Non fingo se dico che è stato uno dei miei modelli per stile e potenza. Con tutto l'impegno che posso metterci, non arrivo a nemmeno un decimo del suo drumming. Un vero maestro del genere. Un grande. Ciao Clive.
Dunque, intanto complimenti per il pezzo. Poi: nel complesso, i DT mi sono sembrati un poco stanchi. Il 90% delle canzoni erano più lente rispetto ai dischi, a partire dalla 6:00 che mi ha mostrato un Mangini capace ma un poco ancora "legato". Con Portnoy, al massimo, si correva: ci sono delle versioni live che sembrano girare a 45! Al di là di queste osservazioni di poco conto, il concerto è stato bello ma le pecche di cui parla Alex ci sono state eccome. Il migliore sul palco resta LaBrie. E l'intensità ritrovata di pezzi come Sorrounded, A fortune in Lies, The silent man, The Spirit carries on ne sono la prova indiscussa. Questa, per me, è la volta n.6 che vedo i DT dal vivo. Portnoy mi è mancato. Ma vedere Mangini impegnarsi e dare il massimo, mi ha ripagato di tutto. L'assolo, poi, è stato qualcosa di spettacolare davvero. Troppo troppo breve: unica pecca! I suoni sono stati altalenanti. Non dico che siamo ai livelli dell'Idroscalo nel 2000 (o quando fu...) ma poco ci mancava...! Rudess alla fine era così alto che alla prima fila sono scoppiate le teste per gli ultrasuoni!
Per favore.... come rovinare una leggenda. Amen!