I Lykaion, dopo varie demo con cui ci avevano già dimostrato di avere la stoffa giusta, hanno appena fatto il grande salto con l'eclettico quanto riuscito Nothin' but Death
Eccovi la nostra intervista a Fabio Valentini, chitarrista della band.
Benvenuti sulle gloriose pagine di Metal.it. Un paio di anni fa la nostra redazione aveva già avuto occasione di
intervistarvi, cosa è cambiato da allora?
Grazie è veramente un piacere essere di nuovo sul vostro portale...sto rileggendo io stesso proprio ora l'intervista precedente e devo dire che abbiamo mantenuto appieno le promesse: il nostro disco di esordio, "Nothin' but Death", ha visto la luce ed è stato pubblicato dalla Bakerteam Records, abbiamo realizzato un videoclip per la titletrack e ora stiamo provvedendo alla promozione del disco...che ne dici, appuntamento tra un annetto per un nuovo disco?
Lo segno subito in agenda! Metal.it vi conosce già, volendo però una ripassata non guasterebbe. Chi sono i Lykaion?
I Lykaion nascono a Roma all'inizio del nuovo millennio, e in questi lunghi anni attraversano un po' tutte le varie fasi dei gruppi emergenti, tra svolte "stilistiche" e inevitabili cambi di line-up. Abbiamo alle nostre spalle la registrazione di tre demo e un E.P., Swallowed by The Sea, che ha preceduto il nostro debut album, oltre a una miriade di concerti a Roma e in tutta Italia; tutte esperienze che ci hanno permesso di sviluppare gradualmente il nostro stile e il nostro approccio al metal, un background che si è concretizzato nel nostro disco d'esordio, "Nothin' but Death".
Finalmente è arrivato il vostro primo album con la A maiuscola che tra l’altro ha avuto un ottimo successo, come vi sentite in questo momento?
Una bomba!!I responsi da parte di critica, addetti ai lavori e pubblico sono stati veramente positivi, siamo stati fortunati a trovare nella Bakerteam un'etichetta che ci ha permesso di avere un'ottima visibilità e siamo veramente contenti della realizzazione del disco, che rispecchia in pieno le nostre aspettative maturate durante tutta la fase di composizione e preproduzione. Siamo veramente carichi per il futuro anche perché ormai siamo ben rodati sia a livello personale che musicale e tutti noi della band sappiamo che questo per noi è soltanto un punto di inizio...
Noi di Metal.it vi abbiamo seguito sin dai vostri primi passi (e avevamo pure visto bene!), ben quattro demo che dimostrano che avevate da dire la vostra già da tempo. Com’è arrivata la consacrazione?
E' arrivata con il nostro ultimo cambio di line up, che ha visto il nostro chitarrista Alessandro Sforza diventare anche cantante della band...da quel momento in poi siamo riusciti finalmente a trovare un nostra identità musicale definita ed una coesione interna che ci ha permesso di giungere in poco tempo alla realizzazione del album di debutto...tutto ciò che è accaduto dopo è stata la naturale conseguenza di questa "rinascita" del gruppo.
Il vostro sound ha subito delle mutazioni nel tempo, è stata una vostra scelta, un’evoluzione o siete semplicemente andati incontro alle necessità?
La maggior parte delle mutazioni sono state dettate dal nostro graduale cambiamento di approccio alla composizione; i primi lavori, pur soddisfacendoci in generale, non sentivamo che rappresentassero completamente quello che volevamo esprimere; il lavoro di composizione che abbiamo portato avanti in questi anni è stato un vera e propria fase di ricerca del nostro sound, e siamo giunti a concretizzare sia a livello musicale che tematico tutte le nostre influenze musicali e non, traducendo in note la nostra visione del quotidiano.
Com’è stato variare da una proposta con vocals al maschile a una con vocals al femminile, e viceversa? Quanto i cambi di line-up hanno influito sul vostro stile?
