I tosco-lombardi Kernel sono una consolidata realtà del panorama estremo nazionale grazie alla lunga gavetta underground che ne ha forgiato stile ed attitudine. "Servant Of God", primo full-lenght album ufficiale del gruppo in nove anni, ci conferma la cosa e ci propone una band quanto mai incazzata...
Ciao ragazzi, parliamo del vostro “Servant Of God”. Dopo nove anni di onorata carriera underground, anche se con cambi di lineup ed intoppi vari, siete arrivati all'agognato full-lenght di debutto. Soddisfatti del risultato?
Claus: "Molto soddisfatti, con Servant Of God siamo riusciti finalmente a dare vita a una serie di progetti rimasti nel cassetto per tanto tempo, si tratta quindi più che altro di una soddisfazione personale indipendente dal giudizio della critica, abbiamo pubblicato un album come volevamo e con le canzoni che ci siamo portati dietro in questi anni."
Vi definite Thrash/Hardcore/Metal. Vi va di descrivere meglio ai lettori il vostro sound?
Claus: "Il genere principale è sicuramente radicato in un filone Thrash, ci definiamo più che altro Thrashcore per via dei nostri trascorsi in ambienti Hardcore appunto, dai quali sentiamo di essere in qualche modo contaminati..."
A livello di songwriting, chi di voi è l'artefice? Più in generale, com'è la divisione del lavoro all'interno dei Kernel?
Ivan: "Il 'lavoro' più difficoltoso è incontraci, a causa della distanza che ci separa (Milano/Lucca) eheheh, le vecchie canzoni sono nate con la vecchia formazione la quale lavorava su delle jam session che poi venivano rielaborate con calma, mentre ora io scrivo e adatto i testi sulla musica che Claudio e Daniel abbozzano e poi argomentiamo il risultato tra noi."
Spiegateci il significato dell'inquietante copertina di “Servant Of God”. L'idea, il soggetto, sono stati vostri o vi ha contribuito l'autore (Giuliano DelMoretto – ndr)?
"Diciamo che Giuliano è stato capace di realizzare una grafica in grado di rappresentare in immagini quello che volevamo esprimere con l'album e ti confermo che è tutta farina del suo sacco. Il significato è molteplice, la copertina rappresenta a immagini l'effetto che la chiesa, intesa come istituzione politica e non come apparato religioso, ha provocato sull'uomo; ha imposto il proprio simbolo sulla libertà di credo e segnato definitivamente, come una cicatrice appunto, l'intera società. Il messaggio è rappresentato dalla croce ma lo intendiamo rivolto a tutte le grandi sette politico/religiose, tra l'altro spesso ci capita di essere scambiati per una band cristian metal solo perché la croce rappresentata sul volto dell'uomo non è al contrario (o nel giusto verso per alcuni :). La croce è nella posizione 'canonica' perché è così che la chiesa se ne è servita per violentare la razza umana."
Parlateci del messaggio che volete far passare attraverso la vostra musica ed i vostri testi.
Ivan: "Il messaggio espresso dai testi e musica vuole essere un mezzo di contestazione o protesta verso argomenti di attualità o comunque su tematiche che avvertiamo come minacce, credo sia emozionante poter esprimere agli altri il proprio consenso o dissenso tramite la musica scegliendone il grado di aggressività."
Alcuni dei brani racchiusi nell'album sono già stati editi sui vostri vari demo e promo all'attivo. Come mai non avete optato per un disco con del materiale completamente nuovo?
Claus: "le vecchie canzoni erano comunque nate in previsione di prendere forma in un album ufficiale quindi abbiamo optato per 'salvarne' qualcuna da aggiungere al materiale inedito che è poi stato registrato, in ogni caso le stesse sono state reinterpretate dallo stile della nuova line-up quindi in qualche modo sono un riflesso della formazione attuale."
Come ho avuto modo di dire nella recensione, ho riscontrato in voi un po' della sana ed ingenua rabbia che era tipica delle band hardcore di casa nostra come Indigesti e Negazione. In che rapporti siete con quelle sonorità e con quell'attitudine?
Claus: "L'hardcore è sempre stato nei nostri stereo quindi forse una sorta di influenza 'attitudinale' l'abbiamo assimilata da questa scena, dalle band che hai citato in aggiunta ad altri rappresentati storici quali Raw Power, Wretched e tanti altri ... anzi, proprio pochi minuti fa stavamo parlando di scrivere, in aggiunta ai pezzi in lavorazione, del materiale prettamente Hardcore :)"
Siamo entrati in un argomento che mi sta a cuore: il punk. Vi propongo una domanda che mi piace rivolgere un po' a tutti i musicisti, come voi, un po' di confine. Secondo voi, punk e metal sono (o sono stati) veramente due mondi separati ed in conflitto tra loro? Oppure dei punti di contatto (sia musicali che attitudinali) ci sono sempre stati?
