Gli scozzesi Concept Of Time, con "A New State Of Thought", si sono rivelati come una formazione in grado di fare il cosiddetto salto di qualità. Nonostante il minutaggio ridotto dell'EP in questione hanno, infatti, messo in campo capacità compositive ed esecutive non indifferenti, che sono alla base di una proposta musicale dalle diverse sfaccettature...
I Concept Of Time sono una formazione giovane e non molto conosciuta dalle nostre parti, potremmo quindi partire parlando del vostro background, no?
Ci siamo formati nel 2006 grazie a Scott McLean (keyboards), e la prima line-up completa era composta da Tom Perrett (voce e chitarra), Alan Kennedy (basso) e Chris Gallagher (batteria). Con questa formazione abbiamo realizzato un demo intitolato "Suffer in Silence", e ci siamo poi messi al lavoro sull’EP di debutto "A New State of Thought", con Phil Morrison alla batteria e Andy Marshall al basso.
In questi tre anni abbiamo suonato con diverse bands, quali Kamelot, Serenity, Korpiklaani, Alestorm, Blaze Bayley, Sabaton... ed abbiamo anche preso parte al Bloodstock Open Air 2008.
Come sono stati accolti, rispettivamente il primo Demo CD ed ora il nuovo EP dai media?
Scott: entrambi sono stati ben accettati, e abbiamo avuto la soddisfazione di ricevere anche parecchi complimenti da diversi dei gruppi con cui abbiamo suonato, ma quanto vogliamo raggiungere con questa band è molto più di questo.
Tom: le cose stanno andando piacevolmente bene, con un sacco di belle parole d'incoraggiamento, proprio quello che desidera una formazione senza contratto.
Che cosa intendete per "A New State of Thought"?
Tom: "A New State of Thought" significa che adesso tu sei aperto a nuovi ideali e non sei limitato ai normali canoni di pensiero.
Ci sono quindi dei messaggi nei vostri testi? I titoli di alcune delle vostre canzoni sembrano un po' atipiche per una Metal Band, senza abusare dei soliti True, draghi, spade, sangue... sempre che voi vi consideriate una Metal Band?
Tom: alcune delle canzoni hanno un forte messaggio ma io non li svelerò in modo che la gente possa farsi una propria opinione sui testi. E' facile scrivere di spade e di dragoni perchè non hanno alcun reale significato per un individuo, ma quando tu riesci a creare un brano musicale o una serie di testi che toccano nel profondo le persone, facendogli sentire che sono stati scritti per loro, ecco, questo per me è il potere della musica.
Direi che noi siamo una formazione musicale che suona musica metal
Phillip: Yes! Io considero i Concept Of Time come una Metal band.
Scott: al momento io tendo a considerarci come una metal band, ma come una che non è certo spaventata nell’andare oltre quello che è solitamente considerato come metal.
L'intro "Open Your Eyes", con tanto di spoken words, ha un tono drammatico ed allo stesso tempo un taglio teatrale... quasi cinematografico.
Tom: personalmente amo da sempre le colonne sonore.
Scott: tutti noi amiamo le colonne sonore e vogliamo ricreare un'atmosfera ed un tono drammatico nelle nostra musica, ma non c'è alcun film in particolare che ci abbia influenzato.
Come è nato l'EP? Chi sono i principali compositori della band? Seguite un iter particolare durante le fasi di composizione?
Scott: Non c'è una procedura stabilita nello scrivere un brano, in linea generale le canzoni sono state tutte scritte in sala prova, con alcune delle canzoni che hanno avuto un input maggiore da parte di alcuni membri rispetto agli altri, ma tutti quanti hanno dato il loro contributo allo sviluppo delle canzoni.
Phillip: Tutti noi scriviamo le parti assegnate ai nostri rispettivi strumenti, con tutti i membri che realizzano e suggeriscono diverse parti per ognuna delle canzoni.
Avete ricevuto un'educazione musicale?
Tom: autodidatta.
Phillip: anche io sono autodidatta.
Andy: ho iniziato a suonare la chitarra sin da quando avevo quattordici anni e da allora ho provato anche altri strumenti. Ho poi iniziato a suonare il basso solo da quando mi sono unito alla band, nel dicembre dello scorso anno.
