HANDFUL OF HATE (Nicola Bianchi e Gionata Potenti)

Info

Raccontateci la storia degli Handful Of Hate, un gruppo che ha raccolto davvero poco rispetto a quanto ha seminato.
(Gionata) Sì, effettivamente devo ammettere che siamo stati abbastanza sfortunati nel passato... tra continui cambi di line-up ed etichette fatiscenti che ci hanno fatto perdere anni e anni di lavoro, abbiamo purtroppo ricevuto ben poco rispetto agli sforzi fatti.... Gli Handful Of Hate nascono per mano di Nicola nel 1993... nel ´95 esce il primo ed unico demo "Goetia Summa" e nel ´97 il primo album "Qliphothic Supremacy". Da qui inizia il vero e proprio calvario... infatti la line-up cambia in continuazione (è a questo punto che entro io alla batteria) e la nostra vecchia casa discografica (la torinese Northern Darkness Records) inizia una "politica" di marketing molto discutibile... Nel ´99 esce il nostro secondo album "Hierarchy 1999" e da li a pochi mesi la Northern Darkness chiude i battenti, lasciando noi e tutte le altre bands che aveva sotto contratto sulla strada. Nel 2001 registriamo un promo di 3 pezzi suscitando l´interesse della svedese Downfall Records che lo ristampa su un 7 pollici limitato... da qui ancora casini... ancora cambi di line up, mesi e mesi fermi per via della mancanza di musicisti e così via fino a fine 2002 quando, dopo un nuovo promo di 2 pezzi, abbiamo firmato per code666. Da li è cambiato tutto e fortunatamente adesso non possiamo lamentarci...

Pensi che l'umiltà che dimostrate sia un punto fondamentale per la coerenza della vostra musica?
(Gionata) Non siamo Dei assiro-babilonesi o demoni satanico-infernali... siamo esseri umani con un nome ed un cognome... le sparate a zero sono inutili ed infantili, inoltre non interessano a nessuno. L´umiltà e la coerenza sono da anni ormai i nostri cavalli di battaglia... inutile voler sembrare quello che non sei... quanto pensi che durerà il gioco? Non ne vale proprio la pena e la gente questo ancora non l´ha capito. Siamo persone semplici anche nella vita di tutti i giorni e soprattutto non abbiamo la presunzione di calpestare i piedi a qualcuno per chissà quale profitto... ci interessa suonare e farlo bene, preferiamo che la musica parli per noi..
(Nicola) Personalmente credo che l'umiltà, come allo stesso tempo la coerenza e l'impegno, siano alla base di un sano spirito underground e ci tengo a sottolineralo: noi siamo una band underground!

Ho letto che avete dovuto affrontare parecchi cambi di line-up. Quella attuale sarà una formazione stabile o c'è già qualche modifica in atto?
(Gionata) Attualmente la situazione è tranquilla, ma debbo già dirti che la line-up non è la stessa delle registrazioni di "ViceCrown". Infatti subito dopo le sessioni di registrazione Claudio Alcara (Guitars/Bass) ha lasciato la band. Devo inoltre precisare che per puro errore di trascrizione, la biografia allegata alle copie promozionali del CD riporta un´inversione di strumenti tra Claudio e Nicola: infatti Nicola ha registrato le chitarre sull´album e Claudio il basso più la chitarra su un brano... La line-up adesso è composta da me alla batteria e Nicola alla chitarra e voce... attualmente ci stiamo avvalendo di due nuovi musicisti alla seconda chitarra e al basso. Per ora le cose procedono bene... vediamo che succederà in futuro...

Cosa successe al bassista Ugo prima del demo "Goetia Summa"?
(Nicola) Morì in seguito ad una malattia incurabile nel luglio del 1994.

