Il nuovo lavoro di Varg Vikernes, personaggio famoso e controverso, è destinato a far discutere.
«Umskiptar» è infatti diverso da quello che il «conte» ci ha proposto fino ad ora e segna, senza dubbio, un importante passaggio nella storia musicale di un progetto, Burzum, tra i più influenti in assoluto nella scena del black metal mondiale.
L’occasione di poter scambiare due parole con il solitario Varg era quindi troppo ghiotta affinchè noi di Metal.it potessimo farcela sfuggire e quindi abbiamo realizzato l’intervista che leggerete qui sotto con il «leggendario» personaggio.
Come vederete Vikernes si è dimostrato disponibile ed educato e, sebbene non sia stato particolarmente loquace, ha risposto in modo interessante alle nostre domande.
A voi la lettura.
(ringrazio Kalhyma per l’aiuto che mi ha dato nella realizzazione dell’intervista)
Ciao Varg, la prima domanda, che penso sia inevitabile, come descriveresti, con le tue parole, «Umskiptar» il tuo nuovo album?
«Umskiptar» è un’interpretazione musicale della
Voluspå. Più lento dei miei album precedenti, salvo forse
«Filosofem», con una maggiore quantità e varietà di vocals.
"L’album Umskiptar è anche un ritorno alle origini per me".
Che cosa vuoi intendere con queste parole che ho letto sul sito web di Burzum?
Intendo che
«Umskiptar» è stato realizzato sotto l’influenza delle mie radici musicali: la musica classica e tradizionale europea.
Le liriche di «Umskiptar» sono tutte prese dal poema nordico, Völuspá: come mai hai deciso di usare questo poema e cosa ne pensi delle antiche tradizioni del tuo paese?
Le antiche tradizioni della mia Nazione sono interessanti ed affascinanti, e comuni a tutti gli Europei, posso aggiungere. Abbiamo tutti le stesse origini.
Ho deciso di usare la Voluspå sia perchè è servita per la traduzione del mio libro,
«Sorcery and Religion in Ancient Scandinavia», sia perchè meritava di essere vista sotto una luce differente.
Il concept alle spalle dell’album è il cambiamento. Credi che Burzum stia modificando le sue prospettive? Anche Varg? Di che tipo di cambiamento stai parlando?
L’album tratta delle metamorfosi della natura (incluso l’uomo, come parte della natura stessa), e in particolare le metamorfosi annuali della natura: Autunno, Inverno, Primavera ed Estate viste da una prospettiva mitologica.
Burzum/Varg non sta cambiando le sue prospettive. Io sono lo stesso e sto sullo stesso terreno.
Pensi che il mondo sia sull’orlo di un grande cambiamento?
Si...
Abbiamo consentito che i banchieri ebrei stampassero soldi e li prestassero a noi per interesse, così che quasi ogni nazione ed ogni uomo sulla terra è in debito con loro.
Il problema più grande è che gli Ebrei non sanno quando fermarsi. Sono troppo avidi per smettere di derubarci e non si fermeranno fino a quando non avremo più nulla che possano rubarci.
Quando accadrà, quando i nostri figli moriranno di fame, ci rivolteremo e vedremo un altro grande
pogrom (termine russo che indica rivoluzioni antisemite, ndr) in Europa e i "poveri" Ebrei prenderanno tutto l’oro che potranno portare e troveranno un nuovo ospite da nutrire.
La nostra Europa non sarà sana e felice fino a quando il pogrom non sarà finito e gli Ebrei non saranno stati eliminati dall’Europa, e noi potremo iniziare a ricostruire di nuovo la nostre nazioni.
Sul tuo sito web ho visto nuove foto: un set chiamato "Cacciatore" e un altro chiamato "WargaR". Quale è il significato di queste foto? Cos’è l’immagine per te?
Le foto del
WargaR sono immagini di un guerriero europeo, che indossa il colore blu (il colore pagano), che combatte o si sta preparando per combattere i nemici dell’Europa.
Il
Cacciatore è lo stesso guerriero, trasformato, che ancora combatte. L’Europa non si arrenderà mai. Lo spirito europeo non morirà mai.
Puoi dirmi qualcosa su come tu crei musica? Il processo creativo è libertà per te? E’ questione di mente o di sentimento?
Io semplicemente mi siedo e suono e registro tutto quello che mi piace, per usarlo successivamente. Ovviamente ho bisogno di ispirazione per creare musica. Ora, l’ispirazione non cade dal cielo, ma tu puoi invocarla quando ne hai bisogno.