Sono stati passaggi difficili ma necessari. Spesso ci troviamo noi della band a parlare della fase in cui le nostre strade e quelle della nostra precedente singer Tiziana si sono separate, e soprattutto del periodo successivo, chiedendoci come abbiamo fatto a sopportare infinite audizioni di cantanti nella nostra sala, e un conseguente periodo di inattività bello lungo, senza demoralizzarci e gettare la spugna...Diciamo che quel periodo, in cui abbiamo registrato "The Things I've Left", ormai è lontano sia nel tempo che a livello musicale; é un disco di cui siamo fieri perché secondo noi presenta ottimi spunti ed è quanto di meglio avessimo da proporre allora, e probabilmente è stata una esperienza necessaria, come ti dicevo prima, a focalizzare al meglio i nostri obiettivi e a formare il nostro sound odierno.
La vostra proposta attuale viaggia su diverse frequenze del metal e del rock che riescono a convivere benissimo, ma in fondo siete più gothic, più thrash, più power…?
Ma guarda in realtà è una domanda a cui non so rispondere neanche io...sicuramente il nostro approccio musicale e lirico è decadente, dark, molto cupo e riflessivo, e alla fine la preponderanza di certe influenze piuttosto che altre all'interno di un pezzo finisce per rispecchiare lo stato d'animo presente al momento della composizione. Abbiamo suonato sia con i Lykaion che con altre formazioni veramente di tutto, dal power-prog al black metal, e ogni volta che ci troviamo a scrivere un nuovo pezzo non ci preoccupiamo di come debba suonare; può uscire un riff hard rock, swedish o thrash, l'importanza è che sia valido e coerente con la nostra proposta generale. Ci siamo resi conto che alla fine anche inserendo vari spunti che rimandano ad un filone piuttosto che ad altro, i vari pezzi dell'album finiscono per suonare comunque tutti omogenei e legati dal un filo conduttore ben definito.
Nothin’ but Death, un bell’album con una bella copertina. Quale correlazione c’è tra i due, qual è il tema di fondo e perché avete scelto questo titolo?
Il titolo e la copertina rispecchiano il pensiero di fondo delle nostre lyrics, tutte fortemente malinconiche e pessimiste verso il quotidiano, il mondo e la società odierna. Con il soggetto della copertina abbiamo voluto rendere la disillusione e il disincanto con la quale ci approcciamo al mondo, alle esperienze di vita ed ai rapporti interpersonali, tutte sensazioni che con il passare degli anni si fanno sempre più presenti...L'artwork è stato opera di Sergio Monfrinotti e la Adhiira Art, e siamo veramente soddisfatti del lavoro, ha reso perfettamente la nostra idea in forma visiva!
Come sono nati i brani di Nothin’ but Death? Quanto il vostro passato musicale è riuscito farsi largo tra le note del nuovo album?
I brani sono stati composti nell'arco di un paio di anni, alcuni provengono da spunti precedenti poi rivisti e riarrangiati, altri sono stati scritti poco prima delle registrazioni. Abbiamo scelto i dieci pezzi che ritenevamo migliori tra una mole di idee, riff e canzoni veramente notevole, frutto di molti anni di attività. Le varie fasi stesse di composizioni sono varie, in alcuni casi è Alessandro a comporre direttamente l'intero pezzo che poi viene rifinito in sala, in altri componiamo insieme io e lui, infine ci sono brani come The Dance, Together che nascono da delle jam in sala.
“Dimenticherai” l’ho trovato uno dei pezzi più incisivi dell’album, bella anche la scelta di inserire parti in italiano, che mi dici a riguardo?
