In un'intervista tenuta su "Riki Rachtman's Cathouse", il batterista
Mikkey Dee è tornato a parlare dell'ultimo tour tenuto dai
Motorhead nel 2015, conclusosi due settimane prima della scomparsa del frontman
Lemmy Kilmister. Queste le sue parole:
“Sì, è stata una cosa difficile. Vedi, stavo cercando di farcelo rimandare. Eravamo un po' in difficoltà, e ho detto: 'Forse dovremmo prenderci una pausa', ma quello che non voleva interrompere tutto era Lemmy. Disse: “Assolutamente no. Dobbiamo fare questo tour”. E voleva essere sempre sul palco. Ed era così. Ma abbiamo avuto qualche problema con Lemmy che ha iniziato a stare un po' male - più male di prima - ed era più stanco e altro. È stato un tour estremamente difficile. Ecco il punto: se io ho dovuto dare il 150% là fuori, e Phil ha fatto lo stesso, Lemmy deve aver dato il 500% per riuscire a fare quei concerti. Voglio dire, abbiamo suonato l'11 Dicembre [del 2015] come ultimo show a Berlino, e poi Lemmy è morto il 28, solo poche settimane dopo. E quel ragazzo si stava divertendo come un matto. Riesci a immaginare quanto sforzo abbia dovuto fare per rimanere su quel palco? Mi sono venute in mente un sacco di idee... Perché anche lui aveva problemi alla schiena e diceva “il basso è così pesante che la schiena va a fuoco”. Ma questo doveva essere parte della sua malattia, pensandoci a posteriori. Ma aveva un problema alla schiena. Così disse che doveva stare in piedi su una gamba alla volta. Ed era come un fuoco sulla schiena. E io dissi: “Forse dovresti prendere uno sgabello e magari...” e lui disse: “Non esiste, Mikkey. Sei pazzo? Non mi siederò mai durante gli show”. E di nuovo, senza compromessi, senza cambiare nulla. Quindi tutto il merito è di Lem. È morto davvero con gli stivali addosso. A volte ripenso un po' a quel tour, e mi sembra incredibile che siamo riusciti a portarlo a termine”.
Non è ancora stato scritto nessun commento per questa notizia! Vuoi essere il primo?