca con un bel carico di Hard & Heavy Metal, cercate però di non farvi cogliere impreparati e sopratutto nel sonno…

Ciao Thomas (Pedersen chitarrista storico della band), beh… ma che diavolo è un Black Succubi?
I Succubi oppure Succubus si rifanno ad un antico mito di un demone femminile che giunge di notte per fare l’amore con uomini che stanno dormendo. Gli uomini però non si sveglieranno mai più e saranno svuotati delle proprie energie dal Succubus. Queste sono creature dall’incredibile bellezza, spesso accompagnate da ali di pipistrello, occhi di gatti, corna e racconti demoniaci.
Come tutti i nuovi gruppi anche noi avevamo bisogno di un nome, e cercavamo qualcosa che contenesse la parola "Black", anche perché sia io che l’altro chitarrista originale De Stefano suoniamo entrambi delle Les Pauls nere… Ha ha. A tutti quanti è poi piaciuto il mito sui Succubi ed alla fine siamo giunti al nome: Black Succubi.
E chi sono quindi quelli che fanno parte dei Black Succubi?
Abbiamo avuto diverse formazioni nel passato, ma questa è di gran lunga la più forte. Alla batteria c’è il distruttore svedese Jens B. Jens, con il quale io ho già suonato nelle bands danesi Sons of Tomorrow e Beyond Within, prima di formare i Black Succubi. Jens è attualmente anche il battersta dei Fate e del Martie Peters Group, ed in passato ha fatto anche parte degli Iron Fire.
Al basso c’è Jesper Brogaard, un musicista esperto che ha anche suonato in diversi gruppi danesi, come 7thorns ed i Symbolic.
Jan Lundstrøm è il nostro cantante, Jan ha studiato canto ed è stato il vocalist dei Sons of Tomorrow. Alla chitarra troviamo Michael Larsen. Michael è un chitarrista davvero abile ed i suoi assoli spaccano, Michael tra l’altro suona anche nei Crafted ed in una tribute band dei Judas Priest assieme a Jesper.
Infine, all’altra chitarra, il sottoscritto. Thomas Pedersen. Io ho fatto parte di un sacco di band danesi, come i Keops, Beyond Within, Bleak, Sons of Tomorrow ed ho suonato in qualche concerto con gli Iron Fire. Al momento suono la chitarra anche nei PitchBlack (Limited Access Records).
Per coloro che vi scoprono solo ora, come descriveresti il gruppo e la vostra musica?
I Black Succubi sono un gruppo di amici e di musicisti esperti. Ci divertiamo assieme e credo che questo si possa percepire dalla nostra musica
Noi non siano una band arrabbiata, ed anche se alcune delle nostre canzoni sono davvero heavy, sono sempre positive ed hanno cori catchy ed i classici assoli di chitarra. Ci siamo formati nel 2005 ed il nostro è un Metal melodico che mostra influenze del Thrash vecchia maniera, del Hard Rock degli anni ’90 ed un riffing più attuale, heavy ed accordato basso.
Quali formazioni ti hanno influenzato? Ed il gruppo?
Well, mio padre era solito ascoltare i dischi dei Black Sabbath, Pink Floyd, Deep Purple e Led Zeppelin, pertanto io ho sempre sentito questo genere di cose. Lui suonava anche il basso in una band, e quando ero bambino adoravo andare ad assistere alle loro prove, All’età di 14 anni ho poi scoperto i Metallica, gli Slayer ed i Kreator, ed ho deciso di iniziare a suonare la chitarra. Dopo appena un mese avevo formato una band dove facevo un terribile rumore con l’equipaggiatura del vecchio basso di mio padre. Sono stato ispirato da chitarristi come Zakk Wylde, Doug Aldridge, Kerry King ed Alex Skolnick.
Il suono dei Black Succubi era inizialmente molto influenzato dai Black Label Society. Probabilmente puoi percepirlo ancora adesso, ma ora abbiamo creato cose più thrash, sullo stile dei Testament, mixato comunque con cori alla Europe/Whitesnake, tutto a confluire nei Black Succubi.
Cosa ne pensi delle "condizioni di salute" dell’attuale scena Rock? Credi che possa essere apprezzata anche dalle nuove generazioni o che sia materia per i "nostalgici"?
Credo che i Black Succubi siano qualcosa in più che "melodic rock", dato che piazziamo alcuni riff veramente thrashy, anche se combinati con spunti più melodici. Certo, magari così l’audience più giovane potrà apprezzarci. Credo che le condizioni di salute della scena Hard Rock siano grandi. Gli Europe sono tornati ed il nuovo Whitesnake "really kicks ass!"
Quali sono i tuoi "Troubled Times"? ...a da quali problemi "You Can’t Run Away"?
I miei "Troubled Times" riguardano il mio bisogno di fare sempre qualcosa, forse è proprio da questo che "io non posso correre via". Ha ha. La canzone "Troubled Times" parla dei problemi dell’ambiente e di come la gente senta la necessità di comperare ogni sorta di schifezza di cui in realtà non ha bisogno, mentre "You Can’t Run Away" è fondamentalmente basata sui problemi che ci circolano per la mente.
