Copertina 8

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2009
Durata:40 min.
Etichetta:Indie Recordings

Tracklist

  1. ALARMA
  2. DISCIPLINED
  3. SPEAK GODDAMNIT
  4. BLUCHER
  5. BLUCHER PT. LL 03:20
  6. HEROES AND VILLAINS
  7. ARGUMENTUM EX SILENTIO
  8. MILORG

Line up

  • Jarle "Hváll" Kvåle: nass
  • Jørn "Steingrim" Holen: drums
  • Sture Dingsøyr: vocals/guitar
  • Ese: guitar

Voto medio utenti

Dimenticatevi in seduta stante dei Vreid che avete conosciuto con dischi come I Krieg e Pitch Black Brigade, perchè con questo nuovo Milorg si da più attenzione all'atmosfera che all'impatto devastante del Black Metal più canonico. Qualcuno potrebbe rimanere spiazzato all'inizio, ma non ci vorrà molto per apprezzare totalmente un disco simile, veramente ricco di spunti interessanti. La prima traccia si intitola Alarm e nei suoi nove minuti (!!!) riesce a riassumere tutto quello che poi troverete nel resto dell'ascolto, ossia riffs taglienti ma sempre abbastanza cadenzati, con uno spiccato senso della melodia. In Milorg si gioca molto con le atmosfere cupe e ricercate, un brano come Argumentum Ex Silentio la dice lunga. Anche nel resto delle canzoni sono in evidenza i momenti in cui la band decide di alzare il piede dall'acceleratore per dare spazio ad un qualcosa di più ragionato, ma sempre freddo e malsano, la title track è un buon esempio. E' curioso come Taake abbia praticamente smarrito la strada e i Vreid abbiano quasi imboccato con decisione la sua. Ovviamente sono ancora presenti gli attacchi tipici di un gruppo Black Metal che si rispetti come in Speak Goddamnit e Disciplined, ma tutto sempre senza esagerare, badando molto a rimanere in uno stile elegante e penetrante. Onestamente non me l'aspettavo un album simile, non perchè i Vreid non siano capaci di tutto questo (anzi!) ma proprio perchè giunge inaspettato dopo che ho passato momenti interi della mia vita a devastarmi con un cd come Pitch Black Brigade, innegabilmente più aggressivo. In ultimo (ma non per questo meno importante) il concept che sta alla base, ossia la resistenza Norvegese nei cofronti dei Nazisti durante la WW2, magari la tinta rossa della copertina non cade a caso.
Recensione a cura di Andrea 'BurdeN' Benedetti

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