Lunocode: dalla Luna, armonie celestiali..

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Gruppo:Lunocode

E' con estremo piacere che ho l'opportunità di fare due chiacchiere con Perseo Mazzoni, batterista dei Lunocode, recentemente recensiti su queste pagine e autori di un prog molto personale, dalle vaghe tinte power, anche se, come potrete valutare dalle risposte del batterista, poco avvezzi a etichette e simili ma molto più attenti al lato musicale. E come dargli torto? Andiamo a sentire cos'ha da dirci Perseo!

Per prima cosa, direi che è d’obbligo una presentazione per chi ancora non vi conosce: chi sono i Lunocode e cosa suonano?
Un saluto a te ed a tutti i lettori. I Lunocode sono una band che crea musica originale e cerca di fare del suo meglio. Io sinceramente non so cosa suoniamo e penso anche che non stia a noi darci una classificazione. Quando componiamo non pensiamo al genere o all’etichetta, ci occupiamo di scrivere cose che suonino eleganti o raffinate alle nostre orecchie e che soprattutto ci emozionino, il resto non è importante. Per chi non ci conosce suggerisco di digitare su google la parola “lunocode” e visitare i nostri social networks, il nostro canale youtube o il nostro blog. C’è tanto materiale da riuscire sicuramente a farsi una idea.
Il vostro è un moniker molto particolare. Da dove deriva? Chi l’ha scelto? Com’è avvenuto il passaggio da Anima a Lunocode?
Questa è una domanda molto gettonata in tutte le interviste, in effetti. E’ una sorta di gioco di parole tra “Lunokhod” (russo) e “code” (inglese). Il risultante “Lunocode” suona molto simile, nella pronuncia, all’originale “Lunokhod” (che è il nome di una sonda radiocomandata russa fatta atterrare sulla luna per esplorarla. Cercatela su internet, si trovano anche alcune foto). Il passaggio da Anima a Lunocode, essenzialmente, è avvenuto solo nel nome. Il vecchio monicker non ci piaceva più, quindi l’abbiamo cambiato.
Come ho detto in fase di recensione, il particolare più lampante è il fatto che il disco duri quasi un’ora ma le canzoni siano solo 5. Come mai questa scelta? La suite conclusiva di 30 minuti da chi è stata pensata?
Devo essere sincero, non ho mai pensato che avere quasi un’ora di musica e solo cinque brani fosse qualcosa di sconcertante, non ci siamo proprio posti il problema. Anche perchè, alla fine, ogni movimento della suite, nell’edizione su cd fisico, sta in una traccia a se stante ed in digitale viene venduto a parte. Se il problema è poter skippare da un movimento all’altro, quindi, questo non si pone. La suite ha questa forma perchè dovevamo raccontare una storia un pò complessa e portare avanti una tematica precisa, per questo ci servivano appunto una serie di canzoni per svilupparla. Se siete curiosi riguardo al concept di questa suite vi rimando al nostro blog all’interno del quale, nei prossimi tempi, pubblicheremo una serie di interventi per spiegare la storia dietro “The Origins of Matter and Life”: http://lunocode.blogspot.com è l’indirizzo.
Chi ha disegnato la copertina dell’album? L’ho trovata molto adatta al vostro sound, mi ha ricordato in qualche modo quella dell’ultimo disco dei Dream Theater: il cielo, l'aereo, l'equilibrio..
Si, magari entrambe hanno uno sfondo di un colore simile ma a parte questo non trovo sinceramente particolari riferimenti. Non sono un fan dell’ultima copertina dei DT ed in generale non mi piacciono le copertine con quei colori ultramoderni. La nostra copertina non è stata disegnata, ma fotografata e aggiustata un pò nei colori con photoshop. Mi sono occupato io di tutto il progetto grafico del cd. Il soggetto principale, l’aeroplanino, è un oggetto reale, un segnavento che ha costruito mio nonno qualche anno fa ed è sospeso su un palo proprio fuori casa mia.
"Celestial Harmonies” è decisamente più prog e meno power rispetto al vostro precedente. Confermate? L’arrivo di Daphne ha in qualche modo spostato un po’ gli equilibri in tal senso?
