Con il loro nuovo album, "Marching On", gli Axehammer hanno saputo dare nuova linfa e contribuito a riportare un po' di attenzioni su quel Power & Speed Metal che a metà degli anni '80, aveva i suoi migliori esponenti sul territorio statunitense. Del gruppo sono qui con noi il loro chitarrista storico Jerry Watt e l'ultimo arrivato, il cantante Kleber Mandrake.
La prima domanda non può che essere la seguente: quali sono le motivazioni che vi hanno spinto a tornare sulla scena metal, dopo un così long loud silence?
Le nostre motivazioni sono la passione per la musica ed il piacere di suonare Metal. Abbiamo continuato a far parte della scena Metal suonando alcuni concerti in giro per la California. Siamo stati martoriati da diversi cambiamenti a livello di line-up e abbiamo perso un caro amico, quale era il bassista Oso. Ci sono state diverse formazioni con cui registrare e ri-registrare l'album, e quindi ci è voluto un po' di tempo.
Beh, la successiva è: perché avete aspettato così tanti fucking years?
In realtà non siamo mai stati completamente fermi, abbiamo dovuto affrontate alcuni momenti sfortunati ed un sacco di cambiamenti nella band, ci è voluto un po' di tempo per dare il giusto assetto ad una nuova line-up.
Visto che siete originari di Los Angeles, nella California, mi chiedo perché non siete un gruppo di posers, eheh?
Gli Axehammer hanno sempre avuto un proprio stile Power Metal e non sono mai stati
glam, in realtà quella scena glam non è certo stata d'aiuto alla band in quel periodo.
Ok, ora cercherò di essere un po' più serio! Puoi presentarci gli Axehammer e raccontarci una breve storia della band e dei singoli membri?
La band è stata formata nel '81 da Jerry e Kit Carlson, successivamente si sono uniti al gruppo Bill Ramp e Joe Aghassi, abbiamo registrato un demo suonando poi per la California, successivamente è stato registrato l'album "Lord of the Realm" che non è però uscito. Ci siamo fermati per un po' e solo nel 1998 la Sentinel Steel ha rilasciato "Lord of the Realm". Nel 2005 la band si è riunita per incidere "Windrider", grazie al quale abbiamo avuto la possibilità di suonare un paio di concerti in Europa e tenere diverse date qui negli Stati Uniti. Quando Bill ha lasciato il gruppo è stato sostituito da Mark Stewart, dopo di che c'è stata nuovamente la possibilità di tornare a suonare in Europa ed anche negli USA. Ci sono stati però altri cambi in formazione, con Oso e Kleber che si sono uniti al gruppo, ed abbiamo potuto portare a termine le registrazioni del disco e riprendere anche a suonare qui in California. Quando è scomparso Oso, si è ripresentata la necessità di un cambio di formazione, fino a che Horacio si è unito a noi, sia per suonare alcuni concerti sia per ri-registrare le linee di basso sull'album, che a questo punto è stato rilasciato.
A proposito di "Marching on", ehm ... devo ammettere che ho sentito qualcosina degli Iron Maiden su "Fire Away" ... e voi?
E' stato Jerry a scrivere questa canzone ed io non mi sono mai accorto di nulla, ed io sono un grande fan degli Iron Maiden. Ma un giorno qualcuno ce lo ha fatto notare ed in effetti ho notato una certa somiglianza con "2 Minutes to Midnight". Pura coincidenza, tutto qui.
La registrazione è molto organica e suona live, qual'è stato il processo che avete usato per ottenere questo tipo di sound?
Beh, è stato lo stesso processo che avevamo seguito per "Windrider", penso che qualcosa che potrebbe aver contribuito è il fatto che Joe ha suonato e registrato la sua batteria con la band che suona assieme a lui, forse questa scelta potrebbe essere una spiegazione. Ma per il resto ognuno ha registrato le proprie parti separatamente dagli altri.
Quanto è stato importante il coinvolgimento di Bill Metoyer Bill per il risultato finale?
Bill è stato l'ingegnere di registrazione per questo album e penso che abbia una grande esperienza e sia in grado di guidarti e di aiutarti ad estrarre il meglio di te quando si è nelle fasi di registrazione.
Con Kleber Mandrake nel ruolo di cantante, l'album kicks ass… quando avete capito che sarebbe stato perfetto per gli Axehammer?
Grazie. Quando ci ha raggiunti ed ha cantato con noi per la prima volta, la chimica tra noi era davvero buona e Kleber ha interpretato le canzoni proprio come le volevamo sentire ed in quel momento abbiamo capito che lui era la persona giusta per entrare nella band.
Ehm ... ma i primi giorni dopo il vostro ritorno vi ricordavate ancora come suonare le canzoni più vecchie?
Yeahh, voglio dire, a volte sei un po' arrugginito, ma niente come del buon lavoro in sala prova, è più utile per tornare ad essere in piena forma.
Quali sono stati i vostri punti di forza all'inizio e quali sono ora?
Abbiamo sempre avuto la determinazione e la passione per ciò che facciamo e questo è ciò che ci spinge ancora oggi ad essere qui.
Che cosa dobbiamo aspettarci dagli Axehammer per il prossimo futuro? Ci sono date pianificate, magari per un tour o dei festival?
Yeas, stiamo progettando di fare un tour ma anche la partecipazione ad alcuni festival nel corso del 2013.
Pensate di poter tornare anche qui in Europa?
Sì, questo è un qualcosa cui stiamo lavorando proprio in questo momento, e dovremmo riuscire ad avere alcune date europee per il prossimo anno.
Vi ringrazio molto per aver partecipato a questa intervista, queste ultime righe sono tutte per voi ...
Grazie Sergio per l'intervista e per tutto il supporto. "Marching" on è stato Top Album sulla vostra webzine e noi siamo molto felici per questo.
Grazie ai nostri fan italiani, voi siete dei grandi, abbiamo ricevuto un sacco di messaggi provenienti dall'Italia e voi gente siete davvero eccezionali. Siamo ansiosi di poterci esibire nel vostro Paese, anche perchè abbiamo sentito dire che voi
kick some serious ass!.