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White Skull sono dei vecchi leoni del metal italiano. I più giovani non se lo ricorderanno di certo, ma dischi come "Embittered" e "I won't burn alone" irruppero come fulmini a ciel sereno nel panorama heavy del nostro paese, ennesima conferma di come certe band non temessero nessun confronto con colleghi ben più affermati. Oggi la band vicentina è in giro da un quindicennio buono, ha pubblicato otto lavori in studio, ha suonato in lungo e in largo per l'Europa (nel suo curriculum anche la partecipazione al celebre Blind Guardian Open Air di Coburg) e non ha nessuna intenzione di mollare il colpo, nonostante tutta una serie di sfortune e cambi di line up che soprattutto negli ultimi anni si sono fatti sentire in modo massiccio.
Abbiamo scambiato due chiacchiere col leader e fondatore Tony "Mad" Fontò e con la nuova cantante Elisa "Over" De Palma, per scoprire qualcosa di più sul nuovissimo "Forever Fight", un disco che ha riportato i White Skull ai livelli dello splendido "Tales from the North". Ecco a voi il resoconto completo di quello che è uscito!
Ciao ragazzi! Innanzitutto complimenti per il nuovo disco, devo dire che mi ha convinto di più degli ultimi due... anzi, a mio parere si tratta del vostro lavoro più ispirato dai tempi di "Tales from the North"... che ne pensi? Ti va di introdurre il disco ai nostri lettori? Tony: Mi fa piacere che ti piace, per me Forever Fight è un capolavoro, ma il mio parere conta poco, noi per fortuna non facciamo i dischi per obblighi contrattuali, quindi se siamo ispirati scriviamo della musica e scriviamo della musica che rispetta il momento di vita dei singoli elementi della band e della band in generale. Forever Fight è il frutto di un lavoro d’equipe e si sente l’energia del nostro insieme.
Parliamo un attimo dei nuovi innesti: dal vivo già li abbiamo visti in azione. Come giudichi invece la loro prova in studio? In particolare, so che Elisa si è occupata di testi e linee vocali... come questo ha influito sul vostro solito modo di lavorare? E che dire invece del fatto che avete un tastierista fisso? Mi sembra che il suono complessivo sia mutato abbastanza, che ne pensi?TONY: che superdomanda…. Iniziamo a dire che tutti sono al massimo della professionalità come già dimostrato dal vivo. Elisa si, si è occupata di testi e linee melodiche, la cosa ha influito positivamente sotto molteplici aspetti, primo su tutti il fatto che Elisa ha costruito delle linee vocali per la sua voce, poi scrivendo tutti i testi ha cantato interpretandoli. Le tastiere in pianta stabile sono state una scelta che ha fatto arricchire il sound, il suono non è mutato radicalmente, diciamo che gli arrangiamenti hanno ricevuto un giusto tributo, senza perdere la potenza di suono, Alessio come tastierista si è integrato perfettamente in una band come la nostra, ha capito subito di cosa il nostro sound aveva bisogno.
Discorso concept: ho visto che questa volta parlate di barbari. Mi racconti qualcosa di più sui testi e, in generale, degli aspetti che avete preso in considerazione riguardo a queste popolazioni? Avete parlato del periodo dell'Impero Romano o vi siete concentrati maggiormente sulle invasioni del IV e V secolo?ELISA: vorrei precisare che non si tratta proprio di un concept-album in quanto non si racconta una sola storia: c’è un comune sfondo storico certamente, nel quale si muovono personaggi reali tra cui Attila e la regina degli Icieni Boudicca, ma anche personaggi immaginari (per dirne alcuni, il giovane fuggiasco di “Escape” e “Feel my Rage” e la protagonista ambigua di “Spy”). Il periodo che ho voluto trattare è proprio quello delle scorrerie del IV e V secolo, quando l’Impero Romano subisce le invasioni da svariati popoli “barbari” e ha inizio il suo inarrestabile indebolimento. “The Roman Empire will fall!” gridano i vandali nella title-track “Forever Fight”! D’altronde degli splendori dell’Impero Romano si era già trattato in passato, e adesso è tempo di rivolta!
Come avete intenzione di impostare le date live? Ci sarà occasione di vedervi in giro per un tour esteso? Credo che i White Skull da questo punto di vista se lo meritino davvero! TONY: I concerti sono iniziati, siamo già on the road. Inizialmente, per i primi mesi, souneremo un po’ qua e là in alcuni club del Nord Italia, poi durante l’estate parteciperemo a dei festival, sia in Italia che all’estero. Da settembre l’attività live aumenterà sicuramente, stiamo pianificando qualcosa di più sostanzioso.