Vicecrown è un album rabbioso e pieno di grinta: quanto delle vostre esperienze personali e professionali va ad incidere sul prodotto finale?
(Gionata) Di certo la situazione incerta e precaria che abbiamo vissuto nel periodo 1999-2002 ha influito positivamente alla composizione feroce del nuovo album... erano anni che le cose non andavano e la firma per code666 ci ha dato la giusta grinta e forza per superare noi stessi e comporre l´album che finalmente avevamo in mente da diverso tempo. Durante tutti questi anni comunque abbiamo provato molti studi di registrazione e abbiamo suonato parecchio in giro... in poche parole ci siamo messi da parte un bel po´ di esperienza e quando siamo entrati in studio avevamo le idee chiare su circa il 95% del prodotto finale... Ci siamo preparati per mesi e mesi in salaprova studiando ed elaborando ogni minimo dettaglio e sono sincero: "ViceCrown" ci soddisfa molto ed è quanto di meglio potessimo concepire.
(Nicola) Per la prima volta posso affermare di essere fiero del lavoro svolto. Stavolta non ho avuto problemi ne casini derivanti da situazioni precarie e difficili, ho potuto dedicarmi solo a comporre e prepararmi tecnicamente nel modo più professionale possibile. Credo questo si senta nel disco.

La vostra base musicale è quel "brutal black metal" che in Svezia ha raccolto tanti consensi con band come Marduk e Dark Funeral. In Italia tra voi, i Mater Tenebra e un pugno di altri gruppi sembra che questo genere sia molto apprezzato. Cosa lo differenzia dal classico black in stile norvegese?
(Gionata) Credo il lato puramente tecnico e di produzione... infatti i dischi svedesi a differenza di quelli norvegesi, si sono sempre distinti per registrazioni impeccabili (vedi Abyss Studios) e per dosi di tecnica nettamente superiori... poi ci sono anche delle eccezioni naturalmente, non voglio fare di tutta l´erba un fascio. Le bands norvegesi ai tempi erano più incentrate sul feeling e magari puntavano su ritmi lenti ed oscuri... quelle svedesi invece hanno sempre estremizzato al massimo il lato tecnico, sfornando dei dischi davvero superbi e potenti... brani con delle strutture molto complesse e non alla portata di tutti.

In Vicecrown oltre al basso, la batteria e la chitarra non c'è spazio per altri strumenti. Come credi che andrebbero ad incidere ad esempio una tastiera o delle parti elettroniche nella musica degli Handful Of Hate?
(Gionata) Ha ha ha ha... beh, sinceramente non vedo come potremmo inserire tastiere o elettronica nel nostro sound... credo che snaturerebbero in maniera completa la nostra proposta, trasformandoci in qualcosa che non ci rappresenterebbe minimamente. So che al momento ci sono molte bands che sperimentano questo tipo di sonorità ma noi siamo molto retrò in questo senso... anche a livello di ascolti sono davvero poche le bands di quel filone che ci piacciono. Siamo una band tipicamente Old School composta da persone tipicamente Old School... quello che ci interessa è cercare di tirar fuori la miscela più estrema e annichilente possibile semplicemente usando chitarre, basso e batteria... il resto non fa parte della nostra visione delle cose.

Reputi la formazione a tre la migliore, o pensi che sarebbe meglio introdurre una seconda chitarra?
(Gionata/Nicola) Mah, noi abbiamo sempre usato due chitarre!!!! Gli Handful Of Hate sono sempre stati una band con due chitarre... solo una volta ci siamo presentati sul palco con una sola chitarra ma è stata un´esperienza isolata e ci terremmo a non ripeterla. La line-up a tre elementi è molto penalizzante per musica come la nostra che contiene elaborate trame di chitarra che dal vivo andrebbero perdendo incisività e spessore nonchè la potenza ne verrebbe dimezzata. Purtroppo, trovare musicisti seri e con la giusta convinzione, dalle nostre parti è cosa molto rara quindi capitava che quando trovavamo un chitarrista ad esempio, Nicola passava al basso/voce per poter così sfruttare di nuovo una formazione a due chitarre, ma anche Claudio stesso quando è entrato in line-up ha passato qualche mese al basso... Abbiamo fatto i salti mortali durante tutti questi anni per rimanere in vita, ma fortunatamente tutte le pene e i periodi negativi che abbiamo subito non ci hanno affondato.