Claus: "Il punto di contatto musicale sicuramente c'è e c'è stato, soprattutto per il thrash che ha preso forma in un periodo di "sperimentazione" tra generi per l'epoca estremi tra i quali appunto anche il punk, mondi separati direi di no, c'è un'attidudine comune che in qualche modo lega queste due correnti, per quanto riguarda il conflitto non saprei, ognuno, legato ad un determinato genere, tende a tirar l'acqua al suo mulino: io ascolto metal, tu ascolti punk. bella."
Ora una domanda alla quale siete chiamati a rispondere singolarmente. Quali sono stati e/o sono tutt'ora i vostri punti di riferimento? I musicisti ai quali, magari all'inizio, vi siete ispirati, quelli che vi hanno fatto dire: “Ecco, anch'io voglio fare quello!”
Ivan: "Per quanto mi riguarda direi Sodom, Metallica, Sepultura, Nuclear Assault e altri classiconi..."
Claus: "Quando ho iniziato a suonare ero influenzato più dai generi che da musicisti di riferimento, nel senso che avevamo idee talmente differenti a livello musicale che ci portavano principalmente a sperimentare, successivamente forse mi sono sentito più vicino al filone thrash anni '90 dei Pantera, Machine Head, Sepultura, e alla vena Hardcore americana capitanata da band come Sick Of It All, Agnostic Front, Shelter, etc..."
Paolo: "Steve Harris, Cliff Burton, Pantera, Stuart Hamm per citarne alcuni..."
Daniel: "Ho iniziato a suonare a 9 anni e a quell'età non avevo le idee molto chiare, sinceramente non so nemmeno io perché ho iniziato a suonar la batteria :), un po più tardi le maggiori fonti di ispirazione sono stati Slayer, Sepultura, Exploited, Pantera e altri..."
Che strumentazione avete usato in sala registrazione? E quale (se diversa) usate abitualmente?
"Beh siamo andati in sala con la nostra roba, io ho portato la mia strumentazione e ci ho lavorato in studio per ricreare il suono che solitamente uso live, stessa cosa per Daniel e gli altri. C'è da elogiare più che altro Luca (Illogicist) per la competenza e l'abilità nel ricreare a livello sonoro quello che volevamo."
Una mia curiosità: all'inizio facevate uso di una seconda chitarra (ritmica). Ora è il solo Claudio ad occuparsi della sei corde. Non sentite l'esigenza di una seconda chitarra dal vivo? Vi chiedo questo anche in considerazione del fatto che Ivan (il cantante – ndr) ha precedentemente collaborato con voi come chitarrista ritmico...
Ivan: "E' stato un piacere del passato prendere il posto di Roberto ma la mia inclinazione è quella dell'ulro :) .. e poi ora stiamo bene così, il feeling è quello giusto, l'atmosfera c'è ed è buona quindi ci sarebbe il rischio che possa capitare un rompicoglioni."
Su YouTube c'è un video (abbastanza folle) che ritrae il release party di “Servant Of God”. Volete raccontarci un po' come è andata la serata? Aneddoti (che si possano raccontare.... :D )?
Claus: "ahahaha .. allora innanzitutto c'è da dire che quel video è un accurato montaggio realizzato da Rob dei Devastator, più che la serata ha voluto rappresentare lo spirito con il quale è stata affrontata e devo dire che ci è riuscito egregiamente :) .. qualche aneddoto ci sarebbe anche ma forse è meglio non raccontarlo...
Il disco è stato registrato con Luca Minieri al Dissonant studio di Aosta. Come giudicate l'esperienza? Farete riferimento ancora a Luca in futuro?
Ivan: "L'esperienza è stata molto positiva, siamo stati ospiti di Diego e Luca, ci hanno sfamato, si sono presi cura di noi, ci hanno portato a sbronzarci in locali pieni di topa; se faremo riferimento ancora a Luca? Certo. ... ma a parte questo hanno lavorato con noi in modo estremamente serio e professionale.
Facciamo il punto della situazione dei Kernel allo stato attuale delle cose. Tra un concerto e l'altro state magari scrivendo del nuovo materiale? Parlateci delle vostre prossime date live.
Claus: "Stiamo cercando di organizzare date in tutta Italia a promozione di Servant Of God, a breve annunceremo i prossimi appuntamenti ai quali invitiamo tutti a dare un po di supporto e sopratutto a scassarsi con un po di vecchio, sano e genuino thrashcore. I pezzi nuovi come già anticipato sono in fase di elaborazione, ma per il momento non abbiamo fissato scadenze per la registrazione del nuovo materiale."
Ok ragazzi, siamo alla fine dell'intervista. Dite tutto (ma veramente tutto) quello che volete ai lettori di EUTK!
Ivan: "Andate a farvi fottere!!!!"
Claus: "Compratevi il disco (anche se vi fa schifo) e non rompete le palle!"
Paolo: Mi raccomando non bevete troppo e siate prudenti, we love you all."
Daniel: "Non è vero nulla."