E' un brano che nasce da una mia idea poi sviluppata insieme ad Alessandro che ha composto il ritornello e la linea vocale. E' sicuramente uno dei pezzi più particolari dell'album, con repentini cambi di umore tra la strofa pulita e quella heavy che sfociano in un ritornello con una delle aperture melodiche più marcate del disco. La scelta di cantarlo in italiano in realtà è stata abbastanza casuale, Alessandro alcune volte compone i testi in italiano e li traduce; in questo caso con il testo italiano sottomano si è reso conto che la resa era migliore rispetto all'inglese e ci ha sottoposto la cosa. All'inizio siamo rimasti tutti un po' spiazzati, ma al primo ascolto l'idea ci ha rapiti e penso che effettivamente ne sia uscito fuori un accostamento insolito ma comunque ben riuscito.
Quale brano di Nothin’ but Death secondo te è più in grado di far gridare: “Cazzo! Forti sti Lykaion!”?
Guarda, penso che ogni giorno risponderei diversamente a questa domanda. Ci sono pezzi più riflessivi come Empty e Dimenticherai, canzoni dal tiro tipicamente hard rock come Fuck You e Passion Kills, bordate thrash come A Cold Summer Day e The Dance, poi c'è la titletrack, Nothin' but death, che abbiamo scelto come videoclip perché miscela un po' tutte questi aspetti. Ora come ora ti direi Empty, domani chissà!
Cosa ascoltate solitamente? Quali sono gli ultimi dischi che avete acquistato?
Veramente tante cose...dal gothic, al doom, al thrash, al metalcore, allo swedish, all'heavy, al post metal...in generale abbiamo tutti e quattro un background di ascolti molto vario, che abbraccia un po' tutti i vari sottogeneri metal. Personalmente nel mio lettore ultimamente girano a ripetizione Katatonia, Devin Townsend, Shining (quelli svedesi) , Amon Amarth, Anathema ed gruppo di nostri concittadini, i Foreshadowing, che proprio a pochi giorni di distanza dal nostro debutto hanno tirato fuori con Second World un vero gioiellino del gothic doom!
Qual è il segreto del successo? Cosa diresti a tutte la band che si sbattono per conquistare la fiducia di un’etichetta?
Eh, il segreto del successo...giuro che appena lo scopro lo rivelo a tutti!!Seriamente penso che la cosa fondamentale sia porsi in maniera sempre estremamente professionale sotto tutti gli aspetti, dalla qualità delle registrazioni, alla gestione dei vari contatti e dei social network, del look, alla resa sonora live, etc..., per sviluppare un progetto concreto e portarlo avanti in maniera autocritica e coerente con i mezzi ed il tempo a disposizione.
Tour? Collaborazioni? Novità? Cosa avete in programma?
Abbiamo già effettuato qualche data promozionale, e stiamo provvedendo ad organizzare un vero e proprio "tour", speriamo di poter pubblicare news in tal senso molto presto! Nel frattempo abbiamo pubblicato il nostro primo videoclip per il pezzo Nothin' but Death che sta avendo un notevole successo online, è visibile a questo indirizzo
http://www.youtube.com/watch?v=N9u-JJj6tYk ci stiamo organizzando per girarne un secondo, la traccia scelta è Empty . E ovviamente stiamo lavorando già ai pezzi che andranno a far parte del successore di Nothin' but death, abbiamo già un bel po' di brani completi e moltissime idee da sviluppare che ci convincono molto, quindi non vediamo l'ora di concretizzare il tutto...nei nostri programmi vorremmo entrare in studio nell'estate del 2013, ovviamente impegni live permettendo, quindi come ti dicevo...ci rivediamo su queste pagine per parlare del comeback tra un annetto, sperando che sia altrettanto di buon auspicio come lo è stato la volta scorsa!!
È stato un piacere chiacchierare con te! Questo spazio è tutto tuo!
Il piacere è stato tutto nostro, un ringraziamento a te, a tutto lo staff di Metal.it e a tutti coloro che hanno seguito questa intervista da parte dei Lykaion! Potete trovare tutto su di noi nel nostro sito ufficiale
www.lykaion.it , sui vari social network e nel sito della nostra etichetta,
http://www.bakerteamrecords.com !!