In una band ci sono molte persone diverse con cui scambiare le idee.
In un progetto solista, come Burzum, chi adoperi come tua cassa di risonanza?
Non ho una cassa di risonanza. Se una cosa mi piace, mi piace. Non penso che nessun tipo di artista dovrebbe scendere a compromessi su ciò che produce: fallo come ti piace! Il resto del mondo non conta in questo contesto.
Cosa ti aspetti da quest’album e dalla tua musica parlando più in generale?
Di portare un po’ di armonia in un mondo disarmonico. Di portare speranza la dove non ne esiste. Di creare una Età dell’oro nella mente dell’ascoltatore. Oppure, semplicemente, creare musica che alla fine qualcun altro apprezzerà.
Penso che «Umskiptar» sia più folk oriented rispetto ai tuoi album precedenti e credo che il tuo percorso musicale sia simile a quello di Quorthon. Sei d’accordo con me? Cosa ne pensi degli album di Bathory e della sua evoluzione musicale durante gli anni? Anche Burzum si sta evolvendo?
Mi dispiace, ma ho smesso di seguire
Quorthon dopo
«Twilight of the Gods», quindi non so bene di cosa tu stia parlando.
Mi piace l’album
«Hammerhearth» e di conseguenza anche «Twilight of the Gods», ma oggi non capisco perchè mi piacessero i suoi vecchi lavori e non penso di aver mai ascoltato qualcosa dopo
«Twilight of the Gods».
Ogni band si evolve. Anche quelle che sembrano non farlo.
Su «Umskiptar» ho trovato un suono epico, frutto di composizioni molto lunghe e di un grande significato simbolico legato all’ispirazione poetica del disco. Che cosa ti ha ispirato il cambiamento rispetto alla musica oscura, pesante e più lineare contenuta in «Belus» e «Fallen»?
«Umskiptar» è venuto fuori così. Non pianifico nulla in particolare per i miei album futuri prima di crearli. In questo momento mi piacciono molto le strumentazioni analogiche così che immagino tu possa dire che sul mio prossimo album avrò solo quel tipo di strumentazione, ma se poi lo farò oppure no, beh, è un’altra cosa. Io seguo la mia musica, dovunque mi porti, e non quello che mi sta intorno, per dire.
Come descriveresti le differenze tra "Belus", "Fallen" e "Umskiptar"?
Sono parti di un tutto?
Sono tutte parti di
Burzum, se questo è ciò che intendi. Non sono molto focalizzato sulle differenze tra questi album, quindi penso che gli ascoltatori stessi, se lo vogliono, possono trovarne.
Qual è il tuo album preferito di Burzum, se ne hai uno?
«Umskiptar». E’ quello più vicino a ciò che ho sempre voluto creare.
Hai qualche fede spirituale, o grandi «preoccupazioni» ideologiche?
Si, ma credo che i vostri lettori possano andare su burzum.org e leggere di questi argomenti piuttosto che farlo in questa sede. Se per loro è importante.
Ho molte convinzioni ideologiche di cui parlare, ma nemmeno la metà di loro qui, comunque.
Ok, parliamo adesso di un altro argomento che concerne i tuoi interessi: possiamo considerare "Sorcery and Religion in Ancient Scandinavian" come una sorta di testo o tesi circa la mitologia norrena e la storia antica dell’Europa?
Il libro è prima di tutto una descrizione dell’anno Pagano, con tutte le festività e le spiegazioni del significato della Voluspå, delle rune e di poche importanti fiabe e canzoni.
Shamatae degli Arckanum (band black metal svedese, ndr) è coinvolto in questo genere di materiale a sua volta, conosci la sua posizione filosofica? Sei d’accordo col suo punto di vista, oppure pensi che differenti punti di vista, anche opposti, possano essere sostenuti su questi temi?
Mi dispiace, ma non ho mai sentito parlare di lui prima di adesso.
Ho cercato il suo nome su Google e da quello che posso vedere non credo che abbiamo nulla in comune.
Dopo tutti questi studi, quali sono le tue considerazioni finali sull’argomento?
In breve che noi dovremmo mostrare un maggiore rispetto per le nostre tradizioni e per il nostro patrimonio Europeo. Queste sono cose molto più importanti di quanto possiamo pensare, e il 90% della Cristianità si basa sulle tradizioni (Pagane!) Europee.
Ok, le ultime parole famose.
Grazie per l’interesse.
Ricordatevi di visitare
www.burzum.org per tutte le ultime notizie riguardandi
Burzum.