"Moreno Padoan, Roberto Beltrame e Renato Romagnoli nel 2004 decidono di unire le loro forze e nascono così i BEMS. Fin da subito iniziano a muoversi tra le sonorità della musica elettronica e industrial. I testi sono composti da Moreno, così come i suoni e gli arrangiamenti, con l’ausilio di linee di basso, chitarre ed effettistica curati da Renato e Roberto. La produzione, la registrazione, il mixing e il mastering sono tutti nelle mani di Moreno, che si occupa anche della parte grafica dei lavori. A settembre 2008 è uscito il loro album, Panspermia. I BEMS presentano un suono industrial che non può non riportare alla mente i Nine Inch Nails, ma ha ben poco a che fare con quello che viene proposto dalla maggior parte dei gruppi italiani. La prima traccia, Alice’s dream(s),mette subito le basi per schiarirci le idee: sonorità ruvide, melodie di pianoforte, campionamenti: il tutto mescolato davvero bene. Il piano lascia il posto ad una chitarra e ad una voce sporche e arriva Plume, brano che strizza l’occhio ai suoni più duri del rock. L’album contiene anche due brani cantati in italiano: Flussi trasparenti e Forme troppo perfette, che comunque seguono la tendenza dell’album. Un pianoforte apre I can find me same, brano che alterna atmosfere soft a momenti più disturbanti, soprattutto grazie alla voce di Moreno che segue perfettamente gli umori delle note che l’accompagnano. Death will buy e il suo pianoforte smorza un po’ i toni, almeno fino a metà, quando la chitarra di Renato Romagnoli torna a farsi sentire prepotente. Ancora rumore, ancora suoni distorti per Dark pluck e Pinko, brani che chiudono l’album. Panspermia è un disco ben suonato, un ottimo esordio per la Funk Cool Records di Moreno Padoan. I BEMS hanno dimostrato che si può (e si deve!) essere originali anche in questa Italietta dove la tendenza è quella di creare dei cloni. La panspermia è una teoria scientifica secondo la quale la vita sulla Terra è iniziata con l’arrivo dei semi della vita e il loro sviluppo. Non mi resta che augurare ai BEMS che anche il loro album segua la scia di questi semi e possa spargere il loro sound nell’Universo. Magari per ora accontentiamoci dell’Italia."
Scritto da Katia Arduini (losthighways.it)
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