Ci sono quindi particolari messaggi nelle vostre canzoni? Ad esempio di cosa parla "Cry for Your Brother"?
Noi non abbiamo alcun messaggio lirico e tantomeno politico. Noi semplicemente scriviamo, soprattutto Jan, sugli avvenimenti che accadono nella nostra vita e nel mondo attorno a noi. "Cry for Your Brother" è legata al bisogno di proteggere la propria famiglia dalle cose malvagie. Ma faresti meglio a chiedere a Jan. Ha ha.
Come si sviluppa il vostro songwriting?
La maggior parte delle musiche sull’album sono state scritta da Jens e da me. I testi sono invece scritti soprattutto da Jan. Io sono fortunato da avere un mio studio, Earplug Studio, così siamo in grado di trasformare le nostre idée in un demo e di passarle al resto dei ragazzi per un loro feedback. A questo punto Jan viene fuori con delle linee vocali e Michael con le armonie e gli assoli di chitarra, poi proviamo il tutto in studio, riarrangiandole e reincidendole nuovamente. Al momento stiamo scrivendo nuove canzoni, ma stavolta Michael è molto più coinvolto nella fase di composizione, e credo che questa volta potremo passare maggior tempo a jammare.
Quando componete siete "heart-influenced" oppure "head-influenced"?
Sono assolutamente convinto che la nostra musica sia "influenzata dal cuore". Noi suoniamo quello che sentiamo suoni bene e che spacchi il culo. Ma qualche volta proviamo ad azzeccare il giusto chorus accattivante.
Sul disco spicca la presenza di alcuni guest. Come li avete coinvolti?
Kirk Backarach è un amico di vecchia data ed è il chitarrista degli Iron Fire. Jen ha suonato su due degli album degli Iron Fire ed io ho fatto un paio di concerti con loro, visto che Kirk è un brillante chitarrista, abbiamo pensato che fosse naturale e divertente chiedergli di suonare sull’album. Hank Shermann, bene… è una vera e propria leggenda, ma è anche uno dei migliori e più disponibili musicisti tra quelli che conosco. L’ho incontrato nel 1999 quando provavo nello stesso palazzo in cui si trovava lo studio di Hank. Lui è anche un ottimo fotografo ed ha scattato un sacco di foto per me e per i gruppi con cui suonavo. Hank talvolta usa il mio studio per alcuni suoi vari progetti, così ha piazzato uno dei sui caratteristici assoli durante una di queste sessions. Rachelle Ramm aveva partecipato ad uno dei progetti di Hank, lei è una bella persona ed una grande cantante, e così quando abbiamo avuto bisogno di una voce femminile per "Troubled Times" lei ha accettato.
Come è stato accolto l’album?
Abbiamo avuto un sacco di grandi recensioni sui Media online in tutto il mondo. Molte di queste hanno voti che a cavallo tra l’8 ed il 10. E’ davvero bello vedere riconosciuto tutto quel duro lavoro che ci va per fare un disco.
Non abbiamo invece suonato molti concerti, e comunque mai fuori da Copenhagen, ma sembra che la gente si sia divertita un sacco. Noi amiamo suonare dal vivo e credo che questo si veda.
Nessuna etichetta ha mostrato interesse nei Black Succubi?
Abbiamo avuto due offerte per un contratto, ma entrambe "really sucked". Così abbiamo deciso di realizzarlo per conto nostro su ITunes. Speriamo, in futuro, di ricevere un’offerta migliore per un contratto. Magari per il nostro prossimo disco.
Pensate di dare una spinta alla vostra attività live? Magari una capatina in Italia…
Abbiamo sottoscritto un accordo con la Two Side Moon Promotion negli UK e stiamo lavorando per pianificare alcune date nel 2008/2009, e le cose sembrano promettere bene. Ci aspettano grandi cose e siamo ottimisti ed impazienti di salire sul palco. Speriamo, ad un certo punto, di poter visitare anche l’Italia
Che cosa state ascoltando in questi giorni?
Ho appena ricevuto il nuovo album dei Metallica, e credo che, dopo davvero tanto tempo, sia uno dei loro migliori lavori. Sto ascoltando un sacco anche "The Formation of Damnation" dei Testament, "Christ Illusion" degli Slayer, "Good to Be Bad" dei Whitesnakes e l’ultimo degli Exodus.
I miei dischi preferiti in assoluto sono "Live'N'Loud" di Ozzy, "The Gathering" dei Testament, "Seasons in the Abyss" degli Slayer e "Pride'N'Glory" di Zakk Wylde.
Non mi resta che ringraziati e salutarti… poi lascio la parola a te…
Well… sei stato il benvenuto e ti ringrazio per il tuo interessamento nei confronti dei Black Succubi.
Ai lettori vorrei dire: andate nel supermarket vicino a casa, comperate un pacco di birre, tornate a casa e scaricate da ITunes l’album dei Black Succubi. Mettete il volume ad 11, bevetevi le birre, sbattete la testa e cantate assieme a noi.
Stay METAL!
Intervista a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

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