L'ultima volta che ci siamo sentiti è stato in occasione di "Target Hate", anche se nel frattempo ho avuto la possibilità ed il piacere di ascoltare sia "War Was Won" sia il nuovo album degli Irreverence, "Upon These Ashes". Chissa cosa è successo nel frattempo in casa Irreverence...
Ciao Sergio, ne è passato di tempo in effetti! Beh da "Target: Hate" sono successe parecchie cose. Siamo passati attraverso un cambio di line-up (ingresso in formazione di Luca Colombo alla chitarra che ha preso il posto di Stefano Bertolotti ndr), e un cambio di etichetta (da ODS Records a Noisehead Records ndr), quindi direi proprio che qualcosa è cambiato eheheheh! Sicuramente queste sono le due cose più degne di nota, ma non solo queste. Abbiamo avuto occasione di dividere il palco con i Sodom durante la passata edizione del "MILANO THRASH FEST" e di prendere parte alla nuova venuta italica degli amici TANKARD (
e comunque io c'ero eheh !! n.d.S.), oltre ad aver collezionato diverse date sul territorio italiano, ma non solo. Abbiamo inoltre avuto avuto l'onore di essere tra le bands che hanno contribuito al tributo ufficiale ai TANKARD con la nostra personalissima versione di "BEERMUDA" contenuta in "BEST CASE SCENARIO", album uscito nell'estate del 2007 per AFM RECORDS. Insomma tanta carne al fuoco, ma dalle nostre parti è difficile che non ce ne sia!
Ci racconti come è nato e poi sviluppato "Upon These Ashes"?
"Upon These Ashes" è nato come sono nati tutti i nostri dischi fino ad ora, dal parto delle nostre menti deviate...ahahahah!! Scherzi a parte, questo disco è molto particolare in questo senso. Dopo l'uscita di "WAR WAS WON" abbiamo vissuto una fase di stallo compositivo dovuta anche all'attività live molto intensa. La fase compositiva aveva lasciato posto alla promozione in sede live, e così è stato fino all'Autunno 2010, quando ci siamo messi alla ricerca di una nuova label dopo la rottura con ODS Records. Si può dire quindi che "Upon These Ashes" sia stato concepito, composto e arrangiato in circa sei mesi, anche se l'ultima studio release risale a circa 5 anni fà.
Ed ora te la senti di sbilanciarti e svelarci quali sono le aspettative legate al nuovo album?
In tutta sincerità contiamo molto su questo nuovo lavoro. Questo perchè lo riteniamo un lavoro davvero all'altezza qualitativamente, e non mi riferisco alla caratira dei brani che può essere opinabile o comunque soggettiva. Parlo del lavoro a livello di sound che il fonico che ci ha seguito (Mario Jezik ndr) è riuscito a concretizzare e a tirare fuori dalle nostre songs. Sincerqamente penso sia, dopo tanti anni, il coronamento di quanto abbiamo sempre cercato a livello di produzione. Un sound potente, fresco, attuale, che completa alla perfezione il nostro songwriting contribuendo in maniera decisiva a quanto hai potuto ascoltare. La nosra speranza è che questo nuovo prodotto, abbia la visibilità che si merita e possa arrivare a quanti più ascoltatori possibili, in quanto siamo convinti che sia un lavoro assolutamente all'altezza di un mercato internazionale e destinato ad un audience davvero vasta.
Sebbene non ci sia più lo zampino di Harris Johns, le influenze della vecchia scuola thrash tedesca si fanno sentire lo stesso... tra l'altro come mai per "Upon These Ashes" non avete proseguito con questa fruttuosa collaborazione?