Scott: ho fatto una sola lezione di tastiere quando ero più giovane, ma a parte questa esperienza sono un autodidatta.
Siete coinvolti con altri gruppi o avete qualche side project?
Scott: al momento sto producendo un CD per una symphonic metal band spagnola che si chiama Karlahan ed ho anche suonato qualche parte di piano sul CD, che dovrebbe uscire tra un paio di mesi, ma a parte questo nient’altro che meriti di essere menzionato.
Tom: io ho suonato in poche altre bands a quella attuale, ma nessuna degna di nota.
Phillip: si, ma è terminata a causa di differenze musicali.
Andy: io sono stato coinvolto in diverse formazioni locali ma niente che valga la pena di essere citato.
Avete suonato con diverse formazioni importanti, come, ad esempio, Blaze, Kamelot, Korpiklaani... cosa avete imparato a fare... e cosa a NON fare?
Tom: ho imparato che i concerti migliori sono quelli sui quali non ci pensi troppo.
Scott: che tu devi andare avanti senza stare a curarti di quanto possa essere male organizzato, dare tutto quanto nella tua performance (proprio come Blaze Bayley) è la cosa più importante di tutto.
Andy: io ho imparato che non voglio certamente diventare arrogante come alcune di quelle bands, ed anche a non aspettarmi che tutto fili liscio quando si suona di supporto a formazioni più importanti.
Phillip: mi ha insegnato a preparare e settare il mio equipaggiamento molto più velocemente, a causa del brevissimo tempo che hai a disposizione nel cambio set tra due differenti bands.
Quale potrebbe essere il bill dei vostri sogni?
Tom: Manowar, Evergrey, Concept of Time ed un gruppo locale come opening act.
Scott: Muse, Portishead e Yann Tiersen.
Phillip: alcuni dei gruppi con i quali mi piacerebbe suonare sono i Pagan's Mind, Porcupine Tree, Therion, Equilibrium, Children of Bodom.
Andy: Burzum, Agalloch, Primordial, Alcest, Silverchair, Rammstein e Bathory sarebbero ottimi!
E quali albums e formazioni credete abbiano avuto il più grande impatto nella storia del Metal?
Phillip: gli Iron Maiden con "Number of the Beast", Slayer e "Seasons In The Abyss", Children Of Bodom con "Hatebreeder", ed i Sentenced di "The Funeral Album".
Andy: non so per il Metal, ma per il sottoscritto Burzum ed i Bathory!
Scott: le metal bands che hanno avuto il maggiore impatto su di me sono state gli Evergrey ed i Therion.
Tom: sono troppe da citare, tuttavia tra i tanti credo che "Triumph Of Steel" dei Manowar sia il mio favorito.
Quali sono i punti di forza dei Concept of Time, e quali dovete migliorare? Le vostre ambizioni future?
Scott: diverse volte, nelle recensioni di "A New State Of Thought", ci è stato detto che non suoniamo come altre bands, e questo è proprio quanto ci siamo prefissati di fare e che consideriamo una delle nostre principali caratteristiche. Ci sono poi un sacco di aspetti che possiamo migliorare, dal songwriting, alla produzione ed il nostro live sound, ma a questo punto della nostra carriera la cosa più importante e di non smettere mai nel cercare di migliorarsi e di non soffermarsi sulle posizioni raggiunte. Per il futuro vorremmo fare un sacco di tour.
Tom: c'è sempre spazio per il miglioramento e noi speriamo di andare avanti quanto più possiamo.
Grazie per aver partecipato a questa intervista, le ultime righe sono a vostra disposizione…
Tom: grazie a chiunque si sia preso il tempo di leggerla, e ancora di più a tutti quelli che sono stati gentili con noi riguardo al CD, spero di vedervi in un tour un giorno o l'altro.
Scott: il nostro ultimo EP "A New State Of Thought" è uscito ed è disponibile sul nostro official webshop così come attraverso Itunes, Amazon etc....
Andy: Barry Trent vi sta osservando!
Phillip: grazie a tutti coloro che in qualunque modo ci hanno supportato.