Dopo tanti anni on the road e a fare dischi, c'è ancora qualche traguardo che ti piacerebbe raggiungere? Qual è stato il momento più alto nella storia della band? E il peggiore? TONY: suonare live il più possibile è uno degli obbiettivi che ho sempre avuto e che continuo ad avere. Il momento più alto è stato subito dopo la pubblicazione di Tales from The North, tanti impegni, tanti shows ovunque e subito sotto a scrivere e registrare Public Glory… non abbiamo avuto momenti di buio, diciamo che quello che ricordo come il peggior momento sia quello legato al XIII Skull, sia per le vicessitudini legate alla registrazione sia per i pochi live shows suonati a causa del problema di salute che colpì Gus.
Pensate di far uscire un dvd prima o poi? Il vostro repertorio è ormai veramente ampio, non sentite il bisogno di un prodotto che sia in qualche modo riepilogativo della vostra carriera? TONY: Non sento il bisogno di un best of, ma credo che un DVD ufficiale vedrà la luce durante questo tour. Era già pianificato per lo scorso tour, ma poi tutto andò a monte quando Gus decise di abbandonare la Band, non aveva senso registrare un Dvd di supporto a The Ring con un'altra voce.
Come giudichi l'attuale scena metal rispetto a quella dei tuoi esordi? C'è qualche gruppo nuovo che reputi interessante? Inoltre: a me sembra che, col diffondersi sempre più ampio di musica spazzatura, stiano diminuendo le occasioni dei giovani di avvicinarsi a ciò che veramente vale la pena ascoltare. Mi spiego meglio: quando avevo 11-12 anni io e i miei compagni ci passavamo le cassette degli Iron Maiden e dei Guns and Roses, per non parlare di Europe e Queen. Oggi vanno Tokyo Hotel, Fall out Boy e compagnia bella... che speranze ha un adolescente di avvicinarsi al metal (ma anche al rock in generale)? Deve per forza avere un fratello maggiore o un padre che lo introduca? TONY: ah ah ah mia figlia in questo senso è fortunata… L’attuale scena Metal è formata da vecchi Leoni e poi da altre band più giovani e non. Chi ascolta il Metal c’è e lo dimostrano le presenza ai vari concerti. La nascita di nuove Band pseudo-rock è un fenomeno che c’è sempre stato, diciamo che un metallaro che si rispetti non ascolta i Tokyo e qualcosa… queste band come dicevo prima ci son sempre state e ci approcciano chi non ne vuol sapere di Metal. Oggigiorno non ci son più le cassettine, ma i giovani navigano in internet e fanno un gran passaparola e seguono le nuove cose proprio da lì… ciò che si è veramente perso è il modo che avevamo noi di fare, quello di ritrovarsi fra amici e ascoltare i nuovi dischi appena usciti, ora i ragazzi stanno su msn e si scambiano informazioni da lì. Sarò nostalgico ma era più bello una volta, però a ciascuno il proprio tempo.
Come giudichi, a distanza di anni, i vostri due primi lavori? TONY: non li giudico, li ascolto. I primi due lavori stanno bene collocati nel loro periodo, non avrebbero senso se scritti adesso, ma in quel periodo quella era la nostra energia e la nostra visione dei Teschi, quella era la nostra musica.
Lo so che è presto ma... in che direzione vi piacerebbe muovervi in futuro? Farete un altro concept a sfondo storico o esplorerete nuovi orizzonti? ELISA: A dire il vero ho già in testa da tempo le tematiche del prossimo album, ne ho anche già parlato con la band che ha accolto molto bene l’idea. Sarà sempre “a tema”, ma non posso definirlo esattamente “storico”... non voglio e non posso sbilanciarmi oltre!!
Bene, questo è tutto! Spero passerete presto da Milano, così avrò modo di vedervi dal vivo! Per ora mi sono dovuto accontentare del vostro brevissimo set al Rockin' Field... ma potevano anche farvi suonare di più, sbaglio? Ciao Tony, in bocca al lupo per tutto e a presto! TONY: Bah sai non giudico i bill e running order, tanto non serve a niente mettersi a questionare, meglio prendere ciò che viene e viverlo al massimo dando il massimo per il pubblico che come noi arriva presto per non perdersi lo show. Grazie a te per l’intervista e un saluto a te, alla redazione di EUTK e ultimo ma non in ultimo a tutti i nostri fans.
Ricambiamo di cuore! Andate a comprarvi "Forever Fight", questa è una band di cui essere orgogliosi!
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