illogicist

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Info

Genere preferito:Death Metal
Data di nascita:02 marzo 1981
Provincia:non disponibile
Iscritto dal:16 luglio 2010
lllogicist è un progetto musicale e artistico nato con un intento preciso:
quello di trasportare in note una particolare visione della realtà e delle
emozioni ad essa collegate. Sulla scia di gruppi storici della scena death
internazionale - a debita distanza per quel che riguarda ovviamente
capacità tecniche e risultati sin qui raggiunti - il percorso creativo si
intreccia con una visione della vita carica di sofferenza e interrogativi senza
risposta, questi ultimi elementi pressoché imprescindibili di una proposta
che fa dell'asimmetria ritmica, della malattia melodica e della violenza
sonora i suoi elementi cardine. Il nucleo primigenio dell'entità Illogicist ha
origini relativamente lontane: risale infatti all'estate del 1997 l'inizio del
sodalizio artistico tra il chitarrista Luca Minieri e il batterista Remy Curtaz.
Segue un periodo caratterizzato dalla ricerca di una precisa direzione
musicale, e soprattutto di validi musicisti per completare una formazione
non ancora stabile. Dopo l'incontro con il bassista Roberto Zeppa comincia
a profilarsi la possibilità di concretizzare il lavoro di ricerca svolto: i tempi
per la realizzazione di un primo prodotto sono ormai maturi. Risale a poche
settimane antecedenti le sedute in sala di registrazione l'ingresso in
formazione del chitarrista Fabio Filippone, quarto e ultimo membro degli
Illogicist. Il lavoro svolto agli One Voice Studio di Daniele Giordana
rappresenta quindi il primo mattone ufficiale dell'intero progetto. Dopo le
registrazioni di "Polymorphism of Death", Roberto Zeppa e Fabio Filippone
lasciano la band per problemi personali. Diego Ambrosi (chitara) ed Emilio
Dattolo si uniscono al gruppo rafforzando la line-up. Novo materiale viene
composto e dopo un lungo periodo, gli Illogicist entrano nuovamente ai
One Voice Studio alla fine dell'ottobre 2002, per registrare il nuovo mcd
intitolato "Dissonant Perspectives", più violento e progressivo rispetto al
primo lavoro. Dopo una fortissima promozione nella scena underground
italiana, accompagnata principalmente da performances live, gli Illogicist
firmano un contratto per l'etichetta americana Crash Music Inc, ex
Pavement Music, per la realizzazione del loro debut album.
Remy Curtaz torna in pianta stabile alla batteria dopo un periodo di
assenza. La band scrive nuovo materiale e si riunisce per una nuova
recording session, nel novembre del 2003, presso i Dissontant Studios di proprietà dello stesso Luca Minieri. Dopo le registrazioni la band vola ad
Helsinki, in dicembre, per il missaggio e la masterizzazione del lavoro,
presso i leggendari Finnvox Studios, con Mikko Kamila e Mika Jussila. Il
risultato di tutto questo lavoro è l'uscita di "Subjected", realizzato nel luglio
del 2004 da, appunto, Crash Music Inc. In seguito Remy Curtaz lascia
definitivamente la band per far posto al nuovo drummer Sergio Ponti.
In questo periodo la band suona in modo massiccio in giro per l'Italia e per
l'Europa con bands del calibro di Dismember. Nel 2006, dopo la
registrazione di un promo CD firmano per l'etichetta estrema americana
Willowtip Records (Necrophagist, Cephalic Carnage, Misery Index, Neuraxis,
Rotten Sound etc...).
La band entra in studio nel mese di gennaio 2007 per la registrazione del
secondo album, intitolato "The Insight Eye": ospite d'eccezione per questo
lavoro è il leggendario batterista Marco Minneman. La produzione del cd si
protrae tra gennaio e aprile, in parte in California, a Coronado, dove
vengono effettuate le riprese della batteria, e il Dissonant Studio di Aosta,
di proprietà degli stessi Luca Minieri e Diego Ambrosi, dove viene effettuata
la registrazione degli strumenti restanti, e viene mixato e ultimato il lavoro,
prima di affidarsi nuovamente alle esperte orecchie di Mika Jussila, dei
Finnvox Studios di Helsinki, per il mastering.
“The Insight Eye” esce nel mese di luglio negli Stati Uniti e Nord America,
riscuotendo una notevole accoglienza e successo tra gli appassionati del
genere e guadagnandosi un servizio speciale con intervista alla band sul
magazine americano Metal Maniac, il più venduto in USA.
Il gruppo ritorna sulle scene live durante l’estate dopo un anno di stop
forzato, aiutato alla batteria dal francese Florian Cellard, dividendo il palco
con Vader, Anathema, Destruction e The Haunted.
Durante il mese di agosto, la Willowtip Records raggiunge un accordo con
l’europea Candlelight, già etichetta di bands storiche come Obituary,
Emperor, Entombed, Onslaught, etc. , per la release europea di “The Insight
Eye”, prevista per l’8 ottobre 2007. La distribuzione italiana sarà invece
gestita da Audioglobe.
Finalmente, nel mese di settembre, gli Illogicist aggiungono alla line-up
Alessandro Tinti alla batteria: la stabilità ritrovata dopo un anno e mezzo di
incertezza, non fa altro che alimentar al gruppo la voglia di suonare dal vivo
e di promuoveInsight Eye”.

