Come già accaduto in occasione della recensione del loro ultimo album, “Era”, mi sono diviso con l’amico Andrea 'Gandy' Perlini il compito di mettere sotto interrogatorio il buon Damnagoras, cantante degli Elvenking… ma non solo!!
Sergio: Devo ammettere che dopo "RedSilentTides" non mi avrebbe stupito vedere il vostro percorso musicale accentuare i propri connotati più melodici e rockettari, invece ecco risorgere prepotentemente l'anima più folk... come mai? E soprattutto da dove l'avete recuperata?
Nel corso degli anni abbiamo sentito la necessità di sperimentare e di fare dischi diversi fra loro; questa è sempre stata una nostra caratteristica. Con “The Scythe” abbiamo esplorato la nostra anima più oscura e pesante (complice anche il particolare concept che abbiamo affrontato) e con “RedSilentTides” abbiamo sfogato il lato più melodico e romantico della nostra musica. Dopo aver aggiunto così tante sfumature al nostro bagaglio ci siamo ritrovati dopo 6 album (se contiamo anche quello acustico) a voler tornare a suonare quello che ci ha spinti a formare questa band e ci ha portati nel 2005 a scrivere quello che probabilmente, della discografia passata è l’album che più ci rappresenta ovvero “The Winter Wake”. Abbiamo sentito sin dall’inizio che le canzoni che stavamo scrivendo per il nuovo album ripescavano la vecchia atmosfera fatta sì di melodia ma anche di potenza, epicità e quel retrogusto folk che sempre abbiamo amato. La band non è mai stata così forte e determinata e questo è dovuto anche all’entrata dei nuovi membri Symohn e Jakob che hanno accolto e appoggiato con grande entusiasmo questo “nuovo-vecchio” corso musicale.
Sergio: Credi che l'attività con gli Hell in the Club possa aver in qualche modo influito sul songwriting e sulla genesi di "RedSilentTides"?
Direi proprio di no. Fare parte degli Hell in the Club mi ha anzi dato modo di sfogare le mie influenze hard rock/melodiche proprio in quel periodo; attualmente stiamo lavorando al nuovo disco quindi anche questa volta ho salvato tutte le idee compositive più melodiche e spensierate per gli HITC. Tutti negli Elvenking adorano la musica che fa della melodia la sua forza principale ed è innegabile che tutti noi ascoltiamo un sacco di band e generi diversi. “RedSilentTides” è arrivato in un momento in cui abbiamo sentito di doverci esprimere così, alleggerendo la produzione e dando un’impronta più passionale, melodica e romantica. Nel nostro caso è stato frainteso da molti, ma per noi rimane sempre una bellissima fotografia di quel momento.
Sergio: Come si è invece sviluppato nel tempo il nuovo "Era"? E' nato più di getto oppure è il frutto di una pianificazione accurata?
Come sempre è nato di getto. Il “ritorno al passato”, se così vogliamo chiamarlo, è dovuto alla nostra esigenza di scrivere un album metal, grandioso, epico e che ripescasse le nostre radici folk e le canzoni sono nate di conseguenza. Poi ovviamente “ritorno al passato” è una definizione assolutamente limitativa in quanto quest’album sì, recupera alcuni degli aspetti che nel corso degli anni hanno reso la nostra musica unica e riconoscibile ma contiene anche molti riferimenti e caratteristiche che abbiamo poi sviluppato nel corso degli anni. E’ un album ELVENKING al 100% insomma, come non succedeva da anni, proprio da “The Winter Wake” probabilmente, con l’unica eccezione che finalmente abbiamo avuto tutti gli strumenti e quel pizzico di esperienza in più per realizzarlo al meglio!
Sergio: Concentriamoci su "Era" ed analizziamolo ancor più a fondo... musica e testi!
Per quanto riguardo l’aspetto musicale ERA è un album che include canzoni metal veloci e potenti, ballate acustiche, canzoni più complesse - cariche di arrangiamenti grandiosi ed epici, mid tempo in classico stile Elvenking , ecc…insomma è un album molto vario che racchiude tutte le caratteristiche del nostro sound. Anche per quanto riguarda i testi ci siamo ricollegati al passato, affrontando ancora una volta le tematiche pagane e profonde che hanno caratterizzato i nostri primi album. Più nello specifico ci siamo soffermati in più di qualche episodio sulla figura dell’outsider, dell’escluso... cosa di cui bisogna essere fieri di essere in questo mondo anche se spesso non è facile esserlo.
Andrea: Come ho scritto nella mia recensione, trovo che "Era" sia allo stesso tempo la chiusura di un cerchio e l’inizio della stesura di uno nuovo, come se racchiudesse passato, presente e futuro degli Elvenking. Ti ritrovi in questo pensiero o sto delirando?
