Dopo aver recensito l'ottimo disco di esordio degli
Abramakabra intitolato
"The Imaginarium", il perchè non scambiare due chiacchiere con il mastermind del progetto
Steven Abram? Buona lettura a tutti!
Ciao ragazzi, benvenuti sulle pagine di Metal.it! Per prima cosa che ne dite di presentarvi ai nostri lettori?
Grazie del benvenuto! Siamo onorati di essere ospitati da
Metal.It.! Gli Abramakabra sono una band che nasce 2 anni fa e finalmente ha pubblicato il primo album 'The Imaginarium' su Astromaster Productions - www.astromasterproductions.com - con distribuzione Audioglobe in Italia. L'album è uscito da poco ed è sicuramente qualcosa che ci rende molto fieri ed orgogliosi. Soprattutto perchè non è il 'solito' album da usare e gettare in una giornata. Unisce molte sfumature musicali e di arrangiamento e spero possa fare la gioia di che ascolta doom, sludge/drone, stoner ma anche progressive e psichedelia!
Il vostro album "The Imaginarium" è un disco piuttosto variegato: Electric Wizard, Sunn O))), Goblin e tanti altri. Come siete riusciti a far convivere tutte queste anime in uno stesso disco? Qual è il processo compositivo con cui avete scritto i pezzi del disco?
C'è tanta musica in questo album, c'è molta varietà. E' stato naturale perchè l'idea era quella di creare una sorta di colonna sonora su un livello compositivo e delle canzoni sull'altro. Unire i due livelli non è stato facile! Ma credo he il risultato abbia portato ad un album originale e fresco, lontano dai prodotti pre-confezionati, usa e getta. Non riesco più a sopportare quei gruppi che riciclano alla morte se stessi o fanno dischi di plastica e senza anima. Ecco il punto, c'è molta anima in questo disco. Poi musicalmente parlando le influenze possono essere molteplici e le anime delle band da te citate possono confluire tranquillamente in un unico veicolo o contenitore reale o 'immaginario', appunto. Da qui la scelta del titolo dell'album.
Direi che gli Electric Wizard sono la vostra influenza più pesante in "The Imaginarium", tanto che l'iniziale "The Weight of Blue Butterflies" è sostanzialmente una vostra reinterpretazione di "Eko Eko Azarak" della band inglese. Mi sbaglio? Come vi è venuta questa idea? Cosa credete che penserebbero gli Electric Wizard se la sentissero?
Sono costetto a contraddirti! Hahaha! L'idea di quel pezzo nasce dalla fusione di elementi strumentali-noise ed effetti sonori tratti da dei cori propriamente Canterburyani. Il riff portante è molto simile ad un brano dei Saint Vitus (se proprio devo essere sincero!), mentre l'ingresso è puro Black Sabbath. Lo snodo ritmico ha la cadenza tipica e classica del doom mescolato ad effetti noise e voci stridule e stridenti che si lasciano trasportare da delle note alte di chitarra che usa lo stesso effetto usato dai Police in 'Message In A Bottle'... Sono tre,quattro note in fondo che fanno il riff portante... Le stesse che usano centinaia di band. Il riferimento agli Electric Wizard può esserci ma non è voluto, in fondo non sono una band che spicca per grande originalità ma rilegge in modo 'unico' e 'particolare' il vecchio sound di Black Sabbath, Trouble, Saint Vitus, Pentagram, Black Widow e molte band acid-doom degli anni settanta. Con questo non voglio dire che gli Electric Wizard non siano un buon gruppo, anzi! Ma non sono la nostra principale influenza ed il riferimento a cui ti riferisci è del tutto casuale. Non oso immaginare cosa pensino i Black Sabbath, ascoltando gli Electric Wizard, i Church Of Misery (ottimi!), gli stessi Trouble e i Down (band che adoro!), i Candlemass e migliaia di band in ciorcolazione... dimenticavo i Cathedral ad esempio! hahaha!
A proposito di reinterpretazioni, ho trovato veramente molto interessanti sia la rivisitazione del tema di "Schock" di Mario Bava realizzata originariamente dai Libra sia la vostra versione di "Behind My Camel" dei Police. In base a quali criteri avete scelto questi due pezzi?
Casuale per 'Behind My Camel' dei Police che ascolto molto. E' soprattutto il lavoro del chitarrista Andy Summers che mi interessa. Le sue collaborazioni con Robert Fripp dei King Crimson, etc.. E' lui l'autore di 'Behind My Camel' un pezzo davvero stralunato e affascinante, folle e geniale. 'Schock' o 'The Schock' è un film eccezionale! E il tema è davvero inquietante! Quando l'ho visto mi sono detto che in un modo o nell'altro lo avrei riproposto e rivisitato in chiave doom-sludge-stoner... insomma lo avrei reso marcissimo! Era una sorta di chiodo fisso!"
I Goblin sono senz'altro un'altra vostra dichiarata fonte di ispirazione. Ma secondo voi, chi è meglio tra Goblin e Libra, due formazioni che a lungo si sono contese lo scettro di miglior band in fatto di colonne sonore di film horror?
I Libra non sono altro che i Goblin sotto altra veste... Alcuni membri son i medesimi. Quindi i Goblin sono e rimangono i padri incontrastati a livello di band del genere 'horror' abbinato a 'musica'. Vorrei però citare dei nomi che a molti possono essere sconosciuti in ambito horror-colonne sonore: Fabio Frizzi, Pino Donaggio, Riz Ortolani (tutti Italiani ed eccezionali!)
Parliamo ora dell'aspetto live. Come pensate di promuovere "The Imaginarium"? Il vostro genere è piuttosto "di nicchia" e dal vivo può risultare ostico per chi non mastica questo tipo di musica. Avete date in programma? Come pensate che verrete accolti dal pubblico? Pensate di adottare anche qualche effetto scenico da accompagnare alla vostra musica?
Nessuna data live. Stiamo pensando di abbinare la nostra musica al teatro. Siamo in contatto con una compagnia teatrale con cui potrebbe nascere una ciollaborazione e portare Abramakabra ad un livello ancora più stimolante!
Come è stato accolto finora "The Imaginarium" dalla stampa specializzata? E com'è l'accoglienza rapportata alle vostre aspettative?
Sono davvero sorpreso dall'accoglienza degli addetti ai lavori. Oltre al vostro web, che ringrazio ancora, anche altri hanno dimostrato grande interesse e non c'è stata ancora una recensione brutta! Sono tutte più che esaltanti! Metal Hammer, Grind Zone, Rock Hard, Rumore, tutte ottime recensioni davvero! Ringrazio tutti!
Cosa c'è nel futuro degli Abramakabra? State già pensando al nuovo disco?
Due video clip molto particolari e forse la collaborazione con una compagnia teatrale... Per il momento nessun nuovo brano è stato ancora ultimato, lasciamo che 'The Imaginarium' tracci il solco! Poi ci ributteremo nell'avventura e nella sperimentazione!
L'intervista è finita ragazzi, grazie per aver risposto alle nostre domande. Chiudete pure come volete.
Vi ringrazio sinceramente e spero possiate trovare qualcosa di stimolante nel nostro primo album 'The Imaginarium'! Un grazie ancora da Steven Abram e ABRAMAKABRA!
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