Autori di uno dei botti del 2010, i tedeschi Atlantean Kodex con il loro "The Golden Bough" ci consegnano un disco metal old-style, quando a fare la differenza erano la maestosità e l'epicità dei brani unite ad un sound vivo e vissuto, e non quella sensazione plasticosa ed artificiale che purtroppo oggi è arrivata anche in un panorama sempre più simile ad Amici della De Filippi.
Di questo, di mitologia, dei Manowar e di Paris Hilton ne parliamo con Manuel Trummer, chitarrista della band.
Salve ragazzi e benvenuti sulle nostre gloriose ed epiche pagine. Prima di parlare del vostro capolavoro, andiamo indietro di qualche mese parlando di come avete creato il vostro debut e raggiunto l'accordo con la Cruz del Sur.
Ciao a voi! Quando abbiamo fondato la band nel 2005 lo abbiamo fatto con la precisa intenzione di suonare esattamente la musica che i Manowar suonarono in "Into Glory Ride" e dei Bathory di "Twilight of the Gods".
Dopo la morte di Quorthon e l'auto distruzione dei Manowar abbiamo deciso di colmare il grande vuoto che si era venuto a formare poichè nessun'altra band si era messa a suonare quel tipo di musica che noi amiamo in maniera così viscerale, così abbiamo preso l'iniziativa di provarci noi stessi.
Il contratto con la Cruz del Sur è stato realizzato dopo la nostra esibizione all'Hammer of Doom III a Marzo 2010, momento in cui eravamo in cerca di una label. La CDS è stata la nostra prima scelta, anche perchè già conoscevamo Enrico dai tempi dei miei Iron Kodex, dato che comunicavo con lui spesso per dei vinili che avevamo fatto. Mi impressionò molto per il suo modo professionale ma allo stesso tempo molto personale ed amichevole di comunicare e di occuparsi delle cose.
Inoltre ovviamente ero ammirato dal roster dell'etichetta con gli Slough Feg, While Heaven Wept, Twisted Tower Dire, formazioni che amiamo.
E' un onore essere con loro! Per fortuna abbiamo convinto Enrico con quella esibizione e con il demo e quindi da lì in poi tutto è andato liscio, non abbiamo impiegato nemmeno una settimana per concludere il contratto.
Ottimo! Del disco ho apprezzato in particolar modo la produzione brillante ma allo stesso tempo "grezza", e sul cd ho letto la scritta "no triggers, quantization, or dolby used". Come mai avete tenuto a sottolinearlo ed in che modo avete prodotto "The Golden Bough"?
Perchè oggi l'heavy metal è diventato una grigia massa senza volto e standardizzata di overdubs, produzioni artificiali e plasticose, batterie fatte al computer e giochetti in studio.
E' importante per noi suonare come una band reale, naturale e viva, non come una macchina.
Puoi considerare il nostro album, anzi il modo in cui è prodotto, come un manifesto contro la falsa pop music metal che è oggi. Il disco ce lo siamo prodotti da solo nei nostri Boar Cult Studios a Sulzbach-Rosenberg, Oberpfalz, regno della Bavaria mentre il The mastering ai Rosenquarz Studios, Lübeck.
Nella mia recensione ho parlato di un mix perfetto di "Candlemass, Bathory (i viking album), Dark Quarterer e Virgin Steele" ma suonato in maniera molto personale
Sei d'accordo? E cos'altro aggiungeresti, se è il caso?
Sì mi trovo piuttosto d'accordo con te.
Indubbiamente aggiungerei alla lista "Into Glory Ride" dei Manowar, la nostra primaria ispirazione. Se ascolti bene l'opening riff di "Fountain of Nepenthe" beh, è pura adorazione Manowar.
Inoltre direi che ci sono diverse cose degli Warlord nelle linee vocali e negli assoli di chitarra.
E riguardo i testi? Mi sembra che abbiate un grande interesse per l'Europa...
Beh, i testi sono strettamente legati al libro "The Golden Bough" di James George Frazer, un antropologo scozzese, che lavorò all'inizio del 20esimo secolo.
Frazer riteneva che tutte le religioni europee avessero origine nei culti della fertilità del neolitico, passando per l'adorazione, il sacrificio e la resurrezione di un re sacro.
Frazer pensava che chiunque avrebbe potuto trovare tracce di questo antico culto in ogni religione europea, incluso il cristianesimo; pensava, per esempio, che la crocifissione e la resurrezione di Cristo sono un residuo di quegli antichi culti.
Abbiamo cercato di svelare altre similutudini di quegli arcaici e primitivi culti in varie mitologie europee, per questo il tema dell'Europa ricorre spesso nei nostri brani.
E cosa significa invece "Atlantean Kodex"?
Atlantean Kodex è il nome di uno degli antichi tomi proibiti menzionati da autori come H.P. Lovecraft o R.E. Howard. Evoca un'arcaica atmofera del destino ma anche riporta alla mente il malinconico mito della perduta Atlantide.
Ho apprezzato particolarmente la scelta della cover, trovando "Die Toten Insel" perfetta per il vostro sound.
E' stato per lungo tempo uno dei miei dipinti preferiti ma non si adattava alla musica che proponevamo in precedenza, ma stavolta era semplicemente perfetto. Non solo riesce ad evocare la stessa atmosfera della musica, malinconia, tristezza, trionfo, potenza, ma anche illustra il pellegrinaggio tra i mondi, tra la vita e la morte, tra il sogno e la realtà, temi trattati dai brani del disco.
C'è qualche sconosciuto o giovane gruppo che ti interessa particolarmente? Io ad esempio adoro i Menhir dalla Turingia.
Ad essere onesti non mi piacciono molto, a causa delle loro sdolcinate tastiere e della loro idea di paganesimo che non mi trova affatto d'accordo, spiacente.
Adoro invece i Dark Forest dall'Inghilterra che suonano un incredibile mix di epic metal e classico NWOBHM. Inoltre gli Asomvel, anche loro inglesi, un bel mix tra Motorhead e Venom, la live band perfetta per i miei gusti.
Dovresti dare un'occhiata anche agli Striker canadesi, che suonano un puro power e speed metal, con un cantante pazzesco!
Molto bene, mi interesserò molto presto! Invece so che "The Golden Bough" sta andando davvero bene a livello di vendite!
Sì, sembra di sì e speriamo che le cose proseguino così bene a lungo.
Tuttavia al momento non abbiamo un programma definito per il futuro, solo che suoneremo all'Hammer of Doom V a Marzo 2011, ma a parte questo non c'è altro di definito.
Bene Manuel, siamo al termine. Complimenti ancora per il vostro disco, top 3 del 2010 per la mia personalissima classifica!
Meraviglioso, sono felicissimo che tu abbia gradito.
Grazie a te per l'interesse nei nostri confronti e per l'intervista!
A proposito...ma davvero Paris Hilton è metallara? E ama gli Atlantean Kodex?
Certo che sì! Ognuno di noi, due volte al giorno, hahaha!