Non stai assolutamente delirando ahah! Hai invece colto appieno il significato che ERA ha per noi. Si chiude un cerchio e se ne apre un nuovo dove abbiamo le idee molto chiare sulla nostra musica e siamo determinati come non mai! Non vediamo l’ora di iniziare a lavorare su del nuovo materiale … ”ERA” ha aperto le porte ad un corso musicale molto stimolante!
Andrea: Come sono nate le collaborazioni "estere" con Jon Oliva e Netta Dahlberg?
Beh con Jon Oliva è nato tutto nel 2006 quando supportammo i JonOliva’sPain nel tour europeo. Nel corso degli anni ci abbiamo pensato più volte ma è proprio in ERA che avevamo i pezzi giusti per la sua voce. Lo abbiamo contattato e lui in poco tempo ha accettato e registrato le parti nel suo studio negli USA. Siamo ovviamente contentissimi della sua performance. per noi Jon Oliva è una leggenda vivente e siamo davvero onorati di avere la sua voce su due delle nostre canzoni. Abbiamo il suo lato più melodico e teatrale nella ballad Forget-me-not e il lato selvaggio e aggressivo su I am the Monster. Un’emozione unica! Netta è invece una cantante finlandese che ci è stata consigliata dal produttore Nino quando gli abbiamo chiesto se conosceva qualche valida cantante femminile. Volevamo recuperare questa sfumatura del nostro sound e lo volevamo fare con una voce speciale… direi che l’obiettivo è stato centrato in pieno!
Andrea: Che rapporto invece vi lega a Maurizio Cardullo e ai Folkstone?
Con i Folkstone abbiamo fatto diverse date live nel corso del tour di RedSilentTides. Questi ragazzi sono una potenza inarrestabile dal vivo e sono anche dei super musicisti (e delle persone fantastiche…non dimentichiamolo!). Quando stavamo pensando di aggiungere degli strumenti tipici e folk su “ERA” è stato naturalissimo pensare a loro e a Maurizio che ha fatto un lavoro STRAORDINARIO.
Sergio: Sta per prendere il via il tour "The ItalianAlliance", e con voi gli headliner Secret Sphere ed i Teodasia, quali sono le aspettative?
Le aspettative sono di divertirsi tantissimo e di portare in giro per l’Italia un pacchetto speciale e unico! Siamo amici da anni con i ragazzi dei Secret, tanto che per l’appunto, io, Andy e Federico abbiamo dato vita agli Hell in the Club quando abbiamo scoperto di condividere questa passione sfrenata per il rock’n’roll! Crediamo che questa alleanza abbia una doppia valenza; da un lato portiamo sui palchi italiani due band che nel loro piccolo hanno fatto la storia del metal italiano. Dall’altro mostriamo che anche in Italia è possibile collaborare tra band e farlo con amicizia e passione per la musica. Ricordiamo anche i Teodasia che ci accompagneranno nella maggior parte delle date.
Sergio: Nel frattempo siete anche andati a suonare oltre i "patri confini"? Come sono andate le cose da quelle parti?
Direi molto bene! nonostante la pesante crisi che affligge i paesi che abbiamo visitato, abbiamo avuto un buonissimo feedback. Ricordo con piacere la data di Madrid dove i fan si sono accalcati fuori dal locale sin dal primo pomeriggio accogliendoci calorosamente addirittura con dei regali! Abbiamo una fanbase molto devota e questo ci rende veramente felici ed orgogliosi! Ora che abbiamo avuto l’occasione di stringere un accordo con ALL ACCESS poi (la booking di Gamma Ray, Avantasia, Hammerfall, Rhapsody of Fire, ecc), non vediamo l’ora di ripartire in tour per l’Europa… abbiamo già delle buonissime occasioni in via di conferma… siamo carichissimi! :)
Sergio: Non è che il prossimo anno sarà la volta buona per un Live album? Magari anche un bel DVD?
Questa è un’idea che ci frulla da tantissimo tempo. In effetti potrebbe essere davvero la volta buona e faremo del nostro meglio per portarla a termine… chi lo sa, magari il prossimo anno…!
Andrea: Di chi è stata l’idea della versione metal di David Gnomo, tua o di Alle? Avete forse qualcos’altro del genere in cantiere?