Il rapporto che ci ha legato da Harris Johns è stato sicuramente una fase della nostra carriera determinante. Con Harris abbiamo fatto il cosidetto "salto di qualità" sotto diversi aspetti, primo fra tutti l'approccio mentale e la professionalità che lui per primo metteva nel suo modus operandi. Non saremo mai grati abbastanza ad Harris per quanto ci ha insegnato nel corso delle due esperienze in studio con lui, e la nostra idea è poterci tornare a lavorare in futuro. Sicuramente le "influenze della vecchia scuola thrash tedesca" sono legate anche al grande lavoro che ha fatto con noi su "Target: Hate" e "War Was Won", quando è stato in grado di garantirci un sound "adatto" alle nostre esigenze in quel determinato periodo, ma come hai potuto ascoltare, il cambio di sound engineer non ha certo intaccato il nostro spirito compositivo. Abbiamo provato delle nuove soluzioni in studio in quanto il nostro rapporto con la nuova etichetta (Noisehead Records ndr) prevedeva l'utilizzo dei loro studi e del loro sound engineer e, anche se la cosa inizialmente ci preoccupava non conoscendo il fonico in questione, alla fine ci ha premiato. Mi piace dire che il nuovo sound abbia semplicemente "attualizzato" la nostra musica dando una ventata d'aria fresca allle nostre composizioni.
Ma un po' di Germania è comunque confluita in "Echoes Of War", no?
Direi di sì, nello specifico nella canzone da te citata, non a caso abbiamo avuto Tom (Angelripper ndr) ospite proprio su quella traccia. D'altra parte non abbiamo mai nascosto la nostra predilizione per le sonorità teutoniche, anche se non sono le uniche influenze che si possono sentire in questo studio work. Direi che la definizione promozionale che la nostra label ha dato a "Upon These Ashes" è perfetta per rendere l'idea di quanto l'ascoltatore si presta ad ascoltare: "Violento, veloce, intenso. Prendete l'attitudine dei Motorhead, mixatela con l'aggressività dei Sodom e il killer riffing dei Kreator, aggiungete al tutto una vena hardcore e avrete UPON THESE ASHES!."
E' un caso che Tom abbia preso parte proprio ad una canzone che parla di guerra?
Non saprei dirti se è un caso o meno, sta di fatto che credo che quella canzone sia perfetta per lo stile e le vocals di Tom. Certamente una volta saputo delle collaborazione che si andava concretizzando ho pensato a delle liriche potessero adattarsi a Tom, sotto il piano professionale e personale. La scelta è ricaduta su "Echoes Of War", brano le cui liriche sono legate a quanto accaduto nella prima guerra mondiale, e a quanto gli accadimenti stessi della guerra in questione ci servano da monito per il futuro.
Peraltro mi sembra che sia anche l'unica liricamente orientata a queste tematiche... quali argomenti avete affrontato nel corso dell'album?
Il discorso legate alle liriche è molto ampio. La "storia" delle nostre liriche è legata da un filo conduttore dal primo disco che pubblicammo ("Totally Negative Thoughts" ndr). E' come se fosse una storia che è cominciata (e checontinua ancora nel corso degli anni) partita dal rifiuto della coscienza comune ("Totally Negative Thoughts" ndr), passata poi all'odio per le istituzioni, inteso socialmente e eticamente ("Target: Hate" ndr), e arrivata fino alla personale vittoria concettuale e morale su di esse ("War Was Won" ndr). "Upon These Ashes" è il passo successivo, la ricostruzione sulle ceneri di quanto affrontato e distrutto, e il rinnovamento mentale che ne è conseguito attraverso la consapevolezza di quanto avvenuto. Non è facile descriverti esattamente gli argomenti trattati nelle liriche in quanto più "morali" che "pratici". Si può comunque dire che la tematica di base trattata è sicuramente la volontà di "non lasciare che sia" ma di contribuire al cambiamento.
In passato avete ripreso "Agent Orange" proprio dei Sodom e successivamente "Pull The Plug" dei Death, stavolta nessuna cover... una scelta voluta oppure non siete riusciti ad accordarvi su un singolo brano? Che so magari un pezzo di qualche formazione Thrash/Death scandinava… giusto per spezzare l'egemonia statunitense e germanica?