Non saprei, credo di si. Non reputo importante la cosa. A volte può essere sensato dire “è più power” o “è più prog” oppure “è metal o è rock”, ma sono sempre semplificazioni che servono solo, mi accorgo sempre di più, a togliere valore a quello che uno fa. Preferisco quindi che le persone ascoltino con le proprie orecchie quello che facciamo e decidano da sole il genere con il quale catalogarci. L’arrivo di Daphne non ha spostato alcun equilibrio: quello che si può ascoltare su Celestial Harmonies è il risultato di una maturazione nel songwriting iniziata qualche tempo fa. Sapevamo già dove saremmo andati a parare e quando si è trattato di scegliere la nuova voce abbiamo tenuto presente la direzione che volevamo prendere con i brani nuovi ed abbiamo quindi fatto la scelta per conseguenza. La voce di Daphne è il complemento che cercavamo per la nostra musica.
A proposito di Daphne: senza screditare Cecilia, trovo che la sua voce sia molto più affine alla vostra musica. Come l’avete scelta? Avete fatto delle audizioni o la conoscevate già?
Abbiamo fatto una prova insieme e ci è piaciuta. Di tutti i membri della band, solo io la conoscevo per sentito dire da amici comuni. Come dicevo prima ha aggiunto quei dettagli che mancavano al nostro sound (espressività ed emotività in primis, oltre che ad un pò di teatralità che non guasta, quando si tentano certe cose).
Nella traccia “Indifference” ospitate Olaf Thorsen dei Labyrinth. Com’è nata questa collaborazione? Ha registrato assieme a voi o gli avete spedito la traccia?
Olaf è stato molto disponibile e professionale, l’abbiamo contattato tramite la nostra etichetta e lui si è dimostrato entusiasta di darci il suo supporto. Una volta registrata la base gli abbiamo inviato la traccia sulla quale lui ha poi registrato l’assolo. Abbiamo fatto così per una questione di praticità e velocità. Una curiosità: quando Olaf ha inciso la sua parte la melodia di voce non era stata ancora registrata e quindi è stato costretto a lavorare al buio. Alla fine, a canzone ultimata, però, abbiamo constatato tutti come il suo solo abbia impreziosito non di poco la canzone e come esso funzionasse molto bene vicino alle melodie di Daphne. Vorrei precisare che l’assolo di Olaf è quello in mezzo alla canzone. Il solo finale, invece, quello che rimane sotto la voce, è di Paride. Colgo l’occasione per ringraziare Olaf. C’è sempre da imparare da chi ne sa di più!
Perseo, Daphne, Paride..ma tutti questi nomi legati alla mitologia greca? E’ un caso?
Perseo e Paride non è un caso, visto che siamo fratelli ed i nostri genitori sono appassionati di mitologia. Daphne invece è un caso! Anche Giordano, comunque, pur non provenendo dalla grecia, è un nome un pò fuori dal comune :)
Quali sono i vostri gruppi di riferimento? E quali quelli che vi piace maggiormente ascoltare?
Ce ne sono molti e molti di essi esulano dal metal. Rimanendo in ambito rock/metal e parlando per me, apprezzo particolarmente Anathema e Queensryche. Le loro canzoni mi emozionano sempre.
Avete già qualche progetto per questo 2012? Magari qualche data di una certa rilevanza?
Per ora niente date, ma stiamo cercando di capire come muoverci su quel fronte. Per quanto riguarda il resto ci sono molte idee in cantiere, non ci fermiamo mai. Vorrei ringraziare chi ha avuto la pazienza di leggere questa intervista e vorrei invitare tutti coloro che apprezzano il nostro operato a darci il loro supporto. Sapere che c’è qualcuno che apprezza quello che stai facendo, per un musicista, è essenziale. Sai, sono quelle cose che ti ravvivano la giornata, parlare, anche se magari solo tramite internet, con una persona che ha ascoltato un tuo brano e l’ha apprezzato..sono cose semplici ma che contano molto per noi! :)
Direi che è tutto, grazie mille per il vostro tempo e a presto con un nuovo disco! Che la Gloria di Metal.it sia sempre con voi!
Intervista a cura di Andrea Gandy Perlini

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