E’ stata ovviamente di quei burloni dei Trick or Treat!! :) Mi hanno scritto e mi hanno proposto questa divertente collaborazione. Ho ovviamente accettato di buonissimo grado prima di tutto perché amo quella canzone in modo particolare – e qui scatta l’aneddoto – quando ero bambino fu la primissima canzone che registrai! Ricordo i miei genitori che mi registravano su cassetta e io che la cantavo a squarciagola! Ahah che bei ricordi! Oltre a questo è stato un buon modo per collaborare con degli amici, cosa da non trascurare! E ricordo a tutti che la collaborazione è poi proseguita perché Alle ha fatto un salto in studio da noi quando stavamo registrando i cori di “ERA” e io stesso ho cantato nei cori del nuovissimo disco dei Trick or Treat in uscita fra poco! Non perdetelo perché è una bomba!!!
Andrea: Damna, tra “RedSilentTides” e “Era” hai lavorato in maniera diversa o particolare sulla tua voce?
Ho iniziato ad approcciarmi diversamente e a “trattare” la mia voce in un modo tutto nuovo a cavallo tra il disco acustico e “RedSilentTides”. Non so cosa sia scattato nella mia testa ma è successo proprio lì, non è stato nulla di tecnico o di programmato… mi sono semplicemente lasciato andare e ho dato sfogo a quello che è il mio modo di cantare, naturale, senza sforzi, senza seguire influenze o senza cercare di fare ciò che non è nella mia natura e nel mio timbro vocale. Un processo mentale che mi sta dando un sacco di soddisfazioni. Al contrario di prima ora è la musica che si deve adattare alla mia voce; lavorare con gli Hell in the Club mi ha dato modo di misurarmi con un altro stile musicale e quindi mi ha aiutato in questa ricerca. Fatto sta che ora sono molto contento di quello che sto facendo e sono assolutamente soddisfatto di “RedSilentTides” ed “Era”… sono un po’ meno contento degli album precedenti, anche se alla fine i nostri album sono per me come delle vecchie foto, quindi va benissimo anche guardare una vecchia foto e fare un sorriso pensando alla propria crescita e alla propria maturazione. D’altronde ho sempre cercato la mia personalità e mi sono sempre concentrato su quello… non ho mai rincorso il tecnicismo o il suonare per forza in un dato modo. Sono me stesso e questa per me è la cosa che vince su tutte!
Sergio: Ehm... e sul tuo look? Ehehe
Ahahah! Beh il mio look è stato criticato talmente tanto che ormai non ci faccio più caso… anzi nemmeno la gente rompe più le palle ormai! Non ho fatto nulla di strano e non ho mai pensato di tradire la MIA e NOSTRA musica cambiando look (cito commenti e critiche lette in giro!). Sono anch’io una persona come tutte e ho bisogno di cambiare, di sperimentare, di fare un po’ quello che mi sento. Che dici Sergio, da buon fan del metallo, ultimamente come mi vedi? Ahahah!!
Sergio: a me ricordi un po' un certo Gianni Cyano visto in TV a Colorado... poi so che l’abito non fa il monaco ed il tuo è un true metal heart!!
Andrea: Elyghen prima, Gorlan e Zender poi. E’ stato difficile ricominciare dopo aver “perso” elementi storici e importanti per gli Elvenking come i tre sopraccitati?
E’ stato difficilissimo, soprattutto perché erano tutti nella band praticamente dagli inizi ed erano tutti amici prima che compagni di band. Abbiamo condiviso mille cose assieme e quindi a livello personale è stato davvero difficile. Bisogna però dire che abbiamo avuto la fortuna di trovare in pochissimo tempo dei musicisti di altissimo livello ma soprattutto delle persone con cui andiamo d’accordo e ci divertiamo quando siamo on the road. Non potremmo andare avanti altrimenti, siamo sempre un gruppo che si diverte suonando… non è un lavoro e abbiamo bisogno di un clima sereno e in cui possiamo sfogarci, divertirci e condividere la nostra grande passione per la musica.
Sergio: In memoria dei vecchi tempi, anche per evitare le solite "last worlds", che ne pensi di metterti dall'altra parte del microfono e di farci tu, ovviamente a nome degli Elvenking, una domanda?
Oh che bello! Magari non tutti lo sanno ma anch’io collaboravo con Metal.it ormai taaaanti anni fa!! Allora cosa posso chiedervi?? Ah si…? Ma Metal.it è ancora GLORIOSA come un tempo…? E soprattutto… Gianluca Grazioli è ancora così GLORIOSO come un tempo?? Ahahah un abbraccio a tutti e grazie per l’intervista! Venite a trovarci su
www.elvenking.net e su
www.facebook.com/elvenking.official per essere aggiornati su tutte le nostre attività! Vi aspettiamo dal vivo!!!
Sergio: Direi proprio di si… a tutte e due le domande!!!