Intervista Zippo: Una sfiammata di note!!!

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Gruppo:Zippo
Ci sono poche parole per descrivere la musica degli Zippo, parole che non bastano a definire lo spazio musicale in cui si muovono. Un flusso di suoni e visioni che parte dallo Stoner/Doom per sciogliersi in visioni psichedeliche e molto altro ancora... ma è giusto che a parlarne siano il Sergente e Dave!

Benvenuti sulle pagine virtuali di EUTK! Veniamo subito a questo nuovo album intitolato The Road To Knowledge, quanto tempo è stato impiegato per la stesura dei brani? Essendo un disco estremamente curato non deve essere stata una passeggiata, o sbaglio?
Sergente :: Diciamo la durata della gravidanza di un elefante, o poco più! Dopo l'uscita del nostro primo lavoro, Ode To Maximum, abbiamo immediatamente iniziato le nuove composizioni. L' idea del concept non era ancora nata, quindi i pezzi erano di un altro stampo, e per questo sono stati scartati una volta scelta la direzione da prendere per il nostro nuovo progetto, il che è avvenuto tra il Natale del 2006 e l'estate del 2007. In quei mesi abbiamo buttato giu' lo scheletro dei brani che avrebbero fatto parte di The Road To Knowledge. Ovviamente, milioni di registrazioni fatte in casa e ascolti su ascolti ci hanno portato a migliorare le strutture e gli arrangiamenti. Nel Natale del 2007 abbiamo registrato la preproduzione, che ci ha offerto una prospettiva piu' chiara e ci ha portato a ritoccare nuovamente i pezzi in ambito chitarristico/ritmico/vocale e decidere la tracklist.

Come siete entrati in contatto con Devis? Il vostro nuovo chitarrista proveniente dai Sothis. Ad ogni modo i pezzi contenuti su The Road To Knowledge vedono protagonista sempre Silvio Spina, come mai le vostre strade si sono separate?
Sergente :: Stavo lavorando a Silvi Marina, ad un concerto, quando si avvicinò Adriano (altro chitarrista dei Sothis), che conosceva la nostra situazione e mi suggerì di chiamare Devis. Eravamo appena usciti da una brutta esperienza con un altro ragazzo, quindi molto preoccupati. Immediatamente iniziammo le prove con la supervisione di Silvio. Devis si è rivelato un bravissimo chitarrista, amante del genere, divertente, matto, un ottimo sostituto insomma; durante il tour abbiamo consolidato bene il sound e ci siamo rimessi totalmente in carreggiata. Per quanto riguarda le strade che si separano non cè molto da dire... ognuno di noi ha delle aspettative per il futuro, quelle di Silvio non sono come le nostre... rimane comunque uno Zippo che ha il nostro marchio tatuato sul petto... ora bisogna marchiare Devis!

Dave :: Il tema portante del disco è quello di scegliere una strada: Silvio ha scelto la sua, noi continuiamo sulla nostra.

Rispetto al vostro esordio siete sicuramente più maturi e compatti, però si iniziano a sentire anche nuove influenze stilistiche, molto interessanti, mi chiedo quali sono le vostre radici artistiche.
Dave :: Le mie radici artistiche sono da ricercare nel metal, così come per Devis. Gli altri vengono fondamentalmente dal punk, chi più chi meno, e dal rock in generale. Tutto questo ci ha fatti incontrare a metà strada, partendo da una radice stoner per poi rielaborarla secondo tutte le soluzioni a nostra disposizione, dal prog al doom, fino alla psichedelia più malata e a molte altre sfaccettature. L’importante nella nostra musica è essere folli con consapevolezza.

E’ corretto definirvi Stoner/Doom oppure è un’etichetta troppo riduttiva? Ammetto che con voi non è affatto impresa facile? Prendetelo come un complimento.
Dave :: Sicuramente non sfiguriamo in ambito stoner/doom e rimane comunque l’ambiente a noi più congeniale e a cui ci sentiamo più imparentati, ma è un’etichetta piuttosto riduttiva. C’è molto altro nel nostro sound, ci piace osare.

Mi incuriosisce molto l’artwork, la conoscenza che viene donata al prossimo passa attraverso l’arte? Almeno è come l’ho interpretata io la copertina. Chi si è occupato di tutto il lavoro grafico?
Sergente :: Il lavoro grafico è stato per il 90% realizato da Silvio Spina, il restante 10% da Tonino che ha fatto qualche illustrazione presente nel booklet.

Dave :: La copertina indica un passaggio di conoscenza, condivisione. L’aspetto visivo è fondamentale per noi.

Per quanto riguarda i testi cosa mi dici, quali sono le fonti di ispirazione maggiori?
Dave :: In passato trattavo principalmente di esperienze personali riadattate in chiave spesso metaforica, visioni dell’umanità e cose introspettive. In questo capitolo abbiamo optato per un concept album ed è stata un’esperienza stimolante, testi e musica sono fortemente correlati. Le parole sono state scritte da me e Silvio e si basano esclusivamente sul libro di Carlos Castaneda, Gli Insegnamenti Di Don Juan, un opera che vi consiglio di avere.

Tornando a parlare di musica ma soprattutto dell’attività live mi piacerebbe sapere come interpretate il “palco”, non vi ho mai visto dal vivo ma posso immaginare conoscendo la vostra musica che non deve essere il solito concerto, o sbaglio?
Dave :: Il palco è il luogo dove tutti i nodi vengono al pettine, un esperienza che ha del sacro, uno scambio di energie col pubblico. Noi ci sentiamo a nostro agio on stage e cerchiamo sempre di dare il massimo, senza lasciare nulla al caso. L’apice viene raggiunto quando sia band che pubblico si divertono, può sembrare banale ma è l’aspetto della musica dal vivo che preferisco.

In Italia per gli Zippo la situazione concerti com’è? Voi suonate molto dal vivo, è vero che è difficile fare le cose per bene in questo paese oppure sono tutti malati immaginari?
Dave :: Ad essere malata è la situazione che ci circonda, c’è poca voglia si sbattersi seriamente e questo spesso può portare ad antipatie o cose spiacevoli. Se una band fa qualcosa di importante automaticamente viene tacciata di avere culo o essere raccomandata, senza contare tutti i sacrifici che ci sono dietro. Se il prodotto è valido e fai le mosse giuste, suonare in giro è normale, sia in Italia che all’estero. L’importante è proseguire per gradi e non arrendersi al primo ostacolo. Fortunatamente l’Italia vanta un’ottima scena undeground che si sta facendo notare prepotentemente anche all’estero.

Ma perché Zippo? Gli accendini centrano qualcosa?
Sergente :: OVVIAMENTE SI!

Siamo quasi in conclusione, sarà possibile vedervi a Roma un giorno?
Dave :: Abbiamo un ottimo rapporto con Roma e la scena romana in generale, siamo stati lì già diverse volte a dire il vero. Torneremo presto, e voglio vederti in prima fila. (Puoi starne certo! Ndr)

Ok, chiudete come volete!
Dave :: Comprate il disco su http://subsoundrecords.bigcartel.com/product/zippo-the-road-to-knowledge.

Sergente :: Io mi rullo un po' di tabacco truccato!
Intervista a cura di Andrea 'BurdeN' Benedetti

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