Ultimi commenti inseriti

Inserito il 11 mar 2008 alle 13:35

E' cmq un discorso che non centra con il tuo report, che tra l'altro è ottimo, mi hai solo dato lo spunto per parlare di questo argomento...Sempre mio parere personale...non è che muovendosi sul palco si diventa comunicativi, è la musica che deve essere comunicativa; ci sono gruppi che hanno un'ottima presenza scenica senza scapocciare o saltare da una parte all'altra, ma riescono comunque ad attirare l'attenzione delle persone ed ipnotizzarle per tutta la durata del concerto. E' cmq un discorso spinoso su cui si potrebbe discorrere per ore! :) Tornando al trigger, per far sentire tutti i colpi dell parti di cassa veloce, ci vuole un minimo di strumentazione adeguata, microfoni appositi, compressori ecc. Lo dico con cognizione di causa perché faccio il fonico di mestiere. E anche io prediligo suoni più naturali di batteria. Il problema è che, coem ti dicevo, per un batterista che suona ad un certo livello, è fondamentale sentire la propria cassa, come è fondamentale per chi suona su un palco, e il trigger aiuta, perché non c'è bisogno di microfoni, compressori eq e null'altro per avere il tuo bel suono di cassa, lo imposti, ed hai sempre lo stesso in qualunque locale suoni, che ci sia il fonico oppure no. Solitamente si tendono ad usare entrambi, sia il segnale del microfono, sia quelle del trigger, per avere un suono grosso ma allo stesso tempo definito. Ma in un locale come il Fronte del Porto...ci siam dovuti portare noi il mixerino per la voce...è detto tutto. Non è sicuramente un locale ottimizzato per la musica dal vivo. C'è si un piccolo impianto, ma che va bene a malapena per riuscir a far sentir la voce. Luca

Inserito il 11 mar 2008 alle 10:05

Il trigger non è un orpello elettronico, è l'unico modo per fare sentire la cassa in un locale sprovvisto di qualsiasi tipo di supporto tecnico, di microfoni, di monitors, di fonico. E dato che ahimé in Italia è così per la maggiorparte dei locali, è praticamente una scelta obbligata per far sentire tutti i colpi. Meglio una cassa che può sembrar sintetica che una cassa che non si sente a mio avviso, ed in secondo luogo, ormai su tutti i cd che si ascoltano le batterie sono al 99,9% triggerate, post-editate, ecc, quindi definirlo orpello mi sembra inappropriato. Per quanto riguarda la resa sul palco, mio parere personalissimo, non bisogna perforza scatenarsi per essere caldi: questo è uno stereotipo del mondo metal. Nel mio caso preferisco guardare negli occhi le persone che ho davanti invece che scappocciare. Ognuno ha il proprio modo di esternare le emozioni: mi piacerebbe però sapere perché nessuno oserebbe dire che i Death sul palco erano freddi e statici, oppure che i Necrophagist sono freddi e statici...eppure non mi sembra di aver mai visto Chuck Schuldiner far roteare la testa come un toro, ne saltellare da una parte all'altra del palco come Dave Murray. :)

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Copertina dell'album
Lahmia - An Eternal Memory / un gruppo di bravi ragazzi

i lahmia sono un simpatico gruppetto di brave macchiette, tanto brave sul palco, quanto nel backstage ad esibirsi in esileranti gang bang omosex. :D Hail

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