I Children of Bodom si sono trasferiti in Canada? Non ancora, ma nel frattempo questi Blackguard si sono fatti notare dalla sempre vorace Nuclear Blast (stavolta grazie ad un contest tramite MySpace), anche se al loro debutto si sono dimostrati ancora troppo acerbi per spiccare il salto alla prima occasione.
Abbiamo raggiunto la band al gran completo in quel di Montreal, Quebec, attorniati da belle ragazze e tanto whisky Royal Crown, una specialità in questa regione.
Che le danze abbiano inizio!
Salve ragazzi! Sappiamo che avete vinto l’NB Myspace contest e avete firmato con loro. Pensavate di avere qualche chance?
Bè, eravamo speranzosi ma non troppo. Un sacco di band hanno aderito al contest per cui le nostre possibilità erano veramente basse. Eppure, eccoci qui.
Suonavate black metal, come avete sviluppato il vostro sound per arrivare a quello odierno?
L’evoluzione del nostro sound è avvenuta in modo molto naturale. Sin dall’inizio c’è sempre stato un elemento sinfonico e tradizionale sia nella composizione musicale che nella stesura dei testi. A poco a poco questa componente è cresciuta e a noi è piaciuta molto.
Il vostro stile ha preso molto piede in Europa. Come ci siete arrivati dal lontano Canada?
So che può sembrare strano ma non ci siamo ispirati alle band europee. Il nostro tastierista Jo è il compositore principale e la sua cultura musicale è tanto vasta da raggiungere l’Europa che ha contribuito alla composizione dei testi.
Nel vostro campo quali band apprezzate maggiormente e quali hanno avuto maggiore influenza su di voi?
Apprezziamo ogni singola band nel nostro campo poichè ciascuna band ha contribuito a far conoscere il metal qui in Quebec. Ma nessuna di queste ci ha particolarmente influenzato, poichè si tratta soprattutto di band che suonano death metal. Siamo comunque in contatto con molti musicisti di Montreal e molti di loro ci hanno aiutati ad arrivare dove siamo ora.
Cosa potete dirci della scena metal in Canada oggi? È attiva come 15/20 anni fa oppure no?
Al momento è molto attiva. Solo nel nostro paese natale, Montreal, ci sono Kataklysm , Cryptopsy , Ion Dissonance , Despised icon , (The) Plasmarifle , The Agonist , Neuraxis , Unexpect , Augury , Voivod, Blessed By a Broken Heart. Poi ci sono 3 Inches Of Blood, Bison b.c , Into Eternity.
Ci sono band fantastiche che stanno lavorando molto bene e tengono viva la scena metal nel nostro paese.
Mi piace molto la copertina del vostro album: c’è una storia o qualcosa di simile dietro? E perchè avete scelto il vostro precedente nome, Profugus Mortis, come titolo dell’album?
Grazie. La copertina dell’album prende spunto da una leggende folkloristica del Quebec (la stessa che sta alla base del testo di “The Last We Wage”) che narra di un gruppo di boscaioli che fanno un patto con il diavolo per vedere le loro famiglie il giorno di Capodanno. È una storia fantastica da utilizzare come concetto per la copertina di un album.
Cosa ci dite dei testi di Profugus Mortis? Che argomenti trattano?
A livello di testi non siamo esattamente la tipica band folk metal. Preferisco parlare di cose che sono rilevanti e importanti oggi piuttosto che crogiolarmi nel passato. Ci sono inoltre alcune storie che ho trovato interessanti e che hanno tra loro una sorta di filo conduttore. La cosa interessante di tutto ciò è che in genere la musica folk riflette sul tempo e racconta storie passate. Io, invece, mi ritrovo a fare una sorta di folk moderno che potrebbe diventare un nuovo genere a sè stante.
Le ultime parole a voi e grazie per quest’intervista! E del whiskey naturalmente!
Grazie mille a voi per l’intervista. Andante ad ascoltare il nostro nuovo album, vi cambierà la vita (o forse no). Stateci bene.
Traduzione a cura di Elisa Brenna
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