Furyu

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Info

Genere preferito:Progressive Metal
Data di nascita:01 febbraio 1986
Provincia:Bologna
Iscritto dal:28 gennaio 2011
l progetto ha origine a Bologna nell’anno 2000 grazie all’incontro tra i giovanissimi Michele Zappoli e Matteo Migliori. In seguito aderiscono al progetto Giulio Capitelli e Federico Melandri arricchendolo con idee e composizioni sempre più variegate e sperimentali. È con questa formazione che la giovane band comincia a registrare i primi demo ed a esibirsi nei locali di zona. Con l’arrivo di Riccardo Grechi e Damiano Storelli, il progetto si stabilizza definitivamente nel 2009 con il nome diFURYU; ha così inizio il nuovo arrangiamento dei brani che fanno parte di “Ciò che l’anima non dice”.

Il termine FURYU, che in giapponese moderno significa “elegante”, era usato nelle poesie del tardo periodo Heian (Giappone, 795-1185), per indicare una visione della vita aristocratica e nostalgica: letteralmente significa “vento e acqua che scorre”. Lo Zen decise di farlo suo, probabilmente per le idee di naturalezza, istantaneità e bellezza effimera che porta con sé, nonché per la caratteristica del vento di essere sentito ma non visto, quella dell’acqua di essere senza forma, tangibile eppur sfuggente.

Nei brani proposti in “Ciò che l’anima non dice”, emerge la spiccata attitudine rock-metal della band la cui ricerca è incentrata sulla volontà di creare sonorità orecchiabili, composte in estrema libertà, con buona tecnica, senza mai cadere nell’atonia. Il concept dei cinque brani proposti nell’album è basato sugli stati d’animo di un protagonista, il susseguirsi delle emozioni che prova è narrato dalle musiche, mentre le sintetiche frasi che caratterizzano titoli e testi ne descrivono le esperienze vissute durante il percorso.

- Sfuggono i motivi, tu cieco, si cancella ogni giudizio. Quando apri gli occhi sei nel nulla, non capisci. Vivi solita quotidianità e senti rumori di una vita moderata. Sei colto da disperazione, cadi e ripensi agli errori. Sei a un passo dalla fine o si prospetta una difficile possibilità di rimediare, di ricominciare. Infine sei sempre lì, solo il coraggio di una scelta. O l’hai già fatta? -

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