Strapping Young Lad (Devin Townsend, guitars & vocals)

Devin Townsend, una delle più geniali menti musico-creative dell’ultima decade, è qui di fronte a me, stanco per l’intenso tour (o forse perché si è appena alzato?!?) che per l’ultima data europea (almeno per questo periodo) li ha portati in quel del Tempo Rock di Reggio Emilia. EUTK non poteva perdersi questa occasione per intervistare il canadese, fresco di due albums – e che albums – in appena 3 mesi. Eccovi il Devin pensiero delle 18.00!

Ciao Devin, ben alzato!
Grazie, adoro dormire…

Ok, partiamo. Più di una volta hai detto che non sei tanto tu che cerchi di scrivere musica, ma è la musica stessa che fluisce in te, che si lascia catturare…
Si è vero, mi capita molto spesso. Non ho ancora capito molto bene come funziona…a volte sono lì che a fare un bel nulla ed ecco che il momento dopo mi ritrovo a scrivere musica. A volte penso che l’ispirazione sia figlia di tutte le esperienze della vita, e quando ripensi al tuo passato arriva l’idea, che comunque è già nell’aria; altre volte invece mi rilasso e basta: in questo caso sento che qualcosa è dentro me, e così lo lascio venire fuori.

Quali pensi siano i punti forti e quelli deboli di due band quali The Devin Townsend Band e Strapping Young Lad?
Penso che la DT Band sia una band onesta, con un sound fortemente emozionale e molto melodico, facile all’ascolto, mentre gli Strapping Young Lad sono molto aggressivi ed arrabbiati…forse il punto debole per la DT Band è la malinconia di fondo, a volte esagerata, e per i SYL è avere un’unica dimensione, che poi è quella dell’aggressività.

Se per i SYL il sunto potrebbe essere “chaos is not hell, it is glorious”, quale potrebbe essere per la DT Band?
Gosh…”realationships”. Relazioni, rapporti tra le persone, tra le cose…rapporto tra moglie e marito per esempio.

Cosa racchiude un titolo come ‘Accelerated Evolution’?
Imparare dai propri errori e rapidamente progredire, evolversi, diventare sempre meglio senza commettere gli errori del passato. In termini musicali, è riferito al fatto di non perdere tempo in chiacchiere, ma fare tutto ed in fretta, cominciando da subito…metti in piedi una band, scrivi le canzoni, suonale e fai un disco…non servono dieci anni per fare questo…ecco cosa intendo per evoluzione accelerata.

Da una rabbiosa song inno come ‘Devour’ (in ‘SYL’ - nds) ad una Pop song come ‘Slow Me Down’ (in ‘Accelerated Evolution’ - nds): cosa giace nel mezzo?
Probabilmente lo scoprirai con il prossimo disco…heheheheheee

Devin Townsend e Travis Smith…
Travis oramai è come un fratello! Adoro quello che fa e penso che nel suo campo sia uno dei migliori artisti. È veramente un talento naturale e riesce a visualizzare perfettamente la mia musica…le sue immagini sono esattamente quello che le note delle mie songs mi trasmettono…è veramente fantastico, mai avuto problemi di sorta con lui.

Dalla Steve Vai Band a Ocean Machine e Terria, da Physicist a Infinity, da Strapping Young Lad alla The Devin Townsend Band…se potessi tornare indietro, c’è qualcosa che cambieresti o faresti in modo diverso?
No, cambierei nulla, anche se sarebbe interessante vedere come le cose sarebbero potute essere se avessi fatto scelte differenti…diciamo che la curiosità sarebbe molta, ma alla fin fine non cambierei me stesso ed il mio passato, anche se le cose non sempre mi sono girate bene…ma in fondo è così per tutti, no?

Penso che troverai la cosa strana, ma una delle songs che preferisco della tua discografia è ‘Far Beyond Metal’ (presente solo sul Live In Australia dei SYL – nds); mai pensato di fare un album su questo stampo?
“It’s cool, man. Thanks!”. Anche a me quella song mi fa impazzire! Molto spesso penso che sia ora di scrivere un album Power Metal, ma poi le cose si sommano l’una con le altre e mi ritrovo senza tempo per farlo…hehehe…ma prima o poi lo farò, stanne certo, l’idea c’è sempre e non la abbandonerò tanto facilmente!

Con Strapping Young Lad siete usciti ancora per Century Media, ma sull’album ‘City’ compare la scritta: “all songs published by Magic Arts ’96, courtesy of an error in judgement and lack of any better offer”…
Hey, accidenti, non ti scappa nulla! Penso che tutte le bands che escono per una label prima o poi abbiano da dire con l’etichetta stessa, ma è normale…hehe…quello è stato un periodo strano. Prima di quest’ultimo album abbiamo reciso il contratto, ma stavolta avevamo migliori offerte, così Century Media per averci ancora con se ci ha fatto una proposta nettamente migliore della prima volta e noi abbiamo accettato firmando un nuovo con loro. Ora il contratto è buono.

E sulla Heavy Devy Records, cosa mi puoi dire…
Durante tutti questi anni ho scritto un sacco di musica e messo su tante bands: all’inizio nessuno voleva pubblicare i miei lavori, così ho fatto tutto da solo.

Ma come mai la decisione di non produrre altre bands?
Sai che non lo so! Faccio esattamente quello che voglio quando voglio…quando sentirò che sarà il momento giusto penso che lo farò. Attualmente non è una scelta voluta e pensata, è che non mi sono mai posto il problema. Ho libertà totale…non è bello ciò?

Ora puoi dire quello che vuoi ai lettori di www.EUTK.net!
Non sputate nel piatto dove mangiate!

AREA 51: Una domanda sul passato, una sul presente, una sul futuro!

Se ti dicessi ‘Noisescapes’…
È stata la tape che ha dato il via a tutto. Risale ancora al periodo pre Steve Vai, anzi, è stata proprio quella tape che mi ha permesso di andare poi a finire su ‘Sex & Religion’. Ho degli ottimi ricordi legati a ‘Noisescapes’.

Ed Inside Out Records?
L’etichetta attuale di ‘Accelerated Evolution’. Una label non molto grande, molto giovane e con diversi progetti per il futuro. Stanno lavorando bene, ne sono contento.

Cosa c’è dietro l’angolo for Devin Townsend?
“God only knows, man!”

Intervista a cura di Massimo 'Whora' Pirazzoli

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