Il processo di composizione dei vostri pezzi coinvolge tutti, oppure è un lavoro più personale da parte di un solo musicista?
(Gionata) Solitamente la composizione di un brano parte sempre da una serie di riff di chitarra al quale viene aggiunto un tempo di batteria e in seguito una linea di voce. Le uniche parti che elaboriamo insieme sono gli arrangiamenti complessivi... magari capita che a me viene un´idea per le chitarre e a Nicola un´idea per la batteria... niente è da escludere e tutto è da tenere di conto... Orami sono anni che lavoriamo insieme io e Nicola e posso garantirti che ci capiamo al volo... alle volte non dobbiamo manco spiegarci o parlare, le cose vengono fuori da sole e ci soddisfano sempre...

Mi ha incuriosito la vostra definizione di "carnal black metal". Ce la puoi spiegare?
(Nicola) La carnalità è sempre stata una tematica portante nelle nostre liriche. Mentre agli inizi veniva intrisa di una vena cerimoniale ed evocativo/mistica con l'evolversi dei nostri interessi l'aspetto carnale ha preso una vena decisamente più reale e pratica. Il nostro campo d'azione si muove su un netto richiamo verso il Piacere Vizioso e Terreno esaltato nelle sue svariate forme, dalle più lubriche alle più infami. La negatività stessa assume contorni di un fascino sublime perdendosi nelle trame del Vizio, che sia esso il più trasgressivo od il più diffuso dei costumi, a noi interessa cogliere questo aspetto.

Cosa significa per voi suonare questa musica?
(Gionata) Significa sicuramente suonare quello che ci piace e ci gratifica al 100% senza dover scendere a patti o compromessi con nessuno. Sono sincero: gli Handful Of Hate suonano solo ed esclusivamente quello che vogliono e quello che si sentono di fare... niente di più e niente di meno. Finché questa voglia di esplorare l´estremismo, la brutalità e la velocità sarà con noi... difficilmente potremmo ritenerci insoddisfatti di quello che siamo.

La Code666 è probabilmente la migliore etichetta italiana in campo estremo. Cosa ci puoi dire dei vostri compagni di etichetta?
(Nicola) Credo che il punto di forza della code666 stia proprio nell'attenzione con cui sceglie e cura le proprie bands. Gruppi che propongono generi differenti ma tutti accumunati dalla qualità del prodotto non solo musicale ma anche grafico. Mi piace citare tra le ultime cose che sono uscite per code666 bands quali Konkhra, Bloodshed e soprattutto Unmoored una band che mi ha lasciato veramente sorpreso sia per le doti compositive che per la produzione.

I soliti progetti per il futuro!
(Gionata) Abbiamo 6-7 concerti in programma da qui a fine anno e ci sono già anche le prime conferme per il 2004... Gli Handful Of Hate sono una live band e suonare dal vivo è la cosa che più ci interessa da sempre... Passeremo i prossimi 6 mesi in giro per promuovere "ViceCrown" al meglio delle nostre possibilità e dall´anno nuovo cercheremo di presenziare anche all´estero. Inoltre stiamo aspettando un paio di piccole uscite: un MCD e un nuovo 7" che escono rispettivamente per Downfall Records e Warlord... Grazie dello spazio concessoci. Chiunque volesse saperne di più, può consultare il nostro sito ufficiale all´indirizzo WWW.HANDFULOFHATE.COM dove si possono trovare, foto, merchandise, mp3, news indirizzi ed altro ancora costantemente aggiornati... Siete liberi di scriverci per qualsiasi cosa. Grazie ancora...

Intervista a cura di Alessandro 'Ripe' Riperi

Ultimi commenti dei lettori

Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?