Nello scegliere il titolo dell'album i Subhuman hanno toccato diversi aspetti, dall'horror (evidente la citazione al più grande successo di Dario Argento), un po' di demenzialità (il gioco di parole tra rosso e rozzo) ed una bella dose di sana ignoranza e volgarità (ancora rozzo)... mi sarò perso qualcos'altro? Boh... lo chiediamo al loro chitarrista e principale compositore Matteo Buti.
Ehilà Matteo, ho visto giusto?
Ciao Sergio! Nient’altro da dire, evidentemente hai capito a pieno la nostra “dichiarazione d’intenti”. “Profondo Rozzo” è un’espressione che ci rappresenta al 100% e non penso che potesse esistere un titolo più adatto di questo per il nostro primo album…
Come si riallaccia invece il tutto all'immagine di copertina?
L’immagine di copertina è stata realizzata da Manuel Bravi ispirandosi al testo della title-track. Questa canzone parla di un killer professionista che muore, ma che invece di andare all’inferno, per qualche errore finisce in paradiso, un ambiente che proprio non pare conciliarsi con la sua natura malvagia, quindi comincia a seminare morte e distruzione nel regno dei cieli. La copertina raffigura proprio questo personaggio travestito da angelo e imbrattato dal sangue delle creature celesti che ha ucciso.
Spostiamo un attimo l'attenzione dal disco, per scoprire cosa avete fatto nel tempo trascorso tra "Delirio No. 1" ed il vostro esordio sulla lunga distanza?
In effetti sono passati diversi anni tra le due release, ma se conti che abbiamo rivoluzionato la line up, tenuto una miriade di concerti e trovato un’etichetta, magari riuscirai meglio a giustificarti tutto questo tempo… Senza contare che, da buon perfezionista quale sono, sono abbastanza lento nel comporre.
Come mai... e sopratutto in che modo siete riusciti a trovare il supporto di una label situata addirittura in Canada?
Semplicemente abbiamo registrato il disco e poi ci siamo dati da fare spedendo pacchetti promo a etichette di tutto il mondo. Tra le proposte che ci sono arrivate, la migliore era quella della Maple Metal, quindi abbiamo firmato per loro. È una piccola label, ma quei ragazzi sembrano veramente credere nei Subhuman, e noi non possiamo che esserne felici.
Non vi ha creato problemi la scelta di continuare a cantare in italiano?
Abbiamo una label canadese e le recensioni del disco stanno andando addirittura meglio all’estero che in Italia, quindi direi di no. Ma anche se fosse non ce ne fregherebbe assolutamente nulla. Suoniamo per passione e non avrebbe senso scendere a compromessi: i Subhuman cantano in italiano. Prendere o lasciare.
Dopo la cover di "Surprise! You're Dead!!" ora è toccato a "Il Bersagliere Ha 100 Penne"... cosa c'è dietro una sua scelta così particolare?
Diciamo una semplice coincidenza eheheh: qualche anno fa un’associazione delle nostre parti decise di realizzare una compilation di canti partigiani coverizzati da bands della zona. Fummo contattati anche noi, accettammo la proposta e ci venne assegnato proprio “Il Bersagliere ha 100 penne”. Visto che sarebbe stato impossibile riadattare la melodia al nostro stile abbiamo deciso di costruire un pezzo completamente nuova attorno al suo testo. Ne è venuta fuori una canzone diretta, velocissima e carica di groove.
Guardando agli altri brani, vi si vede, o meglio ascolta, passare con disinvoltura da una "Nata Troia" a "Infamia & Potere"... c'è una qualche sorta di continuità nelle vostre liriche?
Le nostre liriche trattano tematiche molto varie. L’unico vero filo di continuità penso si possa ritrovare nella onnipresente vena dissacrante. Per il resto Zula parla di qualunque cosa gli venga in mente, e tengo a far notare che ogni testo non è stato scritto tanto per dare un senso ai suoi vocalizzi, ma ha un significato ed un’origine ben precisi.
E' stato ... ehm ... duro collaborare con Laura Panerai?
AHAHAHAH! No assolutamente, dal momento che non ci abbiamo collaborato. Abbiamo semplicemente preso un sample del suo provino (famosissimo su youtube) e l’abbiamo piazzato come intro per “Nata Troia” (pezzo a lei dedicato). L’unica cosa cosa che abbiamo fatto è stato chiedere l’autorizzazione al grande Alex della Cento per Cento per poterlo usare. Una volta ci accordammo con lei perché partecipasse a un nostro show, ma purtroppo la cosa è saltata all’ultimo. Peccato…
Ma dal vivo siete più seriosi? ... certo che a vedere alcune delle vostre foto live non sembrerebbe proprio!!
Fermo restando che cerchiamo sempre di essere più professionali possibile, non ti nascondo che concepiamo il live come un’ottima occasione per divertirci e divertire. So che a volte possiamo non sembrare troppo ortodossi, ma preferiamo coinvolgere il pubblico e magari sparare un paio di cazzate piuttosto che fare i cattivoni a tutti i costi.
Ancora un passo indietro... come mai non avete recuperato nessuna delle canzoni presenti su "Delirio No. 1", un ottimo demo, se ben ricordo accolto positivamente...
Sì, penso anche io che le canzoni di quel demo fossero ottime, ma sono diversi i motivi per cui abbiamo deciso di non riprenderne. Prima di tutto perché sono passati più di 4 anni tra i due dischi, poi perché i pezzi di “Delirio n°1” erano molto Thrash in senso stretto, quindi diversi come approccio rispetto ai pezzi di “Profondo Rozzo”, più maturi e votati all’estremismo. In parole povere si tratta di diverse epoche per la band, quindi abbiamo preferito farle rimanere ben distinte. Non escludo però di riprendere uno o due pezzi sui successivi album, magari in una versione riarrangiata dalla nuova formazione.
E quali sono le reazione della stampa e dei fans di fronte a "Profondo Rozzo"?
Il disco sta andando davvero bene sia per la critica che per il pubblico. “Delirio n°1” ebbe un successo enorme per essere un semplice demo e con “Profondo Rozzo”, pur sapendo di aver fatto un bel lavoro, avevamo un po’ paura di deludere le aspettative che la gente aveva nei nostri confronti. Fin dai primissimi feedback però queste paure sono svanite: il disco è piaciuto a tutti e i complimenti stanno arrivando veramente da ogni parte. Addirittura le recensioni all’estero sono migliori di quelle, pur ottime, provenienti dall’Italia. E non è cosa da poco, specie contando il fatto che cantiamo in italiano…
Riuscirete a promuoverlo da vivo... magari anche all'estero?
I concerti sono il motivo principale per cui la band esiste, per cui faremo di tutto per suonare più possibile. Riuscire a suonare anche fuori dall’Italia sarebbe veramente bello visto che non l’abbiamo mai fatto… speriamo in bene.
Altri bei propositi e progetti in vista per il futuro?
Comporre pezzi ancora migliori di quelli di “Profondo Rozzo” per il prossimo disco e, forse, girare un videoclip per “Nata Troia”.
Beh... ce la fate a lasciare un ultimo messaggio agli ascoltatori senza cercare di afferrarli per la gola o per le... palle?
Sì, venite a trovarci su www.myspace.com/subhumanweb e ascoltate i nostri pezzi. Se vi piacciono comprate in nostro disco, vi assicuro che vale la pena bere due birre in meno e investirci 10 euro. E venite a vederci prima che il nostro cantante Zula muoia affogato nel proprio vomito… AHAHAHAH!