Ho considerato sin dal suo primo ascolto - e non ho ancora cambiato idea - "You Die And I… " un ottimo lavoro, uno di quei dischi che sono la testimonianza di un importante salto di qualità da parte del gruppo che lo ha realizzato.
Ed i Bejelit si sono dimostrati all'altezza, non facendosi mancare alcuni prestigiosi appuntamenti live, anche se - scusate lo spoiler - quelli che li aspettano nei prossimi mesi saranno ancora più importanti ed impegnativi.
Quindi c'era non poca attesa per il suo successore, e questo anche per il sottoscritto che, per quanto con qualche difficoltà, non ha rinunciato ad un ascolto in anteprima presso gli studi del gruppo, gli Old Ones Media Studios, a Paruzzaro ad un tiro di schioppo da Arona.
Già... per loro avevo appunto clonato un soprannome, quello di
Children of Arona, che alla luce di quanto ci è stato rivelato nell'occasione si rivelerà quanto meno azzeccato.
Ma sto di nuovo percorrendo i tempi. Sandro Capone e Fabio Privitera sono qui a raccontarci e a commentarci l'album, che ci propongono nella sua interezza, ed è subito evidente quanto impegno abbiamo profuso nella sua realizzazione, facendo anche scelte coraggiose, affidandosi ad un supporto esterno, quello del produttore Nino Laurenne che ha mixato i brani presso i Sonic Pump Studios, mentre il mastering è stato effettuato nei Charmaker Studios, e con i testi che sono stati stesi dal poeta e compositore Nick Giordano, madrelingua inglese che ha sviluppato le idee portategli dal gruppo.
Ritengo che i Bejelit abbiano fatto un’ottima scelta, che gli ha consentito sia di avere una visuale esterna rispetto a quella del gruppo, sia di potersi concentrare sull'aspetto prettamente musicale. Infatti, Sandro e Fabio hanno più volte sottolineato come la realizzazione dell'album sia proceduta in maniera più spedita e meno spezzettata rispetto a quella che era stata la genesi di "You Die And I…".
Un'altra importante novità rispetto al passato è ovviamente l'ingresso del chitarrista Marco Pastorino (Secret Sphere, The Ritual) al posto di Daniele Genugu, con un approccio chitarristico più Hard Rock del suo predecessore e che ha lasciato il segno anche nel songwriting, firmando "Don’t Know What You Need".
"Emerge", la voglia di emergere: un lavoro liricamente ma anche musicalmente maggiormente positivo rispetto al mood negativo (i testi erano praticamente tutti incentrati sulla morte) di "You Die And I… ", infatti, i Bejelit, per quanto non abbiano realizzato un vero concept, hanno voluto dare un'impostazione ben precisa al loro quarto disco, un sentimento di rivalsa e di reazione che si evolve, dai primi episodi più incalzanti ed opprimenti, verso canzoni ariose e positive, per quanto con un velo malinconico nel finale, il tutto sottolineato anche dalle tonalità sul blue dell'artwork, con una copertina realizzata da Seth Siro Anton (Kamelot, Paradise Lost, Exodus...).
Il sound dei Bejelit resta sempre un riuscito ed articolato Power & Thrash mai banale e dall'invidiabile tocco melodico, e per quando mi riservi un vero e proprio track by track in occasione della recensione del disco, non posso esimermi da un accenno a qualche episodio pescato qua e là, come quello al thrash evoluto di "C4", a "Dancerous" con tanto di fisarmonica (suonata da un professionista dello strumento) ed il violino di Laura dei Furor Gallico, a "Triskelion" con quegli inaspettati rimandi al folklore siciliano, oppure alla suite "Deep Waters", incentrato su una storia fantasy che racconta di un guerriero che conquistata Arona, si innamora del lago su cui si affaccia tanto da venirne a sua volta
conquistato.
Beh… non posso che concludere ammettendo che il primo impatto è stato estremamente positivo e che tutte le mie aspettative sembrano aver trovato soddisfazione.
Questa è la comunque scaletta completa dell'album:
The Darkest Hour
C4
Don't Know What You Need
Emerge
We Got The Tragedy
To forget And To Forgive
Dancerous
Triskelion
Farity Gate
The Defending Dreams Battle (Aruna's Gateway)
Deep Water
DefCon/13
BoogeymanE questa la formazione attuale:
Fabio Privitera: vocals
Sandro Capone: guitars
Marco Pastorino: guitars
Giorgio Novarino: bass
Giulio Capone: drumsPrima di rinnovare l'appuntamento con i Bejelit al 26 Marzo, quando la Bakerteam Records rilascerà l'album, segnaliamo quelle che saranno le prossime date live, tra le quali spiccano quelle che terranno di supporto ai Rhapsody Of Fire nel corso del loro imminente tour europeo:
24/02/12 Handful Of Metal Fest - Palazzo Granaio - Settimo Milanese (MI)
29/03/12 The Elf's Inn - Sesto S.Giovanni (MI) Unplugged show/ listening session
06/04/12 Rock'n Roll Arena, Emerge show case -Romagnano Sesia (NO)
08/04/12 Le Bataclan - Paris with Rhapsody Of Fire
09/04/12 Colos-Saal - Aschaffenburg with Rhapsody Of Fire
11/04/12 Live Club - Milano with Rhapsody Of Fire
12/04/12 Estragon - Bologna with Rhapsody Of Fire
13/04/12 Orion - Roma with Rhapsody Of Fire
14/04/12 New Age - Treviso with Rhapsody Of Fire
20/04/12 Cantina Valsa - Arona (NO)
22/04/12 La Tana del Drago Fumante - Soncino (CR) Unplugged show
27/04/12 L'Arlecchino Show Bar - Vedano Olona (VA)
04/05/12 Mephisto - Lu Monferrato (AL)
05/05/12 Comunità Giovanile - Busto Arsizio VA)
11/05/12 Bar Gioia - Civitanova Marche (MC)
12/05/12 Orange Pub - Pescara
13/05/12 Birreria del Pratello - Bologna Unplugged show
18/05/12 Il Blocco Music Hall - S.Giovanni Lupatoto (VR)
19/05/12 Pad14 - Collegno (TO)
2/06/12 Exenzia - Prato
Per ulteriori info:
www.bejelit.comwww.bakerteamrecords.com
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