All'alba del 2019, si confermano come i più autorevoli rappresentanti italiani dell'area estrema: giù il cappello.
Il disco ha meritato ovviamente più ascolti meditati e continua a rivelarsi ascolto dopo ascolto. Scrittura superba e lavoro complessivamente appena al di sotto di Sounds, quindi di livello altissimo. Mi è piaciuta molto anche la recensione: coglie tutti i caratteri di FEAR, (con riferimento anche ai singoli membri) ed è bella sintetica. Forse il voto è in distonia con il contenuto, ma poco importa perchè oltre a essere valutazione personale, mi pare di ricollegarlo più che altro all'aspettativa disattesa circa l'assenza di sorpresa/novità da ormai bel tempo. Considerando che GM dà atto che i Marillion sono una cosa a sè, direi che non c'è davvero nulla da aggiungere. Anzi solo una: lunga vita ai Marillion.
Splendido inno all'alienazione o semplicemente il suono del dolore (della mente e dell'anima). Tremendo e stupendo.