Abbiamo pensato che fosse giunto il momento di produrre un full lenght che rappresentasse la band a 360° gradi, senza una cover che avrebbe potuto fuorviare l'ascoltatore. Dopo quattro studio album, ci è sembrata la soluzione più adatta, anche se tutt'ora ci divertiamo molto a eseguire cover dal vivo, e penso che non mancheranno mai nei nostri live shows. Per rispondere alla seconda parte della tua domanda, non ci sentiamo legati alla scena scandinava, tant'è che nessuno di noi ne è un grande ascoltatore, a parte rare eccezioni.
Le due canzoni appena citate possono, infatti, essere utilizzate per raffigurare le due facce degli Irreverence, anche se credo che sia stato il Thrash teutonico ad avervi maggiormente influenzato... o sbaglio?
Senza dubbio. Motivo per cui le abbiamo incluse in due nostre release, anche se nello specifico di "Pull The Plug" (cover song dei Death ndr) è stato più un tributo a Chuck Schuldiner, scomparso proprio in quel periodo. Una sorta di omaggio a una genio della musica estrema, a cui ci sentivamo in dovere di dedicare un tributo. Come dicevo, la nostra ispirazione primaria è senz'altro il thrash teutonico, e non credo che questo tratto distintivo cambierà in futuro.
Ad ogni modo, siete stati sicuramente tra i precursori nel proporre in Italia un certo tipo di sonorità...
Ti ringrazio, per noi è un grande motivo di orgoglio. Dopo 15 anni passati sulla scena, questo tua affermazione suona come una sorta di "consacrazione" del lavoro da noi svolto in tutti questi anni e non possiamo che esserne fieri. L'Italia, per quanto bistrattata, vanta una scena decisamente florida e valida qualitativamente, ed essere indicati come precursori di uno stile, in qualche modo, gratifica tutti noi.
In passato non vi siete fatti scappare diverse buone occasioni per suonare dal vivo, quali saranno i vostri prossimi appuntamenti live?
Stiamo pianificando il tour promozionale di supporto a "Upon These Ashes, e molte saranno le sorprese sotto questo aspetto, ma attualmente non vogliamo sbilanciarci troppo, in quanto ancora in fase di definizione. I prossimi appuntamenti confermati sono cmoumuque degni di nota, e ci vedranno prendere parte ad eventi molto interessanti. Cominciando dal 31 Luglio quando saremo a Verona nel contesto dell'""ART POLLUTION FEST" in compagnia di Vehement, degli amici Nashwuah e di altre bands, passando poi al 19 Settembre quando saremo a Bologna per il "ROCK HARD FESTIVAL ITALY" in compagnia di Sodom, Grave Digger, Exciter, Tygers Of Pang Tang e molti altri, e comcludendo il 13 Novembre con il "NOISEHEAD LABEL NIGHT FESTIVAL" a Vienna.
Non avete avuto nessuna chance per suonare all'imminente Gods of Metal?
Hai toccato un tasto dolente. Non posso nascondere che per noi sarebbe davvero una grande occasione sopratutto per quanto riguarda la visibilità che ci darebbe a livello nazionaloe e mediatico. Non ti nascondo che in passato abbiamo provato a contattare la Live per valutare un eventuale inserimento nella bill, ma purtroppo non ci sono state possibilità di essere inseriti per motivi che non conosciamo fino in fondo, o che comunque non ci sono chiari. Siamo chiaramente disponibili a un esperienza come quella del Gods Of Metal, ma purtroppo non dipende da noi. Magari da qualcuno che leggerà questa intervista...eheheheh!
Ok, vi ringrazio ancora per la vostra disponibilità e mi sembra giusto lasciarvi le parole finali...
Grazie a te Sergio, per lo spazio che ci hai concesso! Speriamo che "Upon These Ashes" posso arrivare a quante più orecchie possibili e che le teste a cui sono attaccate decidano di venirci a supportare live e a testare una ventata di irriverenza senza compromessi!!!